UNIVERSITA' DI PALERMO

DECRETO RETTORALE 17 ottobre 1997 

Riordinamento del corso di laurea in scienze ambientali.
(GU n.265 del 13-11-1997)

                             IL RETTORE
  Visto  il  testo  unico   delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il regio  decreto  20  giugno 1935,  n.  1071, modifiche  ed
aggiornamenti al  testo unico delle leggi  sull'istruzione superiore,
convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il  regio decreto  30 settembre  1938, n.  1652, disposizioni
sull'ordinamento didattico  universitario e  successive modificazioni
ed integrazioni;
  Visto lo statuto dell'Universita'  degli studi di Palermo approvato
con regio  decreto 14 ottobre 1926,  n. 2412, e modificato  con regio
decreto 13 ottobre 1927, n. 2240, e successive modificazioni;
  Vista la  legge 21 febbraio 1980,  n. 28, delega al  Governo per il
riordinamento  della  docenza  universitaria  e  relativa  fascia  di
formazione nonche' sperimentazione didattica e organizzativa;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382, riordinamento  della docenza universitaria e  relativa fascia di
formazione nonche' sperimentazione organizzativa e didattica;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, concernente l'istituzione del
Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica;
  Vista  la legge  7  agosto 1990,  n. 245  recante  norme sul  piano
triennale di sviluppo;
  Vista la legge  19 novembre 1990, n. 341, recante  la riforma degli
ordinamenti didattici universitari;
  Vista la  legge 12 gennaio  1991, n. 13, determinazione  degli atti
amministrativi da  adottarsi nella  forma del decreto  del Presidente
della Repubblica;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita'  accademiche   dell'Universita'  degli  studi   di  Palermo
(Consiglio di facolta',  seduta del 1 aprile  1993; Senato accademico
seduta del 1 luglio 1997);
  Considerato che  l'attivita' del  Consiglio di  amministrazione, in
conseguenza  della  sentenza del  TAR  Sicilia  del 30  maggio  1997,
depositata   il   9   giugno    1997,   intervenuta   sullo   statuto
dell'Universita', e' stata sospesa;
                              Decreta:
  L'approvazione della  tabella XXXV del  corso di laurea  in scienze
ambientali della facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali.
                Corso di laurea in scienze ambientali
                    Finalita', afferenze, accesso
  Il corso di laurea in scienze ambientali forma una specifica figura
di laureato caratterizzata da qualita'  e competenze che si esplicano
nell'attivita'  scientificoprofessionale,   e  in   particolare  deve
assicurare:
  a) una approfondita cultura d'ambiente a indirizzo sistemico;
  b) la  capacita' di  individuare e  organizzare le  interazioni fra
specialisti anche di diversi settori;
  c) l'abilita' nella indagine e  nella gestione di un dato processo,
sistema o risorsa ambientale.
  L'accesso al corso di laurea e' regolato dalle vigenti disposizioni
di legge.
                   Durata e articolazione del corso
  La durata degli studi del corso  di laurea in scienze ambientali e'
fissata  in  cinque  anni,  articolati in  un  triennio  a  carattere
formativo  di base,  ed in  successivi distinti  indirizzi di  durata
biennale che hanno lo scopo  di completare la preparazione dottrinale
e metodologica degli studenti.
  I  contenuti  didattico  -  formativi  del  corso  di  laurea  sono
articolati in aree, gli obiettivi sono indicati successivamente.
  Il consiglio  della struttura didattica competente  puo' articolare
ciascun  anno di  corso  in due  periodi  didattici (semestri)  della
durata di almeno tredici settimane ciascuno.
  L'attivita'  didattico -  formativa  e' organizzata  sulla base  di
corsi monodisciplinari  o integrati.  Ogni corso  monodisciplinare e'
costituito  da  una  annualita'  di  almeno  ottanta  ore  o  da  una
semiannualita' di almeno quaranta ore.
  Il corso integrato e' costituito  da moduli didattici coordinati di
quaranta ore,  per un massimo  equivalente a tre moduli  o centoventi
ore, impartiti  anche da piu'  docenti e  con un unico  esame finale,
della cui commissione fanno parte tutti i docenti del corso.
  Tale  attivita' comporta  un massimo  di seicento  ore per  anno di
lezioni, esercitazioni,  seminari, corsi  monografici, dimostrazioni,
attivita' guidate, ecc.
  Parte dell'attivita'  pratica puo' essere svolta  presso laboratori
e/o centri esterni  sotto la responsabilita' del docente  del corso e
previa stipula di apposite convenzioni.
  L'accertamento  del profitto  puo' aver  luogo, oltre  che mediante
esami formali, le cui modalita'  sono determinate dal consiglio della
struttura didattica, attraverso il  sistema dei crediti didattici, ai
sensi  del  comma 2  dell'art.  11  della legge  n.  341  / 1990.  Il
consiglio della  struttura didattica puo' accorpare  due insegnamenti
dello stesso  settore scientifico -  disciplinare in un  unico esame,
nel rispetto dei contenuti e della continuita' didattica.
  In  ogni caso  il  numero  degli esami  da  superare, per  accedere
all'esame  di  laurea, deve  essere  compreso  tra  27  e 30,  ed  e'
stabilito dal regolamento didattico.
  Durante  il primo  triennio del  corso di  laurea lo  studente deve
dimostrare  la conoscenza  pratica e  la comprensione  di una  lingua
straniera  di rilevanza  scientifica.  Le  modalita' di  accertamento
saranno definite dal consiglio della struttura didattica.
  Lo studente deve infine superare l'esame di laurea che comprende la
discussione  della  tesi  sperimentale. La  preparazione  della  tesi
comporta  la frequenza  per almeno  un anno  di laboratorio  sotto la
guida del relatore designato dal consiglio della struttura didattica.
  Superato  l'esame  di laurea  lo  studente  consegue il  titolo  di
dottore  in  scienze   ambientali,  indipendentemente  dall'indirizzo
seguito,  del quale  verra'  fatta menzione  soltanto nella  carriera
scolastica.
                        Regolamento di Ateneo
  La  facolta',  nel  recepire  nel   regolamento  di  Ateneo  e  nel
regolamento didattico  l'ordinamento nazionale  del corso  di laurea,
indichera'  per  ciascuna  area gli  insegnamenti,  attingendoli  dai
settori scientifici - disciplinari indicati in seguito.
                        Manifesto degli studi
  All'atto della  predisposizione del manifesto annuale  degli studi,
il consiglio di  facolta' e di corso di laurea,  ciascuno per le loro
competenze, attuano  quanto previsto  dal secondo comma  dell'art. 11
della legge n. 341 / 1990.
  In particolare i consigli:
  a) definiscono, nel  rispetto del monte orario fissato  per le aree
didattiche,  il  piano  di  studi  ufficiale  del  corso  di  laurea,
comprendente i corsi  da attivare le cui  denominazioni devono essere
desunte  dalle discipline  riportate nel  regolamento didattico,  con
eventuali qualificazioni atte a precisarne  il livello ed i contenuti
(ad esempio I, II, istituzioni, avanzato, esercitazioni, laboratorio,
ecc.);
  b) indicano gli indirizzi attivati e la loro organizzazione;
  c)  indicano,  per ogni  insegnamento,  la  durata complessiva,  la
frazione di  ore da destinare ad  attivita' teorico - pratiche  e gli
eventuali accorpamenti  ai fini degli esami,  indicando altresi', nel
caso di corsi  integrati, la durata e le  eventuali denominazioni dei
moduli didattici ad essi conferenti;
  d)  indicano i  corsi dei  quali lo  studente dovra'  aver ottenuto
l'attestazione di  frequenza, e gli esami  e / o i  crediti didattici
che dovra' aver conseguito al  fine di ottenere l'iscrizione all'anno
di    corso   successivo,    precisando,   inoltre,    le   eventuali
propedeuticita';
  e)  fissano  le  modalita'  di  organizzazione  dei  laboratori  di
integrazione e  le attivita' teorico  - pratiche da tenersi  nel loro
ambito;
  f) indicano i corsi, i moduli e i crediti didattici in comune con i
diplomi affini.
                  Articolazione del corso di laurea
  La  formazione dello  studente  alla capacita'  di integrazione  e'
assicurata,   oltre   che   dagli    insegnamenti   e   da   seminari
interdisciplinari,  dal laboratorio  d'integrazione. Il  laboratorio,
che  dispone di  almeno 120  ore complessive,  di cui  almeno 80  nel
triennio comune, non da' luogo  a titolarita' ed e' caratterizzato da
una  didattica  interdisciplinare  basata sull'analisi  dei  casi.  I
docenti  del  corso  di  laurea nell'ambito  dei  rispettivi  carichi
didattici  orari   sono  tenuti   a  concorrere   all'attuazione  dei
laboratorio, anche con la collaborazione di esperti esterni.
  Il consiglio  della struttura didattica provvede  ad organizzare il
laboratorio d'integrazione per quanto  riguarda i contenuti, i metodi
e i compiti dei docenti, in particolare il compito di coordinamento.
  L'accertamento  del   profitto  ha  luogo,  per   ogni,  corso  del
laboratorio d'integrazione, con una prova finale scritta e orale.
  I relativi giudizi sono valutabili ai fini della laurea.
                 Aree didattiche obbligatorie comuni
  Il monte orario  di attivita' didattiche per il  triennio assomma a
non  meno  di  1600 ore,  di  cui  almeno  80  ore sono  dedicate  al
laboratorio   di  integrazione   e  1520   ore  sono   dedicate  agli
insegnamenti del triennio secondo lo schema seguente:
   a) Area matematica - (200 ore).
  Argomenti dei  corsi: fondamenti  di analisi matematica,  algebra e
geometria ed  applicazioni; fondamenti  di probabilita';  elementi di
statistica  con   applicazioni;  elementi   di  calcolo   numerico  e
programmazione;  applicazioni  ambientali  dell'informatica;  modelli
matematici in campo ambientale.
  Settori:  A01B, A01C,  A01D, A02A,  A02B, A03X,  A04A, K05A,  K05B,
S01B.
   b) Area fisica - (200 ore).
  Argomenti dei  corsi: grandezze fisiche e  loro misura; cinematica;
dinamica;   meccanica  del   corpo   rigido;  campo   gravitazionale;
fondamenti  di   struttura  della   materia;  dinamica   dei  fluidi;
oscillazioni  ad  onde;  termodinamica;  elettricita'  e  magnetismo;
ottica;  elementi  di fisica  quantistica;  misure  fisiche e  metodi
fisici di laboratorio con orientamento ambientale; modelli fisici dei
processi ambientali; valutazione ed elaborazione dei dati.
  Settori: B01A, B01B.
   c) Area chimica - (280 ore).
  Argomenti dei  corsi: legame  chimico; stati di  aggregazione della
materia;  equilibri  chimici;  soluzioni,   acidi  e  basi;  reazioni
chimiche; sistema periodico e chimica degli elementi; elettrochimica;
radiochimica; termodinamica  chimica; reattivita';  cinetica chimica;
atomo di  carbonio; struttura  e proprieta' delle  molecole; composti
organici  e loro  conversioni  nell'ambiente;  molecole di  interesse
biologico;  principi dell'analisi  chimica; metodi  analitici e  loro
applicazioni  di   laboratorio;  inquinanti  chimici;   diffusione  e
ripartizione    di   sostanze    chimiche;   processi    e   sostanze
ecocompatibili.
  Settori: C03X, C05X, C01A, C11X, C02X.
   d) Area scienze della terra - (240 ore).
  Argomenti  dei  corsi:  minerali  e rocce;  principi  di  petrogia;
geologia  degli  ambienti   sedimentari,  stratigrafia;  principi  di
geologia strutturale, dinamica endogena, vulcanologia; geomorfologia;
rischi  geologici;  valutazione  e   gestione  delle  risorse;  cicli
idrologici;  rilevamento  e  fotointerpretazione; equilibri  e  cicli
geochimici;  fisica  e   dinamica  dell'atmosfera  e  dell'idrosfera;
sistema climatico;  meteorologia; fisica  della terra  solida; misure
geofisiche e telerilevamento.
  Settori: D01B, D01C, D03B, D02A, D04A, D04C, D03C, H05X.
   e) Area biologica - (280 ore).
  Argomenti  dei  corsi:  caratteri  generali  dei  viventi;  cellule
procarioti  ed eucarioti;  riproduzione ed  ereditarieta'; evoluzione
biologica; principi  di morfologia e sistematica  animale e vegetale;
ecofisiologia   vegetale;  principi   di   fisiologia  e   biochimica
cellulare;  enzimi; metabolismo  delle sostanze  tossiche; fisiologia
animale  ed umana  in relazione  all'ambiente; fondamenti  ed aspetti
ambientali della genetica; principi di microbiologia ambientale.
  Settori:  E01A, E01B,  E01C, E01D,  E01E, E02A,  E02B, E02C,  E04A,
E05A, E11X, E12X.
   f) Area ecologica - (160 ore).
  Argomenti dei corsi: principi e concetti di ecologia e di ambiente;
ecologia di  specie, di popolazioni, di  comunita' del funzionamento;
energia  e produttivita'  ecologica;  cicli biogeochimici;  omeostasi
ambientale;  successioni; ambienti  terrestri,  delle acque  interne,
marini; biomi  e biosfera;  ecologia applicata  a gestione  e governo
delle  risorse, dei  processi, degli  ambienti naturali  e culturali;
fondamenti metodologici  dell'analisi di sistemi  ecologici; principi
di demografia.
  Settore: E03A.
   g) Area giuridico - economica - valutativa - (160 ore).
  Argomenti  dei  corsi:  principi,  fonti  e  caratterizzazioni  del
diritto ambientale, normativa, amministrazioni; strumenti e procedure
per la tutela; aspetti penali; concetto di danno ambientale; principi
legislativi  e  amministrativi  per le  localizzazioni;  principi  di
economia  ambientale;  definizioni  e  campo  di  applicazione  della
valutazione d'impatto  ambientale; studi  di impatto ambientale  e di
mitigazione  dell'impatto;   principi  di  educazione   e  sociologia
ambientale.
  Settori:  N01X, N05X,  N09X, G01X,  D02A, E03A,  E03B, H02X,  H14A,
H15X, P01A, E02C, Q05D.
 Indirizzi.
  La facolta' di scienze matematiche  fisiche e naturali, con propria
delibera, puo' istituire  uno o piu' indirizzi fra  quelli di seguito
riportati (terrestre, marino e atmosferico).
  L'accesso  all'indirizzo  e'  regolato  dalle  condizioni  e  dalle
propedeuticita' fissate  dal consiglio  di facolta', su  proposta del
consiglio di corso di laurea.
  L'insegnamento per indirizzi ha luogo  in prevalenza nel biennio di
applicazione, ma alcuni dei  relativi corsi possono essere anticipati
al terzo anno. Per quanto  riguarda gli indirizzi terrestre, marino e
atmosferico,  le  facolta'  possono utilizzare  un  modulo  dell'area
matematica e dell'area  fisica del triennio comune  unendoli a moduli
di seguito  previsti per ciascun  indirizzo al fine di  fornire corsi
specialistici  dedicati  da  un   lato  all'utilizzazione  di  metodi
informatici  e statistici,  dall'altro  alle  analisi ambientali  con
metodologie fisiche.
  Il monte orario  complessivo degli insegnamenti di  indirizzo e' di
almeno 840 ore,  corrispondenti a 20 moduli didattici  piu' un modulo
di laboratorio  di integrazione, sempreche' tale  laboratorio non sia
stato  effettuato nei  triennio;  e cio'  ovviamente  in aggiunta  ai
moduli  didattici richiesti  per il  triennio. In  particolare, oltre
agli otto moduli (almeno 320 ore) previste nella presente tabella per
ciascun indirizzo, le facolta' determineranno un ulteriore modulo per
ciascuna delle aree matematica,  fisica chimica, scienze della terra,
biologica ed  ecologica (e quindi  almeno altre 240  ore complessive)
che uniti a moduli  specifici dell'indirizzo possono cosi' costituire
corsi monodisciplinari o integrati.
Aree didattiche obbligatorie degli indirizzi.
  a) Indirizzo terrestre.
  Area chimica: un modulo. Contenuti; recupero, riciclo e smaltimento
dei materiali e dei reflui industriali e urbani; tecnologie integrate
d'intervento.
  Settore: C11X.
  Area scienze della  terra: tre moduli. Contenuti:  cicli, modelli e
rischi  idrogeologici; composizione  e struttura  dei suoli,  effetti
antropici nei suoli; land evaluation; metodi di rilevamento e analisi
dei suoli.
  Settori: D02B, G07B.
  Area   biologica   ed   ecologica:   quattro   moduli.   Contenuti:
associazioni vegetali; tutela e  ripristino della vegetazione; piante
e terreno; metabolismo e cicli di nutrienti nel terreno, corpi idrici
e loro popolamenti; dinamiche ecologiche nelle acque interne; acque e
perturbazioni antropiche; effetti ecotossicologici dei contaminanti.
  Settori: E01A, E01B, E01C, E01D, E01E, E03A, E04A, E12X.
  b) Indirizzo marino.
  Area chimica:  un modulo.  Contenuti; qualita' delle  acque marine;
fenomeni   d'interfaccia;   parametri    dell'inquinamento   e   loro
determinazione; metodi di disinquinamento.
  Settore: C01A.
  Area scienze  della terra: tre moduli.  Contenuti: geologia marina;
sedimenti  come traccianti;  geomorfologia  e  gestione delle  coste;
ambienti   marini;  sistemi,   dinamiche  e   modelli  oceanografici;
strumentazione oceanografica; metodi d'indagine in mare.
  Settori: D01B, D04B, D04C.
  Area biologica  ed ecologica:  quattro moduli.  Contenuti: vegetali
marini e loro ecofisiologia;  biologia marina; planetologia; ecologia
marina;  produttivita',  cicli di  nutrienti,  scambi  di materia  ed
energia,  catene   trofiche;  modelli  ecologici,   biochimica  degli
organismi marini.
  Settori: E01A, E01B, E01C, E01D, E01E, E02A, E03A, E05A.
  c) Indirizzo atmosferico.
  Area  chimica:   due  moduli.  Contenuti:  bilanci   energetici  ed
entropici in atmosfera; trasporto di gas e particelle; inquinamento e
reazioni   chimiche  in   atmosfera;   analisi   e  monitoraggio   di
contaminanti atmosferici; elaborazione chemiometrica dei dati.
  Settori: C01A, C02X, C11X.
  Area scienze della terra: tre moduli. Contenuti: radiazione solare;
scambi  di materia  ed energia  tra Terra  e atmosfera;  composizione
dell'involucro gassoso  della Terra; geochimica degli  elementi e dei
nuclidi in  atmosfera; meteorologia  e climatologia  globale; modelli
geofisici; metodi fisici di rilevamento.
  Settori: D03C, D04C.
  Area  biologica ed  ecologica:  tre  moduli. Contenuti:  aerospora;
scambi  gassosi  fra biosfera  ed  atmosfera;  stress abiotici  delle
piante; effetti di attivita' antropiche; cambiamenti globali; effetti
ecotossicologici e genotossici degli inquinanti.
  Settori: E01A, E01B, E01C, E01D, E01E, E03A, E05X, E07X, E11X.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Palermo, 17 ottobre 1997
                                                 Il rettore: Gullotti