MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI

DECRETO 22 giugno 1998 

  Dichiarazione di notevole interesse pubblico della citta' di Feltre
in provincia di Belluno e del suo territorio collinare e vallivo.
(GU n.180 del 4-8-1998)

                     IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
  Vista  la legge  29 giugno  1939, n.  1497, sulla  protezione delle
bellezze naturali;
  Visto il regio  decreto 3 giugno 1940, n.  1357, per l'applicazione
della legge predetta;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n.
616, art. 82;
  Vista la sentenza n. 359/1985  con la quale la Corte costituzionale
ha riconosciuto a questo Ministero potesta' concorrenziale di imporre
vincoli  secondo la  procedura prevista  dall'art. 82  del sopradetto
decreto del Presidente della Repubblica n. 616/1977;
  Visto il decreto ministeriale 28 maggio 1996, registrato alla Corte
dei conti 18 giugno 1996, registro n.  1, foglio n. 225, con il quale
sono state  delegate all'on.le Sottosegretaro di  Stato Willer Bordon
le funzioni ministeriali previste dalla  citata legge 29 giugno 1939.
n. 1497;
  Visti  i numerosi  esposti  di associazioni  ambientalistiche e  di
privati cittadini nonche' le interrogazioni parlamentari nei quali e'
stato  segnalato come  talune attivita'  edificatorie programmate  in
aree  a  ridosso del  centro  storico  di Feltre  n'avrebbero  potuto
compromettere   l'integrita'   sotto    il   profilo   ambientale   e
paesaggistico;
  Considerato   che  la   Soprintendenza  per   beni  ambientali   ed
architettonici per le provincie di Treviso, Padova, Belluno e Venezia
terraferma con nota  prot. n. 4529 del 9 maggio  1997, interessava la
provincia di  Belluno affinche' convocasse la  comissione provinciale
vincoli ambientali  per esaminare  una proposta  di vincolo  ai sensi
della legge n. 1497/1939, relativa al centro storico di Feltre;
  Considerato che,  con nota  prot. n.  7459 del  16 luglio  1997, la
soprintendenza medesima relazionava in merito alla perplessita' della
commissione provinciale a  discutere tale proposta di  vincolo ma che
in ogni caso la medesima commissione richiedeva che la soprintendenza
definisse preliminarmente una proposta di perimetrazione;
  Considerato che  l'attivita' edificatoria nelle aree  a ridosso del
centro  storico era  stata oggetto  di direttive  al comune  da parte
della citata soprintendenza esplicitate con nota prot. n. 8812 del 18
ottobre 1994;
  Considerato che la Soprintendenza precitata, con nota prot. n. 8592
del 1  settembre 1997, nel  richiamare la necessita' di  definire una
perimetrazione  del territorio  da  sottoporre a  tutela, cosi'  come
richiesto   dalla   commissione   provinciale   vincoli   ambientali,
richiedeva l'invio di un ispettore centrale e relazionava altresi' in
ordine all'attivita' edilizia in corso nell'area del cosiddetto Piano
Altanon;
  Considerato che,  a seguito  di sopralluogo  effettuato in  data 19
settembre  1997, l'ispettore  centrale  tecnico inviato  dall'ufficio
centrale  beni  ambientali  e paesaggistici,  relazionava  in  merito
rilevando il  notevole interesse paesaggistico ambientale  del centro
storico di Feltre e aree limitrofe, minacciate da previsioni edilizie
intensive, sostenendo pertanto e comunque la necessita' di sottoporre
a tutela ai sensi della legge  n. 1497/1939 tale bellezza d'insieme e
indicando l'opportunita'  di procedere intanto a  sospendere i lavori
in corso nell'area  del Piano Altanon nelle  more del perfezionamento
del provvedimento di vincolo;
  Considerato  che,  con nota  prot.  n.  2476  del  6 marzo  1998  e
successiva prot. n. 3903 del 3 aprile 1998 la Soprintendenza predetta
trasmetteva la  documentazione per l'apposizione del  vincolo ex lege
n. 1497/1939 riguardante la citta' di  Feltre ed il suo territorio da
cui  emergeva chiaramente,  cosi'  come  evidenziato nella  relazione
dell'ispettore  centrale   precedentemente  citata,   il  particolare
interesse paesaggistico ambientale dello stato dei luoghi;
  Considerato che,  nelle more  dell'emanazione del  provvedimento di
dichiarazione di notevole interesse pubblico ex lege n. 1497/1939, al
fine di evitare la prosecuzione dei lavori in corso relativi al Piano
Altanon, con  conseguente pregiudizio alle  caratteristiche d'insieme
del complesso paesaggistico ambientale  costituito dal centro storico
di Feltre,  ai sensi del  citato art.  82 del decreto  del Presidente
della Repubblica n.  61/1977, in data 20 marzo 1998  e' stato emanato
il decreto  di sospensione  dei lavori, notificato  in data  26 marzo
1998;
  Considerato che  con le note sopracitate  del 6 marzo 1998  e del 3
aprile 1998 la Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici
per le province  di Treviso, Padova, Belluno e  Venezia terraferma ha
formulato la  proposta di vincolo  ai sensi della legge  n. 1497/1939
per  parte  del  territorio  comunale  di  Feltre  cosi'  delimitato:
procedendo in senso  orario, in prossimita' di Lamen,  a nordovest di
Feltre, dove il confine comunale  interseca il limite meridionale del
parco nazionale  delle dolomiti bellunesi  (segnato al punto  A della
cartografia allegata  al presente decreto),  si segue il  confine del
parco fino  a che questo incontra  in localita' San Mauro  il confine
tra i  comuni di  Feltre e  Cesiomaggiore (segnato  al punto  B della
cartografia  allegata a  presente  decreto), si  prosegue poi  sempre
lungo il confine comunale a sud, fino ad incontrare, presso Nemeggio,
il limite dell'area umida del  Vincheto di Cellarda (segnato al punto
C della  cartografia allegata  al presente decreto),  costeggiando il
limite occidentale del Vincheto si  arriva in prossimita' Cellarda ad
intersecare nuovamente il confine comunale  (segnato al punto D della
cartografia  allegata al  presente decreto),  tale linea  di confine,
lungo il  Piave, porta  la perimetrazione  presso Carpen  (segnato al
punto E della cartografia allegata al presente decreto), per risalire
poi  il  limite  del  piano  d'area del  Massiccio  del  Grappa  fino
all'intersezione con  la s.s. 50  ed il confine comunale  (segnato al
punto F della cartografia allegata al presente decreto), di qui segue
il confine stesso per ricongiungersi al punto di partenza (segnato al
punto A della cartografia allegata al presente decreto);
  Considerato che la citta' di Feltre sorge in un contesto fortemente
segnato dai caratteri geomorfologici del territorio, ove il paesaggio
e' il risultato di continue,  seppur minute azioni umane, punteggiato
da una fittissima rete di  insediamenti minori, spesso piccolissimi e
tutti  visibilmente  ancorati  ai  luoghi, contesto  nel  quale  sono
presenti e  ben individuabili  bellezze naturali e  beni apprezzabili
come  un  complesso  unitario,   aventi  una  obiettiva  coerenza  di
pregevoli caratteristiche  naturali ed estetiche cosicche'  la stessa
realta'  urbanistica, lo  stesso svolgersi  degli eventi  storici, la
stessa conformazione achitettonica, lo stesso andamento del
  territorio   geologico  ed   orografico   hanno  contribuito   alla
costituzione di quell'unicum meritevole di tutela;
  Considerato  che  il  territorio  feltrino,  posto  in  un'area  di
transizione tra la  valle del Piave e quella del  Brenta presenta una
notevole complessita'  morfologica: la conca di  fondovalle al centro
della quale sorge il colle delle  Capre sede della citta' storica, e'
saldata a  sudovest alla soglia  di Arten ed  al bacino di  Seren, e'
definita a  nordest dai dossi  dei colli della fascia  pedemontana, a
sudest dal monte Telva e dalla formazione collinare dei Collesei, che
la isolano dal val Belluna e verso sud dalla stretta gola della Sonna
che,  in prossimita'  della  sua confluenza  nel  Piave, permette  il
collegamento con la pianura trevigiana;
  Rilevato che  nella stessa relazione generale  del piano regolatore
si evidenzia come in tale  territorio le case contadine siano diffuse
in modo  relativamente uniforme, a  volte raggruppate in  "cortivi" o
coagulate  attorno ai  siti  di  castelli medievali,  successivamente
distrutti dai veneziani  o trasformatisi in ville o  case agricole, e
come la zona  agraria si distenda lungo le  direttrici di fondovalle,
conservando  e  "fasciando  isole"  forestali che  coincidono  con  i
rilievi orografici  interni e  come infine  il rilievo  collinare che
interessa  la parte  di centroest  del comune  di Feltre  con la  sua
dolcezza  valorizzata  dalle  colture   agricole  si  configuri  come
l'elemento piu'  equilibrato e  suggestivo della conca  feltrina dove
sin dal '700 sono sorte ville di campagna delle maggiori famiglie;
  Rilevato che dalla  documentazione prodotta dall'ufficio periferico
si evince come la citta' di  Feltre si componga di parti strettamente
correlate tra  di loro:  la cittadella  dentro le  mura, con  il nodo
piazza Maggiore, che  conserva una doppia cinta  di mura fortificate,
quella medievale e quella rinascimentale,  con palazzi, case e chiese
di  notevole  pregio storico  ed  architettonico,  quali casa  Crico,
palazzo  Bellati,  casa  Cantoni,  ora  Episcopio,  palazzo  Muffoni,
palazzo  pretorio ora  municipio,  palazzo del  Monte  di Pieta',  la
chiesa  di   S.Rocco,  casa  Banchieri,  palazzo   Pasoli  e  palazzo
Villabruna, il nucleo  fuori le mura nel quale  spiccano il complesso
del battistero  e della  cattedrale con  annessa area  archeologica e
resti  di  abitazioni  private  del  periodo  romano,  i  borghi  che
costituiscono  la ramificazione  del  centro  murato collinare  nella
direzione  delle porte  urbiche  e sono  caratterizzati da  strutture
lineari di abitazioni  ed edifici conventuali localizzati  in aree di
cerniera tra la citta' e la campagna;
  Considerato che nel territorio feltrino anche l'architettura minore
tradizionale  si contraddistingue  per  particolarita' tipologiche  e
tecniche costruttive in  pietra o legno che  necessitano di opportune
forme di tutela;
  Riconosciuto quindi che  la citta' di Feltre con  il suo territorio
collinare e  vallivo riveste naturale  interesse pubblico per  la sua
rilevanza  paesaggistica, ambientale,  storica  ed architettonica  in
quanto  costituisce  una  inscindibile  continuita'  tra  cittadella,
borghi extraurbani, frazioni in aree rurali e paesaggi circostanti.
  Verificato  che   il  paesaggio  di  Feltre,   seppur  recentemente
urbanizzato, e' conservato nelle sue pregevoli valenze ed e' godibile
nel suo insieme  e nei suoi tanti suggestivi scorci  da diversi punti
di belvedere;
  Valutato  che tale  continuum frutto  di armonica  integrazione tra
elementi   naturali   ed   antropici  puo'   essere   minacciato   da
incontrollate urbanizzazioni;
  Considerato  che  da  quanto sopra  esposto  appare  indispensabile
sottoporre a  vincolo ex lege numero  1497/1939 l'area sopradescritta
al fine di garantirne la conservazione e di preservarla da interventi
edilizi che  potrebbero comprometterne irreparabilmente  le pregevoli
caratteristiche paesaggisticoambientali;
  Rilevata pertanto  la necessita'  e l'urgenza di  sottoporre l'area
sopraindicata ad un idoneo provvedimento di tutela;
  Considerato  che il  vincolo comporta  in particolare  l'obbligo da
parte  del proprietario,  possessore o  detentore a  qualsiasi titolo
dell'immobile ricadente nella localita'  vincolata di presentare alla
regione  o   all'ente  dalla  stessa  subdelegato   la  richiesta  di
autorizzazione ai sensi  dell'art. 7 della citata  legge n. 1497/1939
per qualsiasi intervento  che modifichi lo stato  dei luoghi, secondo
la procedura  prevista dal  nono comma dell'art.  82 del  decreto del
Presidente  della  Repubblica  n.   616/1977  cosi'  come  introdotto
dall'art. 1  della legge  8 agosto  1985, n.  431, di  conversione in
legge, con modificazioni del decreto-legge  27 giugno 1985, n. 312, e
che questo Ministero puo' in  ogni caso annullare tale autorizzazione
entro  i   sessanta  giorni   successivi  alla  ricezione   di  detto
provvedimento, corredata della documentazione  idonea a consentire la
dovuta valutazione ministeriale;
  Considerato che  il comitato  di settore per  i beni  ambientali ed
architettonici  del  Consiglio  nazionale  per  i  beni  culturali  e
ambientali  nella  seduta  del  18 maggio  1998  ha  espresso  parere
favorevole  alla   proposta  di  vincolo  formulata   dalla  predetta
Soprintendenza;
                              Decreta:
  La parte  del territorio  comunale, con  aree collinari  e vallive,
della  citta' di  Feltre in  provincia di  Belluno, cosi'  come sopra
perimetrata  e' dichiarata  di notevole  interesse pubblico  ai sensi
della legge 29 giugno 1939, n.  1497, ed in applicazione dell'art. 82
del decreto del
  Presidente della Repubblica 24 luglio  1977, n. 616, ed e' pertanto
soggetta a  tutte le disposizioni  contenute nella legge stessa  ed a
quelle previste  nel citato decreto del  Presidente della Repubblica.
La  Soprintendenza per  i  beni ambientali  e  architettonici per  le
provincie   di  Treviso,   Padova,  Belluno   e  Venezia   terraferma
provvedera'  a  che  copia  della Gazzetta  Ufficiale  contenente  il
presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 4
della legge  29 giugno  1939, n.  1497, e  dell'art. 12  del relativo
regolamento d'esecuzione 3 giugno 1940,  n. 1357, all'albo del comune
interessato e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa
planimetria da allegare, venga  depositata presso i competenti uffici
del comune suddetto.
  Avverso  il  presente  atto  e'  ammessa  proposizione  di  ricorso
giurisdizionale   avanti   al  tribunale   amministrativo   regionale
competenente per  territorio o, a scelta  dell'interessato, avanti al
tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di
cui alla  legge 6 dicembre 1971,  n. 1034, ovvero e'  ammesso ricorso
straordinario  al  Capo  dello  Stato,   ai  sensi  del  decreto  del
Presidente   della   Repubblica   24    novembre   1971,   n.   1199,
rispettivamente  entro sessanta  e  centoventi giorni  dalla data  di
avvenuta notificazione del presente atto.
   Roma, 22 giugno 1998
                                  Il Sottosegretario di Stato: Bordon
Registrato alla Corte dei conti il 15 luglio 1998
Registro n. 1 Beni culturali, foglio n. 252