Modificazioni allo statuto dell'Istituto.(GU n.47 del 26-2-1998)
IL RETTORE Visto lo statuto dello IULM, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1968, n. 1490, e successivamente modificato ed integrato; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con Regio Decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto l'art. 6, secondo comma, della legge 7 agosto 1990, n. 245; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista l'atto di indirizzo trasmesso dal MURST con nota prot. 2402 in data 31 ottobre 1996, relativo all'articolazione dei corsi e dei piani degli studi universitari; Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, e in particolare l'art. 17, commi 95 e 119; Viste le deliberazioni assunte dal neocostituito consiglio della facolta' di scienze della comunicazione e dello spettacolo dello IULM nella seduta del 26 novembre 1997 e dal consiglio di amministrazione dello IULM nella seduta del 16 dicembre 1997; Considerato che l'attivazione del corso di laurea in scienze della comunicazione di cui alla tabella XL dell'ordinamento didattico universitario e' prevista presso la sola sede centrale dell'Universita', a partire dall'anno accademico 1998/1999; Rilevata l'opportunita' di inserire contestualmente a statuto, in attesa di definirne le modalita' di eventuale attivazione, anche la collegata tabella XL-bis dell'ordinamento didattico universitario, relativa al corso di diploma universitario in tecniche pubblicitarie; Considerato che l'attivazione del corso di laurea in oggetto non comporta alcun onere aggiuntivo per lo Stato e che il consiglio di amministrazione ha gia' provveduto nel bilancio di previsione per l'anno finanziario 1998 all'accantonamento delle risorse economiche necessarie; Considerata infine, la necessita' e l'urgenza di provvedere alla modifica di statuto, al fine di poter provvedere per tempo all'organizzazione della didattica; Decreta: Articolo unico Dopo l'art. 24, sono inseriti i seguenti nuovi articoli 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, con il conseguente scorrimento della numerazione degli articoli successivi: Laurea in scienze della comunicazione Art. 25. F i n a l i t a' Presso la facolta' di scienze della comunicazione e dello spettacolo e' attivato il corso di laurea in scienze della comunicazione. Finalita' generale del corso di laurea in scienze della comunicazione e' la formazione di operatori e professionisti dei processi culturali e delle reti comunicative nella prospettiva delle grandi modificazioni prodotte nei settori della comunicazione (stampa, televisione, radiofonia ecc.) dalle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Art. 26. Durata e articolazione del corso di laurea Titolo di ammissione al corso di laurea in scienze della comunicazione e' il diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale. La durata del corso di laurea in scienze della comunicazione e' di cinque anni. Il corso degli studi prevede un biennio formativo di base ed un triennio successivo di specializzazione articolato in tre indirizzi finalizzati ad una preparazione professionale in uno specifico settore. Gli indirizzi del triennio di specializzazione sono: a) comunicazioni di massa; b) comunicazione istituzionale e di impresa; c) giornalismo. L'attivazione e l'eventuale disattivazione degli indirizzi sono disposte, su proposta del consiglio di corso di laurea, dal consiglio di facolta'. L'attivita' didattica e' articolata in lezioni, esercitazioni, seminari e prove di valutazione. L'impegno didattico complessivo e' determinato dalle strutture didattiche competenti. Art. 27. Biennio di formazione di base Nel primo biennio il piano degli studi prevede dieci insegnamenti fondamentali, scelti entro le seguenti aree disciplinari: 1) Area scientificotecnologica: Informatica generale - Sistemi e Tecnologie della Comunicazione; 2) Area comunicativa: Sociologia della comunicazione - Teorie e tecniche delle comunicazioni di massa; 3) Area economica: Economia politica - Politica economica - Economia pubblica; 4) Area sociologica: Sociologia; 5) Area semiologica: Semiotica; 6) Area linguistica: Linguistica generale - Sociolinguistica; 7) Area psicologica: Psicologia dei processi cognitivi - Psicolinguistica; 8) Area giuridica: Diritto pubblico - Diritto privato; 9) Area storica: Storia economica e sociale dell'eta' contemporanea - Storia contemporanea. Le prime 9 discipline saranno scelte dalla facolta' entro le aree (con non piu' di un insegnamento per ciascuna area), mentre la decima disciplina sara' scelta tra gli insegnamenti non sostenuti nelle aree 1) e 2). La facolta' potra' sostituire gli insegnamenti indicati nelle aree con altri strettamente affini, con identiche finalita' ed analogo contenuto culturale e comunque entro lo stesso raggruppamento concorsuale. Entro il biennio di formazione base o al massimo entro il terzo anno, lo studente dovra' sostenere inoltre: due prove scritte di composizione o elaborazione di testi con l'uso di un programma di elaborazione testi, una in lingua italiana e l'altra in lingua inglese; un colloquio diretto ad accertare la conoscenza della lingua inglese. Ai fini della preparazione a queste prove la struttura didattica competente organizza appositi corsi, avvalendosi del centro linguistico interfacolta', ove per essere ammesso alla prova di composizione testi, lo studente dovra' frequentare e superare un laboratorio di scrittura, nelle forme che saranno indicate dalla struttura didattica, anche istituendo specifici lettorati o attivando corsi di teoria e tecnica della scrittura. Art. 28. Triennio di indirizzo Per essere ammesso agli esami di profitto del triennio lo studente deve aver superato tutti gli esami obbligatori del biennio propedeutico. Le due prove scritte di lingua e il colloquio di conoscenza della lingua inglese possono essere superati anche entro il terzo anno. La scelta dell'indirizzo da seguire avviene all'atto dell'iscrizione al terzo anno, e puo' essere successivamente modificata. Ogni indirizzo comporta tre insegnamenti fondamentali comuni, sette insegnamenti costitutivi dell'indirizzo e quattro insegnamenti opzionali, da scegliere tra quelli indicati al successivo art. 30. Insegnamenti fondamentali comuni del terzo anno: 1) un insegnamento a scelta tra retorica e stilistica; lingua straniera moderna; grammatica italiana; storia della lingua italiana. 2) un insegnamento a scelta tra: comunicazione visiva; iconologia e iconografia; semiologia del cinema e degli audiovisivi; disegno industriale. 3) un insegnamento a scelta tra: antropologia culturale; psicologia sociale; scienza della politica; Sociologia dei processi culturali. I 7 insegnamenti costitutivi di ogni indirizzo sono scelti entro i seguenti elenchi di 9 insegnamenti: Indirizzo in comunicazioni di massa: insegnamenti costitutivi: 1). Diritto dell'informazione e della comunicazione; 2). Teorie e tecniche del linguaggio cinematografico; 3). Teorie e tecniche del linguaggio giornalistico; 4). Teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo; 5). Storia del giornalismo e delle comunicazioni sociali; 6). Economia e organizzazione delle imprese editoriali; 7). Storia delle relazioni internazionali; 8). Metodologia e tecnica della ricerca sociale; 9). Teorie e tecniche dei nuovi media. Indirizzo in Comunicazione istituzionale e d'impresa: insegnamenti costitutivi: 1). Diritto dell'economia; 2). Economia aziendale o Organizzazione aziendale; 3). Marketing; 4). Scienza dell'opinione pubblica o Istituzioni politiche e gruppi di pressione; 5). Metodologia e tecnica della ricerca sociale; 6). Teorie e tecniche della comunicazione pubblica; 7). Teorie e tecniche della promozione d'immagine; 8). Tecniche della comunicazione pubblicitaria; 9). Storia dell'industria o Storia economica contemporanea. Indirizzo in Giornalismo (1): insegnamenti costitutivi: 1). Storia del giornalismo; 2). Diritto dell'informazione e della comunicazione; 3). Teoria e tecniche del linguaggio giornalistico oppure: Teoria e tecniche del linguaggio radiotelevisivo; 4). Teoria e tecniche dei nuovi media; 5). Economia della comunicazione, oppure: Economia e gestione delle imprese di comunicazione oppure: Teoria e politica dello sviluppo; 6). Relazioni internazionali oppure: Storia delle istituzioni politiche; 7). Metodologia e tecniche della ricerca sociale; 8). Etica e deontologia della comunicazione; 9). Lingua italiana (2). (1) Le prime tre discipline sono obbligatorie per tutte le sedi. (2) I contenuti didattici del corso saranno specificamente rapportati agli obiettivi formativi dell'indirizzo. Art. 29. Manifesto degli studi All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, il consiglio di facolta' definisce il piano di studi ufficiale del corso di laurea, in applicazione di quanto disposto al secondo comma dell'art. 11 della legge n. 341/1990. Art. 30. Insegnamenti opzionali comuni a tutti gli indirizzi del triennio Comunicazione politica; Criminologia; Diritto all'informazione; Diritto costituzionale; Diritto d'autore; Diritto del lavoro; Diritto dell'ambiente; Diritto della persona; Diritto della sicurezza sociale; Diritto internazionale; Diritto parlamentare; Economia dei media; Economia della cultura; Economia industriale; Editoria multimediale; Elementi di musica elettronica; Epistemologia; Estetica; Filosofia del linguaggio; Filosofia della scienza; Formazione e gestione delle risorse umane; Geografia politica ed economica; Informatica applicata; Interazione uomomacchina; Istituzioni di diritto e procedura penale; Istituzioni giuridiche e mutamento sociale; Letterature comparate; Linguistica computazionale; Logica dei linguaggi naturali; Logica matematica; Logica; Metodi e tecniche della legislazione; Metodi e tecniche di produzione grafica; Organizzazione internazionale; Politica dell'ambiente; Politica economica internazionale; Politica sociale; Psicologia degli atteggiamenti e delle opinioni; Psicologia delle tossicodipendenze; Relazioni internazionali; Scienze cognitive; Semiologia della musica; Semiologia delle arti; Semiotica del testo; Sistemi esperti e intelligenza artificiale; Sistemi grafici; Sociologia dei processi di socializzazione; Sociologia dell'organizzazione; Sociologia delle comunicazioni di massa; Sociologia politica; Storia dei movimenti e dei partiti politici; Storia del cinema; Storia del movimento sindacale; Storia del pensiero politico contemporaneo; Storia del pensiero scientifico; Storia del teatro; Storia dell'arte contemporanea; Storia dell'arte; Storia della filosofia; Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea; Storia della musica; Storia della radio e della televisione; Storia della scienza e della tecnica; Storia della scienza; Storia delle dottrine politiche; Storia delle relazioni internazionali; Storia e critica del cinema; Storia e istituzioni di un'area geografica; Storia e tecnica della fotografia; Tecnologie dell'educazione; Teoria dell'informazione; Teorie della traduzione. Possono essere inoltre scelte come complementari anche le discipline fondamentali non scelte come tali e le discipline costitutive degli indirizzi diversi da quello scelto. Art. 31. Esami di profitto e di laurea Per essere ammesso all'esame di laurea lo studente deve aver superato gli esami relativi ai 10 insegnamenti del biennio di formazione di base e ai 14 insegnamenti del triennio di indirizzo, di cui 4 scelti nell'elenco degli insegnamenti opzionali. L'esame di profitto e' espresso in trentesimi. L'esame di laurea consistera' nella discussione di una tesi di laurea nell'ambito dell'indirizzo prescelto (incluse le discipline fondamentali pertinenti all'indirizzo. La votazione dell'esame di laurea e' espressa in centodecimi. Per l'indirizzo in giornalismo l'ammissione all'esame di laurea e' subordinato alla frequenza delle attivita' di laboratorio e di esercitazione (inclusi seminari professionali e stages di formazione), unificabili sotto la dizione pratica guidata, con inizio dal terzo anno di corso e di durata complessiva di diciotto mesi, e comunque nel rispetto delle vigenti leggi sull'accesso alla professione giornalistica. Gli stage (collettivi o individuali presso redazioni di quotidiani, periodici, stazioni radiofoniche e televisive, agenzie di stampa o multimediali, uffici stampa degli atenei o di altre istituzioni di rilevante interesse pubblico) dovranno svolgersi in regime di convenzione tra il corso di laurea e l'ente ospitante, potranno articolarsi in piu' periodi, per una durata complessiva di sei mesi, e prevedono obbligatoriamente la figura del tutore all'interno della redazione ospitante. Le esercitazioni si svolgeranno attraverso seminari semestrali o annuali, collegati alla specializzazione nei vari generi giornalistici. Tali seminari dovranno essere condotti da giornalisti professionisti, in coordinamento con i docenti titolari degli insegnamenti. Le attivita' di laboratorio (scrittura specialistica, grafica, titolazione e impaginazione, organizzazione del lavoro redazionale, ecc.), debbono integrare la didattica con il necessario corredo tecnico. A tal fine i laboratori dovranno essere gestiti da giornalisti professionisti o da esperti qualificati e dovranno svolgersi secondo programmi coordinati con gli insegnamenti costitutivi e i seminari di specializzazione. Le strutture didattiche a regime indicheranno le dotazioni tecniche ed editoriali disponibili per lo svolgimento dei seminari professionali e degli stage. Per quanto riguarda i collegamenti con le realta' professionali e il riconoscimento della preparazione conseguita dagli studenti, oltre a quanto previsto dagli accordi nazionali di programma per la programmazione sull'intero territorio nazionale, le strutture didattiche potranno stipulare specifiche convenzioni con le associazioni professionali di giornalisti e con quelle imprenditoriali, ai fini della programmazione degli stage (periodi di svolgimento, affluenza degli studenti nelle redazioni, collocazione territoriale, ecc.; le strutture didattiche potranno stabilire specifiche convenzioni - opportunamente regolate riguardo la programmazione didattica - con gli FIG, per l'uso delle attrezzature tecnicoeditoriali e l'organizzazione dei laboratori professionali e dei seminari. Le strutture didattiche dovranno necessariamente dotarsi di commissioni didattiche miste (docenti, giornalisti e rappresentanti delle aziende editoriali) per la concertazione dei programmi. Art. 32. Raccordo con il diploma universitario in tecnica pubblicitaria Lo studente del corso di laurea in scienze della comunicazione che abbia concluso il biennio propedeutico e' ammesso al terzo anno del corso di diploma in tecnica pubblicitaria, con il riconoscimento degli esami sostenuti negli insegnamenti obbligatori comuni nonche' delle prove scritte di lingua e del colloquio di conoscenza della lingua inglese, e con l'obbligo di integrare il piano di studi con gli insegnamenti obbligatori non seguiti. Art. 33. Diploma universitario in tecnica pubblicitaria Presso la facolta' di scienze della comunicazione e dello spettacolo e' istituito il corso di diploma universitario in tecnica pubblicitaria. Titolo di ammissione al corso di diploma in tecnica pubblicitaria e' il diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale. Il corso di studi ha durata triennale. Il numero degli studenti iscritti - e la loro eventuale selezione - e' determinata dal senato accademico, sentito il consiglio di facolta' competente. Al compimento degli studi viene conseguito il titolo di diplomato in tecnica pubblicitaria. Art. 34. Articolazione del corso degli studi Il corso degli studi e' articolato in un primo biennio, inteso a fornire una preparazione di base e in un anno conclusivo di carattere specificamente professionale. L'impegno didattico complessivo e' determinato dalle strutture didattiche competenti e comprende lezioni, esercitazioni, seminari e prove di valutazione. Art. 35. Biennio di formazione di base Nel corso del primo biennio, il piano degli studi deve prevedere almeno 8 insegnamenti, per un impegno didattico di almeno 500 ore che rientrino nelle seguenti aree disciplinari: 1) Area comunicativa: Teoria e tecniche delle comunicazioni di massa; 2) Area giuridica: Diritto dell'informazione e della comunicazione; 3) Area economica: Economia politica - Economia aziendale; 4) Area psicologica: Psicologia dei processi cognitivi - Psicologia sociale; 5) Area Sociologica: Sociologia - Sociologia economica; 6) Area metodologica: Metodologia e tecnica della ricerca sociale - Statistica; 7) Area retoricosemiologica: Semiotica - Retorica e stilistica. I primi 7 insegnamenti devono essere scelti nelle suddette aree disciplinari, ciascuna delle quali deve essere presente, nel piano degli studi, con almeno un insegnamento. L'ultimo insegnamento sara' scelto dalla facolta' entro le suddette aree. La facolta' potra' sostituire gli insegnamenti indicati nelle aree con altri strettamente affini, con identiche finalita' ed analogo contenuto culturale e comunque entro lo stesso raggruppamento concorsuale. Entro il biennio lo studente deve inoltre sostenere due prove scritte di composizione o elaborazione testi, con l'uso di un programma di elaborazione dati, l'una in lingua italiana e l'altra in lingua inglese, nonche' un colloquio diretto ad accertare la conoscenza della lingua inglese. Ai fini della preparazione a queste prove, la struttura didattica competente organizza appositi corsi, avvalendosi - per la lingua inglese - del centro linguistico interfacolta', o di altre strutture adeguate. Art. 36. Anno professionale Per sostenere gli esami del terzo anno lo studente deve aver superato tutti gli esami, le prove e il colloquio del biennio precedente. Il terzo anno comprende 6 insegnamenti per un'attivita' didattica di almeno 350 ore, di questi, 4 insegnamenti sono obbligatori e devono essere scelti nel seguente elenco: 1) Economia e tecnica della pubblicita'; 2) Strumenti e strategie della comunicazione d'impresa; Teorie e tecniche della promozione di immagine; 3) Tecniche della comunicazione pubblicitaria; 4) Informatica generale o Informatica applicata. Lo studente deve inoltre seguire i seminari specialistici come esperti, organizzati dalla struttura didattica competente che ne stabilisce le modalita' di svolgimento, la durata e le forme di controllo. Gli altri 2 insegnamenti sono scelti dallo studente tra quelli attivati entro il seguente elenco, eventualmente integrato secondo le procedura di cui all'art. 11, comma 1, della legge n. 341/1990: 1) Disegno industriale. 2) Marketing; 3) Psicolinguistica; 4) Psicologia degli atteggiamenti e delle opinioni; 5) Sociolinguistica; 6) Sociologia della comunicazione; 7) Tecnica della comunicazione visiva; 8) Teorie e tecniche della comunicazione pubblica; 9) Statistica sociale; 10) Teorie e tecniche della promozione di immagine; 11) Estetica. Art. 37. Formazione professionale Nel corso del terzo anno lo studente deve seguire, per un periodo di almeno quattro mesi, uno stage di formazione professionale organizzato anche sulla base di intese e di convenzioni fra l'universita' e un ente o istituzione pubblici o privati, che ne certifichi l'esito. Art. 38. Esame di diploma Per il conseguimento del diploma lo studente dovra' sostenere uno specifico esame finale consistente in un colloquio interdisciplinare sul contenuto degli insegnamenti e dei laboratori dell'anno conclusivo, integrato dalla presentazione e discussione di un progetto pubblicitario. Per essere ammesso all'esame di diploma, lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami negli 8 insegnamenti obbligatori del primo biennio e nei 4 insegnamenti obbligatori dell'anno conclusivo, nonche' in due insegnamenti opzionali, e deve inoltre aver superato le 2 prove scritte di lingua e il colloquio di conoscenza della lingua inglese; infine, deve aver frequentato, con esito positivo, lo stage di formazione professionale. Art. 39. Raccordo con il corso di laurea in scienze della comunicazione Il diplomato in tecnica pubblicitaria puo' essere iscritto al terzo anno del corso di laurea in scienze della comunicazione, con il riconoscimento da parte della struttura didattica competente degli esami sostenuti negli insegnamenti obbligatori del biennio propedeutico e dell'indirizzo scelto, purche' di uguale denominazione strettamente affine, e di altri 2 esami, in luogo di altrettanti insegnamenti opzionali, nonche' delle prove scritte di lingua e del colloquio di conoscenza della lingua inglese. Si fa riserva di acquisire il parere del comitato regionale di coordinamento dei rettori lombardi. Milano, 2 febbraio 1988 Il rettore: Alberoni