Comunicato relativo alla conclusione di quattro studi sperimentali sul multitrattamento Di Bella (MDB), disciplinati dall'art. 1 del decreto-legge 17 febbraio 1998, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 aprile 1998, n. 94.(GU n.181 del 5-8-1998)
Il Ministro della sanita' rende noto quanto segue. In data 28 luglio c.a. l'Istituto superiore di sanita' ha presentato i risultati di quattro sperimentazioni cliniche del multitrattamento Di Bella (MDB) disciplinate dall'art. 1 del decreto-legge 17 febbraio 1998, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 aprile 1998, n. 94. I protocolli sperimentali riguardano: pazienti affetti da carcinoma mammario metastatico non suscettibile di trattamento ormonoterapico o chemioterapico; pazienti affetti da carcinoma colorettale in fase avanzata; pazienti affetti da carcinoma del distretto cervicofacciale e dell'esofago, metastatico o recidivo dopo una prima linea chemioterapica; pazienti affetti da neoplasia solida in fase critica molto avanzata, con diagnosi istologica di malattia neoplastica primitiva a carico di: polmone non microcitoma, esofago, stomaco, pancreas, colecisti, fegato, colon retto, vescica, collo e corpo dell'utero, ovaio, con presenza di metastatizzazione diffusa (e con aspettativa presunta di vita non superiore a tre mesi). I risultati della sperimentazione sono stati sottoposti all'esame della Commissione oncologica nazionale, la quale ha preso atto che, relativamente alle patologie riconducibili ai quattro citati protocolli, il multitrattamento Di Bella non ha dimostrato attivita', e della Commissione unica del farmaco, che, per quanto di sua competenza, ha riconosciuto che non sono soddisfatte le condizioni per l'inserimento dei farmaci costituenti il multitrattamento Di Bella nell'elenco previsto dall'art. 1, comma 4, del decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 536, convertito dalla legge 23 dicembre 1996, n. 648. Anche il Comitato etico nazionale ha esaminato i risultati delle quattro sperimentazioni. Il Comitato ha osservato che i risultati sono stati prodotti conformemente a quanto previsto nei protocolli a suo tempo approvati e che il trattamento non ha dato risposte obiettive in nessuno dei quattro protocolli ed ha evidenziato un significativo grado di tossicita', eticamente non accettabile in considerazione anche dell'assenza di documentata attivita'. Conseguentemente, il Comitato ha affermato che non sussistono le condizioni per proseguire i quattro studi in esame, i quali, pertanto, devono considerarsi conclusi, e che non esiste giustificazione etica per la prosecuzione degli studi osservazionali relativamente alle medesime patologie. Pertanto, per le patologie in questione non potranno essere piu' arruolati nuovi pazienti neanche negli studi osservazionali. Inoltre, la conclusione dei quattro studi sperimentali sopra richiamati, divulgata mediante la pubblicazione del presente comunicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, fa venir meno (ai sensi dell'art. 3, comma 3, del citato decreto-legge n. 23 del 1998 e dell'art. 1, comma 1, del decreto-legge 16 giugno 1998, n. 186, convertito dalla legge 30 luglio 1998, n. 257, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 179 del 3 agosto 1998) la possibilita' di trattare con MDB pazienti affetti da una delle patologie previste dai protocolli citati e di consentire ai pazienti stessi l'accesso alla gratuita' del trattamento. Si fa presente, peraltro, che i protocolli relativi agli studi sperimentali sul carcinoma mammario metastatico resistente ad ormonoterapia o chemioterapia e sul carcinoma squamoso del distretto cervicofacciale e dell'esofago, metastatico o recidivo, prevedono che i pazienti che presentano una malattia stabile senza segni di progressione continueranno il trattamento e saranno valutati in termini di sopravvivenza. Analogamente, i protocolli relativi ai due studi osservazionali attivati ai sensi del decreto-legge 17 febbraio 1998, n. 23 ("studio osservazionale su una coorte di pazienti trattati con il Multitrattamento Di Bella (MDB) ed affetti da: malattie linfoproliferative - carcinoma mammario metastatico resistente ad ormonoterapia e/o chemioterapia - carcinoma mammario metastatico non suscettibile di trattamento ormonoterapico o chemioterapico - carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico - carcinoma colorettale in fase avanzata - carcinoma del pancreas esocrino - carcinoma squamoso del distretto cervicofacciale e dell'esofago metastatico - glioblastomi cerebrali" e "studio osservazionale su una coorte di pazienti affetti da neoplasia solida in fase critica, molto avanzata, trattati con la combinazione del Multitrattamento Di Bella (MDB) e della migliore terapia di supporto") prevedono che il trattamento verra' continuato fino a progressione di malattia, tossicita' inaccettabile o rifiuto del paziente. Per i casi predetti la prosecuzione del trattamento e' da ritenere consentita ai sensi dei decretilegge n. 23 e 186, che fanno espresso rinvio ai protocolli approvati dalla Commissione oncologica nazionale. Conclusivamente, l'ulteriore somministrazione di MDB per le patologie sopra indicate, e' ammessa soltanto per i pazienti gia' in trattamento presso i centri di cui all'art. 1, comma 2, del decreto-legge n. 186 del 1998, che presentano una malattia stabile senza segni di progressione. Per i pazienti stabili che hanno avuto accesso gratuito al MDB ai sensi del decreto-legge n. 186/1998 e per i quali i predetti centri assicurano esclusivamente la fornitura dei farmaci, l'assenza di progressione di malattia - come definita dai protocolli di studio - e l'assenza di tossicita' inaccettabile dovranno essere certificate dal medico curante ad ogni richiesta, ai centri medesimi, di ulteriore fornitura di medicinali. In ogni caso, i pazienti dovranno, peraltro, essere adeguatamente informati circa gli esiti negativi degli studi e l'avvenuta conclusione degli stessi anche attraverso la consegna di copia del presente comunicato. Ovviamente, la somministrazione di MDB non potra' piu' proseguire quando si verifichi una delle ipotesi che, secondo i protocolli, determinano l'interruzione del trattamento.