DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31 marzo 1999 

  Estensione  dello stato  di  emergenza idrica  gia' dichiarato  con
decreto del Presidente  del Consiglio dei Ministri in  data 8 gennaio
1999 al territorio del comune di Ustica.
(GU n.79 del 6-4-1999)

                            IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Considerato che dal 1 gennaio 1999  nel comune di Ustica cosi' come
nei comuni di Favignana, Santa  Marina Salina, Malfa, Leni, Lampedusa
e Linosa, Lipari  per effetto del decretolegislativo  30 giugno 1998,
n. 244, in attuazione dell'art. 55,  comma 5, della legge 27 dicembre
1997, n. 449,  e' cessato il servizio di rifornimento  idrico a mezzo
navi cisterna, gestito dal Ministero della difesa, mediante privati;
  Considerato che dal  1 gennaio 1999 il Ministero  della difesa puo'
soltanto garantire, con proprie navi  cisterna, circa il 20 per cento
del fabbisogno complessivo;
  Considerato che a fronte di  tale situazione si viene a determinare
una crisi  idrica con grave pregiudizo  per la salute pubblica  e con
implicazioni di natura sociale;
  Viste le richieste  del presidente della regione  siciliana in data
28 dicembre 1998, n. 8516, ed in  data 27 febbraio 1999, n. 1075, con
la  quale  ha  chiesto   l'intervento  della  protezione  civile  per
fronteggiare la situazione di emergenza idrica;
  Visti gli esiti  della riunione del 4 gennaio  1999 tenutasi presso
il   Dipartimento   della   protezione  civile   e   presieduta   dal
Sottosegretario di Stato alla protezione civile dalla quale e' emersa
la  disponibilita' della  regione siciliana  a concorrere  agli oneri
connessi  al rifornimento  idrico,  senza  pregudizio sull'esito  del
ricorso avverso al  decretolegislativo 30 giugno 1998,  n. 244, dalla
stessa prodotto alla Corte costituzionale in data 21 agosto 1998;
  Visto il decreto del Presidente  del Consiglio dei Ministri in data
8 gennaio 1999 concernente la  dichiarazione dello stato di emergenza
fino al 30 giugno 1999 nel  territorio dei comuni di Favignana, Santa
Marina Salina, Malfa, Leni, Lampedusa e Linosa, Lipari;
  Considerato  che,  come  richiesto  dal  commissario  delegato,  la
situazione in atto  e' tale da estendere  l'adozione di provvedimenti
straordinari e urgenti  anche al territorio del comune  di Ustica, al
fine  di   consentire  il   potenziamento  del   locale  dissalatore,
utilizzando fondi regionali per sopperire, ove necessario, anche alle
esigenze dei comuni  di Favignana, Santa Marina  Salina, Malfa, Leni,
Lampedusa e Linosa, Lipari, oltre che a quelle dello stesso comune di
Ustica;
  Visto l'art. 5, commi 1 e 3, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Vista la  deliberazione del  Consiglio dei Ministri  adottata nella
riunione del 31 marzo 1999,  sulla proposta del Ministro dell'interno
delegato per il coordinamento della protezione civile;
                              Decreta:
  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, commi 1 e 3, della legge 24
febbraio 1992,  n. 225, lo  stato d'emergenza dichiarato  con decreto
del  Presidente del  Consiglio dei  Ministri dell'8  gennaio 1999  e'
esteso anche all'isola di  Ustica per l'attuazione dell'intervento in
premessa finalizzato all'approvvigionamento idrico delle isole minori
della regione siciliana.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 31 marzo 1999
                             Il Presidente del Consiglio dei Ministri
                                               D'Alema
   Il Ministro dell'interno
delegato per il coordinamento
   della protezione civile
       Russo Jervolino