Linea AV/AC Milano-Verona: Tratta funzionale Brescia-Verona. Reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio. (Delibera n. 22/2016). (16A05935)(GU n.188 del 12-8-2016)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e visti in
particolare:
l'art. 200, comma 3, che prevede che in sede di prima
individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del suddetto
decreto, all'esito della quale, il suddetto Ministro propone l'elenco
degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale di
pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo n. 228/2011, che
sostituisce tutti i predetti strumenti;
l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino all'approvazione del
primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in materia
di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione e
programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo
le procedure vigenti alla data di entrata in vigore del presente
codice o in relazione ai quali sussiste un impegno assunto con i
competenti organi dell'Unione europea;
l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvede alle
attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della
successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti
prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui
progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro
sottoposizione alle deliberazioni di questo Comitato in caso di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione
del progetto;
l'art. 214, comma 11, che prevede che in sede di prima
applicazione restano, comunque, validi gli atti ed i provvedimenti
adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n.
163/2006;
l'art. 216, comma 1 e comma 27, che prevedono rispettivamente
che, fatto salvo quanto previsto nel suddetto decreto legislativo n.
50/2016, lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta del
contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua
entrata in vigore, e che le procedure per la valutazione di impatto
ambientale delle grandi opere avviate alla data di entrata in vigore
del suddetto decreto legislativo n. 50/2016 secondo la disciplina
gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto
legislativo n. 163/2006, sono concluse in conformita' alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive
modificazioni ed integrazioni;
Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle sopracitate
disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 216, commi
1 e 27, del decreto legislativo n. 50/2016, risulta ammissibile
all'esame di questo Comitato e ad essa sono applicabili le
disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163/2006;
Viste la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n.
51/2002), con la quale questo Comitato ha approvato il primo
Programma delle infrastrutture strategiche, che include, nell'ambito
del «Corridoio plurimodale padano», alla voce «Sistemi ferroviari»,
l'«Asse ferroviario sull'itinerario del corridoio 5 Lione-Kiev
(Torino-Mestre)», e la delibera 1° agosto 2014, n. 26 (Gazzetta
Ufficiale n. 3/2015), con la quale questo Comitato ha espresso parere
sull'XI allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza
(DEF) 2013, che include la linea ferroviaria AV/AC da Treviglio a
Verona nella «Tabella 0 Programma delle infrastrutture strategiche»,
nell'ambito dell'infrastruttura «Asse ferroviario corridoio 5
LYON-K»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n.
327, e successive modificazioni ed integrazioni, recante il testo
unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di
espropriazione per pubblica utilita' e visto il decreto del
Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 380, e successive
modificazioni ed integrazioni, recante il testo unico delle
disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia;
Considerato, che l'art. 165, comma 7-bis del decreto legislativo n.
163/2006 e successive modificazioni ed integrazioni, prevede che il
vincolo preordinato all'esproprio ha durata di sette anni, decorrenti
dalla data in cui diventa efficace la delibera di questo Comitato che
approva il progetto preliminare dell'opera, che entro tale termine
puo' essere approvato il progetto definitivo che comporta la
dichiarazione di pubblica utilita', che, in caso di mancata
approvazione del progetto definitivo nel predetto termine, il vincolo
preordinato all'esproprio decade e trova applicazione la disciplina
dettata dall'art. 9 del testo unico in materia edilizia approvato con
decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, che,
ove sia necessario reiterare il vincolo preordinato all'esproprio, la
proposta e' formulata a questo Comitato da parte del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, su istanza del soggetto
aggiudicatore, e la reiterazione del vincolo e' disposta con
deliberazione motivata di questo stesso Comitato secondo quanto
previsto dal comma 5, terzo e quarto periodo, e che la disposizione
del predetto comma 7-bis deroga alle disposizioni dell'art. 9, commi
2, 3 e 4, del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,
n. 327;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
9 giugno 2015, n. 194, con il quale e' stata soppressa la struttura
tecnica di missione istituita con decreto dello stesso Ministro 10
febbraio 2003, n. 356, e successive modificazioni ed integrazioni e i
compiti di cui agli articoli 3 e 4 del medesimo decreto sono stati
trasferiti alle direzioni generali competenti del Ministero alle
quali e' demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i
contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a
supporto;
Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto
(CUP) e, in particolare:
la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento pubblico deve essere
dotato di un CUP;
la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito dalla legge 17
dicembre 2010, n. 217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni
applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di
pagamento;
le delibere 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n.
87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003) e 29
settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con le quali
questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e
stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti
amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a
progetti di investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle
banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai
suddetti progetti;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli
investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire
tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di
sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio
sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»;
Visto l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito
dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio
finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e
insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e 176,
comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163/2006, e
visto in particolare il comma 3 dello stesso articolo, cosi' come
attuato con delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15
(Gazzetta Ufficiale n. 155/2015), che aggiorna le modalita' di
esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla
delibera 5 maggio 2011, n. 45 (Gazzetta Ufficiale n. 234/2011, errata
corrige Gazzetta Ufficiale n. 281/2011);
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n.
248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a
svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi
inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche;
Viste le delibere 5 dicembre 2003, n. 120 (Gazzetta Ufficiale n.
132/2004), 18 marzo 2005, n. 1 (Gazzetta Ufficiale n. 150/2005), 5
aprile 2007, n. 13 (Gazzetta Ufficiale n. 164/2007), 8 maggio 2009,
n. 21 (Gazzetta Ufficiale n. 130/2009), 22 settembre 2009, n. 81
(Gazzetta Ufficiale n. 746/2010), 18 novembre 2010, n. 85 (Gazzetta
Ufficiale n. 95/2011), 6 dicembre 2011, n. 83 (Gazzetta Ufficiale n.
53/2012), 6 dicembre 2011, n. 85 (Gazzetta Ufficiale n. 79/2012,
errata corrige n. 59/2012), 20 gennaio 2012, n. 6 (Gazzetta Ufficiale
n. 88/2012), 2 agosto 2013, n. 52 (Gazzetta Ufficiale n. 53/2014),
con le quali questo Comitato ha assegnato risorse o ha assunto altre
decisioni concernenti la linea AV/AC Milano-Verona;
Vista la proposta di cui alla nota 15 marzo 2016, n. 10476, con la
quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto
l'inserimento all'ordine del giorno della prima seduta utile di
questo Comitato dell'argomento «Linea AV/AC Milano-Verona, tratta
Brescia-Verona, seconda reiterazione del vincolo preordinato
all'esproprio» e ha trasmesso la relativa documentazione istruttoria,
successivamente integrata con nota 29 aprile 2016, n. 2458;
Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti e in particolare:
sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
che con delibera n. 120/2003 questo Comitato ha approvato il
progetto preliminare della linea AV/AC Milano-Verona e apposto il
relativo vincolo preordinato all'esproprio;
che nel dicembre 2004 e' stato completato il relativo progetto
definitivo, coerente con il progetto preliminare approvato da questo
Comitato e che tale progetto e' stato poi rivisto nel luglio 2005 a
seguito di alcune osservazioni di «Treno alta velocita' S.p.a.» (da
ora in avanti TAV) e «Italferr S.p.a.» (da ora in avanti Italferr);
che nel dicembre 2005 si e' pervenuti al completamento degli
elaborati del progetto definitivo revisionato rev. 1, che a gennaio
2006 TAV e Italferr hanno inviato al contraente generale la relazione
tecnica di verifica degli elaborati del suddetto progetto definitivo
rev. 1 e che ad agosto 2006 e' stato consegnato il progetto
definitivo rev. 2, elaborato dal contraente generale tenendo conto
della suddetta relazione tecnica di verifica;
che il decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito dalla
legge 2 aprile 2007, n. 40, aveva revocato le convenzioni tra TAV e i
contraenti generali, revoca poi abrogata dall'art. 12 del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto
2008, n. 133, trasferendo la titolarita' delle suddette convenzioni,
originariamente prevista in capo a TAV, a Rete ferroviaria italiana
S.p.a. (da ora in avanti RFI);
che con delibera n. 13/2007 questo Comitato ha invitato il
Ministero a proporre in via prioritaria l'approvazione del progetto
definitivo del lotto funzionale Treviglio-Brescia, tratta piu'
impegnata della linea Milano-Venezia-Trieste e prossima alla
saturazione;
che con delibera n. 21/2009 questo Comitato ha disposto una
prima volta la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio
sugli immobili interessati dalla realizzazione della linea AV/AC
Milano-Verona, a decorrere dal 9 giugno 2009;
che questo Comitato, con delibera n. 81/2009 ha poi approvato
il progetto definitivo del suddetto lotto funzionale
Treviglio-Brescia e ha autorizzato RFI a procedere alla relativa
contrattualizzazione, avvenuta ad aprile 2011, con il contraente
generale Cepav Due, e con successiva delibera n. 85/2010 ha
autorizzato, ai sensi dell'art. 2, commi 232 e seguenti, della legge
23 dicembre 2009, n. 191 (legge finanziaria 2010), l'avvio della
realizzazione per lotti costruttivi della «Linea AV/AC Milano-Verona:
tratta Treviglio-Brescia» e il primo lotto costruttivo dell'opera, e
che, con delibera n. 85/2011, ai sensi delle medesime disposizioni,
ha autorizzato il secondo lotto costruttivo della suddetta tratta;
che la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilita'
2014), all'art. 1, comma 76, ha disposto che, tra le altre, la tratta
Brescia-Verona della linea ferroviaria AV/AC Milano-Venezia, sia
realizzata anch'essa per lotti costruttivi e che questo Comitato
possa approvare il relativo progetto definitivo a condizione che
sussistano disponibilita' finanziarie sufficienti per un primo lotto
costruttivo di valore non inferiore al 10 per cento del costo
complessivo delle opere, e ha autorizzato, per tutte le tratte
interessate, la spesa complessiva di 1.800 milioni di euro;
che la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilita'
2015), alla tabella E, indica gli importi da iscrivere in bilancio in
relazione alle autorizzazioni di spesa recate da leggi pluriennali,
con evidenziazione dei rifinanziamenti, delle riduzioni e delle
rimodulazioni e, in particolare, di 3.000 milioni di euro, a valere
sul capitolo di bilancio «Ministero dell'economia e delle finanze
7122/PG7», destinati ai progetti realizzati per lotti costruttivi per
le tratte Brescia-Verona-Padova, Frasso-Telesino-Vitulano e
Apice-Orsara;
che il contratto di programma 2012-2016 parte investimenti tra
il Ministero e RFI - aggiornamento 2015, sul quale questo Comitato si
e' espresso con delibera 23 dicembre 2015, n. 112 (Gazzetta Ufficiale
n. 98/2016), alla tabella B - Investimenti realizzati per lotti
costruttivi, riporta per la linea AV/AC Milano-Verona, tratta
Brescia-Verona, un costo di 3.954 milioni di euro, la cui copertura
finanziaria e' articolata come segue:
Costi, finanziamenti e fabbisogni per la linea AV/AC Milano-Verona,
tratta Brescia-Verona
(milioni di euro)
Parte di provvedimento in formato grafico
che ad aprile 2014 il contraente generale Cepav Due ha
trasmesso il progetto definitivo rev. 3 del restante lotto funzionale
Brescia-Verona a RFI, che a sua volta, a settembre 2014, lo ha
inoltrato al Ministero per l'avvio della procedura di approvazione, e
che a novembre 2014 si e' tenuta la relativa conferenza di servizi
istruttoria;
che a marzo 2016 il soggetto aggiudicatore RFI ha chiesto al
Ministero di proporre a questo Comitato la seconda reiterazione del
vincolo preordinato all'esproprio e il Ministero ha formulato la
relativa proposta a questo Comitato in data 15 marzo 2016;
che il Ministero, in merito all'interruzione delle attivita'
dal 2008-2009 al 2014 e alla stima dei tempi di realizzazione, ha
rappresentato che, solo a seguito della legge n. 147/2013 (legge di
stabilita' 2014), si sono concretizzate le condizioni finanziarie per
riattivare l'iter progettuale ed autorizzativo della tratta
Brescia-Verona con lo stanziamento delle prime risorse disponibili, e
che il tempo di realizzazione dell'opera e' stimato in circa 88 mesi;
che, in merito allo stato di avanzamento procedurale, il
suddetto Ministero ha fatto presente che il Ministero dell'ambiente,
della tutela del territorio e del mare, si e' positivamente espresso
circa la verifica di ottemperanza delle prescrizioni di cui alla
delibera n. 120/2003, che la Regione Lombardia ha formulato numerose
prescrizioni e raccomandazioni che richiedono una integrazione del
progetto, che il medesimo e' stato trasmesso al Consiglio superiore
del lavori pubblici per il relativo parere e che, presumibilmente, il
progetto definitivo della tratta Brescia-Verona potra' essere
sottoposto a questo Comitato non prima di 6-8 mesi;
che, ai fini della reiterazione del vincolo preordinato
all'esproprio ai sensi dell'art. 165, comma 7-bis, del decreto
legislativo n. 163/2006, il Ministero ritiene che sussistano i
presupposti richiesti, e in particolare:
non e' stato finora possibile sottoporre il progetto
definitivo all'attenzione di questo Comitato in ragione
dell'indisponibilita' dei relativi finanziamenti, ma permane a
tutt'oggi un rilevante interesse pubblico per la realizzazione della
linea AV/AC Milano-Verona, tratta Brescia-Verona;
la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio appare
indispensabile e urgente poiche', qualora non si addivenga
tempestivamente al rinnovo dello stesso, le aree interessate
potrebbero essere destinate ad altri fini, con la conseguenza che
potrebbe risultare precluso o molto piu' oneroso realizzare le opere;
il progetto preliminare approvato con la delibera n. 120/2003
mantiene inalterata la sua validita';
il soggetto aggiudicatore ha dichiarato che il valore delle
aree oggetto di esproprio, valutato in sede di progettazione
definitiva, e' gia' compreso all'interno delle somme a disposizione
del quadro economico e che l'importo, stimato in euro 10.432.800, da
riconoscere ai proprietari in seguito alla reiterazione del vincolo,
e' coperto finanziariamente dalle risorse assegnate dalle
soprarichiamate leggi di stabilita' 2014 e 2015 e confluite nel
contratto di programma 2012-2016 - parte investimenti, aggiornamento
2015, tra il Ministero ed RFI;
che il Ministero ha trasmesso le planimetrie del progetto
definitivo della tratta Brescia-Verona, in base alle quali propone di
reiterare il vincolo preordinato all'esproprio di cui alla citata
delibera n. 21/2009, sulle aree interessate dai seguenti interventi:
tratta AV/AC BS-VR: dalla progressiva chilometrica (pk)
68+315 alla pk 140+780;
interconnessione VR merci: da pk 0+000 - corrispondente alla
pk 138+583 della tratta AV/AC Brescia-Verona (punta scambi
interconnessione Verona merci) a pk 2+213 B.P. e pk 2+209 B.D.;
interconnessione BS Est: da pk 0+000 (corrispondente alla pk
100+515 della tratta AV/AC - punta scambi interconnessione Brescia
Est) a pk 4+868 B.P. e pk 5+661 B.D.,
e di non reiterare il suddetto vincolo sulle aree interessate dai
seguenti interventi:
IC Treviglio Est da pk 1+644 a pk 5+525 B.P. e pk 5+514 B.D.;
IC Treviglio Est - Ramo Cremona: da pk 4+217 B.P. e pk 4+205
B.D a pk 5+721 B.P. e pk 6+019 B.D.;
spostamento linea esistente Cremona-Treviglio: da pk 0+000
B.P. (corrispondente a pk 5+922 dell'IC Treviglio Est) a pk 0+444
B.P. (corrispondente alla pk 5+480 dell'IC Treviglio Est);
Considerato che il presidente della Regione Lombardia, sentiti i
comuni interessati, ha espresso con nota 29 marzo 2016, n. 43023,
l'assenso alla reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio in
relazione alla linea AV/AC Milano-Verona, tratta Brescia-Verona;
Considerato che il vincolo preordinato all'esproprio sugli immobili
interessati dalla realizzazione della linea AV/AC Milano-Verona
reiterato una prima volta con delibera n. 21/2009, scadra' il 9
giugno 2016, potenzialmente prima della data di pubblicazione della
presente delibera;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62);
Considerato che l'assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e
trasporti della Regione Veneto, nel corso della seduta odierna, ha
dichiarato, su delega del presidente della Regione con nota 30 aprile
2016, n. 167948, che la Regione Veneto, sentiti gli enti locali,
esprime l'assenso alla reiterazione del vincolo, evidenziando che le
richieste dei comuni sono state rappresentate in vari incontri con il
Ministero e RFI, anche per assicurare tempi certi sulla realizzazione
dell'opera e aprire un tavolo di confronto per coinvolgere i comuni e
facilitare il governo dell'impatto dell'infrastruttura sul
territorio;
Vista la nota 1° maggio 2016, n. 2182, predisposta congiuntamente
dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della
politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal
Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna
seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da
riportare nella presente delibera;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'avviso favorevole del Ministro dell'economia
e delle finanze e degli altri Ministri e Sottosegretari di Stato
presenti;
Delibera:
1.1. Ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell'art.
216, commi 1 e 27, del decreto legislativo n. 50/2016, e del decreto
legislativo n. 163/2006 e successive modificazioni ed integrazioni,
da cui deriva la sostanziale applicabilita' della previgente
disciplina, di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte
le procedure, anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016,
e in particolare dell'art. 165, comma 7-bis del decreto legislativo
n. 163/2006, e' disposta la reiterazione del vincolo preordinato
all'esproprio, apposto con la delibera n. 120/2003 e reiterato con la
delibera n. 21/2009, sulle aree e gli immobili interessati dalla
realizzazione della linea AV/AC Milano-Verona, tratta Brescia-Verona,
limitatamente ai seguenti interventi:
tratta AV/AC BS-VR: dalla progressiva chilometrica (pk) 68+315
alla pk 140+780;
interconnessione VR merci: da pk 0+000 (corrispondente alla pk
138+583 della tratta AV/AC Brescia-Verona (punta scambi
interconnessione Verona merci)) a pk 2+213 B.P. e pk 2+209 B.D.;
interconnessione BS Est: da pk 0+000 (corrispondente alla pk
100+515 della tratta AV/AC (punta scambi interconnessione Brescia
Est) a pk 4+868 B.P. e pk 5+661 B.D.
1.2. Qualora gli oneri per gli indennizzi dovuti a favore dei
proprietari degli immobili gravati dal vincolo preordinato
all'esproprio dovessero risultare superiori all'importo attualmente
stimato, pari a euro 10.432.800, e finanziato a carico delle risorse
disponibili per l'intervento nell'ambito del Contratto di programma
2012-2016 - parte investimenti, aggiornamento 2015, tra RFI e il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, gli stessi saranno
comunque fronteggiati dal soggetto aggiudicatore con mezzi propri.
1.3. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera'
a verificare che il soggetto aggiudicatore effettui un adeguato
programma di avvisi ai soggetti interessati tale da scongiurare
impatti negativi sulla finanza pubblica derivanti dall'eventuale
interruzione del vincolo.
1.4. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera'
a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo
Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione
delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa,
tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra
richiamata.
1.5. Ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,
articoli 5, 6 e 7, e in osservanza del principio che le informazioni
comuni ai sistemi debbano essere inviate una sola volta, nonche' per
minimizzare le procedure e i connessi adempimenti, RFI, soggetto
aggiudicatore dell'opera, dovra' assicurare a questo Comitato flussi
costanti di informazioni, coerenti per contenuti con il Sistema di
monitoraggio degli investimenti pubblici di cui all'art. 1 della
legge n. 144/1999.
1.6. Ai sensi della richiamata delibera n. 15/2015, prevista
all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90/2014, le modalita' di
controllo dei flussi finanziari sono adeguate alle previsioni della
medesima delibera.
1.7. Ai sensi della delibera n. 24/2004, il CUP assegnato all'opera
dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e
contabile riguardante l'opera stessa.
Roma, 1° maggio 2016
Il Presidente: Renzi
Il segretario: Lotti
Registrato alla Corte dei conti il 19 luglio 2016
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n.
1923