MINISTERO DEL TESORO

COMUNICATO

Approvazione del progetto di ristrutturazione presentato dalla Cassa
   di risparmio di Udine e Pordenone ai sensi della legge
  30 luglio 1990, n. 218 e del decreto legislativo 20 novembre 1990,
   n. 356.
(GU n.304 del 30-12-1991)

   Con  decreto del 28 novembre 1991 del Ministro del tesoro e' stato
approvato il progetto presentato dalla Cassa di risparmio di Udine  e
Pordenone  ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge 30 luglio 1990,
n. 218 e dell'art. 3, commi 1, 3 e  5,  del  decreto  legislativo  20
novembre 1990, n. 356, che prevede:
    il conferimento, previo scorporo, della propria azienda bancaria,
compreso   il  credito  pignoratizio,  in  una  costituenda  societa'
denominata "Cassa di risparmio di Udine e Pordenone S.p.a.";
    la costituzione della societa' per azioni "Cassa di risparmio  di
Udine  e  Pordenone  S.p.a.",  con  un capitale sociale di lire 198,6
miliardi, alla quale verra' conferito il complesso delle attivita'  e
passivita'  della  Cassa  di  risparmio  di  Udine  e  Pordenone,  ad
esclusione di una quota in danaro, quantificata il lire  3  miliardi,
al fine di consentire all'ente conferente di svolgere, nel primo anno
di    perfezionamento    dell'operazione,    la   propria   attivita'
istituzionale;
    l'adozione di un nuovo statuto da parte dell'ente conferente, che
assumera' la denominazione di "Fondazione Cassa di risparmio di Udine
e Pordenone"; la Fondazione deterra' inizialmente una  partecipazione
nella nuova societa' bancaria pari al 100% del capitale sociale;
    l'adozione   di   un   nuovo  statuto  da  parte  della  societa'
conferitaria "Cassa  di  risparmio  di  Udine  e  Pordenone  S.p.a.",
abilitata   all'esercizio   dell'attivita'   bancaria,   compreso  il
compimento di operazioni di credito agrario di esercizio;
    il successivo  aumento  del  capitale  sociale  della  "Cassa  di
risparmio  di  Udine  e  Pordenone  S.p.a."  di lire 66,2 miliardi, e
connessa modifica statutaria, riservato alla Cassa  di  risparmio  di
Verona,  Vicenza,  Belluno  e  Ancona, previa cessione dei diritti di
opzione da parte dell'ente conferente. A conclusione dell'operazione,
il capitale sociale della societa' per azioni sara' cosi'  ripartito:
Fondazione  Cassa  di  risparmio  di  Udine e Pordenone 75%, Cassa di
risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona 25%.
   La Cassa di risparmio di Udine e Pordenone,  contestualmente  alla
stipula  dell'atto  di  conferimento  della  propria azienda bancaria
nella "Cassa di risparmio di Udine e Pordenone S.p.a.",  fatto  salvo
il  compimento  degli  atti  connessi alla modificazione dell'oggetto
sociale, ai sensi dell'art.  3  del  citato  decreto  legislativo  n.
356/90, dovra' cessare l'esercizio diretto dell'impresa bancaria.
   Ai  sensi  dell'art. 20, comma 3, dello stesso decreto legislativo
n. 356/90, la Fondazione Cassa di risparmio di Udine e  Pordenone  e'
autorizzata  a  cedere  alla  Cassa  di risparmio di Verona, Vicenza,
Belluno e Ancona i diritti di opzione relativi alle azioni  ordinarie
"non  distribuite" sull'aumento di capitale della "Cassa di risparmio
di Udine e Pordenone S.p.a." sopra indicato.