DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 maggio 1989 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita' degli studi di
Milano.
(GU n.227 del 28-9-1989)

                    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Visto  lo statuto dell'Universita' degli studi di Milano, approvato
con  regio  decreto  4  novembre  1926,   n.   2280,   e   successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n.
162;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche dell'Universita' anzidetta;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  le  nuove
modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui  all'ultimo
comma  dell'art.  17  del  testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i
motivi  esposti   nelle   deliberazioni   degli   organi   accademici
dell'Universita'  di Milano e convalidati dal Consiglio universitario
nazionale nel suo parere;
  Udito il parere del Consiglio universitario nazionale;
  Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;
                               Decreta:
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi  di Milano, approvato e
modificato con i decreti indicati nelle  premesse,  e'  ulteriormente
modificato come appresso:
                            Articolo unico
  Gli  articoli  50,  51 e 52, relativi al corso di laurea in scienze
biologiche, sono soppressi e sostituiti come segue:
  Art. 50. - Il corso di laurea in scienze biologiche ha la durata di
cinque anni ed e' suddiviso in un  triennio  propedeutico  ed  in  un
biennio  di  applicazione articolato in indirizzi. L'accesso al corso
di laurea e' regolato dalle disposizioni di legge. Il numero di esami
e' non meno di 26.
  Nel  caso  di  verifiche  di profitto contestuali - accorpamento di
piu'  insegnamenti  dello  stesso  anno  accademico  -   il   preside
costituisce  le  commissioni  di  profitto  utilizzando i docenti dei
relativi corsi, secondo le norme  dettate  dall'art.  160  del  testo
unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,  approvato con regio
decreto 31 agosto 1933, n.  1592,  e  dall'art.  42  del  Regolamento
studenti approvato con regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269.
  I  corsi  di  insegnamento  possono  essere  organizzati  in moduli
semestrali  secondo  le  norme  vigenti.  Il  totale  delle  ore   di
insegnamento e' di milleseicento per il triennio e di cinquecento per
il biennio. I corsi di insegnamento annuali devono  disporre  di  non
meno di novanta ore, quelli semestrali di quarantacinque ore.
  Nel  computo orario sono comprese lezioni, esercitazioni, esercizi,
sperimentazioni e dimostrazioni, a seconda della natura dei corsi.
 Triennio propedeutico.
  Sono insegnamenti fondamentali:
   1) istituzioni di matematiche;
   2) metodi matematici e statistici (a);
   3) fisica;
   4) laboratorio di fisica (b);
   5) chimica generale ed inorganica;
   6) chimica organica;
   7) chimica fisica;
   8) laboratorio di chimica (c);
   9) citologia ed istologia (d);
   10) chimica biologica;
   11) fisiologia generale;
   12) genetica;
   13) zoologia;
   14) anatomia comparata (e);
   15) botanica;
   16) fisiologia vegetale;
   17) microbiologia generale;
   18) ecologia;
   19) biologia molecolare.
  Il  consiglio  di  corso di laurea e la facolta', per le rispettive
competenze, nell'ambito  delle  milleseicento  ore  previste  per  il
triennio propedeutico, organizzano didattica applicata secondo moduli
didattici programmati.
  Tutti  gli  studenti sono inoltre tenuti a frequentare per due anni
consecutivi, del triennio propedeutico  un  laboratorio  di  biologia
sperimentale  di settantacinque ore per anno, nel quale dovra' essere
elemento preminente la  partecipazione  attiva  degli  studenti  agli
esperimenti.
  Tali  corsi  di  laboratorio  sono  organizzati,  per  le  parti di
competenza, dai  docenti  di  discipline  "biologiche"  del  triennio
(quelle  indicate  coi numeri dal 9 al 19) nonche' da eventuali altri
docenti, secondo modalita' fissate dal consiglio di corso di  laurea.
Quest'ultimo  designa  a  tale  fine fra i docenti, avvalendosi anche
delle vigenti disposizioni di  legge,  un  coordinatore  per  ciascun
corso  di laboratorio di biologia sperimentale. Al termine di ciascun
corso annuale lo studente deve superare un colloquio con giudizio  di
merito  sull'attivita'  svolta,  a cura di una commissione costituita
dal coordinatore e da almeno altri due docenti.
  Lo  studente  inoltre deve superare un colloquio di lingua inglese.
Il  colloquio  comprende  la  traduzione  di  un  brano  di  un'opera
scientifica di argomento biologico.
 
___________
              (a)   Compresi   modelli   matematici  ed  elementi  di
          probabilita' applicati alla biologia.
              (b) Compreso il trattamento dei dati sperimentali.
              (c) Comprende parti inorganiche, organiche, strumentali
          ed analitiche.
              (d)  Comprende argomenti riguardanti le cellule animali
          e vegetali.
              (e)    Comprende   l'anatomia   e   l'embriologia   dei
          vertebrati.
 
 Biennio di applicazione.
  Il  biennio  di  applicazione  si  articola  negli  indirizzi sotto
riportati.
  Ogni  indirizzo  comprende non meno di sette corsi per un totale di
cinquecento ore.
  Insegnamenti fondamentali caratterizzanti gli indirizzi sono:
  A) Indirizzo morfologico funzionale:
   antropologia (insegnamento facoltativo);
   botanica II;
   fisiologia generale II;
   zoologia II.
   B) Indirizzo biologico ecologico:
   botanica II;
   ecologia applicata;
   chimica dell'ambiente;
   zoologia II.
   C) Indirizzo biomolecolare:
   biologia molecolare II;
   chimica biologica II;
   genetica II;
   metodologia biochimica (insegnamento facoltativo).
   D) Indirizzo fiosiopatologico:
   anatomia umana;
   farmacologia;
   fisiologia generale II;
   igiene;
   patologia generale.
  Il  consiglio  di  facolta'  potra'  attivare  degli "orientamenti"
interni agli indirizzi, indicando nel manifesto annuale  degli  studi
quelle   combinazioni  di  discipline  non  obbligatorie  che  meglio
rispondano a una logica di natura culturale applicativa.
  Elenco  dei  corsi non obbligatori (eventualmente accorpabili con i
corsi irrinunciabili:
   1) algologia;
   2) analisi biochimico-cliniche;
   3) anatomia vegetale;
   4) antropometria;
   5) batteriologia;
   6) biochimica cellulare;
   7) biochimica comparata;
   8) biochimica fisica;
   9) biochimica industriale;
   10) biochimica macromolecolare;
   11) biochimica vegetale;
   12) biofisica;
   13) biologia cellulare;
   14) biologia della pesca ed acquacoltura;
   15) biologia delle popolazioni umane;
   16) biologia dello sviluppo;
   17) biologia marina;
   18) biologia umana;
   19) biometria;
   20) biologia vegetale applicata;
   21) botanica sistematica;
   22) calcolo numerico e programmazione;
   23) chimica analitica;
   24) chimica analitica clinica;
   25) chimica analitica strumentale;
   26) chimica degli alimenti;
   27) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   28) chimica delle sostanze organiche natuali;
   29) chimica fisica biologica;
   30) citochimica ed istochimica;
   31) citogenetica;
   32) citologia animale;
   33) citologia sperimentale;
   34) citologia vegetale;
   35) citopalotogia;
   36) complementi di chimica organica;
   37) complementi di fisiologia generale;
   38) conservazione della natura e delle sue risorse;
   39) didattica naturalistica e biologica;
   40) ecofisiologia vegetale;
   41) ecologia animale;
   42) ecologia microbica;
   43) ecologia preistorica;
   44) ecologia umana;
   45) ecologia vegetale;
   46) elettrofisiologia;
   47) embriologia comparata;
   48) embriologia e morfologia sperimentale;
   49) endocrinologia comparata;
   50) entomologia;
   51) enzimologia;
   52) etologia;
   53) etologia applicata;
   54) evoluzione biologica;
   55) farmacologia cellulare;
   56) farmacologia molecolare;
   57) fisiologia cellulare;
   58) fisiologia comparata;
   59) fisiologia delle piante coltivate;
   60) fisiopatologia endocrina;
   61) fitogeografia;
   62) fotobiologia;
   63) biocristallografia;
   64) genetica dei microrganismi;
   65) genetica delle popolazioni;
   66) genetica melecolare;
   67) genetica quantitativa;
   68) genetica umana;
   69) genetica vegetale;
   70) geobotanica;
   71) idrobiologia e pescicolture;
   72) igiene degli alimenti;
   73) igiene ambientale;
   74) immunologia;
   75) ingegneria genetica;
   76) laboratorio di biologia molecolare;
   77) laboratorio di ecologia;
   78) laboratorio di metodologie botaniche;
   79) laboratorio di metodologie farmacologiche;
   80) laboratorio di metodologie fisiologiche;
   81) laboratorio di metodologie genetiche;
   82) laboratorio di metodologie zoologiche;
   83) laboratorio di microbiologia e serologia;
   84) laboratorio di patologia generale;
   85) laboratorio di tecniche ultastrutturali;
   86) metodi fisici della biologia;
   87) metodi per il trattamento della informazione;
   88) merceologia;
   89) micologia;
   90) microbiologia ambientale;
   91) microbiologia industriale;
   92) mutagenesi ambientale;
   93) neurobiologia;
   94) neurobiologia comparata;
   95) oceanografia;
   96) paleobotanica;
   97) paleontologia;
   98) paleontologia umana e paleoetnologia;
   99) palinologia;
  100) parassitologia;
  101) patologia cellulare;
  102) patologia molecolare;
  103) patologia vegetale;
  104) planctologia;
  105) primatologia;
  106) protozoologia;
  107) psicobiologia;
  108) radiobiologia;
  109) scienza della alimentazione;
  110) storia della biologia;
  111) tossicologia;
  112) ultrastrutture vegetali;
  113) virologia vegetale;
  114) virologia;
  115) zoocolture;
  116) zoogeografia;
  117) zoologia applicata;
  118) zoologia sistematica;
  119) zoologia dei vertebrati.
  Possono  inoltre essere utilizzate anche come corsi non obbligatori
tutte le discipline fondamentali degli indirizzi.
  Art. 51. - Gli esami di istituzioni di matematiche, fisica, chimica
generale ed inorganica sono propedeutici agli esami del secondo  anno
e successivi.
  L'iscrizione  al  biennio per l'indirizzo prescelto e' condizionata
al superamento dei tre esami suddetti ed inoltre di chimica organica,
laboratorio  di fisica, laboratorio di chimica, di almeno sette esami
di discipline "biologiche",  dei  due  colloqui  del  laboratorio  di
biologia sperimentale e del colloquio di lingua inglese.
  Art. 52. - Per essere ammesso all'esame di laurea, lo studente deve
avere  seguito  non  meno  di  ventisei  corsi  per  un   totale   di
duemilacento  ore,  e  superato  i  relativi  esami,  secondo  quanto
previsto dallo statuto dell'Ateneo, ed avere inoltre superato  i  due
colloqui  di  laboratorio di biologia sperimentale ed il colloquio di
lingua inglese.
  La  tesi  di laurea consiste in un elaborato su dati sperimentali e
deve comunque  portare  un  contributo  originale.  A  tale  fine  e'
obbligatoria  la  frequenza  per  non  meno  di  un  anno  presso  un
laboratorio scientifico sotto la responsabilita' del relatore.
  Il  diploma  di  laurea  riporta  il  titolo di laureato in scienze
biologiche, mentre il relativo certificato, rilasciato  al  laureato,
fara' menzione dell'indirizzo seguito.
  Il  presente  decreto  sara'  inviato  alla  Corte dei conti per la
registrazione e  sara'  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana.
   Dato a Roma, addi' 23 maggio 1989
                               COSSIGA
                                  GALLONI, Ministro della pubblica
                                  istruzione
 Registrato alla Corte dei conti, addi' 26 luglio 1989
Registro n. 40 Istruzione, foglio n. 68