Modificazioni allo statuto dell'Istituto.(GU n.79 del 3-4-1992)
IL DIRETTORE Visto lo statuto dell'Istituto universitario di lingue moderne di Milano, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1968, n. 1490, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto l'art. 17 del testo unico del 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il decreto del Presidente della Repubblica dell'11 luglio 1980, n. 382; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Vista la deliberazione adottata dal comitato tecnico della facolta' di lingue e letterature straniere in data 9 aprile 1991; Vista la deliberazione del consiglio di amministrazione in data 10 luglio 1991; Preso atto del parere favorevole espresso dal Consiglio universitario nazionale nell'adunanza del 12 settembre 1990; Visto l'art. 16, primo comma, della legge 9 maggio 1989, n. 168, concernente la procedura da seguire per modificare gli statuti delle Universita'; Visto il decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica in data 28 ottobre 1991, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 256 del 31 ottobre 1991 che inseriva nel piano di sviluppo per il triennio 1991-93 il corso di laurea in relazioni pubbliche da attivare presso l'Istituto universitario di lingue moderne di Milano; Riconosciuta la particolare necessita' di approvare le nuove modifiche proposte in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici dell'Istituto universitario di lingue moderne di Milano; Decreta: Lo statuto dell'Istituto universitario di lingue moderne di Milano e' modificato come segue: Art. 1. L'Istituto universitario di lingue moderne, promosso dall'ente mo- rale "Scuola superiore per interpreti e traduttori" di Milano, ha lo scopo di contribuire alla ricerca scientifica nei campi delle lingue, delle letterature e della storia delle civilta' moderne, delle relazioni pubbliche e della comunicazione e di preparare coloro che intendano dedicarsi alle professioni di insegnante di lingue moderne e di operatore nelle relazioni pubbliche e nella comunicazione. ORDINAMENTO DEGLI STUDI FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE CAPO II LAUREA IN LINGUE E LETTERATURE STRANIERE (EUROPEE) Art. 19. - La facolta' di lingue e letterature straniere conferisce la laurea in lingue e letterature straniere (europee) e la laurea in relazioni pubbliche. La durata del corso di studi per la laurea in lingue e letterature straniere (europee) e' di quattro anni. I titoli di ammissione sono quelli previsti dalle disposizioni di legge in vigore. Il consiglio di facolta' potra', a quanti siano in possesso di un'altra laurea italiana o titolo equipollente straniero, nonche' dei titoli rilasciati in base alla legge 2 aprile 1968, n. 458, accordare l'abbreviazione del corso di laurea in lingue e letterature straniere (europee). Verranno altresi' concesse le eventuali abbreviazioni previste dalle leggi in vigore. LAUREA IN RELAZIONI PUBBLICHE Art. 24. - La durata del corso degli studi per la laurea in relazioni pubbliche e' di quattro anni. I titoli di ammissione sono quelli previsti dalle disposizioni di legge in vigore. Il consiglio di facolta' potra', a quanti siano in possesso di un'altra laurea italiana o titolo equipollente straniero, accordare l'abbreviazione del corso di laurea. Verranno altresi' concesse le eventuali abbreviazioni previste dalle leggi in vigore. Gli insegnamenti si distinguono in fondamentali e complementari. Sono insegnamenti fondamentali: 1) istituzioni di diritto privato; 2) istituzioni di diritto pubblico; 3) storia contemporanea; 4) economia politica; 5) economia aziendale; 6) lingua inglese I 7) lingua inglese II; 8) lingua inglese III; 9) altra lingua straniera I; 10) altra lingua straniera II; 11) altra lingua straniera III; 12) psicologia; 13) sociologia; 14) sociologia della comunicazione; 15) statistica; 16) tecniche pubblicitarie; 17) teoria e tecnica delle comunicazioni di massa; 18) teoria e tecnica delle relazioni pubbliche; 19) tecniche di ricerca di mercato. Sono insegnamenti complementari: 1) diritto costituzionale italiano e comparato; 2) diritto della Comunita' europea; 3) comunicazioni delle organizzazioni complesse; 4) comunicazioni d'impresa; 5) diritto pubblico comparato; 6) economia dell'impresa; 7) economia dell'informazione; 8) etica sociale; 9) geografia (soprattutto antropica); 10) politica della comunicazione pubblicitaria; 11) lingua e letteratura italiana; 12) economia ed organizzazione dello spettacolo; 13) pianificazione e controllo della comunicazione pubblicitaria; 14) programmazione e controllo delle relazioni pubbliche; 15) psicologia sociale; 16) analisi di mercato; 17) scienza dell'amministrazione; 18) scienza della politica; 19) semiotica; 20) sociologia dei consumi; 21) sociologia dell'organizzazione; 22) sociologia della cultura; 23) sociologia politica; 24) statistica sociale; 25) storia del costume e della moda; 26) storia del giornalismo e delle comunicazioni di massa; 27) storia della filosofia; 28) storia dell'arte; 29) storia della musica moderna e contemporanea; 30) storia del teatro e dello spettacolo; 31) storia moderna; 32) metodologia e tecnica della ricerca sociale; 33) tecniche di ricerca sociale; 34) teoria e tecnica della elaborazione automatica dei dati; 35) storia delle relazioni internazionali; 36) storia e istituzioni della Comunita' europea; 37) psicologia del lavoro; 38) sociologia del lavoro; 39) diritto e legislazione dei beni culturali; 40) storia del cinema; 41) lingua straniera (quarta annualita'). I corsi potranno essere annuali o semestrali, fermo restando il numero di ore di insegnamento previste dalle leggi vigenti. Per essere ammesso all'esame di laurea lo studente deve seguire i corsi e superare gli esami in tute le materie fondamentali (19 annualita') e in sei insegnamenti complementari per un totale di 25 annualita'. Superati tutti gli esami fondamentali e complementari previsti, lo studente deve presentare un elaborato scritto (tesi di laurea) che sara' discusso dinanzi ad una commissione di docenti. La votazione degli esami di profitto viene espressa in trentesimi, quella dell'esame di laurea in centodecimi. Milano, 21 gennaio 1992 Il direttore: MIGLIAZZA