DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 agosto 1997 

  Modalita' di dismissione della partecipazione azionaria determinata
dal Tesoro in Telecom Italia S.p.a.
(GU n.195 del 22-8-1997)

                            Il PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto  il decreto-legge  31 maggio  1994, n.  332, convertito,  con
modificazioni, dalla legge 30 luglio  1994, n. 474, ed in particolare
l'art.  1,  comma  2,  il   quale  prevede  che  l'alienazione  delle
partecipazioni  detenute  dallo Stato  in  societa'  per azioni  puo'
avvenire mediante offerta pubblica di  vendita o trattativa diretta o
mediante il  ricorso ad entrambe le  procedure e che la  scelta delle
modalita' di alienazione e' effettuata con decreto del Presidente del
Consiglio  dei Ministri  su  proposta del  Ministro  del tesoro,  del
bilancio  e  della  programmazione  economica,  di  concerto  con  il
Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato;
  Visto il punto  1 delle direttive del Presidente  del Consiglio dei
Ministri del 30 giugno 1993 e del 15 ottobre 1993;
  Visto l'art. 1, comma 2, della  legge 14 novembre 1995, n. 481, che
prevede  la definizione  da  parte  del Governo  dei  criteri per  la
privatizzazione  dei servizi  di  pubblica  utilita', delle  relative
modalita' di dismissione delle suddette imprese e la trasmissione dei
criteri e delle modalita' al  Parlamento ai fini dell'espressione del
parere da parte delle competenti commissioni parlamentari;
  Vista la legge n. 249 del 31 luglio 1997 che istituisce l'Autorita'
per  le  garanzie  nelle  comunicazioni e  norme  sui  sistemi  delle
telecomunicazioni e radiotelevisivo;
  Vista la  deliberazione in  data 13 giugno  1997 del  Consiglio dei
Ministri, adottata ai  fini di quanto previsto dal  succitato art. l,
comma 2, della legge 14 novembre 1995, n. 481;
  Visto il parere reso in data  10 luglio 1997 dalla VIII commissione
del Senato;
  Preso atto che  la IX commissione della Camera dei  deputati non ha
espresso il parere di competenza nei termini prescritti;
  Ritenuto che e'  necessario, anche in relazione  agli impegni presi
in  sede  di  Unione  europea,   avviare  sin  da  ora  le  procedure
propedeutiche al collocamentodella  societa' risultante dalla fusione
di  Stet S.p.a.  e Telecom  Italia S.p.a.  denominata Telecom  Italia
S.p.a. (d'ora in poi "Telecom Italia");
  Considerato che, a seguito della  fusione tra Stet S.p.a. e Telecom
Italia S.p.a., il Ministero del tesoro  e' titolare di una quota pari
al 44,71% del capitale sociale della Telecom Italia;
  Considerato che il Comitato permanente  di consulenza e di garanzia
per le privatizzazioni,  riunitosi in Roma in data 5  giugno 1997, ha
espresso parere  favorevole in  merito alla procedura  di dismissione
delle partecipazioni detenute dal  Ministero del tesoro nella Telecom
Italia;
  Considerato  che, accanto  alla  diffusione dell'azionariato  della
suddetta  societa'  tra  il   pubblico,  e'  opportuno  garantire  la
stabilita' all'assetto  azionario della stessa al  fine di assicurare
l'indirizzo  strategico della  societa'  nella  fase successiva  alla
dismissione della  quota di partecipazione del  Tesoro nella societa'
stessa,   senza  peraltro   compromettere   la  contendibilita'   del
controllo.
  Sulla  proposta  del Ministro  del  tesoro,  del bilancio  e  della
programmazione economica, di concerto con il Ministro dell'industria,
del commercio e dell'artigianato;
                              Decreta:
  L'alienazione  delle  partecipazioni  detenute  dal  Ministero  del
tesoro  nella Telecom  Italia sara'  effettuata sia  mediante offerta
pubblica di vendita, sia mediante trattativa diretta anche al fine di
costituire un azionariato stabile.
   Roma, 8 agosto 1997
              Il Presidente del Consiglio dei Ministri
                                Prodi
                Il Ministro del tesoro, del bilancio
                  e della programmazione economica
                               Ciampi
                     Il Ministro dell'industria
                  del commercio e dell'artigianato
                               Bersani