MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

DECRETO 16 febbraio 2017 

Modifica del comma 5, dell'art. 4, del  decreto  3  giugno  2015,  in
materia di periodi di divieto  per  la  pesca  del  pesce  spada  nel
Mediterraneo. (17A01646) 
(GU n.52 del 3-3-2017)

 
     IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI 
 
  Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004,  n.  154,  recante  la
modernizzazione  del  Settore  pesca  e  dell'acquacoltura,  a  norma
dell'art. 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38; 
  Visto il decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4,  recante  misure
per il riassetto della normativa in materia di pesca e  acquacoltura,
a norma dell'art. 28 della legge 4 giugno 2010, n. 96; 
  Vista la legge 28 luglio 2016, n. 154, recante deleghe al Governo e
ulteriori    disposizioni    in    materia    di     semplificazione,
razionalizzazione   e   competitivita'   dei   settori   agricolo   e
agroalimentare, nonche' sanzioni in materia di pesca illegale; 
  Visto il regolamento (CE) del Consiglio del 21  dicembre  2006,  n.
1967 relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile
delle risorse della pesca nel mar Mediterraneo e recante modifica del
regolamento (CEE) n. 2847/1993 e che abroga il  regolamento  (CE)  n.
1626/1994; 
  Visto il regolamento (CE) del Consiglio del 20  novembre  2009,  n.
1224 che istituisce un regime di controllo comunitario per  garantire
il rispetto delle  norme  della  politica  comune  della  pesca,  che
modifica i regolamenti (CE) n. 847/96, (CE)  n.  2371/2002,  (CE)  n.
811/2004, (CE) n. 768/2005, (CE) n.  2115/2005,  (CE)  n.  2166/2005,
(CE) n. 388/2006,  (CE)  n.  509/2007,  (CE)  n.  676/2007,  (CE)  n.
1098/2007, (CE) n. 1300/2008,  (CE)  n.  1342/2008  e  che  abroga  i
regolamenti (CEE) n. 2847/93, (CE) n. 1627/94 e (CE) n. 1966/2006, ed
in particolare l'art. 102; 
  Visto il Regolamento di esecuzione (UE)  della  Commissione  dell'8
aprile  2011,  n.  404  recante  le  modalita'  di  applicazione  del
regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio che istituisce un  regime
di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme  della
politica comune della pesca; 
  Visto il regolamento (UE) del Parlamento europeo  e  del  Consiglio
dell'11 dicembre 2013, n. 1380 relativo alla  politica  comune  della
pesca, che modifica  i  regolamenti  (CE)  n.  1954/2003  e  (CE)  n.
1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n.  2371/2002
e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonche' la decisione n. 2004/585/CE
del Consiglio; 
  Vista la Raccomandazione ICCAT n. 16-05, recante  l'istituzione  di
un Piano  pluriennale  di  ricostituzione  per  il  pesce  spada  nel
Mediterraneo; 
  Visto,   in   particolare,   il   paragrafo   11   della   predetta
Raccomandazione ICCAT n. 16-05, recante nuove misure tecniche per  la
gestione dei periodi di divieto per la  pesca  del  pesce  spada  nel
Mediterraneo; 
  Visto il decreto  ministeriale  3  giugno  2015,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  162  del  15  luglio
2015, recante attuazione delle misure 14,  15  e  16  del  «Piano  di
azione», in materia di gestione  della  pesca  del  pesce  spada  nel
Mediterraneo; 
  Visto il decreto ministeriale  28  luglio  2016,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 209 del  7  settembre
2016, recante misure tecniche per prevenire, scoraggiare ed eliminare
la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  27
febbraio  2013,  n.  105  recante  «Regolamento  organizzazione   del
Ministero delle politiche agricole alimentari e  forestali,  a  norma
dell'art. 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6 luglio  2012,  n.  95,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012»; 
  Considerato che, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1,  paragrafo
1, lettera a), del citato regolamento (UE) n. 1380/2013, la  politica
comune della pesca riguarda, tra l'altro, la gestione delle attivita'
di pesca e delle flotte che sfruttano le risorse biologiche marine; 
  Considerato che, ai sensi e per gli effetti dell'art. 24, comma  2,
del citato decreto legislativo n. 4/2012, l'amministrazione, puo' con
proprio decreto, disporre limitazioni alle  attivita'  di  pesca,  al
fine di conservare e gestire le risorse ittiche; 
  Considerato che, con nota  n.  Ares(2016)7133902  del  22  dicembre
2016, la Commissione europea ha confermato al Segretariato dell'ICCAT
il proprio intendimento di voler implementare, a livello unionale, le
nuove previsioni internazionali, a  decorrere  dall'annualita'  2017,
ivi compreso il periodo di divieto per la pesca del pesce  spada  nel
Mediterraneo di cui al  paragrafo  11,  lettera  b),  della  predetta
Raccomandazione ICCAT n. 16-05; 
  Considerato, altresi', che, con parere n. 156/2016  del  20  aprile
2016, il MEDAC aveva auspicato e proposto alla Commissione europea un
periodo di fermo della pesca del pesce spada  nel  Mediterraneo,  per
tre mesi consecutivi da gennaio a marzo; 
  Ritenuto, pertanto, di dover procedere, all'adozione di  specifiche
disposizioni che, in linea con i  richiamati  indirizzi,  assicurino,
nel  corso  dell'annualita'  2017,  la  corretta  implementazione,  a
livello nazionale, delle previsioni di cui  al  richiamato  paragrafo
11, lettera b), della predetta Raccomandazione ICCAT n. 16-05; 
  Ritenuto, in particolare, di  dover  procedere  alla  modifica  del
dispositivo di cui al  comma  5  dell'art.  4  del  predetto  decreto
ministeriale 3 giugno 2015; 
 
                              Decreta: 
 
                           Articolo unico 
 
  Il comma 5 dell'art. 4 del decreto ministeriale 3 giugno  2015,  in
premessa citato, e' cosi' modificato: 
  «E' fatto divieto di pescare, anche  in  via  accidentale,  nonche'
detenere a bordo, trasbordare ovvero  sbarcare,  esemplari  di  pesce
spada dal 1° gennaio (incluso) al 31 marzo (incluso)». 
  Il presente decreto e' divulgato attraverso il  sito  internet  del
Ministero  delle  politiche  agricole,  alimentari  e   forestali   e
l'affissione nell'albo delle Capitanerie di porto, nonche' pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
    Roma, 16 febbraio 2017 
 
                                                 Il Ministro: Martina