Approvazione del progetto di ristrutturazione presentato dalla Cassa di risparmio di Terni e Narni(GU n.173 del 24-7-1992)
Con decreto ministeriale 3 luglio 1992 e' stato approvato, ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge 30 luglio 1990, n. 218 e dell'art. 3, commi 1, 3 e 5, del decreto legislativo 20 novembre 1990, n. 356, il progetto presentato dalla Cassa di risparmio di Terni e Narni che prevede: il conferimento, previo scorporo, della propria azienda bancaria, compreso il credito pignoratizio, in una costituenda societa' denominata "Cassa di risparmio di Terni e Narni S.p.a."; la costituzione della societa' per azioni "Cassa di risparmio di Terni e Narni S.p.a." con un capitale sociale di L. 35.000.000.000, a cui faranno capo le attivita' e le passivita' di cui l'ente conferente risulta titolare, ad eccezione di lire 200 milioni costituiti da un fondo cassa, di lire 1.247 milioni rappresentanti la quota netta di patrimonio di una porzione di fabbricato sito in Terni e dell'ammontare del fondo di beneficenza; l'adozione di un nuovo statuto da parte dell'ente conferente, che assumera' la denominazione di "Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni" e sara' titolare dell'intero pacchetto azionario della societa' bancaria conferitaria; l'adozione dello statuto della "Cassa di risparmio di Terni e Narni S.p.a.", abilitata all'esercizio dell'attivita' bancaria. La Cassa di risparmio di Terni e Narni contestualmente alla stipula dell'atto di conferimento della propria azienda bancaria nella "Cassa di risparmio di Terni e Narni S.p.a.", fatto salvo il compimento degli atti connessi con la modificazione dell'oggetto sociale, ai sensi dell'art. 3 del citato decreto legislativo n. 356/90, dovra' cessare l'esercizio diretto dell'impresa bancaria.