Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.210 del 9-9-1998)
IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Modena, approvato con regio decreto 14 ottobre 1926, n. 2035, e successive modificazioni; Visto il testo unico delle leggi sulla istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 luglio 1980, n. 382; Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, con la quale e' stato istituito il Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica, in particolare l'art. 16, comma 1, relativo alle modifiche di statuto; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341; Visto l'ordinamento didattico nazionale del corso di diploma universitario in metodologie fisiche pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 118 del 23 maggio 1994; Vista la proposta di modifica statutaria approvata dagli organi accademici nelle rispettive sedute del 29 luglio 1998; Rilevata la necessita' di apportare la modifica di statuto in deroga al termine di cui all'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi di Modena, approvato e modificato con i decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente modificato come appresso: gli articoli dal 92 al 98 relativi al diploma universitario in metodologie fisiche sono soppressi e sostituiti dai seguenti nuovi articoli: Diploma universitario in metodologie fisiche Art. 92. E' istituito presso la facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Universita' di Modena il diploma in metodologie fisiche articolato nei due indirizzi di tecniche fisiche di diagnostica e controllo ambientale (di seguito denominato per brevita' indirizzo ambientale) e di misure e tecniche fisiche di laboratorio (di seguito denominato indirizzo misure), in conformita' all'ordinamento nazionale del diploma in metodologie fisiche, Gazzetta Ufficiale n. 118 del 23 maggio 1994. Il corso di diploma ha lo scopo di fornire agli studenti adeguata conoscenza di metodi e contenuti culturali e scientifici, orientata al conseguimento del livelloformativo richiesto dall'area professionale di addetto alla strumentazione ed al suo uso in laboratori industriali, di servizio e di ricerca. La durata del corso di diploma e' stabilita in anni tre. Al compimento degli studi viene conseguito il titolo di diplomato in metodologie fisiche. Art. 93. L'iscrizione al corso e' regolata in conformita' alle norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari. Il numero degli iscritti a ciascun anno di corso e' stabilito annualmente dal senato accademico, sentito il consiglio di facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali, in base alle strutture disponibili, alle esigenze del mercato del lavoro e secondo i criteri generali fissati dal Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica ai sensi dell'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990. Le modalita' delle eventuali prove di ammissione sono stabilite dal consiglio di facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali. Art. 94. Ai fini del proseguimento degli studi il corso di diploma di cui all'art. 1 e' riconosciuto affine ai corsi di laurea in fisica, astronomia e scienze dei materiali. Nell'ambito dei corsi affini, la facolta' riconoscera' gli insegnamenti seguiti con esito positivo avendo riguardo alla loro validita' culturale, propedeutica o professionale per la formazione richiesta dal corso al quale sono chiesti il trasferimento o l'iscrizione. In tale occasione la facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali stabilisce, salvo colloqui integrativi su contenuti specifici, e fermo restando l'equivalenza di due semestrali ad un'annualita', i moduli che possono essere riconosciuti nel passaggio dall'uno all'altro dei corsi ed indica l'anno di corso a cui uno studente puo' iscriversi. Art. 95. L'attivita' didattica complessiva comprende non meno di 500 ore per anno. Essa e' comprensiva delle esercitazioni, teoriche e di laboratorio, seminari, corsi monografici, dimostrazioni, attivita' guidata, visite tecniche e misure in campagna, prove parziali di accertamento, correzioni e discussione di elaborati, ecc. In ogni caso non meno di 120 ore per anno devono essere dedicate ad attivita' pratiche di laboratorio o di tirocinio. Le attivita' corrispondenti ai due moduli di laboratorio del terzo anno, possono essere svolte anche presso aziende e qualificati enti e laboratori pubblici e privati con i quali si siano stipulate apposite convenzioni. Art. 96. L'ordinamento didattico che segue e' formulato con riferimento alle aree disciplinari intese come insiemi di discipline scientificamente affini raggruppate per raggiungere definiti obiettivi didatticoformativi. Il piano di studi si struttura in moduli (di non meno di 50 ore), siano essi relativi ad insegnamenti propedeutici ovvero di specialita' e di indirizzo. Nell'affidare un insegnamento, la facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali puo' deliberare di accorpare 2 moduli in un unico insegnamento di non meno di 100 ore. L'ordinamento didattico nei 3 anni di corso ha, di norma, la seguente evoluzione: I Anno: Indirizzo ambientale - Formazione di base (8 moduli) Analisi matematica I (A02A) (2 moduli) Fisica generale I (B01A) (2 moduli) Esper. di fisica I (B01A) (2 moduli) Labor. progr. e calc. (A04A) (1 modulo) Fondamenti di infor. (K05A) (1 modulo) Formazione professionale di indirizzo (2 moduli) Misure geodetiche (D04A) (1 modulo) Geofisica (D04A) (1 modulo) I Anno: Indirizzo misure - Formazione di base (7 moduli) Analisi matematica I (A02A) (2 moduli) Fisica generale I (B01A) (2 moduli) Esper. di fisica I (B01A) (2 moduli) Chimica generale (C03X) (1 modulo) Formazione professionale di indirizzo (3 moduli) Fondamenti di inform. (K05A) (1 modulo) Statistica (S01A/A02B) (1 mod.) Lab. prog. e calcolo (A04A) (1 modulo) II Anno: Indirizzo ambientale - Formazione di base (9 moduli) Analisi matematica II (A02A) (2 moduli) Fisica generale II (B01A) (2 moduli) Esper. di fisica II (B01A) (2 moduli) Fisica dei dispos. elettr. (B01A) (1 modulo) Strumentazioni fisiche (B01A) (1 modulo) Chimica (C03X) (1 modulo) Formazione professionale di indirizzo (1 modulo) Misure fisiche dell'amb. (D04C) (1 modulo) II Anno: Indirizzo misure - Formazione di base (7 moduli) Analisi matematica II (A02A) (2 moduli) Fisica generale II (B01A) (2 moduli) Esper. di fisica II (B01A) (2 moduli) Fisica dei dispos. elettr. (B01A) (1 modulo) Strumentazioni fisiche (B01A) (2 moduli) di cui un modulo di Impianti da vuoto Formazione professionale di indirizzo (3 moduli) Legisl. sulla normativa e sicurezza (Area giuridica) (1 modulo) III Anno: Indirizzo ambientale - Formazione di base (2 moduli) Struttura della materia (B03X) (1 modulo) Esperimen. di fisica III (B01A) (1 modulo) o Radioprotezione (B01B) (1 modulo) Sismologia (D04A) (1 modulo) Formazione professionale di indirizzo (3 moduli) Misure oceanografiche (D04C) (1 modulo) Meteorologia (D04C) (1 modulo) III Anno: Indirizzo misure - Formazione di base (3 moduli) Struttura della materia (B03X) (1 modulo) Esperimen. di fisica III (elettr. hardware e software) (B01A) (1 modulo) Chimica 2 (C03X) (1 modulo) Formazione professionale di indirizzo (3 moduli) Strumentazioni fisiche (sensori ed attuatori) (B01A) (2 moduli) Fisica dei materiali (B03X) (1 modulo) Per il raggiungimento del monte complessivo di ore indicate all'art. 4, lo studente seguira' altri 5 moduli, per l'indirizzo ambientale, o 4 moduli, per l'indirizzo misure, a scelta da inserire nel suo piano di studio da formulare entro il II anno e da sottoporre all'approvazione della facolta'. Per l'indirizzo ambientale i moduli suddetti saranno, di norma, scelti in aree disciplinari diverse da quella fisica. Area biologica: biologia marina (E03A), ecologia delle acque interne (E03A), ecologia applicata (E03A), igiene (F22A). Sara' attivato inoltre un modulo a carattere disciplinare integrato di lineamenti di biologia generale (E02C). Area geologica: geologia (D01B/D01C), idrogeologia (D02B), geologia applicata (D02B), mineralogia applicata (D03A), geochimica (D03C), geografia fisica (D02A). Area chimica: fotochimica (C02X/C03X), chimica organica I (C05X), geochimica (D03C). Area giuridica: normativa e diritto ambientale (area giuridica). Per l'indirizzo misure i moduli aggiuntivi saranno scelti, di norma, fra le seguenti discipline: fisica dei materiali II (B03X), laboratorio di elettronica (B01A), cristallografia e diffrattometria X (B03X), microscopie a sonda ed elettroniche (B03X), spettroscopie di risonanza (N.M.R., E.P.R) (B03X), analisi composizionali e strutturali con ioni (B03X), spettroscopie UV-VIS-IR. (B03X), organizzazione di impresa (P02B/P02D), elementi di meccanica ed elettrotecnica (B01A/I17X), acquisizione numerica e controllo numerico (K05A). Tirocinio esterno: almeno 2 moduli saranno svolti, di norma, presso aziende e qualificati enti e laboratori pubblici e/o privati. Lingua straniera: prima dell'esame di diploma dovra' essere superato un colloquio che dimostri la conoscenza della lingua inglese, o francese o tedesca. Art. 97. Esame di diploma L'esame di diploma cui lo studente accede dopo aver svolto e superato gli esami degli insegnamenti previsti, la prova di conoscenza della lingua straniera, e del tirocinio esterno tende ad accertare la preparazione di base, professionale e di indirizzo del candidato. L'accertamento avviene mediante la discussione di un elaborato scritto, preparato dallo studente su tematiche relative all'indirizzo. L'argomento dell'elaborato viene assegnato da un docente almeno 6 mesi prima della discussione. Art. 98. Regolamento dei corsi di diploma Il consiglio dei docenti di diploma determina, con apposito regolamento, in conformita' del regolamento didattico di Ateneo, l'articolazione del corso di diploma, in accordo con quanto previsto dall'art. 11, comma 2, della legge n. 341/1990. In particolare, nel regolamento sara' riportato il piano degli studi, il rispetto dei vincoli di ore complessive di didattica e di area disciplinare di cui all'art. 5. Nel manifesto degli studi saranno almeno individuati: i corsi ufficiali di insegnamento (mono disciplinari od integrati) con le relative denominazioni, che potranno essere scelte dai settori disciplinari, con le qualificazioni ritenute piu' opportune, quali: I, II, istituzioni, avanzato, progredito, esercitazioni, laboratorio, sperimentazioni, nonche' tutte le altre che giovino a determinare piu' esattamente il livello e il contenuto didattico; le propedeuticita' di esame; la durata di ciascun corso di insegnamento; la collocazione degli insegnamenti nei successivi periodi didattici; le prove di valutazione degli studenti; i vincoli per l'iscrizione ad anni di corso successivi al primo. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Modena, 30 luglio 1998 Il rettore: Cipolli