MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

DECRETO 10 maggio 2012 

Riconoscimento, alla sig.ra  Toderas  Doina  Lavinia,  di  titolo  di
studio estero abilitante all'esercizio in Italia della professione di
ingegnere. (12A05721) 
(GU n.123 del 28-5-2012 - Suppl. Ordinario n. 107)

 

 

				 
                        IL DIRETTORE GENERALE 
                       della giustizia civile 

 
   Vista l'istanza della sig.ra Toderas Doina Lavinia, nata  a  Alesd
(Romania) il 3.11.1978, cittadina rumena,  diretta  ad  ottenere,  ai
sensi dell'art. 16  del  d.lgs.  n.  206/07,  il  riconoscimento  del
proprio titolo  accademico  professionale  di  "Inginer  in  profilul
ingineria  mediului,  specializarea  Ingineria  mediului"  conseguito
nella sessione giugno 2002 presso l'"Universitatea  din  Oradea",  ai
fini dell'accesso all'albo degli ingegneri - sezione A settore civile
ambientale e l'esercizio in Italia della omonima professione; 
  Visti gli articoli 1 e 8 della  legge  29  dicembre  1990  n.  428,
recante  disposizioni  per  l'adempimento   di   obblighi   derivanti
dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea; 
  Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206 di  attuazione
della direttiva n.  2005/36/CE  del  7  settembre  2005  relativa  al
riconoscimento delle qualifiche professionali; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001,  n.
328  contenente  "Modifiche  ed  integrazioni  della  disciplina  dei
requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative  prove
per l'esercizio di talune professioni, nonche' della  disciplina  dei
relativi ordinamenti"; 
  Tenuto conto che la sig.ra Toderas ha documentato di aver  maturato
esperienza professionale; 
  Viste le determinazioni delle Conferenze di  Servizi  nelle  sedute
del 21 settembre 2010, del 1° aprile 2011, del 17 novembre 2011,  del
20 gennaio 2012 e del 15 marzo 2012; 
  Considerato che, il riconoscimento come ingegnere civile-ambientale
presupporrebbe  da  parte  della   richiedente   un'acquisizione   di
conoscenze in ambito civile-strutturale che richiederebbe  un  intero
corso  di  studi  per  cui   il   riconoscimento   per   il   settore
civile-ambientale e' impossibile, ma che si puo' invece procedere per
il riconoscimento per il settore industriale,  grazie  all'esperienza
pratica prodotta; 
  Preso atto che la sig.ra Toderas, a seguito  di  nota  dell'ufficio
procedente, aveva chiesto di ottenere il riconoscimento parziale  per
la Sezione A, settore civile-ambientale; 
  Preso atto che il C.N.I., nel corso della conferenza del 20 gennaio
2012 ha  rivisto  la  propria  posizione  espressa  nel  corso  della
conferenza di  novembre  2011  e  si  e'  opposto  al  riconoscimento
parziale, in quanto manca, nell'ordinamento italiano,  una  norma  di
riferimento specifica che regolamenti l'accesso parziale  sia  da  un
punto di vista giuridico che applicativo; 
  Vista la sentenza 2006/C 60/04 del 19 gennaio 2006 della  Corte  di
Giustizia delle Comunita' Europee, che  ha  introdotto  il  principio
dell'accesso parziale, affermando che la  direttiva  89/48/CEE  (oggi
2005/36/CE) non osta a che  si  proceda  al  riconoscimento  parziale
della qualifica professionale posseduta da un richiedente  che  abbia
una formazione accademico-professionale limitata  rispetto  a  quella
prevista  nello  Stato  ospitante,  lasciando  comunque  allo   Stato
ospitante la possibilita' di non consentire l'accesso parziale ad una
professione, qualora sia possibile colmare  le  differenze  formative
con misure compensative; 
  Considerato che nella fattispecie considerata, l'interessata non si
trova  nella  situazione  di  preclusione   dalla   possibilita'   di
stabilirsi in Italia ai sensi della direttiva 2006/36/CE, ma anzi, da
un lato, ha gia' avuto, sulla base dello stesso titolo in  forza  del
quale aveva chiesto il  riconoscimento  parziale,  il  riconoscimento
come  perito  industriale,  professione  alla  quale  corrisponde  il
profilo formativo professionale della sig.ra Toderas;  d'altro  lato,
l'interessata puo' avere tale riconoscimento, previo  superamento  di
misura compensativa, come ingegnere, ma per  il  settore  industriale
(sez. A) e non per il settore civile ambientale da lei richiesto; 
  Ritenuta pertanto la non  applicabilita'  di  tale  principio  alla
fattispecie; 
  Considerato il conforme parere  del  rappresentante  del  Consiglio
Nazionale di Categoria nella seduta sopra indicata; 
  Rilevato   che   vi   sono    differenze    tra    la    formazione
accademico-professionale richiesta in Italia  per  l'esercizio  della
professione di ingegnere - sezione A settore industriale e quella  di
cui e' in possesso l'istante, per  cui  e'  necessario  applicare  le
misure compensative; 
  Visto l'art. 22 n. 1 del decreto legislativo n. 206/2007; 


				 
                              Decreta: 

 
  Alla sig.ra Toderas  Doina  Lavinia,  nata  a  Alesd  (Romania)  il
3.11.1978, cittadina rumena, e' riconosciuto il titolo di "Inginer in
profilul  ingineria  mediului,  specializarea   Ingineria   mediului"
conseguito nella sessione giugno  2002  presso  l'"Universitatea  din
Oradea",  quale  titolo  valido  per  l'iscrizione   all'albo   degli
"ingegneri" sezione A  -  settore  industriale  e  l'esercizio  della
professione in Italia. 
  Detto riconoscimento e' subordinato, a scelta della richiedente, al
superamento di una prova attitudinale  oppure  al  compimento  di  un
tirocinio di adattamento assistito sui  medesimi  argomenti,  per  un
periodo di mesi trenta. 
  La prova attitudinale, ove oggetto  di  scelta  della  richiedente,
vertera' sulle seguenti materie scritte e orali:  1)  Costruzioni  di
macchine; 2) Impianti elettrici; 3) Impianti termoidraulici; inoltre,
vertera' sulle seguenti materie orali: 4)  Tecnologia  meccanica;  5)
Impianti industriali. 
  La candidata, per essere ammessa a sostenere la prova attitudinale,
dovra' presentare al Consiglio nazionale degli ingegneri  domanda  in
carta legale, allegando la copia autenticata del presente decreto. La
commissione, istituita  presso  il  Consiglio  nazionale  stesso,  si
riunisce su convocazione del  presidente  per  lo  svolgimento  delle
prove di esame, fissandone il calendario.  Della  convocazione  della
commissione e del calendario fissato per le prove e'  data  immediata
notizia  all'interessato,  al  recapito  da  questi  indicato   nella
domanda. 
  La prova attitudinale,  volta  ad  accertare  la  conoscenza  delle
materie indicate nel testo  del  decreto,  si  compone  di  un  esame
scritto ed un esame orale da svolgersi in lingua italiana. 
  L'esame scritto consiste  nella  redazione  di  progetti  integrati
assistiti da relazioni tecniche concernenti  le  materie  come  sopra
individuate. 
  L'esame  orale  consiste  nella  discussione  di  brevi   questioni
tecniche  vertenti  sulle  materie  individuate  ed  altresi'   sulle
conoscenze di ordinamento e deontologia professionale del  candidato.
La candidata potra' accedere all'esame orale solo se abbia  superato,
con successo, quello scritto. 
  La    commissione    rilascia    all'interessata     certificazione
dell'avvenuto  superamento  dell'esame,   al   fine   dell'iscrizione
all'albo degli ingegneri - sezione A settore industriale. 
  Il  tirocinio  di  adattamento:  ove  oggetto   di   scelta   della
richiedente, e' diretto ad ampliare ed approfondire le conoscenze  di
base, specialistiche e  professionali  relative  alle  materie  sopra
individuate. La richiedente presentera' al Consiglio nazionale  degli
ingegneri domanda in carta legale allegando la copia autenticata  del
presente provvedimento, nonche' la  dichiarazione  di  disponibilita'
dell'ingegnere tutor. 
  Detto  tirocinio  si  svolgera'   presso   un   ingegnere,   scelto
dall'istante  tra  i  professionisti  che  esercitino  nel  luogo  di
residenza della richiedente e che abbiano un'anzianita' di iscrizione
all'albo professionale di almeno cinque anni. Il Consiglio  nazionale
vigilera' sull'effettivo  svolgimento  del  tirocinio,  a  mezzo  del
presidente dell'ordine provinciale. 

                 
    Roma, 10 maggio 2012 

				 
                                    Il direttore generale: Saragnano