COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 11 luglio 2012 

Fondo per lo sviluppo e la coesione  2007  -  2013.  Revisione  delle
modalita'  di  attuazione  del  meccanismo  premiale  collegato  agli
«Obiettivi di servizio» e riparto delle risorse residue. (Delibera n.
79/2012). (12A11598) 
(GU n.255 del 31-10-2012)

 
 
 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio
2006, recante disposizioni generali sul  Fondo  europeo  di  sviluppo
regionale, sul Fondo sociale europeo e sul  Fondo  di  coesione,  che
abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999 e visti  in  particolare  gli
articoli 27 e seguenti che prevedono l'adozione del Quadro strategico
nazionale (QSN) quale  strumento  per  la  programmazione  dei  detti
Fondi; 
  Visto il Quadro strategico nazionale Italia 2007-2013, adottato con
la decisione della Commissione europea n. C(2007)3329 del  13  luglio
2007; 
  Visto il paragrafo III. 4, del Quadro strategico nazionale relativo
agli obiettivi di servizio; 
  Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27  dicembre  2002,  n.  289
(legge finanziaria 2003) e  successive  modificazioni,  con  i  quali
vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle  finanze
e il Ministero delle  attivita'  produttive,  i  Fondi  per  le  aree
sottoutilizzate, coincidenti con  l'ambito  territoriale  delle  aree
depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art.
19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993; 
  Visto l'art. 11 della legge 1° gennaio 2003, n. 3, il quale prevede
che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato  di  un
codice unico di progetto (CUP); 
  Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio  2006,  n.  233,  di
conversione del decreto-legge 8 maggio 2006, n. 181, che  trasferisce
al  Ministero  dello  sviluppo  economico  il  Dipartimento  per   le
politiche di sviluppo e di coesione le funzioni di cui  all'art.  24,
comma 1, lettera c) del decreto legislativo 30 luglio 1999,  n.  300,
ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS); 
  Vista la legge 6 agosto  2008,  n.  133,  che  ha  convertito,  con
modificazioni, il decreto-legge  25  giugno  2008,  n.  112,  recante
disposizioni urgenti per lo sviluppo economico,  la  semplificazione,
la competitivita', la stabilizzazione della  finanza  pubblica  e  la
perequazione tributaria; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, della legge 30 luglio 2010, n. 122 -
di conversione del decreto-legge 31 maggio  2010,  n.  78  -  che  ha
attribuito al Presidente del Consiglio dei Ministri  le  funzioni  in
materia di politiche di sviluppo e di  coesione,  prevedendo  che  lo
stesso Presidente del Consiglio dei Ministri o il  Ministro  delegato
si avvalgano, per l'esercizio di tali funzioni, del Dipartimento  per
lo sviluppo e la coesione  economica  del  Ministero  dello  sviluppo
economico; 
  Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli
3 e 6  che  per  la  tracciabilita'  dei  flussi  finanziari  a  fini
antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il  CUP
ove  obbligatorio  ai  sensi  della  sopracitata  legge  n.   3/2003,
sanzionando la mancata apposizione di detto codice; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
disposizioni in materia di risorse aggiuntive e  interventi  speciali
per la rimozione degli squilibri economici e sociali,  in  attuazione
dell'art. 16 della legge delega 5 maggio 2009, n. 42 e in particolare
l'art. 4 del medesimo decreto legislativo, il quale  dispone  che  il
FAS  di  cui  all'art.  61  della  legge  n.   289/2002   assuma   la
denominazione di Fondo per lo sviluppo e  la  coesione  (FSC)  e  sia
finalizzato a dare unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme
degli  interventi  aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale  che  sono
rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse  aree  del
Paese; 
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del  29
luglio 2011, n. 3957, recante  disposizioni  urgenti  in  materia  di
protezione civile che, per l'emergenza rifiuti nel comune di Palermo,
ha previsto, all'art. 1, lo stanziamento  di  una  somma  pari  a  45
milioni di euro a  valere  sulle  risorse  del  FSC  destinate  dalla
delibera n. 166/2007 al meccanismo premiale «Obiettivi di servizio»; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del  13
dicembre 2011, con il quale e' stata conferita la delega al  Ministro
per la coesione territoriale ad esercitare  le  funzioni  di  cui  al
richiamato art. 7 della legge n. 122/2010 relative alla gestione  del
richiamato Fondo per lo sviluppo e la coesione; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in G.U.  n.  140/2003),  con  la  quale  questo  Comitato  ha
definito il sistema per l'attribuzione del Codice unico  di  progetto
(CUP), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui  al
punto 1.4 della delibera stessa; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004),  con
la quale  questo  Comitato  ha  stabilito  che  il  CUP  deve  essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e  contabili,  cartacei
ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e  deve
essere utilizzato nelle banche dati  dei  vari  sistemi  informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (G.U.
n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il QSN 2007-2013  e,  in
particolare, il punto 5 ove si e' disposto  l'accantonamento  di  una
quota pari al 30  percento  delle  risorse  del  FSC  attribuite  nel
periodo 2007-2013 al Mezzogiorno per costituire una riserva  generale
destinata, tra l'altro, a finanziare incentivi da attribuire in  base
al raggiungimento degli «Obiettivi di servizio»; 
  Vista la propria delibera 3 agosto 2007, n. 82 (G.U. n. 29/12/2007)
che  definisce  le  procedure  e  le  modalita'  di  attuazione   del
meccanismo premiale collegato agli «Obiettivi di servizio»; 
  Vista la delibera di questo Comitato 21 dicembre 2007, n. 166 (G.U.
n. 123/2008), relativa all'attuazione del Quadro strategico nazionale
(QSN) 2007-2013 e alla programmazione del FSC per lo stesso  periodo,
che destina l'importo di 3.012 milioni di euro al progetto «Obiettivi
di servizio»; 
  Vista la successiva delibera di questo Comitato 11 gennaio 2011, n.
1 - Allegato (G.U n. 80/2011) che ridefinisce  obiettivi,  criteri  e
modalita' di programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate
e, per effetto della riduzione della dotazione  finanziaria  disposta
dall'art. 2  del  decreto-legge  n.  78/2010,  ridetermina  l'importo
disponibile per il richiamato progetto  «Obiettivi  di  servizio»  in
2.409,60 milioni di euro; 
  Viste le delibere di questo Comitato n. 62/2011 (G.U. n.  304/2011)
e n. 78/2011 (G.U. n. 17/2012), con le quali sono disposte  ulteriori
riduzioni del  progetto  concernente  gli  «Obiettivi  di  servizio»,
rispettivamente  di  1.110,95  e  di  209,85  milioni  di  euro,  con
rideterminazione in 1.088,8 milioni di euro dell'importo destinato al
detto progetto; 
  Considerato che, al netto della  richiamata  finalizzazione  di  45
milioni di euro di cui all'OPCM n. 3957/2011 e  dell'assegnazione  di
12 milioni  di  euro  destinati  all'accompagnamento  dell'iniziativa
Obiettivi di servizio e alla produzione dei  relativi  indicatori  di
cui alle richiamate delibere nn. 82 e  166/2007,  risultano  1.031,80
milioni di euro residui disponibili  per  il  progetto  Obiettivi  di
servizio; 
  Visto il Piano di azione  coesione  concernente,  tra  l'altro,  il
miglioramento dei servizi pubblici collettivi al Sud, concordato  con
le regioni del Mezzogiorno e inviato alla Commissione europea  il  15
novembre 2011 e i successivi aggiornamenti del 3 febbraio  e  dell'11
maggio 2012; 
  Vista la proposta del Capo di Gabinetto, d'ordine del Ministro  per
la coesione territoriale n. 1464  del  18  giugno  2012  concernente,
nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e  la  coesione  2007-2013,  il
riparto e le modalita' di riprogrammazione della riserva premiale per
gli «Obiettivi di servizio», con  la  quale  e'  stata  trasmessa  la
relativa nota informativa e l'unito allegato tecnico, predisposti dal
Dipartimento per lo sviluppo e la  coesione  economica  -  Unita'  di
valutazione degli investimenti pubblici (UVAL); 
  Considerato che nella menzionata proposta si evidenzia che: 
    il sistema degli «Obiettivi di Servizio» prevedeva, per  le  otto
regioni meridionali e per il Ministero dell'istruzione, universita' e
ricerca, target quantificati per 11  indicatori  statistici  (di  cui
all'allegato 1 della delibera n. 82/2007) da  conseguire  al  2013  e
riferiti a quattro obiettivi relativi agli ambiti dell'istruzione (il
solo  rilevante  per  il  Ministero  dell'istruzione,  universita'  e
ricerca), dei servizi di cura per l'infanzia  e  gli  anziani,  della
gestione dei rifiuti urbani e del servizio idrico integrato; 
    alle  amministrazioni  si  chiedeva  un  impegno  a   programmare
interventi adeguati per il raggiungimento dei target,  attraverso  la
predisposizione di un Piano d'azione per gli «Obiettivi di servizio»,
prevedendo verifiche e attribuzioni di premi  intermedie  al  2009  e
finali al 2013; 
    la   significativita'   del    meccanismo    premiale    si    e'
progressivamente affievolita, a seguito  della  mancata  attribuzione
dei premi intermedi e successivamente, nel 2011,  con  il  richiamato
ridimensionamento a 1.031,80 milioni di euro, delle risorse  premiali
residue disponibili; 
  Considerato   inoltre   che   nella    proposta    si    sottolinea
l'opportunita',  nel  procedere  al  riparto  del  detto  importo  di
1.031,80 milioni di euro, di tenere conto degli sforzi compiuti dalle
amministrazioni nel perseguimento degli obiettivi fino al 2010 e  del
principio  delle  condizionalita'  ex  ante  previsto  per  la  nuova
programmazione  2014-2020,  di  cui   alla   relativa   proposta   di
regolamento generale del Parlamento europeo e del Consiglio; 
  Considerato  in  particolare  che,  nella  citata  proposta  e  nel
relativo allegato tecnico, viene previsto che per l'assegnazione  dei
premi intermedi sono aggiornate le risultanze istruttorie del  gruppo
tecnico centrale in base ai seguenti principi: 
    i  premi  potenziali  di  riferimento  per  ciascun  obiettivo  e
indicatore, preso atto delle minori risorse premiali complessivamente
disponibili, sono  decurtati  in  proporzione  alle  riduzioni  delle
risorse premiali complessive e rideterminati  in  257,95  milioni  di
euro per ciascuno dei quattro ambiti di riferimento  (in  materia  di
servizi di istruzione,  di  cura  all'infanzia  e  agli  anziani,  di
rifiuti e acqua) e appostati a ciascuno  degli  11  indicatori  nelle
precedenti proporzioni; 
    i coefficienti di premio sono ricalcolati sulla base  dei  valori
degli indicatori al 2010, ove disponibili, considerando  pero'  -  in
caso  di  mancato  avanzamento  dell'indicatore  -   il   dato   gia'
considerato nella precedente istruttoria del gruppo tecnico  se  piu'
favorevole all'amministrazione; 
    i coefficienti di premio sono calcolati rimuovendo il vincolo del
tetto del 50% per l'attribuzione del premio potenziale  nel  caso  di
riduzione della distanza tra target finale e valore di base superiore
al 50% anche per i casi in cui non sono disponibili  dati  aggiornati
al  2010,  ad  esclusione  delle  ipotesi  di   mancato   avanzamento
dell'indicatore  rispetto  alla  precedente  istruttoria  del  gruppo
tecnico; 
    rimangono ferme tutte le altre regole disposte dalla delibera  n.
82/2007  per  il  calcolo  dei  premi  intermedi  e  adottate   nella
precedente istruttoria del gruppo tecnico; 
  Considerato inoltre che, nella citata proposta si stabilisce che le
risorse disponibili dopo l'attribuzione del  premio  intermedio,  per
favorire il percorso verso il raggiungimento degli  obiettivi,  vanno
comunque assegnate alle amministrazioni interessate sulla base  della
chiave di riparto consolidata del FSC  e  debbono  essere  utilizzate
tenendo conto del richiamato principio di condizionalita'; 
  Visto il parere favorevole sulla proposta in esame  espresso  dalla
Conferenza Stato-regioni nella  seduta  del  6  giugno  2012  che  ha
previsto, inoltre, la devoluzione di un contributo di solidarieta'  a
favore di interventi per le scuole danneggiate dagli  eventi  sismici
iniziati il 20 maggio 2012 nella regione  Emilia-  Romagna  a  valere
sulle risorse disponibili dopo l'attribuzione del premio intermedio; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la odierna nota n.  2956-P,  predisposta  congiuntamente  dal
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero
dell'economia e delle finanze e posta a base  della  presente  seduta
del Comitato; 
  Su proposta del Ministro per la coesione territoriale; 
 
                              Delibera: 
 
  L'importo di  1.031,80  milioni  di  euro,  disponibile  sul  Fondo
sviluppo  e  coesione  (FSC)  per  il  finanziamento  del  meccanismo
premiale collegato agli «Obiettivi di servizio»  per  il  periodo  di
programmazione 2007- 2013, e' ripartito a favore delle  otto  regioni
meridionali interessate e del Ministero dell'istruzione,  universita'
e ricerca come segue. 
1. Ripartizione delle risorse 
  1.1  I  premi  intermedi  sono   determinati   e   attribuiti   per
amministrazione e obiettivi con  le  regole  di  calcolo  di  cui  al
documento  tecnico  allegato  alla  proposta  in  esame,  secondo  la
ripartizione riportata nella seguente tabella 1 per un importo totale
pari a complessivi 326.390.048 euro. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
  1.2 Le risorse disponibili dopo l'attribuzione dei premi intermedi,
pari  a  705.409.952  euro,  sono  ripartite  tra  le  otto   regioni
meridionali interessate sulla base della chiave di  riparto  del  FSC
applicata  al  totale  delle  risorse  residue  per  obiettivo   dopo
l'assegnazione dei premi intermedi e, per l'obiettivo istruzione, tra
le  otto  regioni  meridionali  e   il   Ministero   dell'istruzione,
universita' e ricerca sulla base della chiave di  riparto  specifica,
secondo l'articolazione riportata nella seguente tabella 2. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
  1.3 A valere sul citato importo di 705.409.952 euro, una  quota  di
50.000.000  euro  viene  destinata,  a  titolo   di   contributo   di
solidarieta',  al  finanziamento  di   interventi   per   le   scuole
danneggiate dagli eventi sismici iniziati il  20  maggio  2012  nella
regione   Emilia-Romagna,   con   onere   posto   a   carico    delle
amministrazioni interessate agli «Obiettivi di  servizio»  in  misura
proporzionale alle singole quote di  riparto  del  detto  importo  di
705.409.952  euro,  come  previsto  nel   richiamato   parere   della
Conferenza Stato-regioni del 6 giugno 2012. La relativa  ripartizione
e' riportata nella seguente tabella 3 che  aggiorna,  di  conseguenza
gli importi totali delle risorse residue assegnate della tabella 2. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
2. Attuazione e monitoraggio 
  2.1 Il  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la  coesione  economica
assicurera' la disponibilita' dei  dati  per  il  monitoraggio  degli
«Obiettivi di servizio» e l'attivita' di valutazione  dei  risultati,
avvalendosi delle risorse della delibera n. 166/2007 (punto  1.1.1  b
ii) non ancora utilizzate. 
  2.2 Il gruppo tecnico centrale di accompagnamento, operante  presso
il Dipartimento per  lo  sviluppo  e  la  coesione  economica,  viene
modificato nel gruppo  tecnico  dei  referenti  degli  «Obiettivi  di
servizio»  cui  partecipano  tutti  i  referenti  regionali  per  gli
Obiettivi di servizio e il Ministero dell'istruzione,  universita'  e
ricerca per l'obiettivo istruzione. Il  gruppo  tecnico,  che  rimane
coordinato dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione  economica,
opera per  assicurare  l'accompagnamento  nell'attuazione  del  nuovo
sistema e per definire iniziative comuni. 
  2.3 Le amministrazioni centrali attuatrici del Progetto  di  azioni
di sistema e  assistenza  tecnica  a  supporto  degli  «Obiettivi  di
servizio» di cui alla delibera n. 82/2007  (punto  3),  proseguiranno
nel sostegno  alle  amministrazioni  regionali,  in  accordo  con  il
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e tenendo conto,
nella  definizione  delle  attivita'  da  realizzare,  dei  risultati
pregressi e delle effettive esigenze che emergeranno  alla  luce  dei
nuovi indirizzi, avvalendosi delle risorse della delibera n. 166/2007
(punto 1.1.1 b iii) non ancora utilizzate. 
  2.4 Le amministrazioni regionali e  il  Ministero  dell'istruzione,
universita' e ricerca continueranno ad aggiornare il Piano di  azione
degli «Obiettivi di servizio» gia'  redatto  ai  sensi  della  citata
delibera n. 82/2007 (punto 1) e a predisporre i rapporti  annuali  di
esecuzione. 
3. Regole per l'utilizzo dei premi intermedi e delle risorse  residue
da parte delle amministrazioni assegnatarie 
  3.1 I premi intermedi di cui alla  precedente  tabella  1  dovranno
essere di norma utilizzati per l'obiettivo di riferimento  a  cui  il
premio si riferisce, fatta salva la possibilita'  di  motivare  e  di
concordare  con  il  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la  coesione
economica il loro utilizzo in uno  o  piu'  degli  altri  ambiti  del
sistema. La  possibilita'  di  non  utilizzare  le  risorse  premiali
nell'ambito in cui queste sono maturate e' giustificata nel  caso  in
cui in tale  ambito  siano  gia'  stati  conseguiti  i  target  degli
«Obiettivi di servizio», oppure siano gia' stati finanziati e avviati
gli interventi necessari per il raggiungimento dei  target.  Inoltre,
lo  spostamento  delle  risorse  premiali  in  altri   ambiti   degli
«Obiettivi di Servizio» puo' essere giustificato nel caso in  cui  si
dimostri che la  concentrazione  di  risorse  e'  risolutiva  per  il
conseguimento dell'obiettivo previsto. 
  3.2 Nel definire l'utilizzo delle risorse premiali  per  i  diversi
obiettivi, le regioni dovranno valutare se e come  destinare  risorse
ai  comuni  e   agli   altri   enti   del   territorio   responsabili
dell'erogazione  dei  servizi,  quando  cio'  sia  stato  oggetto  di
decisioni formali. 
  3.3 Le risorse residue di cui alla  precedente  tabella  3  saranno
utilizzate per uno o piu' degli ambiti originari degli «Obiettivi  di
servizio», sulla base dei risultati gia'  conseguiti  o  conseguibili
rispetto ai target previsti. 
  3.4 L'utilizzo delle risorse residue sara' subordinato al  rispetto
di alcuni requisiti necessari per garantire l'efficace  realizzazione
degli interventi, in linea con i seguenti principi: 
    la funzionalita'  degli  interventi  proposti  al  raggiungimento
degli obiettivi; 
    la concreta fattibilita' degli interventi proposti; 
    il recepimento degli orientamenti e delle  normative  comunitarie
rilevanti per l'efficacia nell'ambito in cui si propone di effettuare
gli interventi. 
  3.5 Tali principi troveranno  specificazione  operativa,  per  ogni
regione e per il Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca, in
accordo  con  il  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e   la   coesione,
considerate le proposte delle amministrazioni e  l'aggiornamento  dei
Piani d'azione degli «Obiettivi di servizio». 
  3.6  L'aggiornamento  dei  Piani  d'azione  degli   «Obiettivi   di
servizio», da definire entro il 31 ottobre 2012 (confermando cosi' la
tempistica gia' disposta  per  i  rapporti  annuali  di  esecuzione),
dovra'  fornire  un  quadro  completo  e  attuale  degli   interventi
realizzati, in corso e previsti per il conseguimento degli  obiettivi
di ciascun ambito, con tutte  le  fonti  ordinarie  e  aggiuntive  di
finanziamento disponibili. Tra questi interventi saranno  evidenziati
in modo distinto  quelli  che  si  intende  finanziare  con  i  premi
intermedi e quelli che si intende finanziare con le risorse  residue,
con indicazione dei relativi cronoprogrammi. Nei Piani verra' inoltre
aggiornato il quadro delle azioni di tipo  normativo,  regolamentare,
organizzativo e gestionale necessarie  per  l'efficace  realizzazione
degli interventi e il rispetto dei  principi  di  cui  ai  precedenti
punti 3.4 e 3.5. 
  3.7 In considerazione dell'adozione di regole  anticipatorie  della
programmazione 2014-2020, l'insieme degli interventi finanziati con i
premi intermedi e con le risorse residue entrera'  a  far  parte  del
Piano  d'azione  coesione   del   quale   seguira'   le   regole   di
programmazione, monitoraggio e valutazione. 
  3.8 In fase di aggiornamento dei Piani di azione  degli  «Obiettivi
di  servizio»,  il  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la  coesione,
concordera' con le singole amministrazioni, sulla base di appropriata
istruttoria tecnica, le schede di  utilizzo  dei  premi  intermedi  e
delle risorse residue che costituiranno poi parte del Piano di azione
coesione e saranno allegate al Piano di azione  degli  «Obiettivi  di
servizio» per la singola  amministrazione.  Tali  schede  conterranno
tutte le  informazioni  utili  all'identificazione  degli  interventi
previsti  e  dei  relativi  soggetti  attuatori,   degli   indicatori
pertinenti,  dei  cronoprogrammi  e   degli   impegni   assunti   per
consentirne la corretta attuazione. 
  3.9  L'attuazione  degli  interventi,  sulla  base  dei   contenuti
concordati nelle  schede  di  utilizzo  dei  premi  e  delle  risorse
residue, avverra' con gli strumenti di attuazione diretta di cui alle
delibera n. 166/2007 (punto 2.4.3). 
  3.10 Le risorse premiali e residue  potranno  essere  trasferite  a
partire dal gennaio  2013,  dopo  il  perfezionamento  delle  schede,
secondo le modalita' gia' previste  per  le  risorse  del  FSC  dalla
delibera n. 166/2007 (punto 7.1). Il  monitoraggio  degli  interventi
avverra' secondo le  modalita'  previste  per  tutti  gli  interventi
finanziati dal FSC per il periodo 2007-2013 e prevedra' anche -  come
per tutti gli interventi pertinenti il Piano d'azione coesione  -  un
codice identificativo che riconduca gli  interventi  finanziati  alle
risorse  premiali  e  alle  risorse  residue  degli   «Obiettivi   di
servizio». L'attuazione concreta, e quindi la spesa relativa,  dovra'
essere realizzata secondo i cronoprogrammi e, comunque, non oltre  il
periodo gia' previsto dalla delibera  n.  166/2007  (punto  7.2)  per
l'impiego delle risorse assegnate a  valere  sulle  risorse  premiali
degli «Obiettivi di servizio». 
  3.11 Il CUP assegnato agli interventi di cui alla presente delibera
va evidenziato, ai sensi della richiamata delibera n. 24/2004,  nella
documentazione  amministrativa  e  contabile  riguardante   i   detti
interventi. 
    Roma, 11 luglio 2012 
 
                                                 Il Presidente: Monti 
Il Segretario: Barca 

Registrato alla Corte dei conti il 18 ottobre 2012 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze registro n. 9, Economie e finanze, foglio n. 321