MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI

DECRETO 14 novembre 1996 

  Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area Montetiffi e
Alta Valle dell'Uso sita nei comuni di Mercato Saraceno e Sogliano al
Rubicone in provincia di Forli'.
(GU n.41 del 19-2-1997)

                     IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
  Vista  la  legge  29  giugno  1939, n. 1497, sulla protezione delle
bellezze naturali;
  Visto il regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357,  per  l'applicazione
della legge predetta;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n.
616, art. 82;
  Visto il decreto ministeriale 28 maggio 1996, registrato alla Corte
dei  conti  il  18  giugno  1996, registro n. 1, foglio n. 225 con il
quale sono state delegate all'on.  Sottosegretario  di  Stato  Willer
Bordon le funzioni ministeriali previste dalla citata legge 29 giugno
1939, n. 1497;
  Vista  la  nota n. 008067 del 27 aprile 1990 con la quale la giunta
regionale -  dipartimento  ambiente-territorio-trasporti  dell'Emilia
Romagna,  ha  inoltrato  alla commissione provinciale per le bellezze
naturali per la provincia di Forli' la proposta di vincolo ex lege n.
1497/1939 formulata dalla sezione Cesenate  dell'Associazione  Italia
nostra  per  l'area  "Montetiffi"  e l'area "Valle dell'Uso" site nei
comuni di Sogliano al Rubicone e Mercato  Saraceno  in  provincia  di
Forli'.
  Vista  la  ministeriale  n.  659/IIG del 7 aprile 1992 con la quale
sono  state  richieste  al  suddetto  organo  regionale  notizie  sui
provvedimenti di tutela adottati per tale area;
  Vista  la  nota  n. 6073 del 23 giugno 1992 con la quale la regione
Emilia Romagna ha comunicato che la commissione  provinciale  per  le
bellezze  naturali  di  Forli'  non  ha  avanzato  alcuna proposta di
vincolo per la zona  in  questione,  ricompresa  peraltro  nel  piano
territoriale paesistico adottato con deliberazione consiliare n. 2620
del 29 giugno 1989;
  Verificata   pertanto   l'inerzia   dell'ente   regionale  rispetto
all'adozione del provvedimento di tutela ex lege n. 1497/1939;
  Vista la sentenza della Corte costituzionale n. 359 del 21 dicembre
1985 che ha riconosciuto comunque  a  questo  Ministero  la  potesta'
concorrenziale con quella della regione di imporre vincoli secondo la
procedura  del  citato  art.  82  ex  decreto  del  Presidente  della
Repubblica n. 616/1977;
  Viste le note n. 16156 dell'8 novembre 1993 e successiva  n.  16346
del  4  novembre  1994  con  le  quali in esito a specifica richiesta
espressa  con  ministeriale  n.  1756  del   12   agosto   1992,   la
soprintendenza  per  i beni ambientali e architettonici di Ravenna ha
formulato una proposta di vincolo ex lege n. 1497/1939, per l'area di
"Montetiffi" e "Alta Valle dell'Uso",  sita  nei  comuni  di  Mercato
Saraceno  e  Sogliano  al  Rubicone e cosi' delimitata: procedendo in
senso orario il perimetro dell'area ha  inizio  in  localita'  Pietra
dell'Uso e precisamente dalla riva destra orografica del torrente Uso
in  corrispondenza del ponte Rosso (ponte sulla strada provinciale 88
FO); da qui segue detta riva fino alla confluenza col torrente Uso di
Tornano  (q.  200),  dalla   quale,   escludendo   l'area   destinata
attualmente  a  cava,  procede  ad  una distanza costante di trecento
metri, dalla riva destra del torrente Uso prima e  del  fosso  Camara
poi  fino  ad  incontrare  l'affluente  del fosso Camara, rio Camara;
scende lungo la riva sinistra di detto rio fino alla  confluenza  con
il  fosso  Camara  (q.  261)  e risale la sponda destra orografica di
quest'ultimo fino al punto di tangenza con la strada  consorziale  di
Ca'  del  Ranco  che  va dalla localita' La Serra a Montetiffi; segue
detta strada in direzione Ca' del  Ranco  fino  all'incrocio  con  il
sentiero  per  Monte  Tognino lungo il quale continua passando per q.
423 e alla q. 422 (Ca' S.Marta) prosegue in direzione  sud  sul  lato
sinistro  della strada consorziale della Palamina fino ad intersecare
il confine regionale Emilia-Romagna Marche; segue lo stesso  passando
dalla  vetta del Monte della Perticara (q. 881) fino all'incrocio con
la strada consorziale della Madonna  di  Pie'  di  Monte  da  cui  in
direzione nord segue il sentiero che conduce alla localita' il Raggio
fermandosi alla q. 498 da dove prosegue lungo il Fosso della Palamina
superando  la  q. 367; alla q. 353 devia a sinistra lungo il sentiero
che conduce alla strada proveniente da Serra; segue questa strada  in
direzione  Tornano  fino all'incrocio con la strada provinciale 88 FO
dove continua sul lato destro di quest'ultima fino al  bivio  con  la
strada  per  la  localita'  Tornano  sulla  quale  prosegue fino alla
localita' l'Aia da dove gira  a  sinistra  continuando  sulla  strada
sterrata  che  porta  alla  localita'  Ca'  di Bucci fino al punto di
intersezione con il fosso di  Tornano;  da  qui  segue  in  direzione
nord-est  il  corso  del  fosso  di Tornano e poi del torrente Uso di
Tornano a una distanza di 150 metri dalla sponda sinistra  orografica
fino  ad  intersecarsi  con  la  pista  sterrata  che  conduce  a Ca'
Scandaccia sulla quale prosegue in direzione nord  fino  all'incrocio
con  la  strada proveniente da le Ville del Monte; segue quest'ultima
strada in direzione Rontagnano fino al bivio (q. 415) con  la  strada
vicinale  per  Vernano e per la Colombara; prosegue su detta strada e
in localita' la Colombara si immette a sinistra sulla pista  sterrata
che passando dal fondo-valle del rio Montegelli (q. 229), giunge alla
strada  che  da  Pietra  dell'Uso conduce verso Strigara; percorre in
direzione nord quest'ultima fino ad incrociare a destra  il  sentiero
in direzione del Fondo-Valle Uso; prosegue su detto sentiero passando
per le q. 285 e 203 fino al punto di tangenza con il torrente Uso; da
qui  risalendo la riva destra del torrente si ricongiunge al punto di
partenza in corrispondenza del ponte Rosso.
  Considerato che la zona suddetta, per la sua  posizione  geografica
marginale   e  la  scarsa  antropizzazione,  appare  sufficientemente
preservata da sfruttamenti deturpativi  e  offre  uno  degli  aspetti
naturali  tuttora piu' integri per le sue particolarita' morfologiche
e geologiche, la stessa, infatti, fa capo a  due  tronchi  principali
dell'alto corso del torrente Uso, ossia Uso e Uso di Tornano il primo
dei   quali  manifesta  aspetti  di  erosione  molto  interessanti  e
spettacolari, in particolare nel tratto che va dalla  confluenza  con
il  fosso di Camara e Pietra dell'Uso: qui l'acqua scorre fra piccole
e suggestive gole cosiddette "Marmitte dei Giganti" e massi miocenici
depositatesi lungo l'alveo, mentre  l'Uso  di  Tornano,  piu'  povero
d'acqua,  presenta  un  percorso  piu'  disteso dove la rupe calcarea
dell'Archetta   domina   da   un'ottima   posizione   il    paesaggio
incontaminato  di  tutta  la  valle,  nonche' per il notevole corredo
faunistico  e  vegetale  principalmente  costituito   da   cedui   di
roverella,   orniello,   ginepro,   leccio,   olmo   campestre  e  da
cespuglietti e canneti e si caratterizza anche per  gli  insediamenti
con  particolarita' storico-architettoniche-ambientali rilevanti come
il Borgo di Pietra dell'Uso e le Vitte di Montetiffi;
  Rilevata pertanto la necessita' di sottoporre l'area sopradescritta
ad un idoneo provvedimento di tutela;
  Visto  il  parere favorevole espresso dal Comitato di settore per i
beni ambientali e architettonici del Consiglio nazionale per  i  beni
culturali e ambientali nella seduta del 23 e 24 luglio 1996 in ordine
alla proposta di vincolo formulata dalla suddetta Soprintendenza;
                              Decreta:
  L'area  di  "Montetiffi" e "Alta Valle dell'Uso" sita nei comuni di
Mercato Saraceno e Sogliano al Rubicone cosi' come sopra  perimetrata
e'  dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29
giugno 1939, n. 1497, e del decreto del Presidente  della  Repubblica
24  luglio  1977,  n.  616,  ed  e'  pertanto  soggetta  a  tutte  le
disposizioni contenute nella legge stessa ed a  quelle  previste  nel
citato decreto del Presidente della Repubblica.
  La Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Ravenna
provvedera'  a  che  copia  della  Gazzetta  Ufficiale  contenente il
presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 4
della legge 29 giugno 1939, n. 1497, e dell'art. 12 del regolamento 3
giugno 1940, n. 1357, all'albo dei comuni  interessati  e  che  copia
della   Gazzetta   Ufficiale  stessa,  con  relativa  planimetria  da
allegare, venga depositata presso  i  competenti  uffici  dei  comuni
suddetti.
  Avverso  il  presente  atto  e'  ammessa  proposizione  di  ricorso
giurisdizionale  avanti   al   tribunale   amministrativo   regionale
competente  per  territorio  o,  a scelta dell'interessato, avanti al
tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di
cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, ovvero  e'  ammesso  ricorso
straordinario   al  Capo  dello  Stato,  ai  sensi  del  decreto  del
Presidente   della   Repubblica   24   novembre   1971,   n.    1199,
rispettivamente  entro  sessanta  e  centoventi  giorni dalla data di
avvenuta notificazione del presente atto.
   Roma, 14 novembre 1996
                     Il Sottosegretario di Stato
                               BORDON
Registrato alla Corte dei conti il 17 gennaio 1997
Registro n. 1 Beni culturali, foglio n. 10