Approvazione del progetto di ristrutturazione presentato dalla Cassa di risparmio di Pesaro(GU n.161 del 10-7-1992)
Con decreto ministeriale 16 giugno 1992 e' stato approvato, ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge 30 luglio 1990, n. 218, e dell'art. 3, commi 1, 3 e 5, del decreto legislativo 20 novembre 1990, n. 356, il progetto presentato dalla Cassa di risparmio di Pesaro che prevede: il conferimento, previo scorporo, della propria azienda bancaria, compreso il credito pignoratizio, in una costituenda societa' denominata "Cassa di risparmio di Pesaro S.p.a."; la costituzione, con atto unilaterale, della societa' per azioni "Cassa di risparmio di Pesaro S.p.a." con un capitale sociale di lire 255 miliardi, diviso in n. 25.500.000 azioni ordinarie di L. 10.000 nominali ciascuna, alla quale verra' conferito il complesso dei beni e dei diritti di qualsiasi natura di cui il vecchio ente creditizio risulta titolare, ad eccezione di un immobile e disponibilita' liquide per complessive lire 4,3 miliardi circa; l'adozione di un nuovo statuto da parte dell'ente conferente, che assumera' la denominazione di "Fondazione Cassa di risparmio di Pesaro" e sara' titolare dell'intero pacchetto azionario della societa' bancaria conferitaria; l'adozione dello statuto della "Cassa di risparmio di Pesaro S.p.a.", abilitata all'esercizio dell'attivita' bancaria. La Cassa di risparmio di Pesaro contestualmente alla stipula dell'atto di conferimento della propria azienda bancaria nella "Cassa di risparmio di Pesaro S.p.a.", fatto salvo il compimento degli atti connessi alla modificazione dell'oggetto sociale, ai sensi dell'art. 3 del citato decreto legislativo n. 356/90, dovra' cessare l'esercizio diretto dell'impresa bancaria.