MINISTERO DELLE FINANZE

DECRETO 21 luglio 1992 

  Accertamento del periodo di mancato o irregolare  funzionamento  di
alcuni uffici finanziari.
(GU n.173 del 24-7-1992)

                      IL MINISTRO DELLE FINANZE
  Visto il decreto-legge 21 giugno  1961,  n.  498,  convertito,  con
modificazioni,  dalla legge 28 luglio 1961, n. 770, recante norme per
la  sistemazione  di  talune  situazioni  dipendenti  da  mancato   o
irregolare funzionamento degli uffici finanziari;
  Vista la legge 25 ottobre 1985, n. 592;
  Viste  le  note  con  le  quali le competenti intendenze di finanza
hanno comunicato la causa  e  il  periodo  di  mancato  o  irregolare
funzionamento   dei   sottoelencati  uffici  finanziari  e  richiesto
l'emanazione del relativo decreto di accertamento;
  Ritenuto che l'astensione dal lavoro  del  personale  degli  uffici
provinciali  dell'imposta  sul  valore  aggiunto,  degli  uffici  del
registro e delle conservatorie dei registri immobiliari nel giorno 25
maggio 1992 e' stata causata dall'adesione allo sciopero, indetto, su
scala      nazionale,      dalle       organizzazioni       sindacali
C.G.I.L.-C.I.S.L.-U.I.L.;
  Ritenuto  che  la  causa  suesposta  deve  considerarsi  evento  di
carattere eccezionale che ha  determinato  il  mancato  o  irregolare
funzionamento degli uffici, creando disagi anche ai contribuenti;
  Considerato  che, ai sensi del citato decreto-legge 21 giugno 1961,
n.  498,  occorre  accertare  il  periodo  di  mancato  o  irregolare
funzionamento  degli  uffici presso i quali si e' verificato l'evento
eccezionale;
                              Decreta:
  Il periodo di mancato o irregolare funzionamento dei  sottoindicati
uffici provinciali dell'imposta sul valore aggiunto, degli uffici del
registro  e delle conservatorie dei registri immobiliari e' accertato
come segue:
                       IN DATA 25 MAGGIO 1992
  Regione Piemonte:
   ufficio del registro di Borgomanero;
   ufficio provinciale dell'imposta sul valore aggiunto di Torino;
   terza conservatoria dei registri immobiliari di Torino.
  Regione Lombardia:
   ufficio provinciale dell'imposta sul valore aggiunto
di Bergamo;
   ufficio del registro di Clusone.
  Regione Friuli-Venezia Giulia:
   ufficio del registro di Pordenone;
   ufficio del registro di Udine.
  Regione Emilia-Romagna:
   ufficio del registro di Ferrara;
   ufficio del registro di Faenza;
    ufficio provinciale dell'imposta sul valore aggiunto
di Ravenna;
   ufficio provinciale dell'imposta sul valore aggiunto
di Reggio Emilia;
   ufficio del registro di Modena.
  Regione Toscana:
   ufficio del registro di Arezzo;
   ufficio provinciale dell'imposta sul valore aggiunto di Livorno;
   ufficio del registro di Pisa;
   ufficio del registro di Siena;
   ufficio del registro di Massa;
   ufficio del registro di Lucca;
   ufficio del registro di Viareggio.
  Regione Umbria:
   ufficio del registro di Perugia.
  Regione Marche:
   conservatoria dei registri immobiliari di Ancona.
  Regione Lazio:
   primo  ufficio  provinciale  dell'imposta  sul  valore aggiunto di
Roma;
   ufficio del registro atti pubblici di Roma;
   ufficio del registro successioni-atti giudiziari di Roma;
   ufficio del registro di Albano Laziale;
   ufficio del registro di conservazione dei registri immobiliari  di
Civitavecchia;
   ufficio del registro di Latina;
   ufficio del registro di Rieti;
   conservatoria dei registri immobiliari di Rieti.
  Regione Abruzzo:
   ufficio del registro di Lanciano.
  Regione Campania:
   ufficio del registro atti pubblici di Napoli;
   ufficio del registro atti privati di Napoli.
  Regione Sicilia:
   ufficio del registro di Agrigento;
   ufficio del registro di Sciacca;
   conservatoria dei registri immobiliari di Enna;
   ufficio provinciale dell'imposta sul valore aggiunto
di Palermo;
   ufficio del registro atti pubblici di Palermo;
   ufficio del registro atti privati di Palermo;
   ufficio del registro di Petralia Sottana;
   ufficio del registro di Marsala;
   ufficio del registro di Trapani.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 21 luglio 1992
                                                   Il Ministro: GORIA