MINISTERO DEL TESORO

COMUNICATO

            Approvazione del progetto di ristrutturazione
             presentato dalla Cassa di risparmio di Jesi
(GU n.91 del 17-4-1992)

   Con  decreto  ministeriale  25  marzo  1992 e' stato approvato, ai
sensi dell'art. 1, comma 3, della legge 30  luglio  1990,  n.  218  e
dell'art.  3,  commi  1,  3  e 5, del decreto legislativo 20 novembre
1990, n. 356, il progetto presentato dalla Cassa di risparmio di Jesi
che prevede:
    il conferimento, previo scorporo, della propria azienda bancaria,
in una costituenda societa' per azioni denominata "Cassa di risparmio
di Jesi S.p.a.";
    la costituzione della societa' per azioni "Cassa di risparmio  di
Jesi  S.p.a."  con un capitale sociale iniziale di lire 105 miliardi,
alla quale verra' conferito il complesso dei beni e  dei  diritti  di
qualsiasi  natura di cui il vecchio ente creditizio risulta titolare,
ad esclusione di un fondo cassa per un ammontare complessivo di  lire
1 miliardo;
    l'adozione   del  relativo  statuto  da  parte  della  "Cassa  di
risparmio di Jesi  S.p.a.",  abilitata  all'esercizio  dell'attivita'
bancaria;
    l'adozione di un nuovo statuto da parte dell'ente conferente, che
assumera'  la  denominazione  di  "Fondazione  Cassa  di risparmio di
Jesi";
    il successivo aumento di capitale della  Cassa  di  risparmio  di
Jesi  S.p.a.,  da  lire  105  miliardi  a lire 150 miliardi di valore
nominale, con apporto di contanti per circa lire 100 miliardi  tenuto
conto  del  sovrapprezzo  azionario,  e relativa modifica statutaria.
L'aumento  sara'  attuato  tramite  l'emissione  contemporanea,   con
esclusione  del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441 del codice
civile,   di   azioni   ordinarie   e   privilegiate   da    offrire,
rispettivamente,  in  sottoscrizione  alla  Cassa  di risparmio delle
provincie lombarde e al pubblico dei risparmiatori.
   Conclusa  l'operazione  l'assetto  proprietario  della  Cassa   di
risparmio  di  Jesi  S.p.a.  sara'  il  seguente: Fondazione Cassa di
risparmio di Jesi 70%, Cassa di risparmio  delle  provincie  lombarde
20%, azionisti privati 10%.
   Ai  sensi  dell'art. 3 del citato decreto legislativo n. 356/90 la
Cassa  di  risparmio  di  Jesi  dovra'  cessare  l'esercizio  diretto
dell'impresa  bancaria  nel  momento in cui sara' perfezionato l'iter
costitutivo della "Cassa di  risparmio  di  Jesi  S.p.a."  e  la  sua
iscrizione all'albo delle aziende di credito.