Conferimento di ricompense al merito dell'Esercito(GU n.111 del 14-5-1999)
Con decreto ministeriale 21 gennaio 1999 e' stata conferita la seguente ricompensa, al merito dell'Esercito. Croce d'oro (alla memoria) Al c.le magg. VPF Gianluca Catenaro nato il 7 giugno 1974 a Sora (Frosinone) con la motivazione: "graduato paracadutista in ferma volontaria in possesso di elevatissime doti morali e professionali coniugate con altissimo senso del dovere, forte motivazione e sincero spirito di servizio, nel corso di una importantissima ed impegnativa attivita' addestrativa internazionale in Spagna, in un contesto operativo caratterizzato da forte realismo, riceveva, per le peculiari qualita' di cui era in possesso, il compito delicatissimo di guidare e fornire sicurezza alla propria unita' in movimento in area operativa sconosciuta in Paese straniero ed in presenza di altre unita' del "partito contrapposto". Mentre con perizia ed intelligenza svolgeva attivita' di esplorazione anticipando l'autocolonna a tutti gli incroci e svolgendo attenta osservazione nel passaggio di punti tatticamente pericolosi, in un rettilineo, sempre in testa all'autocolonna a bordo del proprio motociclo, si volgeva piu' volte indietro per controllare l'andatura dei mezzi della propria unita' anche quanto la stessa stava per incrociare un grosso veicolo. In tale particolare frangente metteva a repentaglio la propria incolumita' e perdeva tragicamente la vita nell'adempimento del dovere e del compito assegnatogli. Si immolava cosi' generosamente per far fronte ad una situazione di potenziale pericolo per i commilitoni che lo seguivano. Chiarissimo esempio di grandissimo altruismo, di totale dedizione alle istituzioni e di sincero spirito di servizio che onora la specialita' e l'Esercito italiano". - Agro Murcia (Spagna), 22 novembre 1994. Con decreti ministeriali 9 dicembre 1998 sono state conferite le seguenti ricompense al merito dell'Esercito alle persone sottoelencate: Croce d'oro Al ten. gen. Bonifazio Incisa di Camerana Salvi del Pero di Luzzano nato il 19 febbraio 1934 a Novara con la movitazione: "Ufficiale generale in possesso di spiccate doti umane, intellettuali nonche' di preclare qualita' professionali si e' dimostrato, in ogni circostanza ed in tutti i ruoli da lui ricoperti, esempio di somma competenza professionale nella risoluzione delle molteplici problematiche insorte nell'espletamento delle alte funzioni a lui affidate tra le quali emergono quelle di Capo di gabinetto del Ministro della difesa, di comandante della Regione militare nordovest nonche' di Capo di stato maggiore dell'Esercito. Ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio anche in ambito internazionale". - Roma, 29 maggio 1998. Croce d'argento Al ten. gen. Mario Buscemi nato il 29 marzo 1935 a Perugia con la motivazione: "ufficiale generale in possesso di eccellenti capacita' intellettuali, non comuni doti umane e morali, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza e con incondizionato impegno, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di Sottocapo di stato maggiore dell'Esercito, di comandante della Regione militare della Sicilia, di ispettore delle scuole dell'Esercito e di Capo dell'ufficio del consigliere militare del Presidente del Consiglio dei Ministri. Ha servito per oltre quarantatre anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio anche in ambito internazionale". - Roma, 29 maggio 1998. Croce d'argento Al ten. gen. Mauro Riva nato il 1 aprile 1935 a Roma con la motivazione: "ufficiale generale in possesso di spiccate doti umane, intellettuali nonche' di rare qualita' professionali, si e' dimostrato in ogni circostanza un fulgido esempio per il personale alle dipendenze. Si e' prodigato senza riserve nell'espletamento degli onerosissimi compiti connessi con l'assolvimento di incarichi di elevata valenza, tra i quali spiccano quelli di Comandante della regione militare centrale, di ispettore dell'Arma di artiglieria e per la difesa NBC, di ispettore delle armi dell'Esercito e di Presidente del Consiglio superiore delle forze armate. Ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio anche in ambito internazionale". - Roma, 29 maggio 1998. Croce d'argento Al ten. gen. Angelo Becchio nato il 5 maggio 1934 a Torino con la seguente motivazione: "ufficiale generale in possesso di non comuni doti umane, rare capacita' intellettuali e professionali, si e' prodigato, in ogni circostanza ed in tutti gli incarichi ricoperti, profondendo un incondizionato impegno nell'espletamento di onerosissimi compiti, tra i quali emergono quelli di ispettore dell'Arma di artiglieria e per la difesa NBC e di Comandante del 4 Corpo d'armata alpino. Ha servito per oltre quarantatre anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio". - Roma, 29 maggio 1998. Croce d'argento Al ten. gen. Luigi Federici nato il 21 febbraio 1934 a Arcola (La Spezia) con la motivazione: "ufficiale generale in possesso di spiccate capacita' intellettuali e professionali, dotato di eccezionale carisma, si e' prodigato senza riserve in ogni circostanza con incondizionato impegno, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di Sottocapo di stato maggiore dell'Esercito, di Comandante del 4 Corpo d'armata alpino e di Comandante generale dell'Arma dei carabinieri. Ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio anche in ambito internazionale". - Roma, 29 maggio 1998. Croce d'argento (alla memoria) Al ten. gen. Silvio Di Napoli, nato il 19 luglio 1935 a Napoli con la motivazione: "ufficiale generale in possesso di rare capacita' intellettuali non comuni doti umane e professionali, si e' dimostrato in ogni circostanza un fulgido esempio prodigandosi, senza riserve, nell'espletamento degli onerosissimi compiti connessi con gli incarichi a lui affidati, tra i quali emergono quello di Comandante della Regione militare nordovest, di ispettore delle Armi di fanteria e di cavalleria e di presidente della sezione Esercito del Consiglio superiore delle forze armate. Ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio". - Roma, 29 maggio 1998. Croce d'argento Al ten. gen. Cesare Pucci nato il 24 febbraio 1934 a Lucca con la motivazione: "ufficiale generale in possesso di non comuni doti umane, rare capacita' intellettuali e professionali, si e' prodigato, in ogni circostanza, senza riserve e profondendo incondizionato impegno, nell'espletamento degli onerosissimi compiti, tra i quali emergono quelli di direttore del SISMI, di Comandante del 3 Corpo d'armata e di comandante delle forze terrestri alleate del Sud Europa. Ha servito per oltre quarantuno anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio anche in ambito internazionale". - Roma, 29 maggio 1998. Croce d'argento Al ten. gen. Ghino Andreani nato il 5 giugno 1934 a Torino con la motivazione: "ufficiale generale in possesso di non comuni doti umane, rare capacita' intellettuali e professionali, ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, tutte le problematiche connesse con gli alti incarichi a lui affidati, tra i quali emergono quello di Comandante del 5 Corpo d'armata, di direttore della direzione generale per gli armamenti terrestri e di vice comandante delle forze alleate del Sud Europa. Ha servito per oltre quarantadue anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed i meriti anche in ambito internazionale". - Roma, 29 maggio 1998. Croce d'argento Al ten. gen. Carlo Jean nato il 12 ottobre 1936 a Mondovi' (Cuneo) con la motivazione: "ufficiale generale in possesso di preclare qualita' intellettuali e professionali nonche' di un bagaglio culturale di estrema valenza, ha conseguito lusinghieri risultati negli studi strategici militari. Ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, le molteplici problematiche connesse con gli incarichi affidatigli, tra i quali emergono quelli di consigliere militare del Presidente della Repubblica e di presidente del Centro alti studi della difesa. Ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio anche in ambito internazionale". - Roma, 29 maggio 1998.