DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 marzo 1990
Indizione del referendum popolare per l'abrogazione dell'articolo 842, primo e secondo comma, del codice civile.(GU n.76 del 31-3-1990)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 75 e 87 della Costituzione; Vista la legge 25 maggio 1970, n. 352, recante norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo, e successive modificazioni; Vista la sentenza della Corte costituzione n. 63 del 18 gennaio 1990 - comunicata in data 2 febbraio 1990 e pubblicata nella 1a serie speciale della Gazzetta Ufficiale n. 6 del 7 febbraio 1990, a norma dell'art. 33, ultimo comma, della citata legge - con la quale e' stata dichiarata ammissibile la richiesta di referendum popolare per l'abrogazione dell'art. 842, primo e secondo comma, del codice civile, approvato con regio decreto 16 marzo 1942, n. 262; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 2 marzo 1990; Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con i Ministri dell'interno e di grazia e giustizia; Decreta: E' indetto il referendum popolare per l'abrogazione dell'art. 842 del codice civile, approvato con regio decreto 16 marzo 1942, n. 262, comma primo: "Il proprietario di un fondo non puo' impedire che vi si entri per l'esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno." e comma secondo: "Egli puo' sempre opporsi a chi non e' munito della licenza rilasciata dall'autorita'.". I relativi comizi sono convocati per il giorno di domenica 3 giugno 1990. Il presente decreto e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Dato a Roma, addi' 26 marzo 1990 COSSIGA ANDREOTTI, Presidente del Consiglio dei Ministri GAVA, Ministro dell'interno VASSALLI, Ministro di grazia e giustizia