COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 26 aprile 2018 

Programma delle infrastrutture strategiche (legge n.  443  del  2001)
Metropolitana di Roma - Linea C - Approvazione varianti tratta T3 San
Giovanni -  Colosseo/Fori  Imperiali  e  modalita'  di  utilizzo  dei
finanziamenti (CUP E51l04000010007). (Delibera n. 36/2018) (18A06626) 
(GU n.243 del 18-10-2018)

 
 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 27 febbraio 1967, n.  48,  recante  «Attribuzioni  e
ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della   programmazione
economica  e  istituzione  del   Comitato   dei   ministri   per   la
programmazione  economica»  e  visto,  in  particolare,  l'art.   16,
concernente   l'istituzione   e   le   attribuzioni   del    Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche'  le
successive disposizioni legislative relative alla composizione  dello
stesso Comitato; 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri»; 
  Vista la legge 7 agosto 1990,  n.  241,  recante  «Nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi» e successive modificazioni; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
successive modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, c.d. «Codice
antimafia»; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con  il  quale  e'
stata soppressa la  struttura  tecnica  di  missione,  istituita  con
decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e  successive
modificazioni, e i compiti di cui agli articoli 3 e  4  del  medesimo
decreto sono stati trasferiti alle competenti direzioni generali  del
Ministero, alle quali e' demandata la responsabilita'  di  assicurare
la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria A la relativa
documentazione a supporto: 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n.  50,  e  successive
modificazioni, ed in particolare: 
    a) l'art. 200, comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di  prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  29  dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    b) l'art. 201, comma 9, che prevede  che,  fino  all'approvazione
del primo DPP, valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e  i  piani,  comunque  denominati,  gia'  approvati
secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello
stesso decreto legislativo  o  in  relazione  ai  quali  sussiste  un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 
    c) l'art. 203 che, istituendo il Comitato  di  coordinamento  per
l'alta  sorveglianza  delle  infrastrutture  e   degli   insediamenti
prioritari - CCASIIP, ha di fatto  assorbito  ed  ampliato  tutte  le
competenze del  pre-vigente  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta
sorveglianza delle grandi opere - CCASGO; 
    d) l'art. 214, comma 2, lettera d) e f),  in  base  al  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   provvede   alle
attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e  della
successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti
prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui
progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro
sottoposizione alla deliberazione  di  questo  Comitato  in  caso  di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  Paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione
del progetto; 
    e) l'art. 214, comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di  prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163 del 2006; 
    f) l'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016,  stabiliscono
rispettivamente che: 
      1) lo stesso si applica alle procedure e  ai  contratti  per  i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di  scelta  del
contraente siano  pubblicati  successivamente  alla  data  della  sua
entrata in vigore; 
      2)  per  gli  interventi  ricompresi  tra   le   infrastrutture
strategiche  gia'  inseriti   negli   strumenti   di   programmazione
approvati, e per i quali  la  procedura  di  valutazione  di  impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore  del
suddetto decreto legislativo,  i  relativi  progetti  sono  approvati
secondo la disciplina previgente; 
      3) le procedure per la valutazione d'impatto  ambientale  delle
grandi opere, avviate alla data di entrata  in  vigore  del  suddetto
decreto legislativo  n.  50  del  2016  secondo  la  disciplina  gia'
prevista dagli articoli 182,  183,  184  e  185  di  cui  al  decreto
legislativo n. 163  del  2006,  sono  concluse  in  conformita'  alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca  del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti; 
  Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle  sopracitate
disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma
11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016,
risulta ammissibile all'esame di  questo  Comitato  e  ad  essa  sono
applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163
del 2006; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto -
CUP e, in particolare: 
    a) la delibera del 27 dicembre  2002,  n.  143  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 87 del  2003,  e  la  relativa  errata  corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  n.  140  del  2003,  nonche'  la
delibera  29  settembre  2004,  n.  24,  pubblicata  nella   Gazzetta
Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato  ha  definito
il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei  ed  informatici,  relativi  a  progetti   di   investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 
    b)  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    c)  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n.  187,  convertito  in  legge,  con
modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 17 dicembre 2010, n.
217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in  caso  di
mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  Vista  la  normativa  vigente  in  tema  di  controllo  dei  flussi
finanziari e, in particolare: 
    a) l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con  modificazioni,  dalla  legge  11  agosto  2014,  n.   114,   che
regolamenta il monitoraggio  finanziario  dei  lavori  relativi  alle
infrastrutture strategiche e  insediamenti  produttivi  di  cui  agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma  3,  lettera  e),  del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del menzionato decreto legislativo n. 50 del 2016; 
    b) la delibera di questo Comitato del 28  gennaio  2015,  n.  15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che  aggiorna  -
ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge  n.  90
del 2014 - le modalita' di  esercizio  del  sistema  di  monitoraggio
finanziario di cui alla delibera 5 maggio  2011,  n.  45,  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e la relativa errata corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011; 
  Visto il «Nuovo piano generale dei trasporti e della logistica» sul
quale questo Comitato si e' definitivamente pronunciato con  delibera
1° febbraio 2001, n. 1 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 54  del
2001, e che e' stato  approvato  con  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 14 marzo 2001; 
  Vista la  delibera  21  dicembre  2001,  n.  121  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del  2002,  Supplemento  ordinario,  con  la
quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge 21 dicembre
2001, n. 443, ha  approvato  il  1°  Programma  delle  infrastrutture
strategiche, che nell'allegato 1 include,  nell'ambito  dei  «Sistemi
urbani»,  interventi  che  riguardano  la  citta'  di  Roma  e,  piu'
specificatamente, la Metropolitana di Roma - Linea C; 
  Viste le delibere 1° agosto 2003, n. 65, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 258 del 2003; 20 dicembre 2004, n. 105, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 149 del 2005; 27 maggio 2005, n. 39, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 264 del  2005;  29  marzo  2006,  n.  78,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.  210  del  2006;  17  novembre
2006, n. 144, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 264 del 2006; 28
giugno 2007, n. 46, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  5  del
2008; 3 agosto 2007, n. 71, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 41
del 2008 Supplemento ordinario; 9 novembre 2007, n.  112,  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del  2008  Supplemento  ordinario;  31
luglio 2009, n. 64, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  5  del
2010; 22 luglio 2010, n. 60, pubblicata nella Gazzetta  Ufficiale  n.
52 del 2011;  20  gennaio  2012,  n.  6,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 88 del 2012; 11 luglio  2012,  n.  84  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale  n.  275  del  2012;  11  dicembre  2012,  n.  127
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 145 del 2013,  e  21  dicembre
2012, n. 137 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 121 del 2013, con
le quali questo Comitato ha assunto  determinazioni  in  ordine  alla
Metropolitana di Roma - Linea C -  inerente  le  diverse  tratte  del
tracciato fondamentale da T2 a  T7  (Clodio/Mazzini  -  Pantano/Monte
Compatri)  ed  i  cui  contenuti  si  intendono   qui   integralmente
richiamati; 
  Considerato che con la  citata  delibera  n.  60  del  2010  questo
Comitato  ha  approvato  il  progetto  definitivo  della  tratta   T3
«Colosseo - San Giovanni», individuando nell'importo di  792  milioni
di euro il nuovo limite  di  spesa  della  medesima  tratta,  con  un
incremento di costo rispetto al limite di spesa di 519,8  milioni  di
euro individuato in sede di approvazione del progetto preliminare; 
  Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 3 del 2015 Supplemento ordinario, con  la  quale  questo
Comitato  ha  espresso  parere  sull'XI  Allegato  infrastrutture  al
Documento di economia e  finanza  -  DEF  2013,  che  include,  nella
tabella 0  -  avanzamento  Programma  infrastrutture  strategiche   -
nell'ambito dei «Sistemi urbani», l'intervento  «Metropolitana  Linea
C: tratta T3»; 
  Vista la  nota  4  agosto  2017,  n.  31285,  del  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti con la quale, in merito in particolare
a varianti relative alla Tratta T3, alla Tratta  T4-T7  ed  al  nuovo
quadro economico del tracciato fondamentale da T3 a T7 e Deposito  di
graniti e opere propedeutiche  alla  tratta  T2,  veniva  chiesto  di
"iscrivere l'argomento alla prossima riunione del Comitato»; 
  Vista  la  nota  del  Dipartimento  per  la  programmazione  ed  il
coordinamento della politica economica  (DIPE)  4  ottobre  2017,  n.
4706, con la quale venivano  fra  l'altro  richiesti  chiarimenti  su
costo e finanziamento dell'opera, materiale  rotabile  e  avanzamento
dei lavori sulle varie tratte, oltre a chiarire che il  CIPE  non  e'
competente per l'approvazione di varianti gia' approvate dal soggetto
aggiudicatore e gia' completate, relativamente alle tratte T4-T7; 
  Vista la nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 21
novembre 2017, n. 8090, con la quale si dava parziale riscontro  alle
richieste del DIPE avanzate con la citata nota n. 4706 del 2018; 
  Vista la nota DIPE 22 dicembre 2017, n. 6300,  con  la  quale,  fra
l'altro, si chiedevano approfondimenti in merito alla tratta T2, alla
prospettata riduzione del numero di treni previsti sulla  linea  C  e
veniva ribadita l'esigenza di avere urgenti chiarimenti sugli aspetti
finanziari ancora non risolti, in merito in particolare alle quote di
cofinanziamento del Comune  di  Roma,  stante  la  copertura  statale
confermata in  1.907.044.562,81  euro,  dalla  relazione  istruttoria
allegata  alla  nota  n.  31285  del   2017   del   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti, che alla  successiva  nota  30  marzo
2018, n. 2872 della medesima amministrazione; 
  Vista la nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 16
gennaio 2018, n. 333, con la quale la direzione  generale  competente
dava riscontro alle richieste della sopra citata nota 6300 del  2018,
rimandando ad una fase successiva i chiarimenti relativi agli aspetti
del cofinanziamento degli enti locali; 
  Viste le note del Comune di Roma 16 febbraio 2018 n. 5619, 2  marzo
2018 n. 1250, 22 marzo 2018 n. 1664, 6 aprile 2018 n.  1921,  con  le
quali il Comune di Roma confermava la quota  parte  di  finanziamento
pari a 855.312.801,62 euro,  ivi  inclusa  l'ulteriore  finanziamento
richiesto, pari a 15.658.232,97 euro; 
  Vista la nota DIPE 28 marzo 2018, n.  1775,  con  la  quale  veniva
chiesto  alla  Regione  Lazio  di  confermare  la  propria  quota  di
cofinanziamento; 
  Vista la nota DIPE 18  aprile  2018,  n.  2147,  con  la  quale  si
chiedeva, fra  l'altro,  al  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti l'inoltro di una nuova relazione istruttoria; 
  Vista la nota della Regione Lazio 20 aprile 2018, n. 230460, con la
quale si conferma la quota di cofinanziamento di 257.187.565,29  euro
per la Metropolitana di Roma - Linea C; 
  Vista la nota  23  aprile  2018,  n.  13065,  del  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti con  la  quale  veniva  sottoposta  in
allegato, tra gli altri, una  nuova  relazione  istruttoria  relativa
alla richiesta di approvazione di varianti alla sola tratta T3, e che
dava conto tra l'altro delle coperture  finanziarie  complessive  per
l'opera e del fatto che, con decreto ministeriale n. 86 del  2  marzo
2018, sono stati stanziati, a favore di Roma Capitale,  36,4  milioni
di euro, posti al di  fuori  del  quadro  economico  dell'opera,  per
l'acquisto di 4 treni per la tratta T3. 
  Viste le note 23 aprile 2018, n. 13065, 13066, 13068, 13069 a firma
del capo  di  Gabinetto  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, con le quali e'  stata  inviata  ulteriore  documentazione
istruttoria relativa alla proposta «Comune di  Roma  -  Metropolitana
linea C - Approvazione varianti tratta T3 Fori  imperiali/Colosseo  -
San Giovanni. Nuovo quadro economico tracciato fondamentale da  T2  a
T7 e Deposito Graniti»; 
  Vista la nota del Vice Ragioniere generale vicario di Roma Capitale
del 24 aprile 2018, prot. n. 41936, con la quale e' data conferma che
alla Missione 10 «Trasporti e diritto alla mobilita'» del bilancio di
previsione 2018-2020,  esercizio  2019,  e'  stanziato  l'importo  di
15.658.232,97 euro, finanziato con risorse a carico di Roma  Capitale
per la realizzazione della  linea  C  della  Metropolitana  di  Roma,
tracciato fondamentale da T2 a T7 e Deposito Graniti; 
  Vista la nota della Regione Lazio, direzione regionale  territorio,
urbanistica, mobilita', del 24 aprile  2018,  prot.  239908,  con  la
quale viene data conferma di aver previsto nel bilancio, su  fondi  a
carico della Regione Lazio, e non delle risorse del Fondo sviluppo  e
coesione 2014-2020, a valere sulle annualita' 2018-21,  l'importo  di
90.391.215,81 euro, risorse  che,  oltre  a  quanto  gia'  erogato  e
impegnato, garantiscono la copertura dell'importo totale  previsto  a
carico della Regione Lazio di 257.187.565,29 euro; 
  Considerato che le varianti alla  Tratta  T3  sono  sostanziali  ma
complessivamente non determinano un onere  finanziario  aggiuntivo  e
che pertanto il totale del quadro economico  del  progetto  esecutivo
della tratta T3 rimane invariato a 792.000.559,64 euro; 
  Visto  il  quadro   economico   trasmesso   dal   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti con la citata nota n. 13065 in data 23
aprile 2018 e che, come risulta dalla nota istruttoria del  Ministero
«le quote di' ciascun soggetto  finanziatore  sul  costo  complessivo
delle tratte da T3 a T7 e deposito e  delle  attivita'  propedeutiche
dalla T2» sono ripartite come segue: 
 
=====================================================================
|                   |  Quote di finanziamento  |                    |
|                   |    T3-T7 e Deposito e    |                    |
|                   | attivita' propedeutiche  |   Distribuzione    |
|                   |       T2, in euro        |    percentuale     |
+===================+==========================+====================+
|Stato              |         1.907.044.562,81 |              63,2% |
+-------------------+--------------------------+--------------------+
|Regione Lazio      |           257.187.565,29 |               8,5% |
+-------------------+--------------------------+--------------------+
|Roma Capitale      |           855.312.801,62 |              28,3% |
+-------------------+--------------------------+--------------------+
|Totale complessivo |         3.019.544.929,72 |            100,00% |
+-------------------+--------------------------+--------------------+
 
  Preso atto, sotto l'aspetto economico-finanziario, che  dal  quadro
economico  generale  dell'opera   trasmesso   dal   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti risulta quale costo complessivo  delle
tratte del «tracciato fondamentale  della  Metropolitana  di  Roma  -
«Linea C» da T2 a T7 e Deposito-officina di Graniti», con la  «tratta
T2 rappresentata con le sole  attivita'  propedeutiche»,  risulta  il
seguente l'importo di 3.019.544.929,72 euro (il quale per effetto  di
arrotondamenti all'unita' superiore, delle  diverse  somme  riportate
nel quadro economico del Ministero proponente, risulta essere pari  a
3.019.544.931 euro), cosi' articolato: 
    a) tratta T2 (solo  attivita'  propedeutiche)  per  49.120.004,76
euro; 
    b) tratta T3 per 792.000.559,64 euro; 
    c) tratte T4-T7, incluso  Deposito  -  officina  di  Graniti  per
2.178.424.365,32 euro; 
  Preso atto, inoltre, che il totale di 3.019.544.929,72 euro prevede
la seguente ripartizione nel quadro economico di progetto dell'intera
opera: 
    a) totale dei lavori pari a 1.958.041.037,90 euro; 
    b) oneri vari in carico al contraente generale per 330.916.472,34
euro; 
    c)  somme  a  disposizione  del  soggetto   aggiudicatore   (Roma
Metropolitane S.r.l.) per 427.845.484,15 euro; 
    d)  appalti  propedeutici  gia'  approvati   o   completati   per
27.285.246,06 euro; 
    e) IVA totale pari a 275.456.689,27 euro; 
  Preso atto, che nel totale lavori e oneri della sicurezza di cui al
punto a) della precedente presa d'atto, non sono inclusi i lavori per
la realizzazione della tratta T2 e che per la medesima tratta T2 sono
inseriti  nel  citato  quadro  economico   soltanto   i   costi   per
progettazione e opere propedeutiche /  archeologiche,  pari  a  49,12
milioni di euro; 
  Considerato che la  tratta  T4-T7  della  medesima  Linea  C  della
Metropolitana di Roma e le varianti gia' approvate e  completate  non
sono oggetto  di  valutazione  ed  approvazione  da  parte  del  CIPE
nell'odierna seduta, come del resto chiarito  con  la  nota  DIPE  28
marzo 2018, n. 1798; 
  Considerato che il Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti
ha chiesto, con la citata relazione istruttoria del 20  aprile  2018,
di: 
    a) approvare ai sensi e per gli effetti dell'art. 169 del decreto
legislativo 163 del 2006 esclusivamente le varianti della  tratta  T3
«San  Giovanni  -  Colosseo/Fori  Imperiali»  rispetto  al   progetto
approvato con delibera CIPE n 60 del 2010, derivanti dalla  redazione
del progetto esecutivo; 
    b)  autorizzare  l'utilizzo  dei  finanziamenti   in   modo   che
l'erogazione   dei   contributi   sia   commisurata,   in   relazione
all'avanzamento dei lavori, alle quote percentuali  di  contribuzione
fra gli enti finanziatori  applicate  all'importo  complessivo  della
spesa  di  cui  al  Quadro  economico,  superando   le   suddivisioni
finanziarie tra le diverse tratte definite nelle precedenti  delibere
riguardanti la Linea C di Roma; 
  Considerato,  sotto  l'aspetto  procedurale,   che   nella   seduta
preparatoria al CIPE, del  20  marzo  2018,  e'  stato  convenuto  di
eseguire i dovuti approfondimenti istruttori emersi a  seguito  della
nota n. 7872 con medesima data, con la quale il Ministero dei beni  e
delle attivita' culturali e del turismo ha evidenziato la  necessita'
di  procedere   quanto   prima   alla   sostituzione   del   soggetto
aggiudicatore degli «interventi MIBACT» gia' previsti con  la  citata
delibera n. 60 del  2010  per  la  tratta  T3  della  Linea  C  della
Metropolitana di Roma, fra i quali la messa in sicurezza «dell'attico
del Colosseo»; 
  Considerato che, conseguentemente agli  approfondimenti  istruttori
richiesti, la proposta di approvazione delle varianti alla tratta  T3
non e' stata  sottoposta  all'attenzione  di  questo  Comitato  nella
seduta del CIPE fissata per il giorno 21 marzo 2018; 
  Considerato che con nota 18 aprile 2018, n. 4448, il Ministero  dei
beni e  delle  attivita'  culturali  e  del  turismo  -  Segretariato
generale ha comunicato l'esito della  riunione  tecnica  tenutasi  in
data 17 aprile 2018 presso i  suoi  uffici,  per  l'attuazione  degli
«interventi MIBACT», fra i quali la messa in  sicurezza  «dell'attico
del Colosseo», che formeranno  oggetto  di  una  apposita  e  diversa
delibera   e   che,   pertanto,   tale    aspetto    e'    svincolato
dall'approvazione  delle  varianti  alla  tratta  T3  oggetto   della
presente delibera; 
  Considerato che nella successiva riunione preparatoria del CIPE del
24 aprile 2018, in merito alla proposta formulata dal Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, e' stato ritenuto opportuno  adottare
delibere differenti per l'approvazione delle  varianti  della  tratta
T3, oggetto della presente delibera, e per la modifica  del  soggetto
aggiudicatore  dell'intervento  specifico  di  «messa  in   sicurezza
dell'attico del Colosseo» richiesta dal Ministero dei  beni  e  delle
attivita' culturali e del turismo; 
  Considerato che nella seduta odierna il Comitato  ha  approvato  la
delibera n. 35 del 2018 inerente il cambio del soggetto aggiudicatore
per la realizzazione delle opere di «messa in  sicurezza  dell'attico
del Colosseo», richiesta dal Ministero dei  beni  e  delle  attivita'
culturali e del turismo; 
  Preso atto sotto l'aspetto tecnico che: 
    a) la tratta  T3,  rideterminata  da  Colosseo  a  San  Giovanni,
costituisce il primo prolungamento verso ovest  della  c.d.  1°  fase
strategica da San Giovanni a Monte  Compatri/Pantano  della  Linea  C
della Metropolitana di Roma; 
    b) la suddetta tratta permette la connessione tra Linea C e Linea
B, contribuendo a creare «l'effetto rete» per la mobilita' cittadina; 
    c)  il  cronoprogramma  del  progetto   esecutivo   prevede   due
differenti fasi attuative: 
      1) la prima fase prevede il completamento del pozzo situato  in
Via Sannio, degli interventi archeologici conseguenti e  delle  opere
di linea; 
      2) la seconda fase attuativi  prevede  il  completamento  delle
restanti opere, inclusa  la  stazione  Fori  Imperiali/Colosseo,  con
conclusione dei lavori dopo 84,5 mesi  e  attivazione  dopo  91  mesi
dalla consegna delle aree; 
    d)  il  progetto  esecutivo  e'  stato  approvato  dal   soggetto
aggiudicatore con atto di approvazione n. 3 del 15 febbraio 2013; 
    e) il Voto  n.  67  del  12  maggio  2016  del  Comitato  tecnico
permanente per la sicurezza dei  sistemi  di  trasporto  ad  impianti
fissi ha espresso parere favorevole in  linea  tecnico-economica  sul
progetto in argomento e ai fini del rilascio del nulla  osta  tecnico
ai  fini  della  sicurezza,   subordinatamente   a   osservazioni   e
prescrizioni; 
    f) la nota n. 25400 del  12  luglio  2017  di  Roma  Capitale  ha
fornito riscontri  alle  osservazioni  e  prescrizioni  del  Comitato
tecnico permanente, concludendo che la richiesta di  ripristinare  in
corrispondenza   della   stazione   Fori    imperiali/Colosseo    una
comunicazione tra i binari nelle due direzioni risulta eccessivamente
onerosa, con costi variabili tra i 90 e i 250 milioni di  euro  nelle
quattro  ipotesi  formulate,  e  pertanto  ha  proposto  di  lasciare
invariata la configurazione del progetto  esecutivo,  con  marcia  su
binario banalizzato fra il pozzo di via  Celimontana  e  la  stazione
summenzionata, anche in considerazione dell'intenzione di  proseguire
l'opera e di  non  fare  della  fermata  Fori  imperiali/Colosseo  il
capolinea della linea C della Metropolitana di Roma. 
    g) la relazione istruttoria del Ministero delle infrastrutture  e
dei trasporti 20  aprile  2018,  n.  RU.3483,  illustra  le  varianti
oggetto di approvazione, cosi' sintetizzabili: 
      1) Accesso disabili: modifica  del  manufatto  di  stazione  in
corrispondenza  di  via  del  Colosseo  a  seguito  della   richieste
dell'Ente ISMA, relative al mantenimento dell'accesso carrabile per i
disabili durante la durata dei lavori: 
        i. prevedere in sotterraneo,  la  realizzazione  della  parte
terminale della banchina del binario dispari verso Amba  Aradam,  con
galleria in allargo e non piu' a cielo aperto fra paratie; 
        ii. spostare l'asse del binario dispari,  allontanandolo  dal
corpo della stazione per liberare gli spazi necessari fra le  paratie
e la galleria di banchina, per consentire  l'esecuzione  delle  opere
provvisionali per la realizzazione della galleria di banchina; 
      2) Pozzo 3.2, parte a: inserimento di una  nuova  comunicazione
pari/dispari per esigenze  di  esercizio  della  tratta  T3,  con  il
conseguente spostamento planimetrico del Pozzo, sempre  restando  nei
giardini di piazza Celimontana, e il suo ingrandimento, in modo  tale
da poter accogliere il nuovo apparato di scambi: 
        i. avvicinare le due gallerie di linea per inserire le stesse
nel  Pozzo  medesimo,  riducendo  la   lunghezza   del   ramo   della
connessione; 
        ii. mantenere la forma circolare del Pozzo; 
        iii. ridurre al minimo lo sviluppo degli inevitabili allarghi
delle gallerie necessario per ubicare gli apparati di  scambio  della
connessione pari/dispari; 
        iv. nuovo studio dei tracciati della tratta che  si  sviluppa
dalla stazione Amba Aradam sino al Colosseo, con un  nuovo  andamento
plano-altimetrico  delle  gallerie  di  linea,  tale  da   consentire
l'ubicazione dei due nuovi scambi in corrispondenza  del  Pozzo,  pur
rimanendo all'interno della fascia  che  delimita  la  localizzazione
stabilita dal progetto definitivo; 
        v.  approfondimento   delle   livellette   per   ubicare   la
realizzazione degli allarghi a foro cieco in un contesto  di  terreni
piu' favorevole; 
      3) Pozzo 3.2, parte b: 
        i. nel progetto esecutivo il tracciato tra la  Stazione  Fori
Imperiali e Amba  Aradam  e'  stato  modificato  con  l'obiettivo  di
avvicinare le gallerie di linea per realizzare in corrispondenza  del
Pozzo 3.2 multifunzionale di  aereazione  un'ulteriore  comunicazione
tra i binari pari/dispari, oltre quella presente  nel  Pozzo  3.3  in
prossimita' della Stazione San Giovanni; 
        ii. il pozzo di aereazione 3.2 e'  situato  tra  le  stazioni
Fori Imperiali e Amba Aradam-Ipponio  con  una  pianta  circolare  di
diametro pari a 34,80 metri fuori tutto; 
        iii. la funzionalita' del pozzo e'  quella  di  ventilare  le
gallerie durante l'esercizio normale e di smaltire i fumi in caso  di
emergenza incendi, e quella di garantire  l'accesso  dei  Vigili  del
fuoco e dell'esercente attraverso un'unica scala. Il pozzo ospita  al
suo interno una connessione ferroviaria  pari/dispari  tra  i  binari
della linea; 
      4) Pozzo 3.3, parte a: 
        i.  il  Pozzo  Multifunzionale  3.3  e'  localizzato  tra  le
stazioni Amba Aradam/lpponio e San  Giovanni,  e  ricade  interamente
all'interno dell'area dei giardini di Via Sannio in prossimita' delle
Mura Aureliane.  La  struttura,  con  la  funzione  di  ventilare  le
gallerie e garantire l'accesso dei Vigili del fuoco, e' costituita da
un pozzo profondo e alloggia al  suo  interno  una  serie  di  locali
tecnici distribuiti ai vari livelli. Sebbene il manufatto  non  abbia
subito variazioni nel suo  perimetro,  ha  richiesto,  fra  le  altre
modifiche apportate, il prolungamento del trattamento della  galleria
del binario  pari  -  con  inserimento  di  un  apparato  di  binario
aggiuntivo in direzione Amba Aradam  -  per  consentire  la  partenza
della TBM in modo corretto; 
        ii. e' stato ripristinato lo schema a doppia comunicazione  a
crociera, invece che semplice, come era nel progetto definitivo; 
      5) Pozzo 3.3, parte b: necessita'  di  svincolare  l'esecuzione
delle gallerie di linea  fra  il  Pozzo  3.3  e  il  manufatto  della
stazione San Giovanni dalla realizzazione delle gallerie con  TBM  in
direzione Fori Imperiali: 
        i. sono stati eliminati i cunicoli  di  collegamento  tra  le
gallerie in corrispondenza del Pozzo  per  il  Compensation  Grouting
nella tratta tra la stazione Amba Aradam e il Pozzo 3.2; 
        ii. le comunicazioni  tra  binario  pari/dispari  sono  state
localizzate solo  in  corrispondenza  del  Pozzo  3.2  e  Pozzo  3.3,
eliminando la  comunicazione  prevista  nel  progetto  definitivo  in
corrispondenza della stazione Fori Imperiali/Colosseo ; 
      6) Pozzo di Compensation Grouting 
        i. il Pozzo provvisorio per  Compensation  Grouting  a  Largo
Amba  Aradam  e'  uno  solo,  ed  e'  localizzato  nei  giardini   in
corrispondenza di Porta Metronia. Pertanto, una volta stabilizzate le
letture del monitoraggio delle  mura,  il  pozzo  verra'  interamente
rinterrato. Questa nuova soluzione di tracciato individuata  in  sede
di progettazione esecutiva ha  consentito  di  mettere  a  punto  una
diversa soluzione, che riduce i  due  pozzi  previsti  a  Largo  Amba
Aradam ad un unico pozzo; 
        ii. la nuova configurazione della tratta  Fori'  Imperiali  -
Pozzo 3.2  -  Amba  Aradam  -  Pozzo  3.3,  individuata  in  sede  di
progettazione esecutiva, ha consentito di determinare una alternativa
atta   a   mitigare   le   conseguenze   della   notevole    distanza
interstazionale presente nella tratta, ai  fini  dell'evacuazione  in
sicurezza degli utenti in caso di emergenza; 
      7) Stazione Fori Imperiali/Colosseo: 
        i. la delibera n. 60 del 2010  gia'  prevedeva  una  modifica
della  stazione  Fori  Imperiali/Colosseo   connessa   essenzialmente
all'eliminazione del Centro servizi/Museo dei Fori,  con  sostanziale
riduzione della volumetria dello «scatolare»  previsto  al  di  sotto
della sede di via dei Fori Imperiali.  Il  progetto  esecutivo  della
stazione, pur redatto in linea con tale soluzione, presenta,  invece,
ulteriori modifiche determinate da una diversa soluzione  costruttiva
per il collegamento con  la  stazione  Colosseo  della  Linea  B,  il
mantenimento dell'accesso carrabile al «villino  Rivaldi»,  l'obbligo
di mantenere aperto il traffico su via dei Fori Imperiali e quello di
non realizzare griglie su via dei Fori Imperiali; 
        ii. la stazione  Fori  Imperiali  e'  inserita  in  un  ampio
manufatto-contenitore, costituito da un  pozzo  rettangolare  per  il
quale la variante prevede la  scelta  di  realizzare  una  parte  dei
binari  di  stazione  in  galleria  per  limitare   l'impatto   sulle
preesistenze dal lato di via del Colosseo. 
        iii. il collegamento tra la  stazione  Fori  Imperiali  e  la
stazione Colosseo della Linea B, prevede una variante per  realizzare
una diversa soluzione che modifica solo il cunicolo che attraversa la
galleria esistente; 
        iv.  la  nuova  soluzione  ottimizza   ulteriormente   quella
precedente, pur garantendo le stesse funzionalita', infatti, riduce e
rende piu' agevoli i percorsi  degli  utenti  e  comporta  una  minor
profondita' di  scavo  del  Pozzo  Colosseo  rispetto  allo  scenario
precedente; 
        v. e' stata aumentata la dimensione e modificata la posizione
delle scale interne di collegamento  fra  la  stazione  Colosseo/Fori
Imperiali  e  la  stazione  Colosseo  della  Linea  B  ed  e'   stato
ridisegnato il percorso del cunicolo di collegamento  per  migliorare
la  fruibilita'  da  parte  dei  disabili,  riducendo   la   pendenza
longitudinale ed  inserendo  un  mancorrente  di  separazione  tra  i
flussi; 
        vi. e' stata inserita la S.S.E.  (Sotto-Stazione  elettrica),
da realizzarsi a cielo aperto, in  corrispondenza  di  Via  dei  Fori
Imperiali per una profondita' di circa 8 m, nella zona  adiacente  la
stazione, lato Piazza Venezia,  davanti  al  Muro  del  Muñoz,  nella
tratta prima della Basilica di Massenzio; 
      8) Stazione Amba Aradam 
        i. le varianti rispetto al progetto definitivo riguardano: la
modifica della dimensione dello  scatolare,  una  diversa  quota  dei
livelli e degli spazi, nonche' un aumento del numero di scale per gli
accessi ai vari piani; 
        ii. la stazione e' localizzata tra le stazioni di Colosseo  e
di San Giovanni, e la sua realizzazione deve tener conto dei  vincoli
archeologici; 
      9) Interferenze 
        i. le maggiori novita'  sono  rappresentate  con  la  tabella
seguente che riporta il riepilogo degli importi stimati  in  fase  di
redazione del progetto esecutivo, mettendoli a confronto  con  quanto
previsto nella fase definitiva del progetto: 
    

=====================================================================
|                |                                 |Importo in euro |
|Opera manufatto |         Importo in euro         |    Progetto    |
|di riferimento  |      Progetto Definitivo        |   Esecutivo    |
+================+=================================+================+
|POZZI L.GO AMBA |                                 |                |
|    ARADAM      |            200.889,51           |    40.397,91   |
+----------------+---------------------------------+----------------+
|POZZO 3.2 P.zza |                                 |                |
|  Celimontana   |          2.583.406,14           |   469.490,68   |
+----------------+---------------------------------+----------------+
| POZZO 3.3 Via  |                                 |                |
|    Sannio      |             81.652,09           |    91.539,31   |
+----------------+---------------------------------+----------------+
|    POZZI di    |                                 |                |
|  collegamento  |                                 |                |
|   Linee B-C    |          1.685.335,36           |                |
+----------------+---------------------------------| 1.434.146,95   |
| STAZIONE FORI  |                                 |                |
|   IMPERIALI    |          1.243.480,58           |                |
+----------------+---------------------------------+----------------+
| STAZIONE AMBA  |                                 |                |
|    ARADAM      |          2.089.090,12           | 1.518.823,95   |
+----------------+---------------------------------+----------------+
|    TOTALE      |          7.883.853,80           | 3.554.398,80   |
+----------------+---------------------------------+----------------+

    
  Dal punto di vista tecnico le principale variazioni sono dovute: 
        i. Pozzi a Largo dell'Amba Aradam: la riduzione  dell'importo
economico e' legata all'eliminazione di  un  pozzo  con  eliminazione
dell'interferenza con la rete ltalgas e Telecom e sensibile riduzione
dell'interferenza con infrastruttura ACEA. 
        ii.   Pozzo   3.2:   la   differenza   sostanziale   riguarda
l'eliminazione della deviazione del cavidotto ad alta tensione  della
societa' Terna; 
        iii. Pozzo 3.3: sostanzialmente invariato; 
        iv. stazione Fori Imperiali e Pozzo di  collegamento  con  la
linea B: la riduzione dell'importo economico e' legata in parte  alla
successiva comunicazione da parte di ATAC della dismissione dei  cavi
elettrici  nell'area  del  cantiere  e,  in  misura  maggiore,   alla
riduzione dei preventivi di altri enti quali Acea distribuzione  rete
e pubblica illuminazione, ACEA  Ato2  Rete  idrica  e  innaffiamento,
Telecom Italia,  in  conseguenza  della  nuova  configurazione  della
stazione, della eliminazione di un pozzo per la  connessione  con  la
linea B ed alla modifica delle fasi del cantiere; 
        v. Stazione Amba Aradam/lpponio: la riduzione dell'importo e'
dovuta  alla  successiva  comunicazione  da  parte  di   ATAC   della
dismissione  dei  cavi  elettrici  nell'area  del  cantiere  e   alla
revisione dell'importo del preventivo di ACEA; 
  Preso atto sotto l'aspetto attuativo che: 
    a) il soggetto aggiudicatore e' confermato in Roma  Metropolitane
S.r.l.; 
    b) la realizzazione del  tracciato  fondamentale  della  linea  C
della Metropolitana di Roma e' stata affidata a Contraente  generale,
individuato il 3 marzo 2006, a seguito di gara, nell'A.T.I.  «Astaldi
S.p.A, Vianini  lavori  S.p.A.,  Consorzio  cooperative  costruzioni,
Ansaldo trasporti sistemi ferroviari S.p.A.», poi costituitasi  nella
societa' di progetto Metro C S.c.p.a.; 
    c) in data 15 dicembre 2013 e' iniziato  il  pre-esercizio  della
tratta Pantano - Parco di Centocelle, mentre l'esercizio della tratta
e' avvenuto in data 9 novembre 2014; 
    d) in data 29 giugno 2015 l'esercizio  della  Linea  C  e'  stato
esteso fino alla fermata della Metropolitana denominata «Lodi»; 
    e) il 12 maggio 2018 e' previsto l'avvio del  collegamento  della
Linea C con la Linea A, presso la stazione di San Giovanni; 
  Tenuto conto della proposta del Ministero  delle  infrastrutture  e
dei trasporti con la quale si chiede al CIPE di: 
    a) approvare ai sensi e per gli effetti dell'art. 169 del decreto
legislativo 163 del 2006 le varianti della tratta T3 «San Giovanni  -
Colosseo/Fori Imperiali» rispetto al progetto approvato con  delibera
CIPE  n.  60  del  2010,  derivanti  dalla  redazione  del   progetto
esecutivo; 
    b)  autorizzare  l'utilizzo  dei  finanziamenti   in   modo   che
l'erogazione   dei   contributi   sia   commisurata,   in   relazione
all'avanzamento dei lavori, alle quote percentuali  di  contribuzione
fra gli enti finanziatori  applicate  all'importo  complessivo  della
spesa  di  cui  al  Quadro  economico,  superando   le   suddivisioni
finanziarie tra le diverse tratte definite nelle precedenti  delibere
CIPE riguardanti la Linea C di Roma; 
  Valutato che l'utilizzo dei finanziamenti in modo che  l'erogazione
dei contributi sia  commisurata,  in  relazione  all'avanzamento  dei
lavori,  alle  quote  percentuali  di  contribuzione  fra  gli   enti
finanziatori applicate all'importo complessivo della spesa di cui  al
Quadro  economico,  superando  le  suddivisioni  finanziarie  tra  le
diverse tratte definite nelle precedenti delibere CIPE riguardanti la
Linea C di  Roma,  possa  determinare  miglioramenti  nella  gestione
finanziaria  dell'opera  e  nella  velocita'  di  attuazione,   fermo
restando il rispetto  della  normativa  vigente,  in  particolare  in
materia di contabilita' pubblica; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art.  3
del vigente regolamento di questo Comitato di cui alla  delibera  del
30 aprile 2012, n. 62; 
  Vista la nota 24 aprile 2018, n. 2320, predisposta  per  la  seduta
del  Comitato  congiuntamente  dalla  Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri - Dipartimento per  la  programmazione  e  il  coordinamento
della  politica  economica  e  il  Ministero  dell'economia  e  delle
finanze,  e  posta  a  base  dell'esame   della   presente   proposta
nell'odierna seduta del Comitato; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
  Le disposizioni dei seguente punto 1 sono adottate ai sensi  e  per
gli effetti del combinato disposto degli articoli 214,  comma  11,  e
216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del  2016,  e
del decreto legislativo n. 163 del 2006 e  successive  modificazioni,
da cui  deriva  la  sostanziale  applicabilita'  di  tale  previgente
disciplina a tutte le procedure, anche autorizzative,  avviate  prima
del 19 aprile 2016. 
1  Approvazione  delle  varianti  alla  tratta  T3  e  utilizzo   dei
finanziamenti. 
  1.1  Ai  sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  169  del   decreto
legislativo 163 del 2006 sono approvate le varianti  derivanti  dalla
redazione del progetto esecutivo, della tratta  T3  «San  Giovanni  -
Colosseo/Fori Imperiali»  della  Metropolitana  di  Roma -  Linea  C,
rispetto al progetto definitivo approvato con la precedente  delibera
n. 60 del 2010. 
  1.2 Le varianti, di cui al precedente  punto  1.1,  sono  approvate
senza variazione dei costi previsti per la realizzazione della tratta
T3 e, pertanto, il limite di spesa per la realizzazione della  tratta
T3 e' confermato in 792.000.559,54 euro. 
  1.3 L'importo complessivo di spesa previsto per la tratta T3 - T7 e
deposito - officina graniti e attivita' propedeutiche della tratta T2
risulta essere pari a 3.019.544.929,72 euro. 
  1.4  Si  autorizza  l'utilizzo  dei  finanziamenti  in   modo   che
l'erogazione   dei   contributi   sia   commisurata,   in   relazione
all'avanzamento dei lavori, alle quote percentuali  di  contribuzione
fra gli enti finanziatori, superando le suddivisioni finanziarie  tra
le  diverse  tratte  definite   nelle   precedenti   delibere   CIPE,
riguardanti la Linea C della Metropolitana di Roma. 
  1.5 La copertura  finanziaria  dell'importo  complessivo  di  spesa
della tratta T3 - T7  e  deposito  -  officina  graniti  e  attivita'
propedeutiche della tratta T2, di cui al  precedente  punto  1.3,  e'
garantita come da tabella seguente: 
    
 
=====================================================================
|         Stato           |   Roma Capitale    |   Regione Lazio    |
+=========================+====================+====================+
|    1.907.044.562,81     |855.312.801,62 euro |257.187.565,29 euro |
+-------------------------+--------------------+--------------------+
 
  1.6 II CIPE dovra' essere  tempestivamente  informato  degli  esiti
della project review in corso per la tratta T2. 
  1.7 Si  prescrive  di  provvedere  in  via  prioritaria  appena  si
renderanno  disponibili  le  necessarie   risorse,   alla   copertura
finanziaria dell'acquisto di almeno un treno. 
  1.8 Si raccomanda, in fase realizzativa delle varianti  di  cui  al
precedente punto 1.1, di dare  massima  attenzione  alle  indicazioni
gia' pervenute da parte del Ministero  dei  beni  e  delle  attivita'
culturali e del turismo. 
2 Altre disposizioni 
  2.1 II Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti relativi al progetto. 
  2.2 Ai sensi della delibera  n.  24  del  2004,  il  CUP  assegnato
all'opera  dovra'  essere  evidenziato  in  tutta  la  documentazione
riguardante l'opera stessa. 
 
    Roma, 26 aprile 2018 
 
                                     Il Presidente: Gentiloni Silveri 
 
Il Segretario: Lotti 
 

Registrato alla Corte dei conti il 3 ottobre 2018 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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