Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.242 del 16-10-1998)
IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Parma, approvato con regio decreto 13 ottobre 1927 e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162; Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, ed in particolare l'art. 16, comma 1, relativo alle modifiche di statuto; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, ed in particolare gli articoli 11 e 14; Visto il decreto ministeriale 4 novembre 1995 con il quale e' stata ridefinita la Tabella IV dell'ordinamento didattico universitario concernente il corso di laurea in scienze politiche; Viste le proposte di modifica dello statuto formulate dalle autorita' accademiche di questo Ateneo; Vista la nota di indirizzo ministeriale prot. n. 1/1998 del 16 giugno 1998 "Legge 15 maggio 1997, n. 127. Autonomia didattica". Preso atto del parere favorevole del Comitato regionale di coordinamento espresso nella seduta del 23 febbraio 1998; Decreta: Lo statuto dell'Universita' di Parma, approvato e modificato con i decreti indicati nella premessa, e' ulteriormente modificato come segue: all'elenco delle facolta' che costituiscono questo Ateneo e' aggiunta la facolta' di scienze politiche. Dopo l'art. 156 e con conseguente scorrimento della numerazione successiva sono inseriti i seguenti nuovi articoli: Capo 10 Art. 157. La facolta' di scienze politiche conferisce il diploma di laurea in scienze politiche. Art. 158. Il corso di laurea in scienze politiche fornisce conoscenze di metodo e di contenuti culturali, scientifici e professionali per la formazione interdisciplinare nei campi politologico, sociologico, storicopolitico, giuridicoistituzionale e politicoeconomico. Art. 159. Le iscrizioni al corso di laurea possono essere programmate, purche' in conformita' alla legislazione vigente. Art. 160. Il corso di laurea in scienze politiche ha durata quadriennale e comprende almeno ventuno annualita' d'insegnamento, oltre ad almeno due annualita' d'insegnamento relative a due lingue straniere. Il corso di laurea in scienze politiche si articola in un biennio propedeutico ed in un biennio di specializzazione. Per essere ammessi all'esame di laurea e' necessario aver superato gli esami di profitto relativi agli insegnamenti indicati nel piano di studi approvato dal Consiglio di facolta'. Superato l'esame di laurea lo studente consegue il diploma di Laurea in scienze politiche. I Consigli delle strutture didattiche competenti individuano gli insegnamenti del primo e del secondo biennio secondo i successivi articoli 161 e 162, e stabiliscono le modalita' degli esami di profitto e di laurea. Art. 161. Il biennio propedeutico comprende almeno dieci annualita' d'insegnamento fondamentali, delle quali otto, da scegliersi in ragione di una per area, nell'ambito delle seguenti aree disciplinari e riconducibili ai settori scientificodisciplinari a fianco indicati: 1) diritto pubblico (N08X, N09X) 2) economia politica (P01A, P01F, P01G, P01H) 3) scienza politica (Q02X) 4) sociologia generale (Q05A) 5) statistica (S01A) 6) storia moderna (M02X) o storia contemporanea (M04X) 7) storia delle dottrine politiche (Q01B) o storia delle istituzioni politiche (Q01C) 8) diritto costituzionale comparato (N11X) Le residue annualita' di insegnamento sono scelte all'interno delle seguenti aree disciplinari: diritto privato (N01X, N02X) filosofia politica (Q01A) organizzazione e diritto internazionale (N14X) politica economica (P01B) storia contemporanea (M04X) o storia moderna (M02X) storia delle istituzioni politiche (Q01C) o storia delle dottrine politiche (Q01B) storia delle relazioni internazionali (Q04X) Per ognuna della aree di cui al precedente comma dovranno essere assicurate l'acquisizione dei principi fondamentali attinenti all'area medesima ed un'adeguata formazione metodologica. Art. 162. Il biennio di specializzazione puo' articolarsi in un massimo di cinque indirizzi: 1) politicoamministrativo; 2) politicoeconomico; 3) politicointernazionale; 4) storicopolitico; 5) politicosociale. Ciascun indirizzo comprende almeno undici annualita' di insegnamento anche divisibili in moduli semestrali. Almeno quattro annualita' di insegnamento sono rese obbligatorie dal Consiglio della struttura didattica nell'ambito delle seguenti aree disciplinari caratterizzanti, riferibili ai settori scientificodisciplinari a fianco indicati: Indirizzo politicoamministrativo Diritto amministrativo (N10X) Diritto costituzionale, istituzioni di diritto pubblico (N08X, N09X, N11X) Diritto del lavoro e della previdenza sociale (N07X) Diritto dell'economia (N05X) Diritto e procedura penale (N17X) Diritto finanziario (N13X) Diritto privato (N01X, N04X) Filosofia del diritto e tecnica della normazione (N20X) Scienza politica, Scienza dell'amministrazione (Q02X) Sociologia dell'amministrazione e dell'organizzazione (Q05C, Q05E) Storia dei partiti e del movimento sindacale (M04X) Storia del diritto italiano e dell'amministrazione pubblica (N19X) Storia delle istituzioni politiche (Q01C) Indirizzo politico economico Contabilita' di Stato e degli enti pubblici (P01C, N10X) Demografia (S03A) Diritto commerciale (N04X) Diritto dell'economia (N05X) Econometria (P01E) Economia e politica dello sviluppo (P01H) Economia e politica industriale (P01I) Economia e politica monetaria (P01F) Economia, gestione e organizzazione aziendale (P02A, P02B, P02D, P02E) Economia internazionale (P01G) Economia politica - analisi economica (P01A) Economia regionale (N10J) Matematica per le scienze economiche e sociali (S04A) Politica economica (P01B) Scienza dell'amministrazione (Q02X) Scienza delle finanze, economia delle istituzioni pubbliche (P01C) Sociologia economica e del lavoro (Q05C) Statistica economica (S02X) Storia del pensiero economico (P01D) Indirizzo politicointernazionale Diritto comparato (N02X, N11X) Diritto organizzazione internazionale, diritti dell'uomo (N20X, N14X) Economia e politica monetaria (P01F) Economia internazionale (P01G) Geografia politica ed economica, economia e politica dell'ambiente (M06B, P01B) Politica economica europea (P01B) Scienza politica (Q02X) Storia contemporanea (M04X) Storia delle relazioni internazionali (Q04X) Storia e istituzioni dei paesi afroasiatici (Q06A, Q06B) Storia e istituzioni delle americhe (Q03X) Storia e istituzioni dell' Europa orientale (M02B) Teoria e politica dello sviluppo (P01H) Indirizzo storicopolitico Filosofia della storia (M07C) Filosofia politica (Q01B) Geografia politica ed economica (M06B) Storia contemporanea (M04X) Storia dei paesi islamici (L14A) Storia del diritto italiano (N19X) Storia dell'Europa orientale (M02B) Storia delle dottrine politiche (Q01A) Storia delle istituzioni politiche (Q01C) Storia delle relazioni internazionali (Q04X) Storia del pensiero economico (P01D) Storia economica (P03X) Storia e istituzioni dei paesi afroasiatici (Q06A, Q06B) Storia e istituzioni delle americhe (Q03X) Storia medioevale e storia moderna (M01X, M02A) Indirizzo politicosociale Demografia (S03A) Diritto del lavoro e previdenza sociale (N07X) Etnologia e antropologia culturale (M05X) Organizzazione e pianificazione dell'ambiente e del territorio (M06B) Politica economica (P01B) Politiche sociali e metodologie delle scienze sociali (Q05A) Psicologia sociale e del lavoro (M11B, M11C) Sociologia dei fenomeni politici (Q05E) Sociologia dei processi culturali e comunicativi (Q05B) Sociologia dei processi economici e del lavoro (Q05C) Sociologia dell'ambiente e del territorio (Q05D) Sociologia giuridica e mutamento sociale, sociologia della devianza (N21X, Q05F, Q05G) Scienza politica, politiche pubbliche (Q02X) Statistica sociale (503B) Il biennio di specializzazione e' organizzato da ciascuna facolta' in conformita' delle proprie esigenze peculiari, attivando almeno due indirizzi o eventuali combinazioni tra gli indirizzi indicati. Il consiglio della struttura didattica competente individua i criteri per la formazione dei piani di studio, assicurando agli studenti la possibilita' di scegliere insegnamenti per almeno quattro annualita' tra quelle attivate nella facolta' sede del corso di laurea, o nelle altre facolta' dell'universita' o di altre universita', in Italia o all'estero, anche in altre aree disciplinari, purche' in linea con le finalita' formative degli indirizzi di specializzazione del corso di laurea. Il presente decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Parma, 15 settembre 1998 Il prorettore vicario: Scaravelli