DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29 maggio 1998 

  Direttiva  per  l'indirizzo strategico  e  il  coordinamento di  un
complesso integrato di azioni volte  allo sviluppo e al potenziamento
della  piazza  finanziaria   italiana  (Progetto  piazza  finanziaria
italiana).
(GU n.154 del 4-7-1998)

              IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto l'art. 5 della legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Visto il documento di programmazione economica e finanziaria per il
triennio 1999-2001;
  Considerato che:
  la  liberalizzazione  conseguente all'eliminazione  delle  barriere
nazionali  nella   prestazione  di  servizi   finanziari,  realizzata
principalmente con il decreto legislativo n. 415 del 1996, ha elevato
il numero dei  soggetti operanti sulla piazza  finanziaria italiana e
il grado di concorrenza tra operatori italiani e stranieri;
  una  delle  conseguenze  della  privatizzazione  della  gestione  e
dell'organizzazione  dei  mercati e'  la  presenza  di piu'  soggetti
imprenditoriali  indipendenti fra  loro  e la  suddivisione fra  piu'
entita' della  prestazione dei  servizi che servono  al funzionamento
del mercato;
  la concorrenza internazionale tra  i mercati finanziari, l'esigenza
di realizzare economie  di scala, l'evoluzione della  tecnologia e il
passaggio  all'EURO   comportano  l'accelerazione  dei   processi  di
concentrazione della finanza europea in poche piazze;
  lo sviluppo  del mercato finanziario  italiano ed il suo  ruolo nel
contesto europeo  ed internazionale dipendono  dall'accrescimento dei
fattori  di competitivita'  della  piazza  finanziaria italiana,  con
riferimento sia  all'insieme dei prodotti  e dei servizi  offerti sia
alla  regolamentazione complessiva  delle attivita'  del settore,  da
indirizzare in un quadro di liberalizzazione e di omogeneita' con gli
altri paesi europei, nell'ambito dei  processi di convergenza in atto
fra i Paesi della Comunita';
  in altri  Paesi europei  come la  Francia e  la Germania  sono gia'
stati realizzati  progetti di sviluppo delle  piazze finanziarie, con
il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati interessati;
  Ritenuto che:
  il mercato  italiano si caratterizza  per alcuni elementi  di forza
quali l'elevata capacita'  di risparmio del Paese,  la qualita' delle
infrastrutture  tecnologiche al  servizio dei  mercati e  le notevoli
dimensioni raggiunte  dal mercato regolamentato dei  titoli di Stato,
ai quali si contrappongono tuttavia fattori di ritardo e di debolezza
individuabili,  essenzialmente, nell'esiguo  numero di  emittenti sul
mercato azionario  e nella limitata  gamma di prodotti offerti  e che
tale situazione  e' dovuta  principalmente alla  ridotta integrazione
fra i diversi segmenti del  mercato finanziario e alla frammentazione
tra soggetti diversi, singolarmente  privi della dimensione economica
indispensabile  per   affrontare  i  necessari   investimenti,  della
prestazione dei  servizi necessari nell'attuale fase  di sviluppo dei
mercati finanziari;
  sia necessario avviare  un progetto unitario che  coinvolga tutti i
soggetti  interessati,  al  fine  di  promuovere  lo  sviluppo  e  il
potenziamento della  piazza finanziaria italiana attraverso  una sede
che assicuri l'indirizzo strategico,  l'impulso e il coordinamento di
un complesso  integrato di azioni  che, in particolare,  solleciti le
opportune sinergie  fra i  diversi operatori, in  termini di  costi e
investimenti  e di  sfruttamento delle  risorse specialistiche  e dei
prodotti offerti, favorisca la  proiezione internazionale del mercato
italiano  e  l'ingresso  dei   mercati  nazionali  in  reti  europee,
realizzando   strategie  coordinate   volte  all'efficienza   e  alla
competitivita';
  lo strumento idoneo a realizzare la convergenza delle risorse verso
l'obiettivo  indicato e'  la  costituzione di  un apposito  organismo
straordinario  a carattere  collegiale,  che crei  le condizioni  per
favorire e promuovere un'azione  unitaria nell'interesse della piazza
finanziaria italiana;
  per la  natura degli interessi  pubblici coinvolti e i  riflessi su
ampi settori  dell'economia nazionale,  il Ministero del  tesoro, del
bilancio  e  della  programmazione   economica,  considerate  le  sue
competenze  istituzionali, rappresenta  la  sede piu'  idonea per  la
costituzione e il funzionamento dell'organismo di cui sopra;
  Sentito  il Consiglio  dei Ministri  nella riunione  del 29  maggio
1998;
  Sulla  proposta  del Ministro  del  tesoro,  del bilancio  e  della
programmazione economica;
                              E m a n a
                       la seguente direttiva:
  1.  Il Ministro  del tesoro,  del bilancio  e della  programmazione
economica, al fine di perseguire  e realizzare gli obiettivi indicati
in premessa, istituira'  un "Comitato di indirizzo  strategico per lo
sviluppo   della  piazza   finanziaria   italiana  (Comitato   piazza
finanziaria  italiana)", presieduto  da un  Sottosegretario di  Stato
dello stesso  Ministero e  composto da  rappresentanti di  vertice di
altre  Amministrazioni dello  Stato  e  delle principali  istituzioni
pubbliche competenti,  degli enti  locali interessati,  nonche' delle
societa' o  degli altri  enti di  gestione di  mercati regolamentati,
delle societa' di gestione accentrata di strumenti finanziari e delle
societa' che forniscono servizi di  supporto per il funzionamento dei
mercati. L'attivita' di partecipazione al Comitato e' gratuita.
  2.  Il Ministro  del tesoro,  del bilancio  e della  programmazione
economica, su proposta del Presidente del Comitato piazza finanziaria
italiana, definira' con proprio decreto l'articolazione organizzativa
del Comitato  stesso, con l'istituzione  di comitati di  settore piu'
ristretti, di  organismi esecutivi  e di strutture  di supporto  e di
segretariato, tenendo conto della natura delle funzioni da svolgere e
delle caratteristiche dei soggetti coinvolti.
  3.  Il Ministro  del tesoro,  del bilancio  e della  programmazione
economica tiene  costantemente informato il Presidente  del Consiglio
dei Ministri  dell'attivita' del Comitato.  Il Governo si  impegna ad
adottare  le iniziative  legislative, regolamentari  e amministrative
che si  rendano necessarie per  perseguire gli obiettivi di  cui alla
presente direttiva.
  La  presente direttiva  sara' inviata  alla Corte  dei conti  per i
controlli previsti dalla legge.
   Roma, 29 maggio 1998
                                                 Il Presidente
                                           del Consiglio dei Ministri
                                                     Prodi
Il Ministro del tesoro, del bilancio
  e della programmazione economica
                Ciampi
Registrata alla Corte dei conti il 22 giugno 1998
Registro n. 2 Presidenza, foglio n. 241