MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

DECRETO 2 febbraio 2015 

Variazione della denominazione di una  varieta'  ortiva  iscritta  al
registro nazionale. (15A01327) 
(GU n.48 del 27-2-2015)

 
 
 
                        IL DIRETTORE GENERALE 
                        dello sviluppo rurale 
 
  Vista  la  legge  25  novembre  1971,  n.  1096,   che   disciplina
l'attivita' sementiera ed in particolare gli articoli  19  e  24  che
prevedono l'istituzione obbligatoria, per ciascuna specie di coltura,
dei  registri   di   varieta'   aventi   lo   scopo   di   permettere
l'identificazione delle varieta' stesse; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 ottobre 1973, n.
1065, recante "Regolamento di  esecuzione  della  legge  25  novembre
1971, n. 1096"; 
  Vista la legge 20 aprile 1976, n. 195, che modifica ed  integra  la
citata legge n. 1096/71, ed in particolare gli articoli  4  e  5  che
prevedono la suddivisione dei  registri  di  varieta'  di  specie  di
piante ortive e la loro istituzione obbligatoria; 
  Visto il decreto ministeriale 17  luglio  1976,  che  istituisce  i
registri delle varieta' di specie di piante ortive; 
  Visto l'art. 17-bis, terzo comma,  del  regolamento  di  esecuzione
della citata legge n. 1096/1971, approvato con decreto del Presidente
della Repubblica 8 ottobre 1973, n. 1065, e da ultimo modificato  dal
decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 2001,  n.  322,  che
disciplina l'uso  di  denominazioni  di  varieta'  gia'  iscritte  al
registro nazionale; 
  Visto il decreto ministeriale del 28/04/2014, n.  8904,  pubblicato
nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica  italiana  n.  112  del
16/05/2014, con il quale e' stata iscritta, nel relativo registro, le
varieta' di fagiolo nano denominata «Mantus», codice SIAN 3427; 
  Vista la nota n. 21735 del 30/10/2014, con la quale il responsabile
della conservazione in purezza, Royal Seeds  s.r.l.,  ha  chiesto  la
modifica della denominazione che identificala varieta' sopracitata in
«Virtus»; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999,  n.  300,  di  riforma
dell'organizzazione di governo a norma dell'art. 11  della  legge  15
marzo 1997, n. 59; 
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,  relativo  alle
"norme generali sull'ordinamento del  lavoro  alle  dipendenze  delle
amministrazioni pubbliche", in particolare l'art. 4, commi 1  e  2  e
l'art. 16, comma 1; 
  Visto il d.P.R. del  14  febbraio  del  2012,  n.  41,  recante  il
Regolamento  di  riorganizzazione  del  Ministero   delle   politiche
agricole alimentari e forestali; 
  Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali n. 12081 del 2  agosto  2012,  registrato  alla  Corte  dei
conti, recante individuazione degli uffici dirigenziali non generali; 
  Considerato che il controllo effettuato sulla  nuova  denominazione
proposta ha dato esito positivo e che la stessa e' stata  oggetto  di
pubblicazione nel «Bollettino delle varieta' vegetali» n. 05/2014; 
  Ritenuto che non sussistono motivi ostativi all'accoglimento  della
proposta sopramenzionata; 
 
                              Decreta: 
 
 
                           Articolo unico 
 
  La denominazione della varieta' di melone di seguito  elencata,  e'
modificata come indicato in tabella: 
 
 ===================================================================
 |        |       |              |                   |Responsabile |
 |        | Codice|              |                   |conservazione|
 | Specie | SIAN  | Denominazione|Nuova denominazione| in purezza  |
 +========+=======+==============+===================+=============+
 | Fagiolo|       |              |                   | Royal Seeds |
 |  nano  |  3427 |    Mantus    |      Virtus       |   s.r.l.    |
 +--------+-------+--------------+-------------------+-------------+
 
  Il presente decreto entrera'  in  vigore  il  giorno  successivo  a
quello  della  sua  pubblicazione  nella  Gazzetta  Ufficiale   della
Repubblica italiana. 
    Roma, 2 febbraio 2015 
 
                                     Il direttore generale: Cacopardi