UNIVERSITA' DI PARMA

DECRETO RETTORALE 29 ottobre 1997 

Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.299 del 24-12-1997)

                             IL RETTORE
  Visto lo  statuto dell'Universita' degli studi  di Parma, approvato
con  regio decreto  13  ottobre 1927  e  successive modificazioni  ed
integrazioni;
  Visto  il   testo  unico  delle  leggi   sull'istruzione  superiore
approvato con regio decreto 31 agosto 1993, n. 1592;
  Visto il  regio decreto-legge 20  giugno 1935, n.  1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il regio  decreto 30  settembre 1938,  n. 1652  e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto il decreto del Presidente  della Repubblica 10 marzo 1982, n.
162;
  Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590;
  Vista la  legge 9 maggio 1989,  n. 168, art. 16,  comma 1, relativo
alle modifiche di statuto;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, art. 11;
  Visto il decreto  ministeriale del 6 luglio  1995, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale  - serie generale -  n. 270 del 18  novembre 1995,
relativo  a  "Modificazioni all'ordinamento  didattico  universitario
relativamente al corso di laurea in filosofia";
  Viste le proposte di modifica  dello statuto formulate dagli organi
deliberativi di questo ateneo;
  Vista la nota ministeriale n. 2079 del 5 agosto 1997;
  Preso atto della seguente nota ministeriale n. 1654;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  le  nuove
modifiche proposte, in deroga al  termine triennale di cui all'ultimo
comma dell'art.  17 del testo  unico 31 agosto  1933, n. 1592,  per i
motivi esposti nelle deliberazioni  degli organi accademici di questa
Universita';
                              Decreta:
  L'art. 42 dello statuto di questo Ateneo viene cosi' modificato:
                              Art. 42.
                    Corso di laurea in filosofia
  Art. 1 (Afferenza e accesso). -  Il corso di laurea in filosofia e'
istituito  nella facolta'  di  lettere e  filosofia. L'iscrizione  al
corso di laurea e' regolata in conformita' alle leggi di accesso agli
studi universitari.
  Art. 2 (Durata articolazione e finalita' del corso di laurea). - Il
corso  di  laurea in  filosofia  ha  lo  scopo di  fornire  strumenti
metodologici   e   critici,   finalizzati   alla   ricerca   e   alla
specializzazione  filosofica,  utili  tanto  per  lo  svolgimento  di
attivita'  che  impegnano il  linguaggio  e  le applicazioni  proprie
dell'indagine filosofica,  quanto per l'eventuale  prosecuzione degli
studi in Italia e  all'estero nei settori scientificodisciplinari che
richiedono una preparazione filosofica.
  La durata degli  studi del corso di laurea in  filosofia e' fissata
in    quattro   anni,    strutturati   in    due   bienni    (biennio
propedeuticoformativo   e   biennio    specialistico).   Il   biennio
propedeutico  comprende un  primo  nucleo  di discipline  filosofiche
costitutive, che  caratterizzano la  struttura portante del  corso di
laurea,  ed un  secondo nucleo  di discipline  appartenenti ad  altri
settori  umanistici,  che  consentano   sia  il  completamento  della
formazione  culturale e  professionale di  base, sia  il mantenimento
dell'intersettorialita' con gli altri  corsi di laurea della facolta'
di  lettere. Il  biennio  specialistico puo'  essere organizzato  per
indirizzi, con delibere del consiglio di corso di laurea.
  Art. 3 (Organizzazione degli studi). - Il piano di studi prevede 21
insegnamenti  annuali (11  insegnamenti nel  primo biennio  e 10  nel
secondo),  oltre  che  una  prova  scritta  su  testi  filosofici  da
sostenere non prima del secondo anno.
  Per  essere ammessi  a sostenere  l'esame di  laurea occorre  avere
superato tutte le  prove d'esame incluse nel piano di  studio e avere
ottenuto un giudizio positivo nelle esercitazioni di pratica testuale
istituite  e  coordinate  dal  consiglio   di  corso  di  laurea.  Le
esercitazioni  di  pratica testuale  su  testi  filosofici in  lingua
originale, da svolgere  nel biennio specialistico per  una durata non
inferiore alle  50 ore, sono  stabilite con modalita'  specifiche, in
sede di programmazione didattica,  all'inizio di ogni anno accademico
dal consiglio di corso di laurea.
  Il consiglio di  corso di laurea indica fino  a cinque insegnamenti
fra quelli previsti nel primo  biennio da considerare propedeutici ai
fini dell'ammissione  agli esami  di profitto degli  insegnamenti del
secondo biennio.
  L'esame di  laurea consiste nella discussione  di una dissertazione
scritta  su un  argomento coerente  con il  piano degli  studi scelto
dallo studente, secondo le modalita' stabilite dal consiglio di corso
di laurea.
  Art. 4  (Norme generali transitorie).  - In attesa  dell'entrata in
vigore  dello  statuto e  del  regolamento  didattico di  ateneo,  le
funzioni  del  consiglio  di  corso  di  laurea  in  filosofia,  sono
esercitate dal consiglio  della facolta' di lettere,  che delibera su
proposta del consiglio di corso di laurea.
  Il regolamento didattico di ateneo, il regolamento del consiglio di
corso  di laurea  e,  in mancanza  di  essi o  in  attesa della  loro
emanazione,  lo  statuto, devono  attenersi  per  quanto concerne  la
laurea in filosofia alle norme  indicate nel curriculum didattico che
segue.
  Art. 5 (Curriculum didattico).
                            Primo biennio
  Sei insegnamenti  filosofici da scegliere all'interno  dei seguenti
settori scientifico disciplinari:
   M07A Filosofia teoretica;
   M07B Logica e filosofia della scienza;
   M07C Filosofia morale;
   M07D Estetica;
   M07E Filosofia del linguaggio;
   M08A Storia della filosofia;
   M08B Storia della filosofia antica;
   M08C Storia della filosofia medievale;
   M08D Storia della filosofia araboislamica;
   M08E Storia della scienza,
  purche'  sia  garantita  la  presenza  fra  essi  di  storia  della
filosofia, filosofia teoretica e filosofia morale.
  Un  insegnamento  a  scelta  all'interno  dei  settori  scientifico
disciplinari:
   M09A (Pedagogia generale);
   M10A (Psicologia generale);
   M11A (Psicologia dello sviluppo e dell'educazione).
  Un insegnamento  a scelta (in ambiti  storici distinti) all'interno
dei settori scientificodisciplinari:
   L02A (Storia greca);
   L02B (Storia romana);
   M01X (Storia medievale);
   M02A (Storia moderna);
   M04X (Storia contemporanea).
  Un  insegnamento  a  scelta  all'interno  dei  settori  scientifico
disciplinari:
   L12A (Letteratura italiana);
   L12B (Letteratura italiana moderna e contemporanea);
   L12C (Critica letteraria);
   L12D (Letterature comparate);
  L12E    (Letteratura    dell'eta'     medievale,    umanistica    e
rinascimentale).
  Un  insegnamento di  lingua  straniera (il  consiglio  di corso  di
laurea dovra' garantire  l'attivazione di almeno due  tra le seguenti
lingue straniere:  lingua francese, lingua inglese,  lingua tedesca e
lingua spagnola); l'esame di lingua straniera dovra' essere svolto su
testi filosofici.
                           Secondo biennio
  Sei  insegnamenti  da   scegliere  all'internodelle  seguenti  aree
scientificodisciplinari:
  a) area storicofilosofica;
  h) area filosoficoteorica;
  c) area logicoepistemologica;
  d) area semiotico linguistica.
  Quattro insegnamenti  da scegliere all'interno delle  seguenti aree
scientifico disciplinari:
  a) area delle scienze umane;
  b) area storica (insegnamenti diversi da quelli del primo biennio);
  c) area delle scienze del linguaggio e della comunicazione;
  d) area scientifica.
  Una prova scritta di un commento ad un testo classico di filosofia.
La  preparazione  della  prova  potra'  essere  curata  con  seminari
organizzati  nell'ambito   delle  attivita'   didattiche  integrative
istituite e coordinate dal consiglio di corso di laurea.
  Il  consiglio di  corso  di laurea  potra'  organizzare il  biennio
specialistico  per  indirizzi,  potra' altresi'  accogliere  proposte
individuali  di  sostituzioni  o  integrazione  delle  seguenti  aree
(scienze   umane,   storica,   scienze   del   linguaggio   e   della
comunicazione) con  non piu' di  quattro insegnamenti di  altre aree,
anche esterne a quelle insegnate nel corso di laurea e nella facolta'
purche' la  scelta sia culturalmente e  professionalmente qualificata
ed organica all'intero piano di studio.
  Il consiglio di corso di laurea istituisce, all'inizio di ogni anno
accademico,    esercitazioni    di   pratica    testuale,    fissando
preliminarmente  i  classici  oggetto  delle  stesse  e  le  relative
modalita' di  valutazione; la scelta  di tali classici  dovra' essere
effettuata in ambiti cronologici e disciplinari differenziati.
  L'eventuale  articolazione per  indirizzi  del corso  di laurea,  i
piani di studio con i relativi insegnamenti fondamentali obbligatori,
le  forme di  tutorato, le  prove di  valutazione della  preparazione
degli   studenti,   la   propedeuticita'   degli   insegnamenti,   il
riconoscimento  degli  insegnamenti  seguiti presso  altri  corsi  di
laurea, sono determinati dal consiglio di corso di laurea.
  Art. 6  (Manifesto degli  studi). - All'atto  della predisposizione
del manifesto  annuale degli studi,  il consiglio di corso  di laurea
disciplina, con regolamento, le materie  di cui all'art. 11, comma 2,
della legge n. 341/1990.
  In particolare il consiglio di facolta':
  a)  definisce, su  proposta del  consiglio di  corso di  laurea, il
piano degli studi ufficiali del  corso di laurea stesso, comprendente
le denominazioni degli insegnamenti da attivare:
  b) stabilisce i corsi  ufficiali di insegnamento, che costituiscono
le singole annualita', i cui nomi dovranno essere desunti dai settori
scientificodisciplinari;
  c) stabilisce le  qualificazioni piu' opportune, quali  I, II, III,
istituzioni, nonche' tutte le altre che giovino a differenziarne piu'
esattamente  il   livello  o  i  contenuti   didattici,  compresa  la
possibilita' di  biennalizzare o triennalizzare le  discipline per le
quali cio' sia ritenuto utile  ai fini della formazione professionale
e culturale  dello studente,  anche su  istanza dei  singoli studenti
all'interno di piano di studio individuali.
  Art. 7  (Ripartizioni disciplinari).  - I settori  disciplinari, ai
quali fare riferimento, sono quelli inseriti nel presente articolo:
 Area - Storicofilosofica:
   M08A (Storia della filosofia)
   M08B (Storia della filosofia antica)
   M08C (Storia della filosofia medievale)
   M08D (Storia della filosofia araboislamica)
   M08E (Storia della scienza).
 Area - Filosoficoteorica:
   M07A (filosofia teoretica)
   M07C (Filosofia morale)
   M07D (Estetica)
   N20X (Filosofia del diritto)
   Q01A (Filosofia politica).
 Area - Logicoepistemologica:
   M07B (Logica e filosofia della scienza)
   M08E (Storia della scienza)
 Area - Semioticolinguistica:
   L09A (Glottologia e linguistica)
   M07E (Filosofia del linguaggio)
 Area - Delle scienze umane:
   M05X (Discipline demoetnoantropologiche)
   M09A (Pedagogia generale)
   M09B (Storia della pedagogia)
   M10A (Psicologia generale)
   M11A (Psicologia dello sviluppo e dell'educazione)
   P10A (Economia politica)
   Q05A (Sociologia generale)
 Area - Storica:
   L02A (Storia greca)
   L02B (Storia romana)
   M01X (Storia medievale)
   M02A (Storia moderna)
   M03B (Storia del cristianesimo e delle chiese)
   M03C (Storia del cristianesimo antico e medievale)
   MG3D (Storia del cristianesimo moderno e contemporaneo)
   M03B (Storia del cristianesimo e delle chiese)
   M04X (Storia contemporanea)
   P01D) (Storia del pensiero economico)
   Q01B (Storia delle dottrine politiche)
 Area - Delle scienze del linguaggio e della comunicazione:
   L12L (Letterature comparate)
   L26A (Discipline dello spettacolo)
   L26B (Cinema e fotografia)
   Q05B (Sociologia dei processi culturali e comunicativi)
 Area - Scientifica:
   A01A (Logica matematica)
   A02A (Analisi matematica)
   A02D (Matematiche complementari)
   R02A (Fisica teorica)
   B02B (Metodi matematici della fisica)
   K05A (Sistemi di elaborazione di formazioni)
   K05B (Informatica)
   K05C (Cibernetica).
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Parma, 29 ottobre 1997
                                            p. Il rettore: Scaravelli