MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

DECRETO 24 giugno 2016 

Conferma dell'incarico al Consorzio di tutela  del  Vitellone  Bianco
dell'Appennino Centrale a svolgere le funzioni di  cui  all'art.  14,
comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526 per la IGP  «Vitellone
Bianco dell'Appennino Centrale». (16A05333) 
(GU n.171 del 23-7-2016)

 
 
 
                        IL DIRETTORE GENERALE 
    per la promozione della qualita' agroalimentare e dell'ippica 
 
  Visto il  regolamento  (CE)  n.  1151/2012  del  Consiglio  del  21
novembre 2012 relativo ai regimi di qualita' dei prodotti agricoli ed
alimentari; 
  Viste le premesse sulle quali e' fondato  il  predetto  regolamento
(CE) n. 1151/2012 ed, in particolare, quelle relative  alle  esigenze
dei consumatori che,  chiedendo  qualita'  e  prodotti  tradizionali,
determinano  una  domanda  di  prodotti  agricoli  o  alimentari  con
caratteristiche specifiche riconoscibili, in particolare modo  quelle
connesse all'origine geografica. 
  Considerato  che  tali  esigenze  possono  essere  soddisfatte  dai
consorzi  di  tutela  che,  in   quanto   costituiti   dai   soggetti
direttamente coinvolti nella filiera produttiva, hanno  un'esperienza
specifica ed una conoscenza approfondita  delle  caratteristiche  del
prodotto; 
  Vista la legge 21 dicembre 1999, n. 526, recante  disposizioni  per
l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza  dell'Italia
alla Comunita' europea - legge comunitaria 1999; 
  Visto l'art. 14 della citata legge 21 dicembre 1999 n. 526,  ed  in
particolare il comma 15, che individua le  funzioni  per  l'esercizio
delle quali i Consorzi di tutela delle DOP, delle  IGP  e  delle  STG
possono   ricevere,   mediante   provvedimento   di   riconoscimento,
l'incarico corrispondente  dal  Ministero  delle  politiche  agricole
alimentari e forestali; 
  Visti i decreti  ministeriali  12  aprile  2000,  pubblicati  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale  n.  97
del  27  aprile  2000,  recanti  disposizioni  generali  relative  ai
requisiti  di  rappresentativita'  dei  Consorzi  di   tutela   delle
denominazioni  di  origine  protette  (DOP)   e   delle   indicazioni
geografiche  protette  (IGP)  e   individuazione   dei   criteri   di
rappresentanza negli organi sociali  dei  Consorzi  di  tutela  delle
denominazioni  di  origine  protette  (DOP)   e   delle   indicazioni
geografiche protette (IGP), emanati  dal  Ministero  delle  politiche
agricole alimentari e forestali in attuazione dell'art. 14, comma  17
della citata legge n. 526/1999; 
  Visto il  decreto  12  settembre  2000,  n.  410  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie  generale  n.  9
del 12 gennaio 2001 con il quale, in attuazione dell'art.  14,  comma
16, della  legge  n.  526/1999,  e'  stato  adottato  il  regolamento
concernente la ripartizione dei costi derivanti dalle  attivita'  dei
consorzi di tutela delle DOP e delle IGP incaricati dal Ministero; 
  Visto  il  decreto  12  ottobre  2000  pubblicato  nella   Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale n.  272  del  21
novembre 2000 con il quale, conformemente alle  previsioni  dell'art.
14, comma 15, lettera d) sono state impartite  le  direttive  per  la
collaborazione dei consorzi di tutela  delle  DOP  e  delle  IGP  con
l'Ispettorato centrale repressione frodi,  ora  Ispettorato  centrale
della  tutela  della  qualita'  e  repressione  frodi  dei   prodotti
agroalimentari (ICQRF), nell'attivita' di vigilanza; 
  Visto  il  decreto  10  maggio  2001,  pubblicato  nella   Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale n.  134  del  12
giugno 2001, recante integrazioni ai citati  decreti  del  12  aprile
2000; 
  Visto il decreto legislativo 19 novembre 2004  n.  297,  pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana -  Serie  generale
n. 293 del 15 dicembre 2004, recante «disposizioni  sanzionatorie  in
applicazione  del  regolamento  (CEE)  n.  2081/92,   relativo   alla
protezione delle indicazioni geografiche  e  delle  denominazioni  di
origine dei prodotti agricoli e alimentari»; 
  Visto il decreto 4 maggio 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - Serie generale - n.  112  del  16  maggio
2005, recante integrazione ai citati decreti del 12 aprile 2000; 
  Visto il decreto 4 maggio 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - Serie generale - n.  112  del  16  maggio
2005, recante modalita' di deroga all'art. 2 del citato  decreto  del
12 aprile 2000; 
  Visto il decreto 5 agosto 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - Serie generale - n.  191  del  18  agosto
2005, recante modifica al citato decreto del 4 maggio 2005; 
  Visto il decreto dipartimentale n. 7422 del 12 maggio 2010  recante
disposizioni  generali  in  materia  di  verifica   delle   attivita'
istituzionali attribuite ai Consorzi di tutela ai sensi dell'art. 14,
comma 15 della legge 21 dicembre 1999, n. 526; 
  Visto il regolamento (CE) n. 134 della commissione del  20  gennaio
1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Comunita'  europea  L
15  del  21  gennaio  1998  con  il  quale  e'  stata  registrata  la
indicazione  geografica  protetta  «Vitellone  Bianco  dell'Appennino
Centrale»,  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della   Comunita'
Europea L 15 del 21 gennaio 1998; 
  Visto il decreto ministeriale del 29 marzo 2004,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 80
del 5 aprile 2004 con il quale e' stato attribuito  al  Consorzio  di
tutela del Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale il riconoscimento
e l'incarico a svolgere le funzioni di cui  all'art.  14,  comma  15,
della legge 21 dicembre 1999, n. 526 per  la  IGP  «Vitellone  Bianco
dell'Appennino Centrale»; 
  Visto il decreto ministeriale del 29 marzo 2007,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie  generale  -  n.
124 del 30 maggio 2007 con  il  quale  e'  stato  confermato  per  un
triennio al Consorzio di tutela del Vitellone  Bianco  dell'Appennino
Centrale l'incarico a svolgere le funzioni di cui all'art. 14,  comma
15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526 per la IGP «Vitellone Bianco
dell'Appennino Centrale»; 
  Visto il decreto ministeriale dell'8 aprile 2010  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 96
del 26 aprile 2010 con il quale e' stato confermato per  un  triennio
al Consorzio di tutela del Vitellone Bianco  dell'Appennino  Centrale
l'incarico a svolgere le funzioni di cui all'art. 14, comma 15, della
legge  21  dicembre  1999,  n.  526  per  la  IGP  «Vitellone  Bianco
dell'Appennino Centrale»; 
  Visto il decreto ministeriale del 24 maggio 2013, pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie  generale  -  n.
133 dell'8 giugno 2013 con  il  quale  e'  stato  confermato  per  un
triennio al Consorzio di tutela del Vitellone  Bianco  dell'Appennino
Centrale l'incarico a svolgere le funzioni di cui all'art. 14,  comma
15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526 per la IGP «Vitellone Bianco
dell'Appennino Centrale»; 
  Visto l'art. 7 del decreto ministeriale del 12 aprile  2000,  61413
citato,  recante  disposizioni  generali  relative  ai  requisiti  di
rappresentativita' dei Consorzi di tutela delle DOP e delle  IGP  che
individua  la  modalita'  per  la  verifica  della  sussistenza   del
requisito della rappresentativita', effettuata con cadenza triennale,
dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; 
  Considerato che la condizione richiesta dall'art. 5 del decreto  12
aprile 2000 sopra citato, relativo ai requisiti di rappresentativita'
dei Consorzi di tutela, e' soddisfatta  in  quanto  il  Ministero  ha
verificato  che  la  partecipazione,  nella  compagine  sociale,  dei
soggetti  appartenenti  alla  categoria  «allevatori»  nella  filiera
«carni fresche» individuata  all'art.  4,  lettera  e)  del  medesimo
decreto,  rappresenta  almeno  i  2/3  della  produzione  controllata
dall'Organismo di Controllo nel periodo significativo di riferimento.
Tale verifica  e'  stata  eseguita  sulla  base  delle  dichiarazioni
presentate dal Consorzio richiedente e delle attestazioni  rilasciate
dall'organismo di  controllo  privato  3A  PTA  Soc.  cons.  a  r.l.,
autorizzato a svolgere le attivita' di  controllo  sulla  indicazione
geografica protetta «Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale»; 
  Considerato che lo statuto approvato da questa  amministrazione  e'
stato sottoposto alla verifica di cui all'art. 3, comma 2, del citato
decreto dipartimentale del 12 maggio 2010; 
  Ritenuto pertanto necessario procedere alla conferma  dell'incarico
in capo al Consorzio di tutela del  Vitellone  Bianco  dell'Appennino
Centrale a svolgere le funzioni indicate all'art. 14, comma 15, della
legge n. 526/1999, 
 
                              Decreta: 
 
 
                           Articolo unico 
 
  1. E' confermato  per  un  triennio,  l'incarico  concesso  con  il
decreto ministeriale del 29 marzo 2004  e  successivamente  rinnovato
con decreto del 29 marzo 2007, con  decreto  dell'8  aprile  2010  ed
infine con decreto del 24 maggio 2013, al  Consorzio  di  tutela  del
Vitellone Bianco dell'Appennino  Centrale  con  sede  legale  in  San
Martino in Campo (PG), Via delle Fascine n. 4, a svolgere le funzioni
di cui all'art. 14, comma 15, della legge 21 dicembre  1999,  n.  526
per la IGP «Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale». 
  2. Il predetto incarico, che comporta l'obbligo delle  prescrizioni
previste nel decreto dell'11 dicembre 2002 puo'  essere  sospeso  con
provvedimento motivato e revocato ai sensi dell'art. 7 del decreto 12
aprile 2000, recante disposizioni generali relative ai  requisiti  di
rappresentativita' dei consorzi  di  tutela  delle  denominazioni  di
origine protette  (DOP)  e  delle  indicazioni  geografiche  protette
(IGP). 
  Il presente decreto entra in vigore dalla data di emanazione  dello
stesso, ed e' pubblicato nella Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana. 
    Roma, 24 giugno 2016 
 
                                         Il direttore generale: Gatto