Annuncio di quarantatre richieste di referendum popolare(GU n.57 del 10-3-1999)
Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 22 maggio 1978, n. 194, recante ''Norme per la tutela sociale della maternita' e sull'interruzione volontaria della gravidanza'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 4; - articolo 5; - articolo 6 lettera b) limitatamente alle parole: ''tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro''; - articolo 7, comma 1, limitatamente alle parole: ''del servizio ostetricoginecologico dell'ente ospedaliero in cui deve praticarsi l'intervento, che ne certifica l'esistenza. Il medico puo' avvalersi della collaborazione di specialisti. Il medico e' tenuto a fornire la documentazione sul caso e a comunicare la sua certificazione al direttore sanitario dell'ospedale per l'intervento da praticarsi immediatamente'' e comma 2: ''Qualora l'interruzione della gravidanza si renda necessaria per imminente pericolo per la vita della donna, l'intervento puo' essere praticato anche senza lo svolgimento delle procedure previste dal comma precedente e al di fuori delle sedi di cui all'articolo 8. In questi casi, il medico e' tenuto a darne comunicazione al medico provinciale''; - articolo 8; - articolo 9, comma 1, limitatamente alle parole: ''alle procedure di cui agli articoli 5 e 7 ed'', e comma 4, limitatamente alle parole: ''l'espletamento delle procedure previste dall'articolo 7 e'', nonche' alle parole: ''secondo le modalita' previste dagli articoli 5, 7 e 8''; - articolo 10, comma 1, limitatamente alle parole: "nelle circostanze previste dagli articoli 4 e 6 ed", nonche' alle parole: ''di cui all'articolo 8'', e comma 3, limitatamente alle parole: ''dal secondo comma dell'articolo 5 e''; - articolo 11, comma 1, ''l'ente ospedaliero, la casa di cura o il poliambulatorio nei quali l'intervento e' stato effettuato sono tenuti ad inviare al medico provinciale competente per territorio una dichiarazione con la quale il medico che lo ha eseguito da' notizia dell'intervento stesso e della documentazione sulla base della quale e' avvenuto, senza fare menzione dell'identita' della donna''; - articolo 12; - articolo 13; - articolo 14; - articolo 15, comma 2, limitatamente alle parole ''e 5''; - articolo 19, comma 1: ''Chiunque cagiona l'interruzione volontaria della gravidanza senza l'osservanza delle modalita' indicate negli articoli 5 o 8, e' punito con la reclusione sino a tre anni'', comma 2: ''La donna e' punita con la multa fino a lire 100.000'', comma 3, limitatamente alle parole: ''o comunque senza l'osservanza delle modalita' previste dall'articolo 7'', comma 5: ''Quando l'interruzione volontaria della gravidanza avviene su donna minore degli anni diciotto, o interdetta, fuori dei casi o senza l'osservanza delle modalita' previste dagli articoli 12 e 13, chi la cagiona e' punito con le pene rispettivamente previste dai commi precedenti aumentate fino alla meta'. La donna non e' punibile.'' e comma 7; ''Le pene stabilite dal comma precedente sono aumentate se la morte o la lesione della donna derivano dai fatti previsti dal quinto comma.''; - articolo 22, comma terzo, ''Salvo che sia stata pronunciata sentenza irrevocabile di condanna, non e' punibile per il reato di aborto di donna consenziente chiunque abbia commesso il fatto prima dell'entrata in vigore della presente legge, se il giudice accerta che sussistevano le condizioni previste dagli articoli 4 e 6.''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 23 gennaio 1982, n. 9, recante ''Norme per l'edilizia residenziale e provvidenze in materia di sfratti'', convertito con modificazione dalla legge 25 marzo 1982, n. 94, limitatamente all'art. 17, comma 2, limitatamente alle parole: ''limitatamente ad una quota del trenta per cento della disponibilita' annuale complessiva'', cosi' come modificato dall'art. 1, comma 2-bis del decreto-legge 30 dicembre 1988, n. 551, convertito con modificazione dalla legge 21 febbraio 1989, n. 61 (Misure urgenti per fronteggiare l'eccezionale carenza di disponibilita' abitative), limitatamente alle parole: ''E' aumentata al cinquanta per cento la quota di cui al secondo comma dell'art. 17 del decreto-legge 23 gennaio 1982, n. 9, convertito, con modificazione, dalla legge 25 marzo 1982, n. 94.''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 20 maggio 1970, n. 300, recante ''Statuto dei lavoratori'', e successive modificazioni, limitatamente all'art. 31, comma 2: ''La medesima disposizione si applica ai lavoratori chiamati a ricoprire cariche sindacali provinciali e nazionali.'', nonche' il D.lgs. 16 settembre 1996, n. 564, recante: ''Attuazione della delega conferita dall'art. 1, comma 39, della legge 8 agosto 1995, n. 335, in materia di contribuzione figurativa e di copertura assicurativa per periodi non coperti da contribuzione'' e successive modificazioni, limitatamente all'art. 3, comma 1, limitatamente alle parole: ''o cariche sindacali'' e alle parole: ''e per i lavoratori chiamati a ricoprire cariche sindacali dopo che sia decorso il periodo di prova previsto dai contratti collettivi e comunque un periodo non inferiore a sei mesi''; - comma 2: ''Le cariche sindacali di cui al secondo comma dell'art. 31 della citata legge n. 300 del 1970, sono quelle previste dalle norme statutarie e formalmente attribuite per lo svolgimento di funzioni rappresentative e dirigenziali a livello nazionale, regionale e provinciale o di comprensorio, anche in qualita' di componenti di organi collegiali dell'organizzazione sindacale''; - comma 5: ''A decorrere dal mese successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto puo' essere versata, facoltativamente, una contribuzione aggiuntiva sull'eventuale differenza tra le somme corrisposte per lo svolgimento dell'attivita' sindacale ai lavoratori collocati in aspettativa ai sensi dell'articolo 31 della citata legge n. 300 del 1970 e la retribuzione di riferimento per il calcolo del contributo figurativo di cui all'art. 8, ottavo comma, della legge n. 155 del 1981. La facolta' puo' essere esercitata dall'organizzazione sindacale, previa richiesta di autorizzazione al fondo o regime pensionistico di appartenenza del lavoratore. Il contributo aggiuntivo va versato entro lo stesso termine previsto per la domanda di accredito figurativo di cui al comma 3 ed e' pari all'aliquota di finanziamento del regime pensionistico a cui il lavoratore e' iscritto ed e' riferito alla differenza tra le somme corrisposte dall'organizzazione sindacale e la retribuzione figurativa accreditata.''; - comma 6: ''La facolta' di cui al comma 5 puo' essere esercitata negli stessi termini e con le stesse modalita' ivi previste per gli emolumenti e le indennita' corrisposti dall'organizzazione sindacale ai lavoratori collocati in distacco sindacale con diritto alla retribuzione erogata dal proprio datore di lavoro.''; - comma 7: ''Nel caso in cui l'aspettativa fruita presso il sindacato non risulti conforme a quanto previsto ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 31 della citata legge n. 300 del 1970, ove le organizzazioni sindacali tenute ad assolvere gli obblighi previdenziali e assistenziali provvedano ad effettuare le relative regolarizzazioni contributive entro il termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, i contributi saranno gravati dei soli interessi calcolati al tasso legale. Ai fini delle predette regolarizzazioni si applica il termine di prescrizione di cui all'art. 3, comma 9, lettera a), della legge 8 agosto 1995, n. 335.''; comma 9, limitatamente alle parole: ''cariche sindacali o''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447, ''Approvazione del codice di procedura penale'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 303, comma 1, lettera a) , limitatamente alle parole: ''senza che sia stato emesso il provvedimento che dispone il giudizio ovvero senza che sia stata pronunciata una delle sentenze previste dagli articoli 442, 448, comma 1, 561 e 563'' e alle parole: ''o la pena della reclusione non inferiore nel massimo a venti anni ovvero per uno dei delitti indicati nell'articolo 407, comma 2, lettera a), sempre che per lo stesso la legge preveda la pena della reclusione superiore nel massimo a sei anni'', lettera b) : ''dall'emissione del provvedimento che dispone il giudizio o dalla sopravvenuta esecuzione della custodia sono decorsi i seguenti termini senza che sia stata pronunciata sentenza di condanna di primo grado: 1) sei mesi, quando si procede per un delitto per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione non superiore nel massimo a sei anni; 2) un anno, quando si procede per un delitto per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione non superiore nel massimo a vent'anni, salvo quanto previsto al numero 1); 3) un anno e sei mesi, quando si procede per un delitto per il quale la legge stabilisce la pena dell'ergastolo o la pena della reclusione superiore nel massimo a venti anni;'', lettera c) : ''dalla pronuncia della sentenza di condanna di primo grado o dalla sopravvenuta esecuzione della custodia sono decorsi i seguenti termini senza che sia stata pronunciata sentenza di condanna in grado di appello: 1) nove mesi, se vi e' stata condanna alla pena della reclusione non superiore a tre anni; 2) un anno, se vi e' stata condanna alla pena della reclusione non superiore a dieci anni; 3) un anno e sei mesi, se vi e' stata condanna alla pena dell'ergastolo o della reclusione superiore a dieci anni'', lettera d) : ''dalla pronuncia della sentenza di condanna in grado di appello o dalla sopravvenuta esecuzione della custodia sono decorsi gli stessi termini previsti dalla lettera c) senza che sia stata pronunciata sentenza irrevocabile di condanna. Tuttavia, se vi e' stata condanna in primo grado, ovvero se la impugnazione e' stata proposta esclusivamente dal pubblico ministero, si applica soltanto la disposizione del comma 4.'', comma 2 e comma 3, limitatamente alle parole: ''relativamente a ciascuno stato e grado del procedimento'', comma 4: ''La durata complessiva della custodia cautelare, considerate anche le proroghe previste dall'articolo 305, non puo' superare i seguenti termini: a) due anni, quando si procede per un delitto per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione non superiore nel massimo a sei anni; b) quattro anni, quando si procede per un delitto per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione non superiore nel massimo a venti anni, salvo quanto previsto dalla lettera a); c) sei anni, quando si procede per un delitto per il quale la legge stabilisce la pena dell'ergastolo o della reclusione superiore nel massimo a venti anni.''; - articolo 304, comma 6, limitatamente alle parole: ''commi 1, 2, e 3 e i termini aumentati della meta' previsti dall'articolo 303, comma 4,''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il D.L. 30 giugno 1994, n. 479, recante: ''Attuazione della delega conferita dall'art. 1, comma 32, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, in materia di riordino e soppressione di enti pubblici di previdenza e assistenza'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 3, comma 2, limitatamente alle parole: ''c) il consiglio di vigilanza;''; comma 3, limitatamente alle parole: ''; puo' assistere alle sedute del consiglio di indirizzo e vigilanza''; comma 4: ''Il consiglio di indirizzo e vigilanza definisce i programmi e individua le linee di indirizzo dell'ente; elegge tra i rappresentanti dei lavoratori dipendenti il proprio presidente; nell'ambito della programmazione generale, determina gli obiettivi strategici pluriennali; definisce, in sede di autoregolamentazione, la propria organizzazione interna, nonche' le modalita' e le strutture con cui esercitare le proprie funzioni, compresa quella di vigilanza, per la quale puo' avvalersi anche dell'organo di controllo interno, istituito ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni, per acquisire i dati e gli elementi relativi alla realizzazione degli obiettivi e alla corretta ed economica gestione delle risorse; emana le direttive di carattere generale relative all'attivita' dell'ente; approva in via definitiva il bilancio preventivo e il conto consuntivo, nonche' i piani pluriennali e i criteri generali dei piani di investimento e disinvestimento, entro sessanta giorni dalla deliberazione del consiglio di amministrazione; in caso di non concordanza tra i due organi, il Ministro del lavoro e della previdenza sociale provvede all'approvazione definitiva. I componenti dell'organo di controllo interno sono nominati dal presidente dell'ente, d'intesa con il consiglio di indirizzo e vigilanza. Il consiglio dell'INPS, dell'INAIL e dell'INPDAP e' composto da ventiquattro membri dei quali la meta' in rappresentanza delle confederazioni sindacali dei lavoratori dipendenti maggiormente rappresentative sul piano nazionale e la restante meta' ripartita tra le organizzazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale dei datori di lavoro, e, relativamente all'INPS e all'INAIL, dei lavoratori autonomi, secondo criteri che tengano conto delle esigenze di rappresentativita' e degli interessi cui le funzioni istituzionali di ciascun ente corrispondono. Il consiglio dell'IPSEMA e' composto da dodici membri scelti secondo i criteri predetti.''; comma 5, limitatamente alle parole: ''; trasmette trimestralmente al consiglio di indirizzo e vigilanza una relazione sull'attivita' svolta con particolare riferimento al processo produttivo ed al profilo finanziario, nonche' qualsiasi altra relazione che venga richiesta dal consiglio di indirizzo e vigilanza'' e alle parole: ''La carica di consigliere di amministrazione e' incompatibile con quella di componente del consiglio di vigilanza.''; comma 8, limitatamente alle parole: ''Il consiglio di indirizzo e vigilanza e' nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sulla base di designazione delle confederazioni e delle organizzazioni di cui al comma 4;'' nonche' il decreto legge 1 ottobre 1996, n. 510, recante ''Disposizioni urgenti in materia di lavori socialmente utili, di interventi a sostegno del reddito e nel settore previdenziale'', cosi' come convertito e modificato dall'art. 1, comma 1, della legge 28 novembre 1996, n. 608 e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 9, comma 1, limitatamente alle parole: ''La rappresentanza di parte datoriale nel consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica (INPDAP), fissata in dodici membri dall'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, e' ripartita tra due rappresentati delle regioni, due delle province, uno dei comuni ed uno delle aziende speciali di cui all'articolo 23 della legge 8 giugno 1990, n. 142, tre del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, due del Ministero del tesoro ed uno del Ministero dell'interno.''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 3 agosto 1949, n. 577, recante ''Istituzione del Consiglio del notariato e modificazioni alle norme sull'amministrazione della Cassa nazionale del notariato'' e successive modificazioni?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 18 aprile 1962, n. 230, recante ''Disciplina del contratto di lavoro a tempo determinato'' e successive modificazioni, limitatamente a: ù- articolo 1, comma 1: ''Il contratto di lavoro si reputa a tempo indeterminato, salvo le eccezioni appresso indicate.'' e comma 2, limitatamente alle parole: ''a) quando cio' sia richiesto dalla speciale natura dell'attivita' lavorativa derivante dal carattere stagionale della medesima; b) quando l'assunzione abbia luogo per sostituire lavoratori assenti e per i quali sussiste il diritto alla conservazione del posto, sempreche' nel contratto di lavoro a termine sia indicato il nome del lavoratore sostituito e la causa della sua sostituzione; c) quando l'assunzione abbia luogo per la esecuzione di un'opera o di un servizio definiti e predeterminati nel tempo aventi carattere straordinario od occasionale; d) per le lavorazioni a fasi successive che richiedono maestranze diverse, per specializzazioni, da quelle normalmente impiegate e limitatamente alle fasi complementari od integrative per le quali non vi sia continuita' di impiego nell'ambito dell'azienda; e) nelle assunzioni di personale riferite a specifici spettacoli ovvero a specifici programmi radiofonici o televisivi; f) quando l'assunzione venga effettuata da aziende di trasporto aereo o da aziende esercenti i servizi aeroportuali ed abbia luogo per lo svolgimento dei servizi operativi di terra e di volo, di assistenza a bordo ai passeggeri e merci, per un periodo massimo complessivo di sei mesi, compresi tra aprile ed ottobre di ogni anno, e di quattro mesi per periodi diversamente distribuiti, e nella percentuale non superiore al 15 per cento dell'organico aziendale che, al 1 gennaio dell'anno a cui le assunzioni si riferiscono, risulti complessivamente adibito ai servizi sopra indicati. Negli aeroporti minori detta percentuale puo' essere aumentata da parte delle aziende esercenti i servizi aeroportuali, previa autorizzazione dell'ispettorato del lavoro, su istanza documentata delle aziende stesse. In ogni caso, le organizzazioni sindacali provinciali di categoria ricevono comunicazione delle richieste di assunzione da parte delle aziende di cui alla presente lettera.'', comma 3: ''L'opposizione del termine e' priva di effetto se non risulta da atto scritto.'', comma 4: ''Copia dell'atto scritto deve essere consegnata dal datore di lavoro al lavoratore.'', comma 5: ''La scrittura non e' tuttavia necessaria quando la durata del rapporto di lavoro puramente occasionale non sia superiore a dodici giorni lavorativi.'', nonche' comma 6: ''L'elenco delle attivita' di cui al secondo comma, lettera a), del presente articolo sara' determinato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale, entro un anno dalla pubblicazione della presente legge. L'elenco suddetto potra' essere successivamente modificato con le medesime procedure. In attesa dell'emanazione di tale provvedimento, per la determinazione di dette attivita' si applica il decreto ministeriale 11 dicembre 1939 che approva l'elenco delle lavorazioni che si compiono annualmente in periodi di durata inferiore a sei mesi.''; - articolo 2; - articolo 3; - articolo 4; - articolo 5; - articolo 6; - articolo 7; - articolo 8; - articolo 9; - articolo 10; - articolo 11 ?'' nonche' il decreto legge 3 dicembre 1977, n. 876, convertito in legge, con modificazioni dalla legge 3 febbraio 1978, n. 18, recante ''Disciplina del contratto di lavoro a tempo determinato nei settori del commercio e del turismo'' e successive modificazioni, nonche' la legge 28 febbraio 1987, n. 56, recante ''Norme sull'organizzazione del mercato del lavoro'' e successive modificazioni, limitatamente all'articolo 23?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 24 marzo 1958, n. 195, recante: ''Norme sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della magistratura'' (cosi' come modificata dall'art. 4 della legge 22 dicembre 1975, n. 695, dall'art. 2 della legge 22 novembre 1985, n. 655 e dall'art. 6 della legge 12 aprile 1990, n. 74) limitatamente alle seguenti parti: Art. 25, comma 14, lettera b), limitatamente alle parole: ''il voto di lista ed'', alla parola ''eventuale'', nonche' alle parole ''nell'ambito della lista votata''; Art. 27, comma 3, limitatamente alla lettera a): ''provvede alla determinazione del quoziente per l'assegnazione dei seggi dividendo la cifra dei voti validi espressi nel collegio per il numero dei seggi del collegio stesso;'', alla lettera b): ''determina il numero dei seggi spettante a ciascuna lista dividendo la cifra elettorale dei voti da essa conseguiti per il quoziente base. I seggi non assegnati in tal modo vengono attribuiti in ordine decrescente alle liste cui corrispondono i maggiori resti e, in caso di parita' di resti, a quelle che abbiano avuto la maggiore cifra elettorale; a parita' di cifra elettorale si procede per sorteggio. Partecipano all'assegnazione dei seggi in ciascun collegio territoriale le liste che abbiano complessivamente conseguito almeno il 9 per cento dei suffragi rispetto al totale dei votanti sul piano nazionale;'' e lettera c) limitatamente alle seguenti parole: ''nell'ambito dei posti attribuiti ad ogni lista''; Art. 39, comma 1, limitatamente alle parole: ''nell'ambito della stessa lista'', comma 2: ''Qualora, per difetto di candidati non eletti e forniti dei requisiti di eleggibilita', la sostituzione di cui al comma 1 non possa aver luogo nell'ambito della stessa lista, essa avviene mediante il primo dei non eletti nella lista che abbia riportato nel medesimo collegio la maggior cifra elettorale o, in caso di parita', che preceda le altre nell'ordine di presentazione; se in detta lista non vi siano candidati non eletti e forniti dei requisiti di eleggibilita', si passa alle liste successive.'', comma 4 limitatamente alle parole: ''e 2"?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 2 gennaio 1997, n. 2, recante: ''Norme per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai partiti o movimenti politici'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 1; - articolo 2; - articolo 3; - articolo 4; - articolo 5, comma 1, limitatamente alle parole: ''effettuate mediante versamento bancario o postale''; - articolo 8, comma 1, limitatamente alle parole: ''o ha partecipato alla ripartizione delle risorse di cui all'articolo 1''; comma 15: ''A decorrere dal quarto anno successivo alla data di entrata in vigore della presente legge, i partiti ed i movimenti politici che partecipano alla ripartizione delle risorse di cui all'articolo 1 ne riservano una quota non inferiore al 30 per cento alle proprie strutture decentrate su base territoriale che abbiano per statuto autonomia finanziaria''; comma 16, limitatamente alle parole: ''Alle strutture di cui al comma 15, che partecipano alla ripartizione delle risorse di cui all'articolo 1, si applicano le disposizioni del presente articolo sulla redazione del rendiconto.'' e alle parole: '', che partecipano alla ripartizione delle risorse,''; comma 17: ''In caso di inottemperanza agli obblighi di cui al presente articolo o di irregolare redazione del rendiconto, il Presidente della Camera dei Deputati ne da' comunicazione al Ministro del Tesoro che sino alla regolarizzazione sospende dalla ripartizione del fondo di cui all'articolo 3 i partiti e movimenti politici inadempienti.''; - articolo 9, comma 1: ''L'ammontare del fondo ripartito ai sensi dell'articolo 3 non puo' comunque superare l'importo annuo di 110 miliardi di lire.''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che siano abrogati la legge 9 marzo 1989, n. 88, ''Ristrutturazione dell'Istituto nazionale della previdenza sociale e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 1, comma 4, limitatamente alle parole: ''L'esercizio delle attivita' relative alla gestione di forme di previdenza integrativa deve essere effettuato dall'INPS sulla base di un bilancio annuale di previsione separato da quello afferente agli altri fondi amministrati.''; - articolo 20, comma 1: ''La gestione finanziaria e patrimoniale dell'Istituto, ad eccezione di quanto previsto all'articolo 1, comma 4, e' unica per tutte le attivita' istituzionali relative alle gestioni previdenziali e assistenziali ad esso affidate come e' unico il relativo bilancio. Tali gestioni hanno propria autonomia economicopatrimoniale nell'ambito della gestione complessiva dell'Istituto.''; comma 3: ''Per ogni esercizio finanziario l'Istituto e' tenuto a compilare il bilancio preventivo finanziario generale di competenza e di cassa, secondo criteri generali di classificazione, ai fini del consolidamento delle operazioni interessanti il settore pubblico che, anche in deroga all'articolo 30 della legge 20 marzo 1975, n. 70, tengano conto delle esigenze funzionali dell'Istituto.'' e comma 4, limitatamente alle parole: ''altresi''', alle parole: ''il conto consuntivo generale e'' e alle parole: ''Al fine di consentire un immediato riscontro dell'incidenza delle risultanze finali della gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali, l'Istituto e' inoltre tenuto a compilare uno stato patrimoniale ed un conto economico generale al netto della Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali di cui all'articolo 37.'', - nonche' il Decreto del Presidente della Repubblica, 30 aprile 1970, n. 639, "Attuazione delle deleghe conferite al Governo con gli artt. 27 e 29 della L. 30 aprile 1969, n. 153, concernente: ''Revisione degli ordinamenti pensionistici e norme in materia di sicurezza sociale'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 49, comma 1, limitatamente alle parole: '', cosi' come i bilanci preventivo e consuntivo e lo stato patrimoniale generali''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 24 giugno 1997, n. 196, recante ''Norme in materia di promozione dell'occupazione'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 1, comma 1, limitatamente alle parole: ''di seguito denominata 'impresa fornitrice', iscritta all'albo previsto dall'articolo 2, comma 1,'', alle parole: '', di seguito denominati 'prestatori di lavoro temporaneo', da essa assunti con il contratto previsto dall'articolo 3,'', nonche' alle parole '', di seguito denominata 'impresa utilizzatrice,' '' nonche' alle parole: ''individuate ai sensi del comma 2''; comma 2: ''Il contratto di fornitura di lavoro temporaneo puo' essere concluso: a) nei casi previsti dai contratti collettivi nazionali della categoria di appartenenza dell'impresa utilizzatrice, stipulati dai sindacati comparativamente piu' rappresentativi; b) nei casi di utilizzazione in qualifiche non previste dai normali assetti produttivi aziendali; c) nei casi di sostituzione di lavoratori assenti, fatte salve le ipotesi di cui al comma 4.''; comma 3: ''Nei settori dell'agricoltura, privilegiando le attivita' rivolte allo sviluppo dell'agricoltura biologica, e dell'edilizia i contratti di fornitura di lavoro temporaneo potranno essere introdotti in via sperimentale previa intesa tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente piu' rappresentative sul piano nazionale circa le aree e le modalita' della sperimentazione''; comma 4: ''E' vietata la fornitura di lavoro temporaneo: a) per le qualifiche di esiguo contenuto professionale, individuate come tali dai contratti collettivi nazionali delle categorie di appartenenza dell'impresa utilizzatrice, stipulati dai sindacati comparativamente piu' rappresentativi; b) per la sostituzione di lavoratori che esercitano il diritto di sciopero; c) presso unita' produttive nelle quali si sia proceduto, entro i dodici mesi precedenti, a licenziamenti collettivi che abbiano riguardato lavoratori adibiti alle mansioni cui si riferisce la fornitura, salvo che la fornitura avvenga per provvedere a sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto; d) presso unita' produttive nelle quali sia operante una sospensione dei rapporti o una riduzione dell'orario, con diritto al trattamento di integrazione salariale, che interessino lavoratori adibiti alle mansioni cui si riferisce la fornitura; e) a favore di imprese che non dimostrano alla Direzione provinciale del lavoro di aver effettuato la valutazione dei rischi ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni ed integrazioni; f) per le lavorazioni che richiedono sorveglianza medica speciale e per lavori particolarmente pericolosi individuati con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.''; comma 5: ''Il contratto di fornitura di lavoro temporaneo e' stipulato in forma scritta e contiene i seguenti elementi: a) il numero dei lavoratori richiesti; b) le mansioni alle quali saranno adibiti i lavoratori ed il loro inquadramento; c) il luogo, l'orario ed il trattamento economico e normativo delle prestazioni lavorative; d) assunzione da parte dell'impresa fornitrice dell'obbligazione del pagamento diretto al lavoratore del trattamento economico nonche' del versamento dei contributi previdenziali; e) assunzione dell'obbligo dell'impresa utilizzatrice di comunicare all'impresa fornitrice i trattamenti retributivi e previdenziali applicabili, nonche' le eventuali differenze maturate nel corso di ciascuna mensilita' o del minore periodo di durata del rapporto; f) assunzione dell'obbligo dell'impresa utilizzatrice di rimborsare all'impresa fornitrice gli oneri retributivi e previdenziali da questa effettivamente sostenuti in favore del prestatore di lavoro temporaneo; g) assunzione da parte dell'impresa utilizzatrice, in caso di inadempimento dell'impresa fornitrice, dell'obbligo del pagamento diretto al lavoratore del trattamento economico nonche' del versamento dei contributi previdenziali in favore del prestatore di lavoro temporaneo, fatto salvo il diritto di rivalsa verso l'impresa fornitrice; h) la data di inizio ed il termine del contratto per prestazioni di lavoro temporaneo; i) gli estremi dell'autorizzazione rilasciata all'impresa fornitrice.''; comma 6: ''E' nulla ogni clausola diretta a limitare, anche indirettamente, la facolta' dell'impresa utilizzatrice di assumere il lavoratore al termine del contratto per prestazioni di lavoro temporaneo di cui all'articolo 3''; comma 7: ''Copia del contratto di fornitura e' trasmessa dall'impresa fornitrice alla Direzione provinciale del lavoro competente per territorio entro dieci giorni dalla stipulazione.''; nonche' comma 8: ''I prestatori di lavoro temporaneo non possono superare la percentuale dei lavoratori, occupati dall'impresa utilizzatrice in forza di contratto a tempo indeterminato, stabilita dai contratti collettivi nazionali della categoria di appartenenza dell'impresa stessa, stipulati dai sindacati comparativamente piu' rappresentativi.''; - articolo 2; - articolo 3; - articolo 4; - articolo 5; - articolo 6; - articolo 7; - articolo 8; - articolo 9; - articolo 10; - articolo 11 ?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 24 giugno 1997, n. 196, recante ''Norme in materia di promozione dell'occupazione'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 1, comma 1, limitatamente alle parole: ''per il soddisfacimento delle esigenze di carattere temporaneo individuate ai sensi del comma 2''; comma 2: ''Il contratto di fornitura di lavoro temporaneo puo' essere concluso: a) nei casi previsti dai contratti collettivi nazionali della categoria di appartenenza dell'impresa utilizzatrice, stipulati dai sindacati comparativamente piu' rappresentativi; b) nei casi di utilizzazione in qualifiche non previste dai normali assetti produttivi aziendali; c) nei casi di sostituzione di lavoratori assenti, fatte salve le ipotesi di cui al comma 4.''; nonche' comma 4, lettera a): ''a) per le qualifiche di esiguo contenuto professionale, individuate come tali dai contratti collettivi nazionali della categoria di appartenenza dell'impresa utilizzatrice, stipulati dai sindacati comparativamente piu' rappresentativi''; - articolo 2, comma 1, limitatamente alle parole: ''e previo accertamento della sussistenza dei requisiti di cui al comma 2'' ?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 18 dicembre 1973, n. 877, recante ''Nuove norme per la tutela del lavoro a domicilio'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 2, comma 2: ''E' fatto divieto alle aziende interessate da programmi di ristrutturazione, riorganizzazione e di conversione che abbiano comportato licenziamenti o sospensioni dal lavoro, di affidare lavoro a domicilio per la durata di un anno rispettivamente dall'ultimo provvedimento di licenziamento e dalla cessazione delle sospensioni.'', comma 3: ''Le domande di iscrizione al registro di cui all'articolo 3 dovranno essere respinte quando risulti che la richiesta di lavoro da eseguirsi a domicilio viene fatta a seguito di cessione - a qualsiasi titolo - di macchinari e attrezzature trasferite fuori dell'azienda richiedente e che questa intenda in tal modo proseguire lavorazioni per le quali aveva organizzato propri reparti con lavoratori da essa dipendenti.'', nonche' comma 4: ''E' fatto divieto ai committenti di lavoro a domicilio di valersi dell'opera di mediatori o di intermediari comunque denominati i quali, unitamente alle persone alle quali hanno commesso lavoro a domicilio, sono considerati, a tutti gli effetti, alle dipendenze del datore di lavoro per conto e nell'interesse del quale hanno svolto la loro attivita'.''; - articolo 3; - articolo 4; - articolo 5; - articolo 6; - articolo 7; - articolo 8; - articolo 9; - articolo 10; - articolo 11; - articolo 12; - articolo 13; - articolo 14 ?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 26 luglio 1975, n. 354, recante ''Norme sull'ordinamento penitenziario e sull'esecuzione delle misure privative e limitative della liberta'.'' e successive modificazioni, limitatamente all'articolo 41-bis, comma 2: ''Quando ricorrano gravi motivi di ordine e di sicurezza pubblica, anche a richiesta del Ministro dell'interno, il Ministro di grazia e giustizia ha altresi' la facolta' di sospendere, in tutto o in parte, nei confronti dei detenuti per taluno dei delitti di cui al comma 1 dell'art. 4-bis, l'applicazione delle regole di trattamento e degli istituti previsti dalla presente legge che possano porsi in concreto contrasto con le esigenze di ordine e di sicurezza'' e comma 2-bis: ''Sui reclami avverso i provvedimenti del Ministro di grazia e giustizia emessi a norma del comma 2 e' competente a decidere il tribunale di sorveglianza che ha giurisdizione sull'istituto cui il condannato, l'internato o l'imputato e' assegnato; tale competenza resta ferma anche nel caso di trasferimento disposto per uno dei motivi indicati nell'articolo 42'' ?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 20 maggio 1970, n. 300, recante ''Norme sulla tutela della liberta' e dignita' dei lavoratori, della liberta' sindacale e dell'attivita' sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento'' e successive modificazioni, limitatamente all'articolo 18 ?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, recante ''Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 10, comma 8: ''Agli effetti dei precedenti commi sesto e settimo l'indennita' d'infortunio e' rappresentata dal valore capitale della rendita liquidata, calcolato in base alle tabelle di cui all'art. 39.''; - articolo 11, comma 1, limitatamente alle parole: ''calcolato in base alle tabelle di cui all'art. 39''; - articolo 16; - articolo 18; - articolo 28, comma 1, limitatamente alle parole: ''con le modalita' e nei termini di cui agli articoli 44 - cosi' come modificato dal successivo punto 2) - e seguenti'', e comma 5, limitatamente alle parole: ''e versata con le modalita' e nei termini di cui all'art. 44, cosi' come modificato dal successivo punto 2)''; - articolo 34; - articolo 35; - articolo 36; - articolo 37; - articolo 38; - articolo 39; - articolo 40; - articolo 41; - articolo 42; - articolo 43; - articolo 44; - articolo 45; - articolo 46; - articolo 47; - articolo 48; - articolo 49; - articolo 126; - articolo 127; - articolo 128; - articolo 129; - articolo 148, comma 2, limitatamente alle parole: ''da parte dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro''; - articolo 149; - articolo 152; - articolo 154; l'articolo 157, comma 7, limitatamente alle parole: ''con il concorso dell'Istituto nazionale della previdenza sociale e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro''; - articolo 177, lettera e), limitatamente alle parole: ''all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro''; nonche' il D.Lgs 30 giugno 1994, n. 479, recante ''Attuazione della delega conferita dall'art. 1, comma 32, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, in materia di riordino e soppressione di enti pubblici di previdenza e assistenza'', e successive modificazioni'' limitatamente a: - articolo 8, comma 3: ''Al consiglio di amministrazione dell'INAIL, in aggiunta ai compiti di cui all'art. 3, e' attribuita anche la competenza a decidere in via definitiva i ricorsi attribuiti alla commissione di cui all'art. 39, terzo comma, del testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, che e' soppressa'' ?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, codice penale, e successive modificazioni, limitatamente agli art. 531-536, come modificati dall'art. 3 della legge 20 febbraio 1958, n. 75, recante: ''Abolizione della regolamentazione della prostituzione, e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui'' e successive modificazioni limitatamente al comma 1, numero 3): ''chiunque, essendo proprietario, gerente o preposto ad un albergo, casa mobiliata, pensione, spaccio di bevande, circolo, locale da ballo, o luogo di spettacolo o loro annessi e dipendenze, o qualunque locale aperto al pubblico o utilizzato dal pubblico, vi tollera abitualmente la presenza di una o piu' persone che all'interno del locale stesso, si danno alla prostituzione''; numero 4), limitatamente alle parole: '', o ne agevoli a tal fine la prostituzione''; numero 5), limitatamente alle parole: '', o compia atti di lenocinio, sia personalmente in luoghi pubblici o aperti al pubblico, sia a mezzo stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicita'''; numero 6), limitatamente alle parole: ''ovvero si intrometta per agevolarne la partenza''; numero 8), limitatamente alle parole: ''favorisca o''; 536, comma 2: ''In tutti i casi previsti nel n. 3) del presente articolo alle pene in essi comminate, sara' aggiunta la perdita della licenza d'esercizio e potra' anche essere ordinata la chiusura definitiva dell'esercizio.'', nonche' la legge 20 febbraio 1958, n. 75, recante: ''Abolizione della regolamentazione della prostituzione, e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui" e successive modificazioni, limitatamente all'articolo 5, comma 1: ''Sono punite con l'arresto fino a giorni otto e con l'ammenda di lire diecimila le persone dell'uno e dell'altro sesso: 1) che in luogo pubblico od aperto al pubblico, invitano al libertinaggio in modo scandaloso o molesto; 2) che seguono per via le persone, invitandole con atti e parole al libertinaggio.''e comma 2: ''Le persone colte in contravvenzione alle disposizioni di cui ai nn. 1) e 2), qualora siano in possesso di regolari documenti di identificazione, non possono essere accompagnate all'Ufficio di pubblica sicurezza.'' ?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, recante ''Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 17, comma 1, limitatamente alla parola: ''coltivare,''; - articolo 26, comma 1, limitatamente alle parole: ''di piante di canapa indiana,'' e alle parole: '', II''; - articolo 38, comma 1, limitatamente alle parole: ''o cessione, a qualsiasi titolo,'' e alla parola: ''II,'' e comma 4, limitatamente alla parola: '', II''; - articolo 73, comma 1, limitatamente alla parola: ''coltiva,'', alle parole: '', cede o riceve a qualsiasi titolo, distribuisce'', alle parole: '', acquista, trasporta'', alle parole: '', procura ad altri, invia'', e alle parole: '', consegna per qualunque scopo o comunque illecitamente detiene, fuori dalle ipotesi previste dall'articolo 75''; comma 2, limitatamente alla parola: ''cede,'', e comma 3, limitatamente alla parola: ''coltiva,''; - articolo 75; - articolo 79, comma 1, limitatamente alle parole: ''II e'' ?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 8 febbraio 1948, n. 47, recante ''Disposizioni sulla stampa'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 5; - articolo 6; - articolo 7; - articolo 16, comma 1, limitatamente alle parole: ''Chiunque intraprenda la pubblicazione di un giornale o altro periodico senza che sia stata eseguita la registrazione prescritta dall'art. 5,'' e comma 2, limitatamente alle parole: ''La stessa pena si applica a''; - articolo 18; - articolo 19; - articolo 22; nonche' la legge 14 aprile 1975, n. 103, recante ''Nuove norme in materia di diffusione radiofonica e televisiva'', e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 7, comma 1: ''ai telegiornali e ai giornali radio si applicano le norme sulla registrazione dei giornali e periodici contenute negli articoli 5 e 6 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, i direttori dei telegiornali e dei giornali radio sono, a questo fine, considerati direttori responsabili.''; nonche' la legge 5 agosto 1981, n. 416, recante ''Disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria'' e successive modificazioni, limitatamente all'articolo 11, comma 7: ''Le cancellerie presso i tribunali trasmettono agli uffici di cui al primo comma del presente articolo copia del registro di cui all'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, e, periodicamente, gli aggiornamenti del medesimo e i mutamenti di cui all'articolo 6 della stessa legge 8 febbraio 1948, n. 47'' ?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il Decreto legislativo C.P.S. 13 settembre 1946, n. 233, recante ''Ricostituzione degli Ordini delle professioni sanitarie e per la disciplina dell'esercizio delle professioni stesse'', ratificato con legge 17 aprile 1956, n. 561, limitatamente a: - articolo 1, limitatamente alle parole: ''e dei farmacisti''; - articolo 12, limitatamente alle parole: ''e dei farmacisti'' ?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 30 ottobre 1984, n. 726, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1984, n. 863, recante ''Misure urgenti a sostegno e ad incremento dei livelli occupazionali'' e successive modificazioni, limitatamente all'articolo 5?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 29 luglio 1947, n. 804, recante ''Riconoscimento giuridico degli istituti di patronato e di assistenza sociale'', e successive modificazioni?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 8 agosto 1995, n. 335, recante: ''Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare'', e successive modificazioni, limitatamente all'articolo 1, limitatamente a: - comma 26: ''Per i lavoratori dipendenti iscritti alle forme previdenziali di cui al comma 25, fermo restando il requisito dell'anzianita' contributiva pari o superiore a trentacinque anni, nella fase di prima applicazione, il diritto alla pensione di anzianita' si consegue in riferimento agli anni indicati nell'allegata tabella B, con il requisito anagrafico di cui alla medesima tabella B, colonna 1, ovvero, a prescindere dall'eta' anagrafica, al conseguimento della maggiore anzianita' contributiva di cui alla medesima tabella B, colonna 2.''; - comma 27: ''Il diritto alla pensione anticipata di anzianita' per le forme esclusive dell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidita', la vecchiaia ed i superstiti e' conseguibile, nella fase transitoria, oltre che nei casi previsti dal comma 26, anche: a) ferma restando l'eta' anagrafica prevista dalla citata tabella B, in base alla previgente disciplina degli ordinamenti previdenziali di appartenenza ivi compresa l'applicazione delle riduzioni percentuali sulle prestazioni di cui all'articolo 11, comma 16, della legge 24 dicembre 1993, n. 537; b) a prescindere dall'eta' anagrafica di cui alla lettera a), in presenza dei requisiti di anzianita' contributiva indicati nell'allegata tabella C, con applicazione delle riduzioni percentuali sulle prestazioni di cui all'allegata tabella D che operano altresi' per i casi di anzianita' contributiva ricompresa tra i 29 e i 37 anni alla data del 31 dicembre 1995. I lavoratori, ai quali si applica la predetta tabella D, possono accedere al pensionamento al 1 gennaio dell'anno successivo a quello di maturazione del requisito contributivo prescritto.''; - comma 28: ''Per i lavoratori autonomi iscritti all'assicurazione generale obbligatoria, oltre che nell'ipotesi di cui al comma 25, lettera b), il diritto alla pensione di anzianita' si consegue al raggiungimento di una anzianita' contributiva non inferiore a 35 anni ed al compimento del cinquantasettesimo anno d'eta'. Per il biennio 1996-1997 il predetto requisito di eta' anagrafica e' fissato al compimento del cinquantaseiesimo anno di eta'.''; - comma 29: ''I lavoratori che risultano essere in possesso dei requisiti di cui ai commi 25, 26, 27 lettera a), e 28: entro il primo trimestre dell'anno, possono accedere al pensionamento di anzianita' al 1 luglio dello stesso anno, se di eta' pari o superiore a 57 anni; entro il secondo trimestre, possono accedere al pensionamento al 1 ottobre dello stesso anno, se di eta' pari o superiore a 57 anni; entro il terzo trimestre, possono accedere al pensionamento al 1 gennaio dell'anno successivo; entro il quarto trimestre, possono accedere al pensionamento al 1 aprile dell'anno successivo. In fase di prima applicazione, la decorrenza delle pensioni e' fissata con riferimento ai requisiti di cui alla allegata tabella E per i lavoratori dipendenti e autonomi, secondo le decorrenze ivi indicate. Per i lavoratori iscritti ai regimi esclusivi dell'assicurazione generale obbligatoria, che accedono al pensionamento secondo quanto previsto dal comma 27, lettera b), la decorrenza della pensione e' fissata al 1 gennaio dell'anno successivo a quello di maturazione del requisito di anzianita' contributiva.''; - comma 30: ''All'articolo 13, comma 5, lettera c), della legge 23 dicembre 1994, n. 724, le parole: 'fino a 30 anni ' sono sostituite dalle seguenti: 'inferiore a 31 anni'. Per i lavoratori dipendenti privati e pubblici in possesso alla data del 31 dicembre 1993 del requisito dei 35 anni di contribuzione di cui all'articolo 13, comma 10, della legge 23 dicembre 1994, n. 724, la decorrenza della pensione, ove non gia' stabilita con decreto ministeriale emanato ai sensi del medesimo comma, e' fissata al 1 settembre 1995. l lavoratori autonomi iscritti all'INPS, in possesso del requisito contributivo di cui al predetto articolo 13, alla data del 31 dicembre 1993 ivi indicata, possono accedere al pensionamento al 1 gennaio 1996.''; - comma 36: ''I limiti di eta' anagrafica, di cui ai commi 25, 26, 27 e 28, sono ridotti fino ad un anno per i lavoratori nei cui confronti trovano applicazione le disposizioni di cui al decreto legislativo 11 agosto 1993, n. 374, come modificato ai sensi dei commi 34 e 35.''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 20 maggio 1970, n. 300, recante ''Norme sulla tutela della liberta' e dignita' dei lavoratori, della liberta' sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento'', e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 23; - articolo 24, comma 1, limitatamente alle parole: ''di cui all'articolo 23''; - articolo 30?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 2 aprile 1968, n. 475, recante ''Norme concernenti il servizio farmaceutico'', e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 1; - articolo 2; nonche' la legge 8 novembre 1991, n. 362, recante ''Norme di riordino del settore farmaceutico'', e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 3; - articolo 4; - articolo 5; - articolo 7, limitatamente al comma 8: ''Il trasferimento della titolarita' dell'esercizio di farmacia privata e' consentito dopo che siano trascorsi tre anni dal rilascio dell'autorizzazione da parte dell'autorita' competente, salvo quanto previsto dai commi 9 e 10''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 16 febbraio 1913, n. 89, recante ''Ordinamento del notariato e degli archivi notarili'', e successive modificazioni, limitatamente all'articolo 4?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il regio decreto-legge n. 436 del 15 marzo 1927, recante ''Disciplina dei contratti di compravendita degli autoveicoli ed istituzione del Pubblico Registro Automobilistico presso le sedi del reale Automobile Club d'Italia'', convertito in legge, con modificazioni, dalla legge n. 510 del 19 febbraio 1928, limitatamente a: - articolo 1, comma 2: ''Quando nel presente decreto viene usata la sigla A.C.I. devesi con essa intendere l''Automobile Club d'Italia' costituito in ente morale.''; - articolo 3, comma 1, limitatamente alle parole: ''di cui all'art. 11 del presente decreto''; - articolo 5, comma 3, limitatamente alle parole: ''di cui all'art. 11 del presente decreto''; - articolo 11, commi 1: ''Presso ogni sede provinciale dell'A.C.I. e' istituito un Pubblico Registro Automobilistico, nel quale deve essere iscritto ogni autoveicolo che abbia ottenuto nella provincia la licenza di circolazione'' e 2: ''In separati registri devono essere iscritti i motocicli e le trattrici agricole.''; - articolo 12, limitatamente alle parole: ''di cui all'articolo precedente''; - articolo 13, comma 1: ''Per l'iscrizione di ogni autoveicolo nel Pubblico Registro Automobilistico, l'A.C.I. deve ritirare e conservare negli atti il certificato di origine rilasciato dalla fabbrica.''; - articolo 14, comma 1, limitatamente alle parole: ''alla sede provinciale dell'A.C.I. ''; ù- articolo 15, comma 1: limitatamente alle parole: ''tenuto dall'A.C.I.''; e comma 2, limitatamente alle parole: "tenuto dall'A.C.I.''; - articolo 17, comma 2: ''L'autenticazione puo' essere fatta dai funzionari dell'A.C.I. all'uopo delegati per iscritto dalla sede centrale, ovvero dal Podesta' o dal Giudice conciliatore competenti per territorio.''; - articolo 18, limitatamente alle parole: ''alla sede provinciale dell'A.C.I.''; - articolo 19, limitatamente alle parole: ''provinciale dell'A.C.I.''; - articolo 20, limitatamente alle parole: ''alla sede provinciale dell'A.C.I''; - articolo 21, comma 1, limitatamente alle parole: ''dalla sede provinciale dell'A.C.I.'' e comma 2, limitatamente alle parole: ''provinciale dell'A.C.I''; - articolo 22, limitatamente alle parole: ''provinciale dell'A.C.I.''; - articolo 23; - articolo 24; - articolo 25; - articolo 27; - articolo 28; - articolo 30, comma 1, limitatamente alle parole: ''e per il funzionamento dell'A.C.I. nei riguardi del Pubblico Registro Automobilistico'' e comma 2: ''Al Ministro per le finanze sono concesse le facolta' necessarie per la stipulazione della convenzione di esercizio di cui all'art. 23 e per l'emanazione delle altre norme occorrenti all'esecuzione della convenzione stessa.''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 13 aprile 1988, n. 117, recante ''Risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilita' civile dei magistrati'' e successive modificazioni?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante ''Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado'', e successive modificazioni, limitatamente a: ù- articolo 121, comma 3, limitatamente alle parole: ''costituiti da tre docenti su due classi'' e ''; qualora cio' non sia possibile, sono utilizzati nel plesso di titolarita' secondo moduli costituiti da quattro docenti su tre classi''; - articolo 128, comma 3, limitatamente alle parole: ''e l'assegnazione degli ambiti disciplinari ai docenti,'' e alle parole: '', assicurando, ove possibile, un'opportuna rotazione nel tempo.'', comma 6: ''La pluralita' degli interventi e' articolata, di norma, per ambiti disciplinari, anche in riferimento allo sviluppo delle piu' ampie opportunita' formative.'', e comma 7: ''Il collegio dei docenti, nel quadro della programmazione dell'azione educativa, procede all'aggregazione delle materie per ambiti disciplinari, nonche' alla ripartizione del tempo da dedicare all'insegnamento delle diverse discipline del curricolo secondo i criteri definiti dal Ministro della pubblica istruzione, sentito il Consiglio nazionale della pubblica istruzione, tenendo conto: a) dell'affinita' delle discipline, soprattutto nei primi due anni della scuola elementare; b) dell'esigenza di non raggruppare da sole o in unico ambito disciplinare l'educazione all'immagine, l'educazione al suono e alla musica e l'educazione motoria.''; - articolo 130, comma 2, lettera c), limitatamente alle parole: ''e che l'organizzazione didattica preveda la suddivisione dei docenti per ambiti disciplinari come previsto dall'articolo 128'' e comma 3: ''I posti derivanti da eventuali soppressioni delle predette attivita' di tempo pieno saranno utilizzati esclusivamente per l'attuazione dei moduli organizzativi di cui all'articolo 121.''; - articolo 133, comma 4, limitatamente alle parole: ''per l'attuazione del modulo organizzativo di cui all'articolo 121''; comma 5: ''Il modulo organizzativo e didattico di cui agli articoli 121, 128 e 130, si realizza gradualmente, con la conversione dei posti istituiti o comunque assegnati ai sensi delle vigenti disposizioni.''; comma 6, limitatamente alle parole: ''per l'attivazione del nuovo modulo organizzativo'', e comma 9, limitatamente alle parole: '', nonche' all'attuazione del programma del nuovo modulo,''; articolo 396, comma 3, limitatamente alle parole: ''e l'assegnazione degli ambiti disciplinari ai docenti,'' e '', assicurando, ove possibile, una opportuna rotazione nel tempo''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, recante ''Ordinamento giudiziario'', e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 190, comma 2: ''Il passaggio dei magistrati dalle funzioni giudicanti alle requirenti e da queste a quelle puo' essere disposto, a domanda dell'interessato, solo quando il Consiglio superiore della magistratura, previo parere del consiglio giudiziario, abbia accertato la sussistenza di attitudini alla nuova funzione.''; - articolo 191; - articolo 192, comma 6, limitatamente alle parole: '', salvo che per tale passaggio esista il parere favorevole del Consiglio superiore della magistratura''; - articolo 198, limitatamente alle parole: ''Tali destinazioni possono avvenire, a giudizio del Ministro, tanto con le funzioni giudicanti, quanto con quelle requirenti, indipendentemente dalla qualifica posseduta dal magistrato.''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante: ''Istituzione del servizio sanitario nazionale'', e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 63, comma 2: ''I cittadini che, secondo le leggi vigenti, non sono tenuti all'iscrizione ad un istituto mutualistico di natura pubblica sono assicurati presso il servizio sanitario nazionale nel limite delle prestazioni sanitarie erogate agli assicurati del disciolto INAM.''; comma 3, limitatamente alle parole: ''di cui al comma precedente'', alle parole: ''per l'assistenza di malattia,'' e alle parole: '',valido anche per i familiari che si trovino nelle condizioni indicate nel precedente comma''; - articolo 9, comma 1, primo periodo, limitatamente alla parola: ''integrativi'' e alle parole: ''aggiuntive rispetto a quelle'' e, secondo periodo, limitatamente alla parola: ''integrativi''; comma 2, limitatamente alla parola: ''integrativo''; comma 3, limitatamente alla parola: ''integrativi''; comma 4, limitatamente alla parola: ''integrativi''; nonche' del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, recante: ''Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421'', cosi' come sostituito dall'articolo 10 del decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che siano abrogati la legge 23 aprile 1959, n. 189, recante ''Ordinamento del corpo della Guardia di Finanza'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 1, comma 2, limitatamente alle parole: ''delle forze armate dello Stato e'' nonche' alle parole ''concorrere alla difesa politicomilitare delle frontiere e, in caso di guerra, alle operazioni militari;''; - articolo 2, come modificato dall'articolo 75 del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 199; articolo 4, comma 1, limitatamente alle parole: ''e' scelto fra i generali di Corpo d'armata dell'Esercito in servizio permanente effettivo ed'', nonche' alle parole: ''di concerto col Ministro per la difesa''; comma 2, limitatamente alle parole: ''Prende accordi con gli stati maggiori delle Forze armate per quanto e' necessario in relazione all'addestramento militare e al concorso dei reparti del Corpo alle operazioni militari in caso di emergenza.'' e comma 3, limitatamente alle parole: ''Assume la carica di Comandante in seconda il generale di divisione piu' anziano della Guardia di Finanza.''; - articolo 5, comma 1, limitatamente alle parole: ''possono esservi assegnati ufficiali di altre Forze armate, ai sensi del successivo articolo 7''; comma 2: ''Per le esigenze addestrative di carattere militare e per il collegamento con lo stato maggiore dell'Esercito e' assegnato al Comando generale un generale di brigata dell'Esercito in servizio permanente.''; - articolo 7; - articolo 8, comma 1, limitatamente alla parola: ''altre''; comma 2, limitatamente alle parole: ''non militari''; - articolo 9, limitatamente alle parole: ''sottufficiali e truppa''; - articolo 10; - articolo 12; nonche' il regio decreto 20 febbraio 1941, n. 303, recante il codice militare di pace, limitatamente all'articolo 2, limitatamente alle parole: ''della Guardia di Finanza''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, recante ''Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 23; - articolo 25, comma 1: ''I soggetti indicati nel primo comma dell'art. 23, che corrispondono a soggetti residenti nel territorio dello Stato compensi comunque denominati, anche sotto forma di partecipazione agli utili, per prestazioni di lavoro autonomo, ancorche' non esercitate abitualmente ovvero siano rese a terzi o nell'interesse di terzi, devono operare all'atto del pagamento una ritenuta del 20 per cento a titolo di acconto dell'imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta dai percipienti, con l'obbligo di rivalsa. La predetta ritenuta deve essere operata dal condominio quale sostituto d'imposta anche sui compensi percepiti dall'amministratore di condominio. La stessa ritenuta deve essere operata sulla parte imponibile delle somme di cui alla lettera b) e sull'intero ammontare delle somme di cui alle lettere a) e c) del terzo comma dell'art. 49 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 597. La ritenuta e' elevata al 20 per cento per le indennita' di cui alle lettere f) e g) dell'art. 12 del decreto stesso. La ritenuta non deve essere operata per le prestazioni effettuate nell'esercizio di imprese''; nonche' la legge 27 dicembre 1997, n. 449, recante ''Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica'' e successive modificazioni, limitatamente all'articolo 21, comma 15, limitatamente alle parole: ''Le disposizioni in materia di ritenute alla fonte previste nel titolo III del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e successive modificazioni, nonche'''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il Regio decreto 28 ottobre 1940, n. 1443, recante: ''Approvazione del Codice di procedura civile'', e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 152, comma 1, limitatamente alle parole: ''anche a pena di decadenza,'' e comma 2, limitatamente alle parole: ''stabiliti dalla legge'' e alle parole: ''ordinatori, tranne che la legge stessa li dichiari espressamente''; - articolo 153; - articolo 154, rubrica, limitatamente alla parola: ''ordinatorio'', e comma 1, limitatamente alle parole: ''che non sia stabilito a pena di decadenza''; nonche' il decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447, recante: ''Approvazione del codice di procedura penale'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 173, comma 1, limitatamente alle parole: ''soltanto nei casi previsti dalla legge'' e comma 2, limitatamente alle parole: ''a pena di decadenza''; - articolo 175, comma 1, limitatamente alle parole: ''a pena di decadenza''?" Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 8 agosto 1995, n. 335, recante: ''Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare'', e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 2, comma 18, limitatamente alle parole: '', privi di anzianita' contributiva, che si iscrivono a far data dal 1 gennaio 1996 a forme pensionistiche obbligatorie e per coloro che esercitano l'opzione per il sistema contributivo, ai sensi del comma 23 dell'articolo 1,'' e alle parole: '', con effetto sui periodi contributivi e sulle quote di pensione successivi alla data di prima assunzione, ovvero successivi alla data di esercizio dell'opzione''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 4 giugno 1973, n. 311, recante ''Estensione del servizio di riscossione dei contributi associativi tramite gli enti previdenziali'' e successive modificazioni?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il. D.Lgs. 23 dicembre 1997, n. 469, recante ''Conferimento alle regioni e agli enti locali di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro, a norma dell'articolo 1 della L. 15 marzo 1997, n. 59'', e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 10, comma 3: ''I soggetti di cui al comma 2 debbono avere quale oggetto sociale esclusivo l'attivita' di mediazione tra domanda e offerta di lavoro.''; comma 7, limitatamente alle parole: ''devono: a) disporre di uffici idonei nonche' di operatori con competenze professionali idonee allo svolgimento dell'attivita' di selezione di manodopera; l'idoneita' delle competenze professionali e' comprovata da esperienze lavorative relative, anche in via alternativa, alla gestione, all'orientamento alla selezione e alla formazione del personale almeno biennale; b) avere amministratori, direttori generali, dirigenti muniti di rappresentanza e soci accomandatari, in possesso di titoli di studio adeguati ovvero di comprovata esperienza nel campo della gestione, selezione e formazione del personale della durata di almeno tre anni. Tali soggetti''; comma 10: ''Nei confronti dei prestatori di lavoro l'attivita' di mediazione deve essere esercitata a titolo gratuito.''; comma 12, lett. b), limitatamente alle parole: ''e 10''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete che siano abrogati il decreto del Presidente della Repubblica 25 marzo 1957, n. 361, recante ''Approvazione del testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione della Camera dei deputati'' e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 8, comma 1, limitatamente alle parole: ''- esclusi quelli in servizio presso le giurisdizioni superiori -'', e alle parole ''nelle circoscrizioni sottoposte, in tutto o in parte, alla giurisdizione degli uffici ai quali si sono trovati assegnati o presso i quali hanno esercitato le loro funzioni in un periodo compreso nei sei mesi antecedenti la data di accettazione della candidatura. Non sono in ogni caso eleggibili se, all'atto dell'accettazione della candidatura, non si trovino in aspettativa''; - articolo 8, comma 2: ''I magistrati che sono stati candidati e non sono stati eletti non possono esercitare per un periodo di cinque anni le loro funzioni nella circoscrizione nel cui ambito si sono svolte le elezioni''; - articolo 88, comma 7: ''I magistrati in aspettativa ai sensi dell'articolo 8 conservano il trattamento di cui godevano''; nonche' la legge 24 gennaio 1979, n. 18, recante ''Elezione dei rappresentanti dell'Italia al Parlamento europeo'', e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 52, comma 2, limitatamente alle parole '', ai magistrati,''; nonche' la legge 23 aprile 1981, n. 154, recante ''Norme in materia di ineleggibilita' e incompatibilita' alle cariche di consigliere regionale, provinciale, comunale e circoscrizionale e in materia di incompatibilita' degli addetti al Servizio sanitario nazionale'', e successive modificazioni, limitatamente a: - articolo 2, comma 1, n. 6), limitatamente alle parole: ''nel territorio, nel quale esercitano le loro funzioni,'' e alle parole ''addetti alle corti d'appello, ai tribunali, alle preture e ai tribunali amministrativi regionali nonche' i vice pretori onorari e i giudici conciliatori''; - articolo 4, comma 1, limitatamente alle parole: ''di giudice ordinario della Corte di cassazione,'', e alle parole ''di magistrato del Tribunale supremo delle acque, di magistrato della Corte dei Conti, di magistrato del Consiglio di stato''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il R.D. 19 ottobre 1930 num. 1398 recante l'approvazione del Codice Penale, e successive modificazioni, limitatamente all'art. 294, limitatamente alle parole: ''con violenza, minaccia o inganno''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 31 maggio 1994, n. 332, recante ''Norme per l'accelerazione delle procedure di dismissione di partecipazioni dello Stato e degli enti pubblici in societa' per azioni'', convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 1994, n. 474, limitatamente all'articolo 2?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato il regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, recante ''Ordinamento giudiziario'' limitatamente a: - articolo 16, comma 2, limitatamente alle parole: '',senza l'autorizzazione del Consiglio Superiore della Magistratura'', nonche' comma 3: ''In tal caso, possono assumere le funzioni di arbitro unico o di presidente del collegio arbitrale ed esclusivamente negli arbitrati nei quali e' parte l'Amministrazione dello Stato ovvero aziende o enti pubblici, salvo quanto previsto dal capitolato generale per le opere di competenza del Ministero dei lavori pubblici, approvato con D.P.R. 16 luglio 1962, n. 1063.''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 3 febbraio 1963, n. 69, recante ''Ordinamento della professione di giornalista''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il Partito Radicale in via di Torre Argentina, 76, Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 9 marzo 1999 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da dodici cittadini italiani, iscritti nelle liste elettorali del comune di residenza, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete che siano abrogate le seguenti disposizioni della legge 20 febbraio 1958 n. 75, recante ''Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui'', limitatamente alle parti seguenti: art. 1: ''E' vietato l'esercizio di case di prostituzione nel territorio dello Stato e nei territori sottoposti all'amministrazione di autorita' italiane'', art. 2: ''Le Case, i quartieri e qualsiasi altro luogo dove si esercita la prostituzione, dichiarati locali di meretricio ai sensi dell'art. 100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e delle successive modificazioni, dovranno essere chiusi entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge.'', art. 3 primo comma n. 1: ''chiunque, trascorso il termine indicato nell'art. 2, abbia la proprieta' o l'esercizio, sotto qualsiasi denominazione, di una casa di prostituzione, o comunque la controlli, o diriga, o amministri, ovvero partecipi alla proprieta', esercizio, direzione o amministrazione di essa;'', art. 3 primo comma n. 2: ''chiunque, avendo la proprieta' o l'amministrazione di una casa od altro locale, li conceda in locazione a scopo di esercizio di una casa di prostituzione;'', art. 3 primo comma n. 3: ''chiunque, essendo proprietario, gerente, o preposto a un albergo, casa mobiliata, pensione, spaccio di bevande, circolo, locale da ballo, o luogo di spettacolo, o loro annessi e dipendenze, o qualunque locale aperto al pubblico od utilizzato dal pubblico, vi tollera abitualmente la presenza di una o piu' persone che, all'interno del locale stesso, si danno alla prostituzione;'', art. 3 secondo comma: ''in tutti i casi previsti nel numero 3) del presente articolo, alle pene in essi comminate sara' aggiunta la perdita della licenza d'esercizio e potra' anche essere ordinata la chiusura definitiva dell'esercizio.'', art. 5 secondo e terzo comma: ''Le persone colte in contravvenzione alle disposizioni di cui ai numeri 1) e 2), qualora siano in possesso di regolari documenti di identificazione, non possono essere accompagnate all'Ufficio di pubblica sicurezza. Le persone accompagnate all'Ufficio di pubblica sicurezza per infrazioni alle disposizioni della presente legge non possono essere sottoposte a visita sanitaria.'', art. 7: ''Le autorita' di pubblica sicurezza, le autorita' sanitarie e qualsiasi altra autorita' amministrativa non possono procedere ad alcuna forma diretta od indiretta di registrazione, neanche mediante rilascio di tessere sanitarie, di donne che esercitano o siano sospettate di esercitare la prostituzione, ne' obbligarle a presentarsi periodicamente ai loro uffici; E' del pari vietato di munire dette donne di documenti speciali.'', art. 13 secondo comma: ''E' vietato ai proprietari di immobili di concludere un nuovo contratto di locazione colle persone sopra indicate.''?". Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso il sig. Marco Rossi in Roma, via Val d'Arno, 3, recapito di Udine presso il sig. Diego Volpe Pasini - S.O.S. Italia, piazza Matteotti, 18 - tel. 0432/229272.