COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 27 settembre 2013 

Fondo per lo sviluppo e la coesione - Provincia autonoma di Trento  -
Riprogrammazione del Programma attuativo provinciale (PAP) 2007-2013.
(Delibera n. 70/2013). (14A00366) 
(GU n.20 del 25-1-2014)

 
 
 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visti gli articoli 60 e 61, della legge 27 dicembre  2002:  n.  289
(legge finanziaria 2003) e  successive  modificazioni,  con  i  quali
vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle  finanze
e il Ministero delle  attivita'  produttive,  i  Fondi  per  le  aree
sottoutilizzate (coincidenti con  l'ambito  territoriale  delle  aree
depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art.
19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993); 
  Visto l'art. 11, della legge  1°  gennaio  2003,  n.  3,  il  quale
prevede che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato
di un codice unico di progetto (CUP); 
  Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio  2006,  n.  233,  di
conversione del decreto legge 8 maggio 2006, n. 181, che  trasferisce
al  Ministero  dello  sviluppo  economico  il  Dipartimento  per   le
politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24,
comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.  300,
ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree  sottoutilizzate  (FAS)
di cui al citato art. 61, 
  Vista la legge 6 agosto  2008,  n.  133,  che  ha  convertito,  con
modificazioni, il decreto legge  25  giugno  2008,  n.  112,  recante
disposizioni urgenti per lo sviluppo economico,  la  semplificazione,
la competitivita', la stabilizzazione della  finanza  pubblica  e  la
perequazione tributaria; 
  Vista la legge 5 maggio 2009, n. 42, recante la delega  al  Governo
in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'art. 119  della
Costituzione e, in particolare, l'art.  16  che,  in  relazione  agli
interventi  di  cui  all'art.  119  della  Costituzione,  diretti   a
promuovere lo sviluppo  economico,  la  coesione  e  la  solidarieta'
sociale, a rimuovere gli squilibri economici e sociali e  a  favorire
l'effettivo  esercizio  dei  diritti  della   persona,   ne   prevede
l'attuazione attraverso  interventi  speciali  organizzati  in  piani
organici finanziati con risorse pluriennali; 
  Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196,  recante  disposizioni  in
materia di contabilita' e finanza pubblica; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, della legge 30 luglio 2010, n.  122,
che ha  attribuito  al  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  la
gestione del FAS, prevedendo che lo stesso Presidente  del  Consiglio
dei Ministri o il Ministro delegato si avvalgano, nella gestione  del
citato  Fondo,  del  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la  coesione
economica del Ministero dello sviluppo economico; 
  Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli
3 e 6  che  per  la  tracciabilita'  dei  flussi  finanziari  a  fini
antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il  CUP
ove  obbligatorio  ai  sensi  della  sopracitata  legge  n.   3/2003,
sanzionando la mancata apposizione di detto codice; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
disposizioni in materia di risorse aggiuntive e  interventi  speciali
per la rimozione di squilibri  economici  e  sociali,  in  attuazione
dell'art.  16,  della  richiamata  legge  delega  n.  42/2009  e   in
particolare l'art. 4  del  medesimo  decreto  legislativo,  il  quale
dispone che il FAS di cui all'art. 61 della legge n. 289/2002  assuma
la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC)  e  sia
finalizzato a dare unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme
degli interventi  aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale,  che  sono
rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse  aree  del
Paese; 
  Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 228, recante  disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
di stabilita' 2013); 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del  27
maggio 2013, con il quale e' stata conferita la  delega  al  Ministro
per la coesione territoriale ad esercitare  le  funzioni  di  cui  al
richiamato art. 7, della legge n.  122/2010  relative,  tra  l'altro,
alla gestione del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC); 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in Gazzetta  Ufficiale  n.  140/2003)  con  la  quale  questo
Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del  Codice  unico
di  progetto  (CUP),  che  deve   essere   richiesto   dai   soggetti
responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004),  con
la quale  questo  Comitato  ha  stabilito  che  il  CUP  deve  essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e  contabili,  cartacei
ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico  e  deve
essere utilizzato nelle banche dati  dei  vari  sistemi  informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (G.U.
n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il QSN  2007/2013  e  la
successiva delibera 21 dicembre  2007,  n.  166  (G.U.  n.  123/2008)
relativa all'attuazione del QSN e alla programmazione del FSC per  il
periodo 2007/2013; 
  Vista la delibera di questo Comitato 6 marzo 2009, n.  1  (G.U.  n.
137/2009) che, alla luce delle riduzioni  complessivamente  apportate
in  via  legislativa,  ha  ridefinito  le   risorse   FSC   2007/2013
disponibili in favore delle Regioni e delle Province autonome; 
  Vista la delibera di questo Comitato 11 gennaio 2011, n. 1 (G.U. n.
80/2011)   concernente   "Obiettivi,   criteri   e    modalita'    di
programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate, selezione e
attuazione degli investimenti per i periodi 2000/2006  e  2007/2013",
che ha ulteriormente aggiornato le risorse FSC 2007/2013  disponibili
in favore delle Regioni e Province autonome; 
  Vista la delibera di questo Comitato 20 gennaio 2012, n.  11  (G.U.
n. 83/2012), concernente la  presa  d'atto  del  Programma  attuativo
provinciale (PAP) - FSC 2007/2013 della Provincia autonoma di Trento; 
  Vista la delibera di questo Comitato 23 marzo 2012, n. 41 (G.U.  n.
138/2012) concernente fra  l'altro  le  modalita'  di  programmazione
delle risorse FSC 2007/2013 e in particolare il punto 2.1 che prevede
inoltre che siano sottoposte all'esame di  questo  Comitato,  per  la
relativa  presa  d'atto,  le   proposte   di   riprogrammazione   che
determinino,  all'interno  dei  programmi,   scostamenti   finanziari
superiori al  20%  del  valore  delle  risorse  FSC  programmate  per
ciascuna  azione  cardine/progetto  strategico,  ovvero  per  ciascun
asse/priorita' di riferimento; 
  Vista la proposta  n.  848  del  23  settembre  2013  del  Capo  di
Gabinetto del Ministro per la coesione  territoriale  e  la  relativa
documentazione istruttoria concernente la  parziale  riprogrammazione
del PAP - FSC 2007/2013 relativo alla Provincia autonoma di Trento; 
  Considerato  che  la  citata  proposta  e'  stata   preliminarmente
approvata dal Comitato di sorveglianza del Programma e favorevolmente
istruita dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica  ai
sensi delle citate delibere numeri 166/2007 e 41/2012; 
  Considerato che il PAP Trento, del valore  complessivo  di  risorse
FSC pari a 48,631 milioni di euro di  cui  alla  citata  delibera  n.
1/2011,  prevedeva  originariamente  due  interventi,  il   "Progetto
Manifattura" (azione cardine per un valore di 33,518 milioni di euro)
e il "Progetto Baite" (per un valore  di  13,654  milioni  di  euro),
oltre all'asse "Assistenza tecnica" (per un valore di  1,459  milioni
di euro); 
  Considerato altresi' che il valore complessivo aggiornato del  PAP,
rispetto agli iniziali 48,631 milioni di cui alla delibera n. 1/2011,
e' ora pari a 48,561 milioni di  euro  al  netto  del  contributo  di
solidarieta' disposto con la citata delibera  n.  41/2012  in  favore
delle zone terremotate della Regione Abruzzo, per un  importo  di  70
mila euro; 
  Considerato infine che la riprogrammazione proposta prevede che sia
escluso  dal  PAP  in  esame  il  "Progetto  Baite"  a  causa   delle
difficolta'  attuative   riscontrate   nella   interlocuzione   della
Provincia con  i  potenziali  soggetti  beneficiari,  che  il  valore
dell'asse "Assistenza Tecnica" sia  ridotto  a  70  mila  euro  posti
interamente a carico del bilancio provinciale e che  le  risorse  FSC
rese cosi' disponibili  siano  assegnate  ad  incremento  del  valore
finanziario dell'azione cardine  "Progetto  Manifattura",  che  viene
quindi incrementato da 33,518 a 48,561 milioni di euro; 
  Tenuto conto che il "Progetto Manifattura" - gia' individuato quale
azione  cardine  all'interno  dell'Asse  "Energia  e   Ambiente"   da
realizzare attraverso lo strumento dell'Accordo di  programma  quadro
(APQ) e per il quale e' garantita la compatibilita' con la  normativa
comunitaria relativa agli aiuti di Stato -  ha  l'obiettivo  di  dare
vita  ad  un  polo  operante  nel  campo  delle  green  technologies,
attraverso il  recupero  e  la  ristrutturazione  di  una  parte  del
compendio immobiliare dell'ex "Manifattura  Tabacchi"  -Rovereto,  al
fine di attrarre  e  catalizzare  una  pluralita'  di  iniziative  di
ricerca,  formazione,  assistenza  tecnica,  networking,   incentrate
sull'impresa, continuando un percorso  gia'  intrapreso  mediante  la
costituzione  sul  territorio   trentino   del   connesso   distretto
tecnologico; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art.  3,  della  delibera  30  aprile
2012, n. 62); 
  Vista la odierna nota n.  3839-P,  predisposta  congiuntamente  dal
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero
dell'economia e delle finanze, posta a base della presente seduta del
Comitato; 
  Su proposta del Ministro per la coesione territoriale; 
 
                             Prende Atto 
 
in  linea   con   la   proposta   richiamata   in   premessa,   della
riprogrammazione parziale del PAP 2007/2013 della Provincia  autonoma
di Trento, che comporta la destinazione integrale delle  risorse  FSC
al finanziamento dell'azione cardine "Progetto  Manifatture"  per  un
importo complessivo di 48,561 milioni di euro. 
 
                             Stabilisce 
 
1. Trasferimento delle risorse e governance del Programma. 
  1.1 Le risorse assegnate con la presente delibera  a  favore  della
Provincia autonoma di Trento sono trasferite  alla  medesima  Regione
secondo le disposizioni normative e le procedure vigenti  nell'ambito
del Fondo per Io sviluppo e la coesione e utilizzate nel rispetto del
patto di stabilita' interno. 
  1.2 Il Dipartimento per lo sviluppo  e  la  coesione  economica  e'
chiamato  a  verificare  l'efficace  funzionamento  dei  sistemi   di
gestione  e  controllo   del   Programma,   anche   con   riferimento
all'ammissibilita' e congruita' delle spese. 
2. Monitoraggio e pubblicita'. 
  2.1 Gli interventi  ricompresi  nel  Programma  saranno  monitorati
nell'ambito della Banca dati  unitaria  per  le  politiche  regionali
finanziate con risorse aggiuntive comunitarie e nazionali  in  ambito
QSN 2007/2013, istituita presso il Ministero  dell'economia  e  delle
finanze. 
  L'inserimento degli aggiornamenti sui singoli interventi avviene  a
ciclo continuo e aperto secondo  le  vigenti  modalita'  e  procedure
concernenti il monitoraggio delle risorse del FSC. 
  2.2 A cura del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica
e del Dipartimento per la programmazione  e  il  coordinamento  della
politica economica sara' data adeguata pubblicita'  all'elenco  degli
interventi ricompresi nel Programma e  finanziati  nell'ambito  della
citata azione  cardine,  nonche'  alle  informazioni  periodiche  sul
relativo stato di avanzamento, come risultanti dal  predetto  sistema
di monitoraggio. 
  Tutti gli interventi saranno oggetto  di  particolare  e  specifica
attivita' di comunicazione al pubblico secondo le modalita' di cui al
progetto "Open data". 
  2.3 Il CUP assegnato agli interventi ricompresi  nel  Programma  in
esame va evidenziato, ai sensi della richiamata delibera n.  24/2004,
nella documentazione amministrativa e contabile riguardante  i  detti
interventi. 
3. Norma finale. 
  Per quanto non espressamente previsto dalla  presente  delibera  si
applicano  le  disposizioni  normative   e   le   procedure   vigenti
nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione. 
    Roma, 27 settembre 2013 
 
                                       Il vice presidente: Saccomanni 
 
 
Il segretario generale: Girlanda 

Registrato alla Corte dei conti il 13 gennaio 2014 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, registrazione n. 123