N. 53 RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE 15 aprile 2013

Ricorso per questione di legittimita'  costituzionale  depositato  in
cancelleria il 15 aprile  2013  (del  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri). 
 
Lavoro - Norme della Regione  Sardegna  in  materia  di  sostegno  al
  reddito dei  lavoratori  in  regime  di  ammortizzatori  sociali  -
  Copertura degli oneri derivanti con  risorse  a  valere  sulle  UPB
  S04.06.005 e S06.06.004 del bilancio della Regione per  l'esercizio
  2013 - Ricorso del Governo - Denunciata inidoneita' della  prevista
  copertura per  carenza  assoluta  del  presupposto  autorizzatorio,
  risultando non ancora approvato in via definitiva il  bilancio  per
  l'esercizio 2013 - Contrasto con  il  principio  di  equilibrio  di
  bilancio - Violazione della competenza  legislativa  statale  nella
  materia del coordinamento della finanza pubblica  -  Richiamo  alla
  sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 2012. 
- Legge della Regione Sardegna 1° febbraio 2013, n. 2, artt. 8, comma
  1, e 9, comma 2. 
- Costituzione, artt. 81, comma quarto, e 117, comma terzo. 
(GU n.19 del 8-5-2013 )
    Ricorso del Presidente del Consiglio dei Ministri,  rappresentato
e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato presso  cui  Uffici  in
Roma, via dei Portoghesi 12,  e'  domiciliato,  nei  confronti  della
Regione Sardegna in persona del suo Presidente per  la  dichiarazione
della illegittimita' costituzionale della legge regionale l  febbraio
2013, n. 2, recante: «Autorizzazione all'intervento finanziario della
SFIRS   S.p.a.   per   l'infrastrutturazione,    il    risparmio    e
l'efficientamento energetico dell'area industriale  di  Portovesme  -
Sulcis,  incremento  della  dotazione   finanziaria   relativa   agli
interventi per il Parco geominerario e norme urgenti in  ma-teria  di
sostegno al reddito  dei  lavoratori  in  regime  di  ammortizza-tori
sociali» (B.U. Sardegna 7.2.2013, n. 7). 
    La legge regionale in epigrafe indicata risulta  illegittima  per
le seguenti ragioni. 
    Gli articoli 8, comma 1, e 9, conuma 2, provvedono alla copertura
degli oneri derivanti, rispettivamente, dall'articolo 7, comma  1,  e
dall'articolo  9,  con  risorse  a  valere  sulle  UPB  S04.06.005  e
S06.06.004 del bilancio della Regione per l'esercizio 2013. 
    Al riguardo occorre rilevare che  detto  bilancio,  a  tutt'oggi,
risulta  ancora  non  approvato   in   via   definitiva   dall'organo
assembleare regionale, per cui il regime gestionale  e  programmatico
attualmente vigente  per  l'anno  in  corso  nella  Regione  Sardegna
soggiace alle disposizioni di cui alla legge  regionale  17  dicembre
2012, n. 26, recante l'autorizzazione all'esercizio  provvisorio  del
bilancio per l'anno 2013 (c.d. esercizio provvisorio). 
    La sopra  prevista  copertura  risulta,  pertanto,  inidonea  per
carenza assoluta del presupposto normativo autorizzatorio. 
    La Corte Costituzionale, con costante giurisprudenza,  confermata
anche  dalla  recente  sentenza  n.  70/2012,  ha  affermato  che  la
copertura  deve  essere  «credibile,  sufficientemente  sicura,   non
arbitraria o irrazionale» (sentenze n. 106 del 2011, n. 68 del  2011,
n. 141 e n. 100 del 2010, n. 213 del 2008, n. 384 del 1991 e n. 1 del
1966). 
    Per tale motivo le disposizioni in esame si pongono in  contrasto
con il principio di equilibrio del bilancio contenuto  nell'art.  81,
quarto comma, nonche' con l'art. 117, terzo comma della Costituzione,
in materia di coordinamento della finanza pubblica. 
 
                               P.Q.M. 
 
    Si conclude perche' la legge regionale 1° febbraio  2013,  n.  2,
sia dichiarata costituzionalmente illegittima. 
    Si producono: 
    estratto della delibera del Consiglio dei Ministri del  27  marzo
2013; 
    relazione, allegata alla medesima delibera, della Presidenza  del
Consiglio dei Ministri , Dipartimento per gli  Affari  Regionali,  il
Turismo e lo Sport; 
          Roma, 5 aprile 2013 
 
                 L'Avvocato dello Stato: Palatiello