COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE

DELIBERA 8 febbraio 2023 

Nuovo sistema  filoviario  di  Verona.  Interventi  nel  settore  dei
sistemi di trasporto  rapido  di  Massa  (legge  n.  211  del  1992).
Rideterminazione contributo statale - CUP C31I10000000008.  (Delibera
n. 1/2023). (23A01884) 
(GU n.75 del 29-3-2023)

 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
                      E LO SVILUPPO SOSTENIBILE 
 
  Vista la legge 27 febbraio 1967, n.  48,  recante  «Attribuzioni  e
ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della   programmazione
economica  e  istituzione  del   Comitato   dei   Ministri   per   la
programmazione economica» e, in particolare, l'art.  16,  concernente
l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la
programmazione economica, di  seguito  CIPE,  nonche'  le  successive
disposizioni legislative  relative  alla  composizione  dello  stesso
Comitato, ed in particolare il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111,
recante «Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla
direttiva 2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e proroga  del  termine
di cui all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016,
n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre  2016,
n. 229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019,
n. 141, il quale all'art. 1-bis ha previsto che dal 1° gennaio  2021,
per «rafforzare il coordinamento delle politiche pubbliche  in  vista
del perseguimento degli obiettivi in materia di sviluppo  sostenibile
indicati dalla risoluzione A/70/L.I adottata dall'Assemblea  generale
dell'Organizzazione delle Nazioni Unite il  25  settembre  2015»,  il
CIPE assuma «la denominazione di Comitato  interministeriale  per  la
programmazione economica  e  lo  sviluppo  sostenibile»,  di  seguito
CIPESS, e che «a decorrere  dalla  medesima  data...  in  ogni  altra
disposizione vigente, qualunque  richiamo  al  CIPE  deve  intendersi
riferito al CIPESS»; 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri», e successive modificazioni; 
  Vista la legge 7 agosto 1990,  n.  241,  recante  «Nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi», e successive modificazioni; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n.
373, e, in particolare, l'art. 3, comma 1, che attribuisce  a  questo
Comitato le funzioni del soppresso Comitato interministeriale per  la
programmazione  economica  nel  trasporto  (CIPET),   competente   ad
assumere determinazioni in ordine ai programmi da finanziare ai sensi
della legge  26  febbraio  1992,  n.  211,  recante  «Interventi  nei
trasporti rapidi di massa»; 
  Vista la citata legge n. 211 del 1992,  che,  all'art.  9,  prevede
contributi per la realizzazione d'interventi di trasporto  rapido  di
massa; 
  Viste le leggi 30 maggio 1995,  n.  204,  recante  «Conversione  in
legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° aprile  1995,  n.  98,
recante interventi urgenti in materia di trasporti», 4 dicembre 1996,
n.  611,  recante  «Conversione  in  legge,  con  modificazioni,  del
decreto-legge 4 ottobre 1996, n. 517, recante interventi nel  settore
dei trasporti», 27 febbraio 1998,  n.  30,  recante  «Conversione  in
legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 1997, n. 457,
recante  disposizioni  urgenti  per  lo  sviluppo  del  settore   dei
trasporti e l'incremento dell'occupazione», 18 giugno 1998,  n.  194,
recante «Interventi nel settore dei trasporti», 23 dicembre 1998,  n.
448 (legge finanziaria  1999),  7  dicembre  1999,  n.  472,  recante
«Interventi nel settore dei trasporti»,  23  dicembre  1999,  n.  488
(legge finanziaria 2000), 23 dicembre 2000, n. 388 (legge finanziaria
2001), 6 agosto 2008, n. 133,  recante  «Conversione  in  legge,  con
modificazioni, del decreto-legge 25  giugno  2008,  n.  112,  recante
disposizioni urgenti per lo sviluppo economico,  la  semplificazione,
la competitivita', la stabilizzazione della  finanza  pubblica  e  la
perequazione  tributaria»,  con  le  quali,  tra  l'altro,  e'  stata
rifinanziata la citata legge n. 211 del 1992 ed e' stato previsto  un
apporto finanziario statale massimo del 60 per cento del costo  delle
opere; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di  progetto,
di seguito CUP, e in particolare: 
    1.  la  delibera  CIPE   27   dicembre   2002,   n.   143,   come
successivamente integrata e modificata dalla successiva delibera CIPE
29 settembre 2004, n. 24, con la  quale  questo  stesso  Comitato  ha
definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che  il
predetto  CUP  deve   essere   riportato   su   tutti   i   documenti
amministrativi  e  contabili,  cartacei  ed  informatici  relativi  a
progetti d'investimento  pubblico  e  deve  essere  utilizzato  nelle
banche dati dei vari sistemi  informativi,  comunque  interessati  ai
suddetti progetti; 
    2.  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali  in  materia   di   pubblica   amministrazione»,   come
modificata dal decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76,  recante  «Misure
urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito,
con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120,  il  quale,
all'art. 11, ha disposto che ogni progetto di  investimento  pubblico
deve essere dotato di un CUP e,  in  particolare,  ha  previsto,  tra
l'altro, l'istituto della nullita' degli «atti  amministrativi  anche
di natura regolamentare adottati da parte  delle  amministrazioni  di
cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30  marzo  2001,  n.
165,  che  dispongono  il  finanziamento   pubblico   o   autorizzano
l'esecuzione di progetti di investimento  pubblico»  in  assenza  dei
corrispondenti  codici,   che   costituiscono   elemento   essenziale
dell'atto stesso; 
    3. la legge 13 agosto 2010, n. 136, recante «Piano  straordinario
contro le mafie, nonche' delega al Governo in  materia  di  normativa
antimafia» e successive modificazioni, che all'art.  6  definisce  le
sanzioni applicabili in caso di mancata  apposizione  del  CUP  sugli
strumenti di pagamento; 
    4. il citato decreto-legge n. 76 del  2020,  e,  in  particolare,
l'art. 41, comma 1,  concernente  il  rafforzamento  dei  sistemi  di
monitoraggio degli investimenti pubblici; 
  Visto il decreto legislativo 6  settembre  2011,  n.  159,  recante
«Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione,  nonche'
nuove disposizioni in materia di documentazione  antimafia,  a  norma
degli articoli 1  e  2  della  legge  13  agosto  2010,  n.  136»,  e
successive modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 29  dicembre  2011,  n.  229,  recante
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Visto il decreto-legge 18 ottobre 2012,  n.  179,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 17 dicembre  2012,  n.  221,  e  visto  in
particolare l'art. 8, comma 9-bis, che dispone che il Ministro  delle
infrastrutture e dei trasporti, con proprio  decreto,  istituisca  un
Comitato tecnico permanente per la sicurezza dei sistemi di trasporto
ad impianti fissi, di seguito CTPS; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
30 gennaio 2013, n. 27, con il quale e' stato istituito il  succitato
CTPS; 
  Viste le  delibere  con  le  quali  questo  Comitato  ha  assegnato
all'intervento in esame risorse di cui alle leggi citate in esordio e
ha provveduto a rimodulare le stesse risorse e, tra le altre: 
    1. la delibera 29 novembre 2002,  n.  99,  con  la  quale  questo
Comitato ha esposto, nell'allegato 3, il  quadro  delle  assegnazioni
sino a  quel  momento  disposte  per  gli  interventi  all'epoca  non
avviati, incluso l'iniziale intervento relativo al sistema tranviario
di Verona; 
    2. la delibera 20 dicembre 2004, n.  112,  con  la  quale  questo
Comitato ha: 
      2.1 preso atto di una variante del suddetto sistema  tranviario
e tenuto conto del  relativo  costo  complessivo  finanziabile  dallo
Stato,  pari  a  285.146.464  euro,  ha  rideterminato   nell'importo
arrotondato di 124.324.633 euro la quota  di  contributo  statale  in
termini di volume d'investimenti; 
      2.2 assegnato un finanziamento di 8.648.616,74 euro in  termini
di volume di investimenti, a parziale ristoro di un finanziamento  in
conto capitale inizialmente attribuito e andato in economia; 
    3. la delibera 28  giugno  2007,  n.  48,  con  la  quale  questo
Comitato ha approvato la rimodulazione tecnico-economica del 1° lotto
della rete tranviaria di Verona e confermato il contributo in termini
di  volume   d'investimenti   precedentemente   assegnato,   pari   a
124.324.633,06 euro, come dal prospetto che segue: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    4. la delibera 26  giugno  2009,  n.  28,  con  la  quale  questo
Comitato ha  destinato  al  «Nuovo  sistema  filoviario»  di  Verona,
variante  progettuale  dell'iniziale  «Tranvia  S.   Michele-stazione
FS-stadio», un contributo arrotondato di 85,832 milioni di  euro,  in
termini  di  volume   d'investimenti,   pari   al   60%   del   costo
dell'intervento (importo arrotondato di 143,053 milioni di  euro,  al
netto dell'imposta sul valore aggiunto, di seguito IVA); 
    5. la delibera 6 dicembre  2011,  n.  90,  con  la  quale  questo
Comitato  ha  tra  l'altro   confermato   il   contributo   assegnato
all'intervento in esame con la succitata delibera n. 28 del 2009; 
    6. la delibera 26  aprile  2018,  n.  38,  con  la  quale  questo
Comitato ha, tra l'altro: 
      6.1 indicato in 142.752.134,22  euro  (al  netto  dell'IVA)  il
costo  ammissibile  a  finanziamento  dell'intervento  in  questione,
aggiornato a seguito di una serie di  varianti,  e  rideterminato  il
relativo contributo statale in 85.651.280,53 euro; 
      6.2 previsto  che  il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, di seguito MIT, avrebbe  dovuto  promuovere  «la  modifica
dell'Accordo procedimentale 8 agosto 2014, prevedendo l'aggiornamento
della tempistica dell'intervento, con indicazione del 31 gennaio 2022
quale  data  di   apertura   all'esercizio   dell'infrastruttura,   e
individuando le circostanze che potranno determinare  la  revoca  del
contributo» destinato all'intervento in esame; 
  Vista la direttiva del Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  7
dicembre 2021, con la quale sono state fornite  «linee  di  indirizzo
sull'azione del  Comitato  interministeriale  per  la  programmazione
economica e  lo  sviluppo  sostenibile  (CIPESS)  per  l'anno  2022»,
prevedendo che  i  progetti  ed  i  piani  di  investimenti  pubblici
sottoposti all'esame e all'approvazione di questo  Comitato  dovranno
essere orientati alla sostenibilita'; 
  Vista la nota 30 novembre 2022, n. 40192, con la quale il  MIT,  ha
trasmesso  la  richiesta  di  assegnazione  di  ulteriori  contributi
all'intervento  del  Comune  di  Verona,  proponendone   l'iscrizione
all'ordine del giorno della prima riunione utile di questo Comitato; 
  Visti le note 1° dicembre 2022, n. 8840, 16 dicembre 2022, n. 9290,
e  19  dicembre  2022,  n.  9360,  nonche'  il  messaggio  di   posta
elettronica in data 12 dicembre 2022,  assunto  al  protocollo  della
Presidenza del Consiglio dei ministri - DIPE lo  stesso  12  dicembre
2022, con il n. 6905, con i quali il suddetto Ministero ha  trasmesso
documentazione integrativa; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti e, in particolare: 
    1. l'intervento e' costituito da 4 linee di filobus (1A, 1B, 2A e
2B) che seguono due assi di penetrazione verso il centro, disposti da
nord a sud e da est a ovest, per una lunghezza della linea  di  circa
33,68 km; 
    2. per l'attraversamento del centro storico le linee  A  e  B  di
ciascun  asse  percorrono  le  medesime  vie,  separandosi  poi  alle
estremita' per servire piu' quartieri; 
    3. l'intervento comprende la riorganizzazione del canale stradale
e delle connesse sistemazioni urbanistiche per  accogliere  il  nuovo
sistema  filoviario,  la  realizzazione  della  linea   di   trazione
elettrica sulle tratte esterne (escluso il centro  storico)  e  delle
opere  connesse  (sottostazioni,  ecc.),  la  costruzione  del  nuovo
deposito dei mezzi filoviari  con  officina,  centro  direzionale  ed
amministrativo per il gestore del sistema in localita' «La Genovesa»,
al terminale della linea 2B, la realizzazione del sottopasso stradale
di via «Citta' di Nimes» sulla circonvallazione interna della citta',
la fornitura di 39 filobus alimentati da linea aerea  bifilare  sulle
tratte perimetrali  e  funzionanti  in  marcia  autonoma  nel  centro
storico e nei quartiere limitrofi; 
    4. i lavori di realizzazione dell'intervento sono iniziati il  12
dicembre 2016, sono stati sospesi per rescissione contrattuale  negli
anni dal 2018 al 2020 e sono definitivamente  ripresi  nel  2021  con
atti di modificazione contrattuale; 
    5. nel corso dei lavori si sono rese necessarie alcune  varianti,
che hanno determinato la redazione della perizia,  trasmessa  al  MIT
per le valutazioni  tecniche  ed  economiche  e  per  l'adozione  dei
conseguenti provvedimenti; 
    6. le principali varianti hanno interessato: 
      6.1 modifiche ad alcune parti del tracciato; 
      6.2 l'eliminazione di 6 km circa di linea bifilare,  nelle  due
direzioni di marcia,  in  punti  che  avrebbero  comportato  notevoli
impatti sul traffico veicolare; 
      6.3 la zona del deposito, nella  quale  tra  l'altro  e'  stato
necessario prevedere: 
        6.3.1.  l'elettrificazione  delle  pensiline  di  sosta   per
consentire  il  completamento  della  carica   delle   batterie   dei
filoveicoli; 
        6.3.2.  la   variazione   del   progetto   relativamente   ai
sottoservizi interferenti con una  discarica  la  cui  estensione  e'
stata incrementata; 
        6.3.3. l'installazione di un impianto di climatizzazione  con
sistema fotovoltaico invece che solare termico; 
        6.3.4.  la  modifica  delle  dimensioni  della  sottostazione
elettrica n. 10; 
      6.4 i filoveicoli, per i quali e' stata chiesta  l'eliminazione
dell'armadio  batterie   dal   vano   passeggeri   anteriore   e   il
posizionamento esterno  delle  batterie  stesse  con  modifica  della
lunghezza dei predetti filoveicoli che passano dagli attuali 18 metri
a 18,75 metri (la variante riguarda 33 dei  39  veicoli  oggetto  del
contratto, in quanto i primi sei sono  gia'  stati  realizzati  nella
versione originaria); 
      6.5  l'integrazione  dell'illuminazione  pubblica  per   alcuni
tratti di linea con i sostegni della trazione elettrica, evitando una
realizzazione di doppi sostegni; 
      6.6  la  compressione  delle  attivita'  di  cantiere  per   il
sottopasso  «Citta'  di  Nimes»  tra  due  fiere  annuali  «Vinitaly»
consecutive, invece delle 8 fasi inizialmente previste per un  totale
696 giorni naturali; 
      6.7 la segnaletica da realizzare a seguito della modifica delle
fasi lavorative che interessano alcune sedi stradali, da aprire  alla
circolazione veicolare e pedonale  anche  per  periodi  prolungati  e
prima della messa in servizio del sistema filoviario; 
    7. relativamente alla sostenibilita' dell'intervento: 
      7.1 il sistema filoviario ha sostituito l'iniziale metrotranvia
per  la  difficolta'  e  l'onerosita'  di  risoluzione  di  complessi
problemi tecnici che la predetta metrotranvia comportava  e  comporta
un impatto meno invasivo  sul  tessuto  cittadino  a  fronte  di  una
contenuta diminuzione della capacita' di trasporto; 
      7.2 tra i vantaggi derivanti dalle varianti  sopra  citate,  si
segnalano il recupero di stalli di sosta (riservati anche a  disabili
e a bici/moto),  la  riduzione  della  lunghezza  del  tracciato  con
migliore funzionalita', eliminazione di curve, incremento del confort
di viaggio (tracciato  in  rettilineo,  in  sede  riservata  e  senza
intersezione  semaforica)   e   riqualificazione   della   viabilita'
pubblica; la futura possibilita' di instradare  la  linea  filoviaria
secondo il tracciato che verra' realizzato a causa del «ribaltamento»
di un casello  dell'autostrada  Brescia-Padova,  l'utilizzo  di  cavi
adeguati a nuove norme, a bassissima emissione di fumi e gas tossici,
l'adeguamento di un impianto  di  climatizzazione  con  passaggio  da
sistema solare termico a sistema fotovoltaico con pompe di calore, la
riduzione di pali per  l'illuminazione,  prevedendone  l'integrazione
con  i  sostegni  della  trazione  elettrica,  la  velocizzazione  di
cantieri stradali, la diminuzione di materiali di  scavo  da  gestire
secondo modalita' particolari, lavorazioni meno impattanti per minori
vibrazioni a ridosso di edifici di non recente  costruzione  e  minor
consumo di materie prime, minori interferenze con i sottoservizi; 
    8. rispetto al costo di cui alla delibera  n.  38  del  2018,  il
quadro  economico  dell'intervento,  di  seguito  QE,  ha  subito  le
seguenti variazioni, che tengono conto degli  atti  modificativi  del
contratto 1 e 2 (AAMM  1  e  2),  della  correzione  di  mero  errore
materiale di importi, degli atti di sottomissione 1 e 2 (AAS 1  e  2)
nonche'  delle  varianti,  per  una  maggiore  spesa  complessiva  di
11.939.982,64  euro,  come   rappresentato   dettagliatamente   nella
relazione istruttoria del MIT ed esposto sinteticamente nella tabella
seguente: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    9. con voto  n.  159/CTP/211VR,  espresso  nell'adunanza  del  20
settembre 2022, il succitato CTPS si e'  espresso  favorevolmente  in
linea   tecnico-economica   sulle    varianti    sopra    richiamate,
subordinatamente  alle  considerazioni  formulate  dalla   competente
Direzione generale per il trasporto pubblico locale e regionale e  la
mobilita' pubblica sostenibile e ad un'osservazione  formulata  dallo
stesso CTPS; 
    10.  le  considerazioni   sopra   richiamate   hanno   comportato
chiarimenti relativi agli aspetti economici per le seguenti  maggiori
spese connesse alle varianti: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    11. a fronte dei chiarimenti ricevuti, per gli aspetti  economici
il MIT ha ritenuto ammissibile a finanziamento la maggiore spesa  per
la sola variante relativa all'«integrazione illuminazione pubblica» e
non ammissibili le ulteriori maggiori spese, in quanto  «connesse  ad
esigenze proprie dell'Amministrazione  comunale  e  non  strettamente
finalizzate alla realizzazione dell'impianto filoviario»; 
    12. sulla base di  tale  valutazione,  il  costo  dell'intervento
ammissibile a finanziamento statale e' rideterminato come segue: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    13. a fronte di tale costo ammissibile a  finanziamento  statale,
il contributo riconoscibile all'intervento, pari al  60%  del  costo,
ammonta a 92.381.307,22 euro; 
    14. il finanziamento dell'intervento e' a  carico  delle  risorse
statali ex lege n. 211 del 1992 e del cofinanziamento di AMT  S.p.a.,
societa' il cui socio unico e' il Comune di Verona; 
    15. le risorse statali assegnate all'intervento  sono  quelle  di
cui da ultimo alla delibera  n.  48  del  2007  citata  in  premessa,
imputate come segue e confermate dalla  citata  delibera  n.  90  del
2011: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    16. a fronte del suddetto contributo complessivo  arrotondato  di
124.324.633 euro, in termini di volume  d'investimenti,  erano  stati
accesi presso la Cassa depositi e prestiti, di seguito CDP,  i  mutui
di cui alla seguente tabella: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    17. a seguito dell'utilizzo dei  suddetti  mutui,  sintetizzabile
come esposto nella tabella sotto riportata, i  finanziamenti  statali
destinabili  all'intervento  ammontano  all'importo  complessivo   di
115.676.016,26, di cui disponibili,  a  seguito  dei  pagamenti  gia'
disposti, 100.028.294,80 euro: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    18. tenuto conto del nuovo costo  dell'intervento  ammissibile  a
finanziamento, i mutui residui utilizzabili consentono  la  copertura
del finanziamento statale ammissibile, senza ricorrere  ad  ulteriori
assegnazioni di  risorse  e,  tenuto  conto  dei  finanziamenti  gia'
erogati, residua una disponibilita' di  mutui  pari  a  23.294.709,04
euro: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    19. il cofinanziamento dell'intervento e'  a  carico  di  risorse
della  Banca  Europea  degli  Investimenti,  di  seguito  BEI,   come
specificato nel report della stessa BEI, relativo  all'identificativo
di progetto n. 20200563, con il quale in data 3 febbraio 2022, la BEI
ha dato atto di aver approvato «l'accesso al credito per l'importo di
62 milioni di euro, pari al 40% delle risorse finanziarie complessive
desumibili dal QE della perizia di variante trasmessa»; 
    20. il cronoprogramma dell'intervento  prevede  33  mesi  per  il
completamento dell'opera; 
  Considerata la disponibilita' di  risorse  statali  gia'  destinate
all'intervento a seguito dei mutui accesi presso la CDP; 
  Valutata   l'opportunita'   di   incrementare   il    finanziamento
assegnabile  all'intervento  stesso,  per  consentirne  la  sollecita
realizzazione; 
  Vista la nota 27 dicembre 2022, n. 7271, predisposta congiuntamente
dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - DIPE  e  dal  Ministero
dell'economia e  delle  finanze  e  posta  a  base  dell'esame  della
presente proposta nell'odierna seduta  del  Comitato,  contenente  le
valutazioni  e  le  prescrizioni  da  riportare  nella  delibera   da
adottare; 
  Preso atto che nel corso della riunione di questo Comitato  del  27
dicembre 2022 il vice Ministro delle infrastrutture e  dei  trasporti
ha dichiarato che la proposta iscritta all'ordine  del  giorno  della
predetta  riunione  non  sarebbe  stata  oggetto  di   delibera   per
l'esigenza  di  approfondimenti  tecnici  da   parte   del   medesimo
Ministero; 
  Viste le note 28 dicembre 2022, n. 472246, e  3  gennaio  2023,  n.
3351, con le quali il Sindaco di Verona ha, rispettivamente: 
    1. rappresentato l'importanza del finanziamento  dell'intervento,
in vista della ripresa dei lavori entro marzo 2023 e specificato  che
ad inizio 2026 il Comune di Verona ospitera' la cerimonia di chiusura
dei Giochi  olimpici  invernali  e  quella  di  apertura  dei  Giochi
paralimpici invernali; 
    2. ribadito l'importanza dell'opera ed esposto la necessita', per
il  comune,  di  autorizzare  nel   frattempo   lavori   propedeutici
all'apertura, il 6 aprile 2023, del cantiere per la realizzazione del
richiamato sottopasso; 
  Vista la nota 13 gennaio 2023, n. 306, con  la  quale  il  DIPE  ha
chiesto al MIT chiarimenti istruttori e ulteriore documentazione; 
  Vista la nota 26 gennaio 2023, n. 599,  con  la  quale  il  MIT  ha
fornito  i  suddetti  chiarimenti  istruttori  e  la   documentazione
richiesta; 
  Considerato che gli  interventi  legati  alla  realizzazione  della
filovia permetteranno il decongestionamento delle principali  arterie
stradali, ridurranno la presenza  di  bus  a  benzina  in  citta',  e
ridurranno  nel  complesso  le  emissioni  inquinanti  del  trasporto
privato in centro citta', in particolare di CO2 ; 
  Tenuto conto  dell'esame  della  proposta  svolta  ai  sensi  della
delibera CIPE 28 novembre 2018, n. 82, recante  «Regolamento  interno
del Comitato interministeriale per la programmazione economica», come
modificata dalla delibera CIPE  15  dicembre  2020,  n.  79,  recante
«Regolamento  interno   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)»; 
  Vista la  nota  predisposta  congiuntamente  dalla  Presidenza  del
Consiglio dei ministri - Dipartimento  per  la  programmazione  e  il
coordinamento della politica economica e dal Ministero  dell'economia
e delle finanze e posta a base  dell'esame  della  presente  proposta
nell'odierna seduta del Comitato,  contenente  le  valutazioni  e  le
prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Considerato che l'art. 4,  comma  12-quater  del  decreto-legge  18
aprile 2019, n. 32, convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  14
giugno 2019, n. 55 prevede che  in  caso  di  assenza  o  impedimento
temporaneo del Presidente del Consiglio dei ministri, il Comitato  e'
presieduto dal Ministro dell'economia e delle finanze in qualita'  di
vice Presidente del Comitato stesso; 
  Considerato che  il  Ministro  dell'economia  e  delle  finanze  ha
rilasciato nel corso della seduta odierna di questo Comitato il nulla
osta sull'ulteriore corso della presente delibera e che  pertanto  la
stessa  viene  sottoposta  direttamente  in  seduta  alla  firma  del
Segretario e del Presidente per  il  successivo,  tempestivo  inoltro
alla Corte dei  conti  per  il  prescritto  controllo  preventivo  di
legittimita'; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Considerato il dibattito  svolto  durante  la  seduta  odierna  del
Comitato; 
 
                              Delibera: 
 
  1. Il contributo statale  riconoscibile  all'intervento  denominato
«Nuovo  sistema   filoviario   di   Verona»   e'   rideterminato   in
92.381.307,22,  a  fronte  di  un  costo  aggiornato  ammissibile   a
finanziamento di 153.968.845,37 euro. 
  2. La quota di disponibilita' residue a valere  sui  mutui  attivi,
pari a 23.294.709,04 euro come esposto nella precedente presa d'atto,
rimane a disposizione dell'opera fino alla conclusione  del  relativo
collaudo. L'eventuale utilizzo di tale disponibilita'  dovra'  essere
oggetto di deliberazione da parte di questo Comitato, ferma  restando
la percentuale massima di contribuzione statale  del  60%  del  costo
ammissibile e la disponibilita' della copertura  finanziaria  per  il
residuo costo dell'opera non a carico delle risorse statali. 
  3. La modifica dell'Accordo procedimentale 8 agosto 2014, richiesta
con la delibera  di  questo  Comitato  n.  38  del  2018,  citata  in
premessa, non e' piu' necessaria. 
  4. Il Ministero delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  vigilera'
sull'attuazione della  presente  delibera,  sollecitando  i  soggetti
interessati  ad  adottare  tutte  le  misure   per   una   tempestiva
realizzazione dell'opera entro i tempi previsti  dal  cronoprogramma,
e, in merito all'onere di fornire una relazione annuale  sullo  stato
di avanzamento dei progetti finanziati con la legge n. 211 del 1992 e
successive modificazioni, fornira': 
    4.1. una relazione entro il 30  giugno  2023  di  verifica  sullo
stato di avanzamento degli  interventi  al  31  dicembre  2022  anche
utilizzando i dati di monitoraggio nel sistema BDAP-MOP; 
    4.2. una relazione a completamento del programma degli interventi
finanziati a carico della medesima legge n. 211 del 1992. 
  5. Il soggetto aggiudicatore dell'intervento dovra': 
    5.1. attivare ogni necessaria iniziativa volta ad  assicurare  il
rispetto dei tempi fissati da ultimo con il suddetto  cronoprogramma,
dando al Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti  riscontro
dell'avvenuto compimento delle successive fasi di avanzamento; 
    5.2.  assicurare   a   questo   Comitato   flussi   costanti   di
informazioni, coerenti per contenuti e modalita' con  il  sistema  di
monitoraggio degli investimenti pubblici di cui all'art. 1, comma  5,
della legge 17 maggio 1999, n. 144; 
    5.3. assicurare che i  filobus  acquistati  con  risorse  statali
restino di proprieta' pubblica, potendo in ogni caso essere  messi  a
disposizione del gestore del servizio posto a base di gara; 
    5.4.  aggiornare  con  continuita'   i   dati   di   monitoraggio
dell'intervento  nel  sistema  BDAP-MOP  ai   fini   della   verifica
sull'avanzamento finanziario, fisico e procedurale. 
  6. Ai sensi della delibera di questo Comitato n. 24 del 2004 citata
in premessa, il CUP relativo all'intervento di cui al suddetto  punto
1,   dovra'   essere   evidenziato   in   tutta   la   documentazione
amministrativa e contabile concernente l'intervento stesso. 
    Roma, 8 febbraio 2023 
 
                                        Il Vice presidente: Giorgetti 
Il segretario: Morelli 

Registrato alla Corte dei conti il 10 marzo 2023 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, n. 253