MINISTERO DEL TESORO

DECRETO 9 marzo 1992 

  Determinazione  dell'importo  degli  interessi da corrispondere sui
certificati del Tesoro in Euroscudi  con  godimento  25  marzo  1987,
relativamente alla quinta cedola, di scadenza 25 marzo 1992.
(GU n.92 del 18-4-1992)

                       IL MINISTRO DEL TESORO
  Visto  il  proprio  decreto  n. 426135/66-AU-131 del 18 marzo 1987,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 84 del 10 aprile 1987, con cui
e' stata disposta un'emissione di certificati del Tesoro in  ECU  con
godimento  25  marzo 1987, di durata settennale, al tasso d'interesse
annuo del 7,75%, per l'importo di 800 milioni di ECU;
  Visto, in particolare, l'art. 9 del richiamato decreto ministeriale
del 18 marzo 1987, con cui, fra l'altro,  si  dispone  che  l'importo
degli   interessi   da   pagare   annualmente  sui  predetti  titoli,
relativamente alla quota  degli  stessi  circolante  all'interno,  e'
determinato  con  decreto  del Ministro del tesoro, in misura pari al
valore nominale in ECU convertito in lire italiane sulla  base  della
media  aritmetica  dei  tassi di cambio lira italiana/ECU, comunicati
dall'Ufficio italiano dei cambi nei primi venti giorni  del  mese  di
febbraio precedente la scadenza della cedola di interesse;
  Considerato  che  occorre  determinare l'importo degli interessi da
pagare relativamente alla quinta cedola - di scadenza 25 marzo 1992 -
dei predetti certificati del Tesoro in ECU;
  Visto il proprio decreto n. 250506/66-AU-131 del 26 febbraio  1983,
pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale n. 74 del 29 marzo 1988, con cui
si e' provveduto a regolare i rapporti tra Tesoro e Banca d'Italia in
ordine al servizio di pagamento dei ripetuti certificati;
  Visto, in particolare, il quinto comma  dell'art.  1  del  predetto
decreto del 26 febbraio 1988, con cui si stabilisce che, in relazione
alla   variabilita'   dell'ammontare   dei  titoli  di  che  trattasi
circolanti all'interno, la Banca d'Italia provvedera' a comunicare al
Tesoro, entro il mese di febbraio di ogni anno, il capitale  nominale
complessivo   dei   certificati   stessi,  sul  quale  devono  essere
effettuati i pagamenti in lire;
  Visto il telex in data 26 febbraio 1992, con cui la Banca  d'Italia
ha comunicato, tra l'altro, che:
   l'importo   nominale   dei   CTE  con  godimento  25  marzo  1987,
attualmente  circolanti  all'interno,  e  sui   quali   deve   essere
effettuato  il  pagamento  degli  interessi relativamente alla quinta
cedola, di scadenza 25 marzo 1992, e di L. 209.939.000 ECU;
   la  media  aritmetica  dei  tassi  di  cambio  lira  italiana/ECU,
comunicati  dall'Ufficio  italiano  dei  cambi e riferentisi ai primi
venti giorni del mese di febbraio 1992,
e' di L. 1.536,03 per ogni ECU;
                              Decreta:
  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 9 del decreto ministeriale  n.
426135/66-AU-131   del   18  marzo  1987,  meglio  specificato  nelle
premesse, l'importo degli interessi netti da pagare in lire  italiane
sulla  quota  attualmente  circolante  all'interno  (pari  a nominali
209.939.000 ECU) dei CTE settennali 7,75% con godimento 25 marzo 1987
- relativamente alla quinta cedola,  di  scadenza  25  marzo  1992  -
ammonta a L. 23.429.650.000.
  La  ritenuta fiscale del 6,25% di cui al decreto-legge 19 settembre
1986, n. 556, convertito, con modificazioni, nella legge 17  novembre
1986, n. 759, ammonta a L. 1.561.977.000.
  La spesa complessiva di L. 24.991.627.000 fara' carico al cap. 4691
dello  stato  di  previsione della spesa del Ministero del tesoro per
l'anno finanziario 1992.
  Il presente decreto sara' trasmesso alla Corte  dei  conti  per  la
registrazione,  e  verra'  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 9 marzo 1992
                                                   Il Ministro: CARLI
Registrato alla Corte dei conti il 19 marzo 1992
Registro n. 12 Tesoro, foglio n. 327