AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

DELIBERAZIONE 16 aprile 2010 

Consultazione pubblica sullo  schema  di  provvedimento,  recante  il
piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale
terrestre, in chiaro e a pagamento, le modalita' di attribuzione  dei
numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi autorizzati  alla
diffusione di contenuti audiovisivi in tecnica digitale  terrestre  e
relative  condizioni   di   utilizzo,   nonche'   sullo   schema   di
provvedimento recante integrazioni della delibera  n.  216/00/CONS  e
successive integrazioni. (Deliberazione n. 122/10/CONS). (10A05162) 
(GU n.104 del 6-5-2010)

 
 
 
                     L'AUTORITA' PER LE GARANZIE 
                         NELLE COMUNICAZIONI 
 
  Nella sua riunione di Consiglio del 16 aprile 2010; 
  Vista la  legge  31  luglio  1997,  n.  249,  recante  «Istituzione
dell'Autorita' per  le  garanzie  nelle  comunicazioni  e  norme  sui
sistemi   delle   telecomunicazioni   e   radiotelevisivo»,   ed   in
particolare, l'art. 1, comma 6, lettera c),  n.  11,  pubblicata  nel
supplemento  ordinario  n.  154/L  alla  Gazzetta   Ufficiale   della
Repubblica italiana - serie generale - del 31 luglio 1997, n. 177; 
  Vista la legge 6 agosto  1990,  n.  223,  recante  «Disciplina  del
sistema  radiotelevisivo   pubblico   e   privato»   pubblicata   nel
supplemento  ordinario  alla  Gazzetta  Ufficiale  della   Repubblica
italiana - serie generale - del 9 agosto 1990, n. 185; 
  Vista la legge 10 ottobre 1990,  n.  287,  recante  «Norme  per  la
tutela della concorrenza e del mercato»  pubblicata  nel  supplemento
ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana  -  serie
generale - del 13 ottobre 1990, n. 240; 
  Vista la legge 20 marzo 2001, n. 66, recante «Conversione in legge,
con modificazioni, del decreto-legge 23 gennaio 2001, n.  5,  recante
disposizioni urgenti per il differimento di  termini  in  materia  di
trasmissioni radiotelevisive analogiche e digitali,  nonche'  per  il
risanamento di impianti radiotelevisivi»; 
  Visto il decreto legislativo 1° agosto 2003,  n.  259,  recante  il
codice delle comunicazioni elettroniche,  con  il  quale  sono  state
recepite la direttiva 2002/19 CE, del Parlamento e del Consiglio, del
7 marzo 2002 («direttiva  accesso»),  la  direttiva  2002/20/CE,  del
Parlamento  e  del  Consiglio,   del   7   marzo   2002   («direttiva
autorizzazioni»), la  direttiva  2002/21/CE,  del  Parlamento  e  del
Consiglio, del 7 marzo  2002  («direttiva  quadro»)  e  la  direttiva
2002/22/CE,  del  Parlamento  e  del  Consiglio,  del  7  marzo  2002
(«direttiva servizio universale»); 
  Vista la legge 3 maggio 2004, n. 112, recante «Norme  di  principio
in  materia  di  assetto  del   sistema   radiotelevisivo   e   della
RAI-Radiotelevisione italiana S.p.A., nonche' delega al  Governo  per
l'emanazione del testo unico della radiotelevisione» pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 5  maggio  2004,  n.
104; 
  Vista la direttiva 89/552/CEE del Consiglio  del  3  ottobre  1989,
recante il coordinamento  di  determinate  disposizioni  legislative,
regolamentari  e  amministrative  degli  Stati   membri   concernenti
l'esercizio  delle  attivita'  televisive,  come   modificata   dalla
direttiva 97/36/CE del Parlamento europeo  e  del  Consiglio  del  30
giugno 1997 e dalla direttiva 2007/65/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2007; 
  Visto  il  decreto  legislativo  31  luglio  2005,  n.  177,   come
modificato  dal  decreto  legislativo  15  marzo  2010,  n.  44,   di
attuazione della direttiva 2007/65/CE relativa  al  coordinamento  di
determinate disposizioni legislative, regolamentari e  amministrative
degli  Stati   membri   concernenti   l'esercizio   delle   attivita'
televisive, pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana n. 73 del 29 marzo 2010, recante «Testo unico dei servizi di
media audiovisivi e radiofonici»; 
  Vista la  delibera  n.  216/00/CONS  del  5  aprile  2000,  recante
«Determinazione degli standard dei decodificatori e le norme  per  la
ricezione  dei  programmi  televisivi   ad   accesso   condizionato»,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del  21
aprile 2000, n. 94, come integrata dalla delibera n. 155/09/CONS  del
31 marzo 2009, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  della  Repubblica
italiana del 14 maggio 2009, n. 11; 
  Rilevato che l'art. 32, comma 2, del Testo  unico  dei  servizi  di
media audiovisivi e radiofonici recita «Fermo il diritto  di  ciascun
utente di riordinare i  canali  offerti  sulla  televisione  digitale
nonche' la possibilita' per gli operatori  di  offerta  televisiva  a
pagamento di introdurre ulteriori e aggiuntivi servizi  di  guida  ai
programmi e di ordinamento canali, l'Autorita', al fine di assicurare
condizioni  eque,  trasparenti  e  non  discriminatorie,  adotta   un
apposito piano di numerazione automatica dei canali della televisione
digitale terrestre, in chiaro e a pagamento, e stabilisce con proprio
regolamento le modalita' di attribuzione dei numeri ai  fornitori  di
servizi di media audiovisivi autorizzati alla diffusione di contenuti
audiovisivi in tecnica digitale terrestre, sulla  base  dei  seguenti
principi e criteri direttivi in ordine di priorita': 
    a) garanzia della semplicita' d'uso del  sistema  di  ordinamento
automatico dei canali; 
    b) rispetto  delle  abitudini  e  preferenze  degli  utenti,  con
particolare  riferimento  ai  canali  generalisti  nazionali  e  alle
emittenti locali; 
    c)  suddivisione  delle  numerazioni  dei  canali  a   diffusione
nazionale, sulla base del criterio della  programmazione  prevalente,
in  relazione  ai  seguenti  generi   di   programmazione   tematici:
semigeneralisti, bambini e  ragazzi,  informazione,  cultura,  sport,
musica, televendite. Nel primo arco di numeri si  dovranno  prevedere
adeguati spazi nella numerazione che  valorizzino  la  programmazione
delle emittenti locali di qualita' e  quella  legata  al  territorio.
Nello stesso arco di numeri non dovranno essere  irradiati  programmi
rivolti a un pubblico di soli adulti. Al fine di  garantire  il  piu'
ampio pluralismo in condizioni di parita' tra i soggetti operanti nel
mercato, dovra' essere riservata per  ciascun  genere  una  serie  di
numeri a disposizione per soggetti nuovi entranti; 
    d) individuazione di numerazioni  specifiche  per  i  servizi  di
media audiovisivi a pagamento; 
    e) definizione delle condizioni di  utilizzo  della  numerazione,
prevedendo la possibilita', sulla base di accordi,  di  scambi  della
numerazione all'interno di uno stesso  genere,  previa  comunicazione
alle autorita' amministrative competenti; 
    f) revisione del piano di numerazione in base allo  sviluppo  del
mercato, sentiti i soggetti interessati»; 
  Considerato quanto segue: 
    la direttiva 2007/65/CE, il cui recepimento e' stato attuato  dal
decreto legislativo n. 44 del  2010  che  ha  modificato  il  decreto
legislativo n. 177 del 2005, ridenominato «Testo unico dei servizi di
media audiovisivi e radiofonici», ha l'obiettivo di creare un  quadro
giuridico relativo agli emergenti servizi di  media  audiovisivi  che
rafforzi la certezza del diritto ed eviti disparita' di trattamento e
distorsioni  della   concorrenza   (Considerando   7).   Secondo   il
Considerando 22, inoltre, sebbene lo scopo principale di un  servizio
di media audiovisivo sia la fornitura di programmi, la definizione di
tale servizio dovrebbe  includere  anche  i  contenuti  testuali  che
accompagnano tali programmi, quali i servizi di sottotitolazione e le
guide elettroniche ai programmi. Per quanto  riguarda  i  principi  a
garanzia  dell'utenza,   il   Considerando   37   prevede   l'impulso
dell'alfabetizzazione  mediatica,  affinche'  i  consumatori  possano
utilizzare i media in modo efficace e sicuro  e  siano  in  grado  di
operare  le  loro  scelte  con  cognizione  di   causa,   avvalendosi
dell'intera gamma di  possibilita'  offerte  dalle  nuove  tecnologie
della comunicazione,  anche  per  proteggere  se  stessi  e  le  loro
famiglie dai contenuti nocivi. Infine, il Considerando 64 afferma  il
diritto delle persone con disabilita' e degli anziani  a  partecipare
alla vita sociale e culturale e, in tale ottica, prevede la fornitura
di servizi di media «accessibili». Tra i mezzi  per  ottenere  questa
accessibilita', e' compresa  «la  navigazione  tra  menu'  di  facile
comprensione»; 
    l'ordinamento  automatico  dei  canali  permette  agli   apparati
riceventi che implementano tale prestazione di ordinare  i  programmi
in maniera automatica secondo il numero progressivo che gli operatori
attribuiscono ai canali/servizi in modo da consentire  all'utente  di
visualizzare i programmi secondo un ordine predefinito,  fatta  salva
la  possibilita'  di  quest'ultimo  di  riordinare  a  piacimento   i
programmi offerti. Tale funzione, tanto piu' nella delicata  fase  di
passaggio dalla tecnologia analogica  a  quella  digitale  terrestre,
rappresenta un servizio importante volto  ad  agevolare  l'utente  ad
orientarsi nella nuova offerta a disposizione  ed  a  consentire  una
fruizione completa di tali programmi attraverso un «aiuto di base»; 
    l'ordinamento automatico dei canali  della  televisione  digitale
terrestre  e'  stato  sin  qui  connotato  da  un   alto   grado   di
problematicita', in particolare  per  l'insorgenza  di  una  notevole
conflittualita' tra  i  diversi  fornitori  di  contenuti  (emittenti
nazionali, emittenti locali,  nuovi  fornitori  di  contenuti  )  per
l'attribuzione delle numerazioni sul  telecomando  della  televisione
digitale terrestre, come peraltro e' emerso dall'istruttoria  avviata
con  delibera  n.  647/09/CONS  del  19  novembre  2009   in   merito
all'accordo sull'ordinamento automatico dei canali della  televisione
digitale terrestri proposto dall'Associazione DGTVi; 
    il nuovo art. 32 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi
e radiofonici affida all'Autorita', al fine di assicurare  condizioni
eque, trasparenti e non discriminatorie, il compito  di  adottare  un
apposito piano di numerazione automatica dei canali della televisione
digitale terrestre, in chiaro e  a  pagamento,  e  di  stabilire  con
proprio regolamento  le  modalita'  di  attribuzione  dei  numeri  ai
fornitori di servizi di media audiovisivi autorizzati alla diffusione
di contenuti audiovisivi in tecnica digitale  terrestre,  sulla  base
dei principi e criteri direttivi stabiliti dalla norma citata; 
    tale attribuzione di competenze consente quindi all'Autorita'  di
esercitare compiutamente il proprio potere regolamentare in  materia,
attraverso l'individuazione di criteri idonei a  favorire  condizioni
di piena concorrenza e pluralismo tra gli operatori ed a garantire un
semplice e completo utilizzo del sistema  di  ordinamento  automatico
dei canali da parte degli utenti; 
    dal punto di vista del pluralismo e della concorrenza,  a  fronte
di un'offerta di  programmi  piu'  ampia  rispetto  alla  televisione
analogica, elementi di possibile  successo  della  singola  attivita'
d'impresa  sono,  tra  l'altro,  rappresentati  dalla   facilita'   e
rapidita' di selezione del  programma  da  parte  dell'utente  e  dal
consolidamento di una determinata posizione da  parte  dell'emittente
televisiva  nell'ambito  della  numerazione.  Da  cio'  discende   la
rilevanza, sul piano competitivo, dell'attribuzione di un determinato
posizionamento    numerico    all'una    o    all'altra     emittente
nell'ordinamento automatico dei canali, perche' da  esso  dipende  la
sua posizione all'interno della lista visualizzata dall'utente; 
    al fine di facilitare l'utilizzazione dei decodificatori da parte
degli  utenti  mettendo  a  loro   disposizione   menu'   di   facile
comprensione e di rendere meno rilevante - sul piano competitivo - il
posizionamento dei canali sul telecomando, il presente  provvedimento
sottopone a consultazione pubblica anche una proposta di integrazione
della delibera 216/00/CONS, con la quale si  intende  introdurre  nei
decodificatori,  anche  integrati   nei   televisori,   comprese   le
apparecchiature di consumo destinate  esclusivamente  alla  ricezione
dei programmi  digitali  in  chiaro,  una  modalita'  di  navigazione
aggiuntiva  che,  attraverso  una  opportuna  grafica,  consente   di
accedere alla visione del canale prescelto senza  dover  digitare  il
numero di canale; 
    l'aggiornamento della delibera  n.  216/00/CONS  appare  altresi'
opportuno,  al  fine  di  uniformare  la  disciplina  tecnica   sulla
funzionalita'    dei    decodificatori    alla    nuova     normativa
dell'ordinamento automatico dei canali, anche in  considerazione  del
criterio della suddivisione della numerazione dei canali in generi di
programmazione tematici introdotto dal nuovo testo unico dei  servizi
di media audiovisivi e radiofonici; 
  Considerato  che  l'Autorita',  stante  la  particolare  novita'  e
rilevanza della materia oggetto di regolamentazione, nonche' al  fine
di approfondire gli aspetti  relativi  alle  abitudini  e  preferenze
degli utenti, intende sottoporre a consultazione pubblica  lo  schema
di provvedimento  relativo  all'adozione  del  piano  di  numerazione
automatica dei canali della televisione digitale terrestre, in chiaro
e a pagamento, e modalita' di attribuzione dei numeri ai fornitori di
servizi di media audiovisivi autorizzati alla diffusione di contenuti
audiovisivi in tecnica digitale terrestre,  fermo  restando  che,  ai
sensi dell'art. 32, comma 3, del Testo Unico, spettera' al  Ministero
dello  sviluppo  economico,  successivamente   all'approvazione   del
provvedimento  definitivo,  provvedere  all'attribuzione  a   ciascun
canale  della  numerazione  spettante  sulla  base   del   piano   di
numerazione  e  della   regolamentazione   adottata   dall'Autorita',
stabilendo le condizioni di utilizzo del numero assegnato; 
  Considerato, altresi', che al fine di una compiuta regolamentazione
della  materia,  l'Autorita'  intende  sottoporre   a   consultazione
pubblica anche l'aggiornamento della  delibera  n.  216/00/CONS  onde
fornire agli utenti uno strumento di ricerca semplice  ed  efficiente
dei canali della televisione digitale terrestre; 
  Ritenuto opportuno, stante  l'urgenza  di  adottare  la  disciplina
relativa alla numerazione automatica  dei  canali  della  televisione
digitale terrestre relativa, fissare in  quindici  giorni  decorrenti
dalla data di pubblicazione della  presente  delibera  sul  sito  web
dell'Autorita', il termine per la trasmissione delle comunicazioni da
parte  dei  soggetti  interessati,   anche   alla   luce   dell'ampia
consultazione  gia'   effettuata   sulla   materia   dell'ordinamento
automatico  dei   canali   della   televisione   digitale   terrestre
nell'ambito dell'istruttoria avviata con la delibera n. 647/09/CONS; 
  Udita la relazione dei commissari Stefano Mannoni e Roberto Napoli,
relatori  ai  sensi  dell'art.   29   del   regolamento   concernente
l'organizzazione ed il funzionamento dell'Autorita'; 
 
                              Delibera: 
 
 
                           Articolo unico 
 
  1.  E'  sottoposto  a   consultazione   pubblica   lo   schema   di
provvedimento, allegato A alla presente delibera, di cui forma  parte
integrante, recante «Piano di numerazione automatica dei canali della
televisione digitale terrestre, in chiaro e a pagamento, modalita' di
attribuzione dei numeri ai fornitori di servizi di media  audiovisivi
autorizzati alla  diffusione  di  contenuti  audiovisivi  in  tecnica
digitale terrestre e relative condizioni di utilizzo». 
  2. E' sottoposta a consultazione pubblica, allegato B alla presente
delibera, di cui forma parte integrante, lo schema  di  provvedimento
recante  integrazioni  della  delibera   216/00/CONS   e   successive
integrazioni. 
  3. Le modalita' di consultazione  sono  stabilite  nell'allegato  C
alla presente delibera. 
  La presente delibera e' pubblicata, priva degli allegati A, B e  C,
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica  italiana  e  integralmente
nel Bollettino ufficiale e sul sito web dell'Autorita'. 
    Roma, 16 aprile 2010 
 
                                              Il presidente: Calabro' 
 
I commissari relatori: Mannoni - Napoli