PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

DIRETTIVA 20 luglio 1999 

  Direttiva sui sistemi di telefonia delle amministrazioni pubbliche.
(GU n.184 del 7-8-1999)

                     IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
  Visto l'art. 5, comma 2, lettera e), della legge 23 agosto 1988, n.
400;
  Visto l'art. 3,  comma 1, lettera b), della legge  14 gennaio 1994,
n. 20;
  Visto  il decreto  del  Presidente del  Consiglio  dei Ministri  30
ottobre 1998,  con il quale e  stata conferita la delega  a svolgere,
tra  l'altro,   i  compiti  inerenti  alla   disciplina  dei  sistemi
informatici e telefonici presso le pubbliche amministrazioni;
  Vista  la  circolare  13  marzo 1996,  n.  6/96,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale  n. 101 del  2 maggio 1996, riguardante  i sistemi
telefonici dello Stato e degli enti pubblici;
  Vista  la  direttiva  11  aprile 1997,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale  n.  117 del  22  maggio  1997,  riguardante i  sistemi  di
telefonia delle pubbliche amministrazioni;
  Vista la  successiva direttiva 25 settembre  1998, pubblicata nella
Gazzetta  Ufficiale  n.  251  del 27  ottobre  1998,  riguardante  la
medesima materia;
  Considerata  la necessita'  di  aggiornare  le suddette  direttive,
tenendo conto del mutato scenario del mercato della telefonia;
                              E m a n a
           la seguente direttiva sui sistemi di telefonia
                  nelle amministrazioni pubbliche:
  1. Premessa. La rapidissima  evoluzione del mercato della telefonia
e l'esigenza di contenimento  delle spese telefoniche nelle pubbliche
amministrazioni  suggeriscono di  aggiornare  le indicazioni  fornite
dalle  precedenti direttive  del  Ministro per  la funzione  pubblica
dell'11  aprile  1997  e  del 25  settembre  1998,  integrandole  con
opportune indicazioni.
  In primo luogo si confermano le  linee di indirizzo generale con le
quali  si   intende  promuovere   la  trasformazione   strutturale  e
organizzativa dell'intero  settore, in particolare mediante  l'uso di
nuove tecnologie e nuove soluzioni organizzative.
  In secondo luogo si promuove il ricorso a procedure concorsuali per
stimolare la concorrenza, realizzare economie e ottenere una maggiore
efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa.
  2.  Soggetti interessati.  La presente  direttiva e'  indirizzata a
tutte  le  amministrazioni  centrali  dello  Stato  comprese  le  sue
articolazioni  periferiche  e  agli  enti  pubblici  sottoposti  alla
vigilanza ministeriale. Essa  sara' inviata alle regioni  e agli enti
locali   territoriali    come   possibile   contributo    alle   loro
determinazioni  in  materia,  nel rispetto  della  propria  autonomia
amministrativa.  Essa puo'  rappresentare uno  schema di  riferimento
anche per le altre amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma
2, del decreto legislativo n. 29/1993.
  3. Campi  di applicazione  e principi  generali. Sono  confermati i
punti 3 e 4 della direttiva del 25 settembre 1998.
  4. Concorrenza e attivita' contrattuale. La concorrenza nei mercati
dei servizi di telefonia  offre interessanti opportunita' di ottenere
risparmi nelle spese per la  telefonia fissa e mobile e miglioramenti
nelle prestazioni qualitative dei servizi offerti dai gestori.
  Per tali ragioni le  amministrazioni in indirizzo avvieranno quanto
prima le procedure per l'individuazione dei gestori che alla scadenza
dei contratti  in essere  offrano le  condizioni piu'  convenienti in
termini di servizi e di prezzo.
  Al riguardo si richiamano le indicazioni fornite al punto 5.3 della
direttiva del 25 settembre  1998 concernenti: la rinegoziazione delle
vecchie  tariffe  stabilite  in  presenza di  un  unico  gestore;  la
necessita'  di  effettuare  le  valutazioni sotto  il  profilo  della
congruita' delle  offerte dei nuovi competitori  presenti sul mercato
dei  servizi  di  telefonia;  l'esigenza  di  svolgere  le  opportune
ricerche di mercato, inoltrando le disdette per i contratti in essere
e   stipulando  nuovi   contratti   a   condizioni  economiche   piu'
vantaggiose; la previsione dei  necessari adeguamenti e miglioramenti
tecnologici e dei servizi da  parte dell'attuale gestore, senza costi
aggiuntivi per l'amministrazione.
  Per  le  amministrazioni  centrali dello  Stato  il  Provveditorato
generale dello Stato,  con propria circolare, fornira'  gli schemi di
riferimento per  la definizione  delle procedure  piu' idonee  per la
scelta dei gestori non oltre il 1 gennaio 2000.
  In ogni  caso le  amministrazioni in  indirizzo, qualora  i gestori
offrano  servizi  di  telefonia   a  condizioni  economicamente  piu'
vantaggiose  - ad  esempio  nel  caso in  cui  non  sia richiesto  il
pagamento  di  canoni  di   abbonamento  -  valuteranno  con  effetto
immediato se sussistano le condizioni per avvalersi delle prestazioni
offerte  da altri  gestori,  oltre  a quelli  con  i  quali e'  stato
stipulato il contratto in essere, pervenendo, in tal modo, anche alla
stipula di una pluralita' di contratti con i gestori differenziati.
  Il punto 5.6 della direttiva del 25 settembre 1998 e' soppresso.
  5. L'integrazione  dei servizi sulla Rete  unitaria delle pubbliche
amministrazioni  (RUPA). Il  presente punto  sostituisce il  punto 6,
intitolato "Le nuove tecnologie  di riferimento", della direttiva del
25 settembre 1998, fatte salve le indicazioni contenute nella lettera
b)  sulla telefonia  mobile (con  l'unica eccezione  della tecnologia
TACS ormai in fase di obsolescenza).
  L'evoluzione delle tecnologie nel  campo delle telecomunicazioni ha
reso ormai realizzabile  quanto era previsto sia  nella direttiva del
Presidente  del   Consiglio  dei  Ministri  del   5  settembre  1995,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.  272 del 21 novambre 1995, che
nello  "Studio  di  fattibilita'   della  RUPA",  relativamente  alla
possibilita' per la Rete  unitaria delle pubbliche amministrazioni di
supportare,  oltre  al  servizio  di  trasmissione  dati,  quelli  di
telefonia fissa  e di trasmissione  video, dividendo quindi  una rete
"multiservizi".
  Utilizzando l'architettura  a domini  multipli della  RUPA, pensata
per la trasmissione dati, e  i collegamenti forniti per il trasporto,
di  tipo "a  commutazione di  pacchetto" nelle  tecnologie IP,  Frame
relay e ATM,  con l'aggiunta di apparati  di conversazione (gateway),
sara'  possibile avere  una struttura  di trasporto  multiservizi, la
quale consentira'  di raggiungere  benefici sia  di tipo  tecnico che
economico.
  Anzitutto,  dal   punto  di   vista  economico,   consentira'  alle
amministrazioni  di avere  un supporto  per la  telefonia fissa,  con
costo nullo  al consumo per  le chiamate sia all'interno  del proprio
dominio   che,  attraverso   il   dominio   centrale,  verso   utenze
appartenenti  ad   altre  amministrazioni.  Inoltre   consentira'  di
raggiungere  o  essere  raggiunti  da utenze  esterne  alla  pubblica
amministrazione (imprese e cittadini),  con chiamate a corta distanza
su rete  pubblica (e quindi  a costi ridotti), ovunque  risiedano gli
interlocutori.
  Dal punto  di vista  tecnico, oltre a  mantenere, per  la telefonia
fissa,  la   qualita'  del   servizio  fornito  su   rete  telefonica
tradizionale,  consentira' di  ottenere  le principali  funzionalita'
delle RPV  di cui al  punto 7 della  direttiva 25 settembre  1998, ad
esempio la possibilita'  di adottare un piano  privato di numerazione
all'interno della RUPA multiservizi e di definire speciali profili di
utenza  per finalita'  di  sicurezza. Inoltre,  la  fornitura di  una
molteplicita'  di  servizi  direttamente sulla  rete  consentira'  di
limitare  l'utilizzo  di stazioni  di  lavoro  multimediali in  tutte
quelle  applicazioni,   come  il   telelavoro,  per  le   quali  tale
caratteristica puo' essere indispensabile.  Cio' sara' reso possibile
dalla  conversione   in  rete  delle  varie   tipologie  di  servizi,
consentendo, presso l'utente, l'utilizzo di strumenti monomediali non
integrati (personal computer, telefono, telecamera).
  5.1.  Modalita'  di  realizzazione   della  RUPA  multiservizi.  E'
previsto che  nei primi mesi del  2000 entrino in esercizio  le prime
strutture  di  trasporto  RUPA   all'interno  dei  domini  di  alcune
amministrazioni. Allo  scopo di  arrivare alla costituzione  in tempi
brevi di  una struttura  multiservizi, l'AIPA  fornira', entro  il 31
dicembre  1999,   le  specifiche  tecniche  necessarie   allo  scopo,
riguardanti il  singolo dominio. Si  attivera' inoltre con  il centro
tecnico per  dotare il  dominio centrale  di interconnessione  tra le
varie    amministrazioni    delle     stesse    caratteristiche    di
multimedialita', sempre  utilizzando i  supporti trasmissivi  messi a
disposizione dal  fornitore del trasporto RUPA.  Successivamente alla
pubblicazione delle specifiche tecniche per la costituzione di domini
di trasporto  multiservizi di  cui si e'  fatto cenno  sopra, ciascun
responsabile tecnico dei  servizi, di cui al punto  8 della direttiva
del 25 settembre 1998, potra'  contattare il centro tecnico per avere
indicazioni di dettaglio  sulle modalita' di creazione  di un dominio
multiservizi all'interno della propria amministrazione. Sulla base di
tali indicazioni, e sempre con il supporto del centro tecnico, dovra'
predisporre    un'analisi    tecnicoeconomica   che    evidenzi    le
caratteristiche della nuova soluzione  rispetto alle tradizionali, in
modo da poter  giustificare eventuali scelte non in  linea con quanto
descritto in questo punto.
  6. La  rete privata virtuale.  Una modalita' tecnica valida  fino a
tempi  recentissimi per  il  raggiungimento  di migliori  prestazioni
collegate ad una  diminuzione dei costi era quella  di utilizzare per
il trasporto  non piu' reti fisiche  ad uso esclusivo, ma  servizi di
rete privata virtuale (RPV)  che, pur mantenendo logicamente distinta
la struttura,  consentono di utilizzare supporti  fisici condivisi da
piu'  utenti. L'essere  passati  dall'acquisizione di  beni fisici  a
servizi  logici  ha  sicuramente   portato  benefici  economici,  non
risolvendo comunque  il problema della duplicazione  delle strutture,
ancora  rigidamente legate  ai  singoli servizi  e mantenendo  sempre
costi  legati  al  consumo  di   risorsa  messa  a  disposizione  dal
fornitore.  E'  solo  con  l'introduzione del  concetto  di  rete  di
trasporto    multiservizi   che    si   realizzano    gli   obiettivi
tecnicoeconomici  tanto  attesi  nel mondo  delle  telecomunicazioni.
Infatti,  oltre ad  una  completa  razionalizzazione della  struttura
fisica  trasmissiva,   l'adozione  di  tale  filosofia   consente  di
pervenire anche ad una  razionalizzazione delle strutture gestionali,
con considerevoli benefici sotto il profilo economico.
  Alla   luce  della   possibilita'  di   realizzare,  con   la  RUPA
multiservizi, gli obiettivi sopra esposti di contenimento dei costi e
di   miglioramento  prestazionale,   l'indirizzo  che   le  pubbliche
amministrazioni dovranno  seguire e'  quello di puntare  a realizzare
domini  trasmissivi  multiservizi,   acquisendo  servizi  monomediali
sicuramente per la telefonia mobile,  mentre per la telefonia fissa i
contratti dovranno essere tali da poter essere risolti all'atto della
realizzazione della RUPA multiservizi.
  7. Responsabile tecnico  dei servizi. Si conferma il  punto 8 della
direttiva 25 settembre 1998.
   Roma, 20 luglio 1999
                               Il Sottosegretario di Stato: Bassanini
Registrata alla Corte dei conti il 4 agosto 1999
  Registro n. 2 Presidenza del Consiglio dei Ministri, foglio n. 292