PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI SOCIALI

CIRCOLARE 19 dicembre 1997, n. 2926 

  Lettera  circolare sulle  richieste  di variazioni  di progetti  di
prevenzione  e recupero  dalle  tossicodipendenze  finanziati con  il
Fondo nazionale di  intervento per la lotta alla droga  (art. 127 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 309/1990).
(GU n.298 del 23-12-1997)
 
 Vigente al: 23-12-1997  
 

                                  Ai prefetti della Repubblica
                                    Ai  presidenti  delle      giunte
                                  regionali   e   delle      province
                                  autonome di Trento e Bolzano
                                  Ai    presidenti    delle    giunte
                                  provinciali
                                  Ai sindaci dei comuni
                                  Ai   presidenti   delle   comunita'
                                  montane
                                  Ai   direttori    generali    delle
                                  A.U.S.L.
                                  Ai responsabili delle comunita' del
                                  privato sociale
                                  Alle  ragionerie  provinciali dello
                                  Stato
  Si  comunica che  e'  in corso  di  completamento il  finanziamento
relativo a progetti di prevenzione e recupero dalle tossicodipendenze
a valere sugli esercizi finanziari 1994 e 1995.
  Il lasso di tempo intercorso tra l'approntamento di tali progetti e
la  loro  approvazione, nonche',  in  molti  casi, il  loro  parziale
finanziamento  rispetto alle  esigenze  progettuali, possono  rendere
necessaria l'attivazione  - come alcuni  enti hanno gia' fatto  - del
procedimento di richiesta di variazione dei progetti medesimi.
  Cio', data la numerosita' dei progetti approvati e finanziati, puo'
comportare ulteriori ritardi  nei tempi di attuazione  a motivo della
complessita' della  procedura di  variazione che deve  essere portata
all'attenzione   ed  all'approvazione   del  Comitato   nazionale  di
coordinamento  dell'azione  antidroga,  il  cui  avviso  deve  essere
preceduto  da una  disamina del  progetto modificato  da parte  della
competente  commissione istruttoria,  almeno nei  casi di  variazioni
sostanziali.
  Cio' premesso, ai fini  dello snellimento del procedimento, debbono
considerarsi autorizzate  quelle variazioni, ritenute  necessarie per
l'attuazione dei progetti, dovute al decorso del tempo e - se ricorre
- all'insufficiente finanziamento, a condizione che:
  a)  non  venga  snaturata la  tipologia  progettuale  (prevenzione,
recupero, reinserimento  sociale e  lavorativo, riduzione  del danno,
ecc.);
  b)  venga  assicurato  il  raggiungimento,  anche  parziale,  degli
obiettivi prefissati;
  c) vengano effettuate modifiche all'interno delle linee d'indirizzo
operative degli schemi progettuali e delle voci di spesa approvate;
  d)  venga  assicurato,  ove  possibile, il  rispetto  di  tutte  le
attivita'  progettuali,  con  una eventuale  riduzione  proporzionale
degli   stanziamenti  per   ciascuna  di   esse  dovuta   ai  ridotti
finanziamenti;
  e) venga  assicurato, ove suggerito dalla  commissione istruttoria,
il rispetto di alcune priorita';
  f)  venga  sviluppata  almeno parte  delle  attivita'  progettuali,
ritenute piu' importanti o piu' urgenti, sacrificando investimenti ed
interventi giudicati  non prioritari, nel rispetto  delle finalita' e
degli obiettivi progettuali.
  Ove ricorra, in tutto o in parte,  tale casistica - si ripete - non
si reputa  necessario attivare il procedimento  di autorizzazione del
Dipartimento in  quanto esso potrebbe ritardare  la rapida attuazione
delle attivita' progettuali.
  Qualora fosse gia' stata formulata  una richiesta di variazione che
possa  rientrare  in  uno  o  piu' dei  casi  sopra  descritti,  tale
richiesta e' da ritenersi soddisfatta.
  Nella  variazione va  anche ricompresa  la modifica  riguardante la
eventuale sostituzione dell'ente gestore del progetto che puo' essere
effettuata  alle condizioni  previste dall'art.  116 del  decreto del
Presidente della Repubblica  n. 309/1990 e nel  rispetto del progetto
approvato.
  Ove non  ricorrano le  precedenti condizioni,  in ipotesi  cioe' di
variazioni piu' sostanziali della  tipologia, delle finalita' e degli
obiettivi  progettuali,  dovra'   essere  inoltrata  al  Dipartimento
istanza di variazione  o confermata con una nuova  lettera (anche via
fax ai numeri 4824934 - 48161442) quella gia' presentata, sulla quale
- come accennato  - dovra' esprimersi il Comitato  di Ministri previa
nuova istruttoria  della competente commissione o  di questo ufficio.
Cio',  evidentemente, con  ulteriore dispendio  di tempo  dovuto alla
attivazione di  una piu' complessa  procedura che non  sarebbe invece
necessaria  se   le  modifiche   progettuali  riguardassero   i  casi
precedentemente   descritti,    e   che,   comunque,    non   esclude
responsabilita'  dirigenziali   per  la  corretta   esecuzione  delle
attivita' progettuali.
  La  presente comunicazione  sostituisce quelle  personali ai  sensi
dell'art. 8, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241.
                                     Il dirigente generale
                           direttore dell'Ufficio tossicodipendenze
                                            Lo Bianco