MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

CONCORSO

Avviso relativo al reclutamento di quattro unita' di personale di cui
  all'articolo 1 della legge 68 del  12  marzo  1999,  da  inquadrare
  nella seconda area - fascia retributiva F1 - del  ruolo  unico  del
  personale  del  Ministero  dell'economia  e   delle   finanze,   da
  effettuarsi mediante richiesta numerica di avviamento al Centro per
  l'impiego della Citta' metropolitana di Torino. 
(GU n.17 del 3-3-2015)

 
    Ai sensi dell'art. 4 del decreto del Presidente della  Repubblica
18 giugno 1997, n. 246, si da' avviso che il Ministero  dell'economia
e delle finanze intende procedere all'assunzione di quattro unita' di
personale di cui all'art. 1 della legge 12  marzo  1999,  n.  68,  da
inquadrare nel profilo professionale di «coadiutore» (codice 5  -  ex
quarta qualifica funzionale) della seconda area - fascia  retributiva
F1 -, da destinare presso le sedi del Ministero dell'economia e delle
finanze ubicate nella citta' di Torino. 
    Sara'  cura  del  preposto  Centro  per  l'Impiego  della  Citta'
metropolitana di Torino avviare  gli  aventi  diritto  all'assunzione
iscritti nell'apposito elenco di cui  all'art.  8  della  sunnominata
legge  n.  68  del  1999,  pertanto,  non  saranno  prese  in  alcuna
considerazione le eventuali domande di  partecipazione  trasmesse  al
Ministero dell'economia e delle finanze dai soggetti  interessati  al
citato reclutamento. 
    I criteri, le modalita', nonche'  il  contenuto  delle  prove  di
idoneita' a  cui  dovranno  essere  sottoposti  i  candidati  saranno
visibili sul  sito  internet  del  Ministero  dell'economia  e  delle
finanze http://www.mef.gov.it  (voce:  Documenti  e  pubblicazioni  >
Concorsi) cui si rimanda per ulteriori comunicazioni. 
    Si precisa, infine che l'Amministrazione si riserva la  facolta',
in qualsiasi momento, di escludere dalla selezione quei candidati nei
confronti dei quali sia stata accertata  la  mancanza  dei  requisiti
prescritti per l'ammissione al pubblico impiego  e,  in  particolare,
qualora fosse accertata l'esistenza di situazioni,  anche  pregresse,
ritenute incompatibili con l'esercizio delle  funzioni  da  svolgere,
desunte da eventuali procedimenti penali che implichino l'aver  posto
in essere comportamenti  inconciliabili  con  le  attribuzioni  e  le
funzioni tipiche del posto da  ricoprire  e  con  l'espletamento  dei
compiti istituzionali del Ministero.