COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 23 dicembre 2015 

Fondo sviluppo e coesione -  riqualificazione  ambientale  dei  porti
minori di Bari. (Delibera n. 99/2015). (16A02281) 
(GU n.68 del 22-3-2016)

 
 
 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 28 gennaio 1994, n. 84 e  successive  modificazioni,
recante le norme di riordino della legislazione in materia portuale; 
  Vista la legge 31 luglio 2002, n.  179,  recante  «Disposizioni  in
materia  ambientale»  che  all'art.  21   individua   nella   Regione
l'autorita'   responsabile   dell'istruttoria    e    del    rilascio
dell'autorizzazione in materia di immersione di materiali  di  escavo
dei fondali marini e di ripascimento della fascia costiera; 
  Visto  il  decreto  legislativo  22  gennaio  2004,  n.  42,  e  in
particolare l'art. 142, comma 1, lettera a) che individua i territori
costieri di interesse paesaggistico; 
  Visti l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3 e gli articoli  3
e 6 della legge 13 agosto 2010, n. 136 in materia di codice unico  di
progetto (CUP) e le relative delibere attuative  di  questo  Comitato
(n. 143/2002 e n. 24/2004); 
  Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n.  152,  e  successive
modifiche, recante «Norme in materia  ambientale»  e  in  particolare
l'art.  109  che  reca  le  disposizioni  aggiornate  in  materia  di
immersione in mare di materiale derivante da attivita' di escavo e di
attivita'  di  posa  in  mare  di  cavi  e  condotte,  prevedendo  le
fattispecie in cui l'autorizzazione compete alle singole Regioni; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163,  e  successive
modifiche e integrazioni, che regola i contratti pubblici relativi  a
lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive  2004/17/CE
e 2017/18/CE; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n.  122,
che,  tra  l'altro,  attribuisce  al  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS),  di
cui all'art. 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289; 
  Visto l'art. 4 del decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,
recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive  ed  interventi
speciali per  la  rimozione  di  squilibri  economici  e  sociali  in
attuazione dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n.  42,  il  quale
dispone, tra l'altro, che il Fondo per le aree sottoutilizzate  (FAS)
di cui all'art. 61 della legge n. 289/2002 assume la denominazione di
Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) ed e'  finalizzato  a  dare
unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme  degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale   rivolti   al   riequilibrio
economico e sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Visto il decreto legislativo  29 dicembre  2011,  n.  229,  recante
«attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Visto il decreto-legge 24 gennaio  2012,  n.  1,  convertito  dalla
legge 24 marzo 2012, n. 27,  recante  «Disposizioni  urgenti  per  la
concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita'», e
in  particolare  l'art.  48  che  ha  introdotto,  tra  l'altro,   le
disposizioni in materia  di  dragaggio  dei  fondali  dei  porti  non
compresi nei siti di interesse nazionale; 
  Visto  l'art.  10  del  decreto-legge  31  agosto  2013,  n.   101,
convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, che
ha  ripartito  le  funzioni  relative  alla  politica  di   coesione,
attribuite precedentemente al  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la
coesione economica del Ministero dello  sviluppo  economico,  tra  la
Presidenza del Consiglio dei ministri e  l'Agenzia  per  la  coesione
territoriale, sottoposta alla vigilanza del Presidente del  Consiglio
dei ministri o del ministro delegato; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  23
aprile 2014 (Gazzetta Ufficiale n. 122 del 28 maggio  2014),  con  il
quale e' stata conferita al sottosegretario di Stato alla  Presidenza
del Consiglio dei ministri pro tempore, la delega  ad  esercitare  le
funzioni di  cui  al  richiamato  art.  7  della  legge  n.  122/2010
relative, tra l'altro, alla gestione del Fondo per lo sviluppo  e  la
coesione; 
  Vista la legge regionale della Regione Puglia del 30 novembre 2000,
n. 20 e in particolare l'art. 15, comma 2, che attribuisce ai  comuni
provvisti di porto e non sede di Autorita' portuale la delega per  le
attivita' di escavazione dei fondali; 
  Vista la legge regionale della Regione Puglia del 12  aprile  2001,
n. 11, e successive modifiche e integrazioni, recante le «Norme sulla
valutazione dell'impatto ambientale»; 
  Vista la legge regionale della Regione Puglia del 10  aprile  2015,
n. 17, che, nello stabilire le norme di  disciplina  della  tutela  e
dell'uso delle coste, all'art.  6,  comma  3,  conferisce  ai  comuni
costieri l'esercizio delle  funzioni  amministrative  in  materia  di
demanio marittimo; 
  Visto il decreto del Ministero dell'ambiente del  24  gennaio  1996
(Gazzetta Ufficiale n. 31/1996), recante  le  Direttive  inerenti  le
attivita' istruttorie per il rilascio  delle  autorizzazioni  di  cui
all'art. 11  della  legge  10  maggio  1976,  n.  319,  e  successive
modifiche ed integrazioni, relative allo scarico nelle acque del mare
o in ambienti ad esso contigui, di materiali provenienti da escavo di
fondali di ambienti marini o salmastri o di terreni litoranei emersi,
nonche' da ogni altra movimentazione di sedimenti in ambiente marino; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  15
dicembre 2014 (Gazzetta Ufficiale n.  15/2015),  recante  «Disciplina
dei compiti e delle attivita' del Dipartimento per  le  politiche  di
coesione»; 
  Vista la propria delibera 30 gennaio 2014, n. 21 con la quale  sono
stati approvati gli esiti della ricognizione delle  risorse  del  FSC
2007-2013 ai sensi della delibera di questo Comitato n. 94/2013; 
  Vista la propria delibera 20 febbraio 2015,  n.  24  con  la  quale
nell'ambito   della   regione   Puglia   e'   stata   approvata    la
riprogrammazione delle risorse del FSC ai sensi della citata delibera
n. 21/2014; 
  Vista la  nota  n.  1647  del  20  marzo  2015,  con  la  quale  il
sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio  dei  ministri
pro tempore ha chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno dei  lavori
di  questo  Comitato  della  proposta  di  assegnazione  di   risorse
finanziarie, a valere sulla dotazione della programmazione del  Fondo
per lo sviluppo e coesione 2007-2013, da destinare ad un programma di
interventi per la riqualificazione ambientale  dei  tre  porti  della
citta' di Bari denominati S. Spirito, San Giorgio e  Palese,  per  un
importo complessivo di euro 2.010.000; 
  Tenuto conto che alla suddetta nota n. 1647/2015 sono  allegate  la
nota informativa per questo Comitato,  predisposta  dal  Dipartimento
per le politiche di  coesione  della  Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri, e le tre schede progettuali corredate dai rispettivi quadri
economici, relative  ai  tre  interventi  sopra  citati,  predisposte
dall'Assessorato ai lavori pubblici del Comune di Bari; 
  Preso atto che nelle suddette schede progettuali sono  tra  l'altro
indicate le disposizione normative, tecniche e di attribuzione  delle
competenze concernenti l'attuazione degli interventi proposti; 
  Considerato che detti interventi riguardano la  bonifica  dei  siti
dei porti di S. Spirito, San Giorgio e Palese della  citta'  di  Bari
nell'ambito dei quali sono  previsti  il  trattamento  dei  materiali
dragati per la loro reimmissione in mare, il ripascimento di litorali
limitrofi o il conferimento in discarica dei materiali inidonei; 
  Considerato che, sotto il profilo operativo, nei tre  porti  citati
saranno effettuate le seguenti operazioni: 
    escavazione  dei   fondali   per   eliminare   l'interrimento   e
ripristinare la profondita' dei fondali; 
    nuova esecuzione della caratterizzazione (da aggiornare  rispetto
a quella eseguita nel 2006 ritenuta superata); 
    rilievo batimetrico dei fondali; 
    predisposizione degli atti amministrativi necessari ai fini delle
necessarie autorizzazioni; 
  Considerato che per tali interventi di dragaggio,  reimmissione  in
mare, ripascimento dei litorali limitrofi o l'eventuale  conferimento
in discarica sono previsti i seguenti costi progettuali: 
  a) euro 760.000,00 per l'intervento nel Porto di Santo Spirito dove
e' previsto il trattamento di un  volume  di  15.468  metri  cubi  di
materiali dragati; 
  b) euro  430.000,00  nel  porto  di  Palese  dove  e'  previsto  il
trattamento di un volume di 8.150 metri cubi di materiali dragati; 
  c) euro 820.000,00 nel porto di San Giorgio  dove  e'  previsto  il
trattamento di un volume di 17.200 metri cubi di materiali dragati; 
  Tenuto  conto  che  la  proposta  prevede  l'assegnazione  di  euro
2.010.000,00 di risorse FSC 2007- 2013, di cui  euro  510.000,00  per
l'anno 2016 e euro 1.500.000,00 per il  2017,  la  cui  copertura  e'
assicurata  dalle  risorse   sottratte   in   via   definitiva   alla
disponibilita'  delle  Regioni  del  Mezzogiorno  dalle  disposizioni
previste dalle delibere di questo Comitato numeri 21/2014 e  24/2015,
relativamente al mancato rispetto dei  termini  per  l'assunzione  di
impegni di spesa giuridicamente vincolanti; 
  Vista la nota n. 78846 del 16 ottobre  2015,  acquisita  agli  atti
della seduta  preparatoria  del  CIPE,  con  la  quale  il  Ministero
dell'economia  e  delle  finanze  ha  rappresentato   l'esigenza   di
specificare  l'imputazione  delle  risorse  da  utilizzare   per   la
copertura finanziaria, nonche' una diversa articolazione della spesa,
compatibile con i tempi di formalizzazione della delibera  e  con  lo
stadio progettuale degli interventi; 
  Vista la nota del Dipartimento per le politiche di coesione n. 1893
del 20 novembre 2015, con la quale e' stato trasmesso l'aggiornamento
della nota informativa per il CIPE nonche' la nota n. 279984  del  19
novembre 2015 con la quale il Sindaco del Comune di Bari ha precisato
che gli interventi nei tre porti di S. Spirito, San Giorgio e Palese,
oggetto della presente delibera, sono stati inseriti  nella  proposta
di programma triennale 2016-2018 delle opere pubbliche dell'Ente,  in
via di approvazione; 
  Vista la nota PCM-DPC 2197 del 18  dicembre  2015,  come  integrata
dalla  successiva  comunicazione  del  22  dicembre   acquisita   con
protocollo DIPE n. 5539 in pari data, con la  quale  il  Dipartimento
per le politiche di  coesione  ha  determinato  in  140.446.158  euro
l'ammontare della residua  disponibilita'  finanziaria  di  cui  alla
richiamata delibera n. 21/2014; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato; 
  Vista l'odierna nota  n.  5587-P,  predisposta  congiuntamente  dal
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero
dell'economia e delle finanze, e posta a base della  presente  seduta
del Comitato; 
  Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; 
 
                              Delibera: 
 
1. Assegnazione  di  una  dotazione  finanziaria  da  destinare  agli
  interventi di riqualificazione  ambientale  dei  porti  minori  nel
  Comune di Bari. 
 
  1.1. E' assegnato al Comune di Bari l'importo di 2.010.000,00 euro,
a valere su risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione afferenti
alla  programmazione  2007-2013,  da  destinare  agli  interventi  di
riqualificazione ambientale dei porti di Santo Spirito, San Giorgio e
Palese, di competenza comunale. 
  1.2. La copertura finanziaria  necessaria  al  finanziamento  degli
interventi proposti  e'  assicurata  dalla  quota  parte  di  risorse
sottratte in via definitiva alla  disponibilita'  delle  Regioni  del
Mezzogiorno dalle disposizioni della delibera di questo  Comitato  n.
21 del 30 giugno 2014. 
  1.3. Il finanziamento e' finalizzato all'esecuzione delle attivita'
di dragaggio e di bonifica dei fondali, necessari anche ad  eliminare
l'interrimento dell'area  portuale  e  a  ripristinare  una  adeguata
profondita' dei fondali per la sicurezza delle imbarcazioni. 
  1.4. Le operazioni  di  dragaggio  saranno  seguite  da  azioni  di
bonifica del sito mediante  trattamento  dei  materiali  rimossi  che
dovranno  essere  gestiti  in  conformita'  ed  in  coerenza  con  la
specifica normativa di settore. 
  1.5. La dotazione finanziaria di cui  al  punto  1.1.,  finalizzata
all'attuazione degli interventi di dragaggio dei fondali, trattamento
dei materiali ed eventuale loro reimmissione  in  mare,  ripascimento
dei litorali limitrofi o conferimento  in  discarica,  e'  articolata
secondo il riparto seguente: 
    a) euro 760.000,00 per l'intervento nel Porto di  Santo  Spirito,
per il quale e' previsto il trattamento di un volume di 15.468  metri
cubi di materiali dragati; 
    b) euro 430.000,00 nel porto di Palese per il quale  e'  previsto
il trattamento di un volume di 8.150 metri cubi di materiali dragati; 
    c) euro 820.000,00 nel porto di  San  Giorgio  per  il  quale  e'
previsto il  trattamento  di  un  volume  di  17.200  metri  cubi  di
materiali dragati. 
  1.6. L'assegnazione finanziaria approvata con la presente  delibera
e' articolata secondo il seguente profilo temporale: 
    euro 510.000,00 per il 2016; 
    euro 1.500.000,00 per il 2017. 
2. Modalita' attuative. 
  2.1 Le risorse di cui al punto 1.1. saranno trasferite al Comune di
Bari  ad  avvenuta  approvazione  del  piano  triennale  delle  opere
pubbliche del Comune,  nei  cui  elenchi  risultino  inseriti  i  tre
interventi oggetto di finanziamento con la presente delibera. 
  2.2 Gli interventi in oggetto dovranno risultare coerenti  con  gli
strumenti di pianificazione comunali e regionali. 
3. Monitoraggio degli interventi. 
  3.1. Il Comune di Bari presentera' al Dipartimento per le politiche
di coesione, affinche' sia inoltrata a questo Comitato, una relazione
finale sulla attuazione degli interventi finanziati con  la  presente
delibera. Tale relazione dovra' essere riferita a ciascun intervento,
con l'indicazione del codice unico  di  progetto,  la  descrizione  e
finalizzazione della relativa dotazione finanziaria assegnata nonche'
la relativa spesa effettuata. 
  3.2. Il monitoraggio degli interventi sara' assicurato dalla  Banca
Dati Unitaria istituita presso il  Ministero  dell'economia  e  delle
finanze, ai sensi del decreto legislativo n.  229/2011,  nella  quale
dovranno affluire i dati e le informazioni relative a ciascuno  degli
interventi finanziati con la presente delibera. 
  3.3. Gli interventi saranno sottoposti al  monitoraggio  ambientale
ante operam, in itinere e post operam mediante  l'utilizzo  di  sonde
multiparametriche e prelievi per la caratterizzazione  dei  sedimenti
in   termini   di   parametri   chimico-fisici,   microbiologici   ed
ecotossicologici. 
4. Disposizioni finali. 
  4.1. Gli interventi dovranno essere sottoposti  alla  procedura  di
verifica di assoggettabilita' a valutazione di impatto ambientale  ai
sensi dell'art. 16 della legge  regionale  della  regione  Puglia  12
aprile 2001, n. 11, recante  «Norme  sulla  valutazione  dell'impatto
ambientale», e dovranno acquisire tutte  le  autorizzazioni  previste
dalle norme vigenti. 
  4.2. Con riferimento all'intervento nel Porto di San Giorgio dovra'
essere valutata  la  sua  compatibilita'  con  il  Piano  di  assetto
idrogeologico  poiche'  il  sito  del  porto  e'  interessato   dalla
perimetrazione di aree a pericolosita' idraulica, alta  e  media,  in
corrispondenza della «Lama». 
  4.3. Per i tre interventi dovranno essere prese  in  considerazione
le eventuali implicazioni ambientali rispetto al Sito  di  importanza
comunitaria (SIC) «Poseidonieto San Vito-Barletta» ubicato  nell'area
marina contigua, seppur esterna, all'area di pertinenza del progetto. 
  4.4. I rifiuti classificati con i  codici  CER  170505  (fanghi  di
dragaggio contenenti sostanze pericolose se contaminate) o CER 170506
(fanghi di dragaggio, diversi da quelli di cui al  codice  170505  se
non  contenenti  sostanze  pericolose)   saranno   conferiti   presso
discariche e/o centri di raccolta/smaltimento autorizzati. 
  4.5. Per quanto non specificamente previsto dalla presente delibera
restano ferme  le  disposizioni  normative  e  le  procedure  vigenti
nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione, con  particolare
riguardo ai termini di assunzione delle  obbligazioni  giuridicamente
vincolanti,  alle  modalita'  di  revoca  dei  finanziamenti  e  alle
eventuali conseguenti riprogrammazioni. 
    Roma, 23 dicembre 2015 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
 
Il segretario: Lotti 

Registrato alla Corte dei conti il 3 marzo 2016 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze reg.ne  prev.  n.
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