AVVISO DI RETTIFICA
Comunicato relativo al decreto 9 luglio 1990 del Ministro per i beni culturali e ambientali concernente: "Programma di interventi nell'ambito delle attivita' e dei compiti istituzionali di catalogazione, inventariazione, prevenzione e salvaguardia dei beni culturali e ambientali, elaborazione di una carta conoscitiva aggiornabile della situazione di rischio con la relativa banca dati e potenziamento delle attivita' di ricerca e formazione". (Decreto pubblicato nel supplemento ordinario n. 56 alla Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 198 del 25 agosto 1990).(GU n.204 del 1-9-1990)
Nel testo del decreto citato in epigrafe, in corrispondenza delle sottoindicate pagine del predetto supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale, sono da apportare le seguenti rettifiche: alla pag. 3, all'art. 2 del decreto, comma 2, lettera a), primo rigo, dove e' scritto: " a) i beni culturali oggetto dell'intervento e le finalita' di cui...", si legga: " a) i beni culturali oggetto dell'intervento e la finalita' di cui..."; alla pag. 4, art. 2 del decreto, comma 4, lettera c), dove e' scritto: " c) ufficio competente per l'istruttoria (come degli istituti centrali...)", si legga: " c) ufficio competente per l'istruttoria ( uno degli istituti centrali...)"; alla pag. 5, nell'allegato A, ultimo paragrafo, terza riga, dove e' scritto: "... ritiene di dover fare riferimento non sono a quanto previsto...", si legga: "... ritiene di dover fare riferimento non solo a quanto previsto..."; subito dopo la pag. 24, che riporta la parte relativa alla regione "Emilia-Romagna/2" (riguardante l'allegato A, sezione I - Istituto centrale per il catalogo e la documentazione), si intende pubblicata la seguente parte riguardante la regione Toscana: "Toscana: L'attivita' di catalogazione, che qui gia' aveva avuto momenti intensi precedentemente al 1970, e' profondamente radicata alla piu' importante tradizione storiografica, e del vastissimo ''sapere acquisito'' da tale tradizione ha saputo ottimamente beneficiare sotto l'aspetto quantitativo come soprattutto sotto l'aspetto qualitativo e scientifico. Hanno concorso a questo sviluppo conoscitivo, che ha riguardato praticamente tutte le categorie dei beni culturali, su un arco cronologico che dalla remota antichita' va quasi ai giorni nostri, le ben organizzate e competenti attivita' di tutte e sette le soprintendenze nonche', per vari settori di propria competenza e in un rapporto di fattiva collaborazione con gli uffici dell'amministrazione statale, il Dipartimento istruzione e cultura della regione Toscana. La individuazione di aree di intervento prioritario ai fini del presente programma risulta pertanto da un duplice e convergente ordine di necessita': primo, quello di intensificare la ricognizione dei beni nelle residue zone meno intensivamente indagate (e che sono anche, per vari fattori logistici o di sviluppo socio-economico, anche quelle esposte a piu' elevati rischi); secondo, quello di soddisfare le concrete possibilita' di esaustivita' della catalogazione nelle aree invece meglio esplorate. In rapporto alle tematiche comprensoriali tali aree di intervento sono: 1) la Lunigiana, che rientra nelle competenze della soprintendenza ai beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Pisa; in relazione a quest'area, sulla quale anche insistono importanti contesti archeologici, e' auspicabile un'intesa progettuale anche con le soprintendenze della Liguria; 2) la provincia di Grosseto per le parti che specialmente interessano le competenze delle soprintendenze ai beni archeologici di Firenze ed ai beni ambientali e architettonici di Siena; area questa, esposta a fattori di elevato rischio per gli incrementi insediativi. L'intensa attivita' di ricerca archeologica esige il supporto di adeguati mezzi per la catalogazione. Il concorso dell'amministrazione regionale si prospetta qui particolarmente significativo e si innesta su iniziative gia' avviate; 3) la parte meridionale della provincia di Siena sulla quale le competenze delle due soprintendenze senesi dovranno convergere per migliorare situazioni di relativo squilibrio rispetto al livello della catalogazione in altre parti del comprensorio; 4) la Valle aretina che, nel comprensorio di competenza della soprintendenza ai beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Arezzo presenta la necessita' di piu' intensivi interventi ricognitivi. Toscana/2 5) l'insieme delle province di Firenze e di Pistoia che, per quanto riguarda le competenze della soprintendenza ai beni artistici e storici di Firenze e' l'area sulla quale per prima possa raggiungersi il traguardo della reale esaustivita'; 6) i complessi delle Ville medicee di competenza della soprintendenza ai beni ambientali e architettonici di Firenze: lo stato delle conoscenze su tali complessi, certamente elevato, necessita tuttavia di una sistematizzazione metodologica e specialistica anche in funzione di pressanti esigenze conservative. In tutte le aree suddette gli interventi si manifestano realizzabili in piena coerenza con i criteri fondamentali della catalogazione, interessando contestualmente e con coordinamento degli apporti disciplinari, le varie categorie dei beni ed estendendosi anche ai beni demo-antropologici che hanno valore assai significativo nel tessuto culturale della regione. In rispondenza a quanto previsto dal comma 3 dell'art. 2 della legge n. 84/1990, si palesano utilizzabili, purche' ricondotti ai citati criteri fondamentali della catalogazione, i beni ed i risultati documentali e scientifici risultati dal progetto ex art. 15 della legge n. 41/86 relativo a 'Committenza e artisti nelle collezioni fiorentine'. Parzialmente utilizzabili sono i risultati documentali di altri progetti ex art. 15 della legge n. 41/86 che hanno svolto la loro attivita' anche in settori della Toscana, quali i progetti 'Porti e approdi...', 'Presenza ebraica...'"; alla pag. 27, penultima riga, nella parte riguardante la regione "Marche/2" dove e' scritto: "... di competenza dele altre...", si legga: "... di competenza delle altre..."; alla pag. 88, il titolo riportato prima dell'ultimo paragrafo, dove e' scritto: "CORSI PER CONSERVATORI - DI BENI LIBRARI", si legga: "CORSI PER CONSERVATORI - RESTAURATORI DI BENI LIBRARI".