DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 6 aprile 2012 

Revoca dello stato di emergenza nel territorio della regione autonoma
Friuli-Venezia Giulia, in ordine alla situazione  socio-economico  ed
ambientale determinatasi nella laguna di Marano - Grado. (12A04525) 
(GU n.94 del 21-4-2012)

 
 
 
                            IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; 
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; 
  Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n.  343,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei  Ministri  del  3
maggio 2002, con il quale e' stato dichiarato lo stato  di  emergenza
nel territorio della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia in ordine
alla situazione socio-economico ambientale determinatasi nella laguna
di Marano - Grado; 
  Vista l'ordinanza del Ministro dell'interno pro-tempore delegato al
coordinamento della protezione civile n. 3217 del 3  giugno  2002,  e
successive modifiche ed integrazioni; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del  23
dicembre 2011, con il quale lo  stato  d'emergenza  sopra  citato  e'
stato prorogato, da ultimo, fino al 30 aprile 2012; 
  Considerato che le dichiarazioni degli stati di emergenza, ai sensi
del sopra citato art. 5,  comma  1,  della  legge  n.  225/1992  sono
adottate per fronteggiare situazioni che per intensita' ed estensione
non  possono  essere  contrastate  con  l'utilizzo  degli   strumenti
previsti dalla normativa ordinari; 
  Considerato che il sopra  richiamato  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei Ministri del 3 maggio 2002 e' stato adottato sulla base
della prospettazione, da parte della regione autonoma  Friuli-Venezia
Giulia di una situazione di inquinamento ambientale di gravita'  tale
da richiedere l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari; 
  Considerato altresi' che i successivi decreti di proroga sono stati
parimenti adottati in considerazione della rappresentazione, da parte
della medesima regione, del permanere di una situazione di  emergenza
con conseguente necessita' di mantenimento del regime straordinario e
derogatorio per  la  prosecuzione  degli  interventi  di  risanamento
ambientale nella laguna di Marano e Grado; 
  Considerato che il notevole lasso di tempo intercorso  dalla  prima
dichiarazione dello stato di emergenza, nonche' il correlato contesto
operativo, in cui tutti gli interventi di carattere  straordinario  e
derogatorio  sono  stati  gia'  da  tempo  avviati,  evidenziano  una
situazione nella quale puo' ritenersi  oramai  raggiunto  l'obiettivo
utilmente perseguibile ai sensi di quanto  previsto  dalla  normativa
vigente in materia; 
  Visti gli esiti dell'incontro tenutosi presso il Dipartimento della
protezione civile della Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri  il
giorno 5 marzo 2012; 
  Tenuto  conto  che  sono  venute  meno  le  ragioni   che   avevano
giustificato  la  dichiarazione  dello  stato  di  emergenza  di  cui
trattasi; 
  Ravvisata, quindi, la necessita' di  procedere  alla  revoca  dello
stato di emergenza in rassegna; 
  Vista la nota del Ministro dell'ambiente del 26 marzo 2012; 
  Vista la nota della regione autonoma Friuli Venezia Giulia  del  26
marzo 2012; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione del 6 aprile 2012; 
 
                              Decreta: 
 
  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma  1,  della  legge  24
febbraio 1992,  n.  225,  in  considerazione  di  quanto  esposto  in
premessa, e' revocato lo stato  di  emergenza  nel  territorio  della
regione autonoma Friuli-Venezia Giulia,  in  ordine  alla  situazione
socio-economico ambientale determinatasi nella  laguna  di  Marano  -
Grado. 
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana. 
 
    Roma, 6 aprile 2012 
 
                                                 Il Presidente: Monti