Indirizzi generali per il settore siderurgico ai sensi dell'art. 2 della legge 16 aprile 1987, n. 183.(GU n.146 del 23-6-1988)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Visto l'art. 16 della legge 27 febbraio 1967, n. 48, e le competenze del CIPE per la predisposizione degli indirizzi della politica economica nazionale; Visto l'art. 2 della legge 16 aprile 1987, n. 183, che stabilisce le competenze del Comitato in materia di armonizzazione della politica economica nazionale con le politiche comunitarie; Considerata la necessita' di provvedere al completamento della ristrutturazione della siderurgia italiana nel piu' ampio contesto di quella comunitaria; Considerato che occorre tener conto della situazione del mercato siderurgico e dei connessi livelli di competitivita' delle imprese siderurgiche nazionali; Ritenuto che, per realizzare gli obiettivi predetti, occorre anche procedere alla razionalizzazione dei processi produttivi con i connessi ridimensionamenti, anche a livello degli impianti; Vista la proposta del Ministro delle partecipazioni statali, d'intesa con il Ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie, concernente le linee del piano di risanamento e di rilancio della siderurgia e le proposte contestuali relative alle provvidenze sociali e alle collegate iniziative di reindustrializzazione che saranno tutte sottoposte all'approvazione del CIPI contestualmente; Tenuto conto che con le citate provvidenze ed iniziative verranno affrontati i problemi conseguenti alle razionalizzazioni ed ai ridimensionamenti anzidetti; Riconosciuta la validita' complessiva del piano e la sua compatibilita' con gli indirizzi di programmazione economica generale; Delibera: Gli indirizzi generali, di cui al comma 2 dell'art. 2 della legge 16 aprile 1987, n. 183, relativi al settore siderurgico, sono volti a realizzare: a) una ristrutturazione industriale idonea a consentire la redditivita' del settore con i conseguenti adeguamenti dei volumi produttivi alle prospettive del mercato, fermo restando il ruolo significativo che deve continuare ad essere svolto dal settore stesso nell'economia nazionale; b) l'indispensabile risanamento finanziario della siderurgia a partecipazione statale, affinche' essa operi in condizioni di economicita' e risulti competitiva; c) l'adozione di provvidenze di carattere sociale connesse con gli esuberi risultanti dal processo di ristrutturazione; d) l'attivazione di un programma di iniziative di reindustrializzazione e di recupero socio-economico delle aree colpite dalla crisi siderurgica diretto innanzitutto al reimpiego di una quota significativa dei dipendenti siderurgici, con modalita' ed articolazioni corrispondenti alle diverse realta' territoriali e con responsabilizzazione primaria dell'IRI; e) il perseguimento di ogni possibile forma di collaborazione tra la siderurgia pubblica e gli operatori privati; f) il raccordo con la politica comunitaria di settore anche con l'utilizzazione degli incentivi finanziari per investimenti di reindustrializzazione previsti dal programma RESIDER. Roma, addi' 14 giugno 1988 Il Presidente delegato: FANFANI