DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 6 novembre 1991
Modificazione al disciplinare di produzione della denominazione di origine controllata del vino "Cerasuolo di Vittoria".(GU n.224 del 23-9-1992)
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 luglio 1963, n. 930, recante norme per la tutela delle denominazioni di origine dei vini; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 giugno 1973, con il quale e' stata riconosciuta la denominazione di origine controllata del vino "Cerasuolo di Vittoria" ed e' stato approvato il relativo disciplinare di produzione; Vista la domanda presentata dagli interessati intesa ad ottenere la modifica dell'art. 3 del disciplinare di produzione del vino in questione; Visto il parere del comitato nazionale per la tutela delle denominazioni di origine dei vini, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 1989; Viste le istanze presentate dagli interessati avverso il parere e la proposta di modifica del disciplinare; Sentito il parere degli organi tecnici dell'assessorato agricoltura e foreste della regione siciliana in merito alle predette istanze; Ritenuta l'opportunita' in relazione alle esigenze tecniche della zona nonche' alla situazione tradizionale del vino in "Cerasuolo di Vittoria" di accogliere la domanda suddetta con le opportune integrazioni relative alla definizione delle istanze in discorso; Sulla proposta del Ministro dell'agricoltura e delle foreste di concerto con il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato; Visto l'art. 2 della legge 12 gennaio 1991, n. 13; Decreta: L'art. 3 del disciplinare di produzione della denominazione di origine controllata del vino "Cerasuolo di Vittoria" riconosciuta con decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1973 e' sostituito per intero con il seguente testo: Art. 3. La zona di produzione del vino "Cerasuolo di Vittoria" comprende una vasta area che include territori ricadenti in tre province limitrofe: Ragusa, Caltanissetta e Catania e risulta delimitata come appresso: a) provincia di Ragusa: in tale provincia la zona di produzione comprende tutto il territorio dei comuni di Vittoria, Comiso, Acate, Chiaromonte Gulfi, Santa Croce Camerina e parte del territorio comunale di Ragusa. Tale porzione del territorio del comune di Ragusa e' delimitata tra i limiti territoriali di S. Croce camerina e Vittoria, e tra il mare e la strada provinciale Castello di Donnafugata e seguendo la medesima fino al passaggio a livello della strada ferrata Comiso- Ragusa e lungo la stessa (la quale delimita la C. da Passolato) fino ad arrivare al passaggio a livello successivo che attraversa la strada rurale sino al congiungimento con la strada provinciale S. Croce Camerino-Comiso (al km 9,600 circa), proseguendo fino ad innestarsi con la stradella interpo-derale per case Tommasi ed arrivare al limite territoriale con il comune di Vittoria; b) provincia di Caltanissetta: in tale provincia la zona di produzione comprende parte del territorio dei seguenti comuni: Niscemi, Gela, Riesi, Butera e Mazzarina ed e' delimitata come appresso: Comune di Niscemi. Parte del territorio comunale cosi' delimitata: iniziando a Sud-Est, dalla strada provinciale Caltagirone-Niscemi, a partire dal bivio con la strada consortile Valle Pileri-Ponte Gallo (al km 13 da Caltagirone), seguendo il vallone Terrana (limite tra le province di Catania e Caltanissetta) sino a Monte Paolo e risalendo a Sud-Ovest, fino ad arrivare a Case Iacona e raccordarsi con la strada consortile Mortelluzzo-Giardino del Fico, sino all'innesto con la strada provinciale Caltagirone-Niscemi (esattamente al km 15 da Niscemi) e seguendo la medesima fino a ricongiungersi con il predetto bivio, con la strada consortile Valle Pileri-Ponte Gallo. Comune di Gela. Parte del territorio comprendente le contrade "Rinazzi", "Feudo Nobile", "Spina Santa", "Passo di Piazza", "Priolo Sottano", "Farello", "Monacella", "Piano Stella", "Valle Ambra", "Mignechi" e "Priolo Soprano"; cosi' delimitate: iniziando da Nord dalla regia trazzera Gela-Niscemi all'altezza del confine intercomunale Gela-Niscemi, percorrendo verso Est tale confine sino a raggiungere il confine interprovinciale Caltanissetta- Catania; da qui percorrendolo verso Sud, fino al confine interprovinciale Caltanissetta-Ragusa e lungo esso sino al Mare Mediterraneo; indi verso Ovest per un breve tratto di costa, sino alla strada interpoderale Mignechi e lungo essa in direzione Nord, sino alla strada vicinale Piana del Signore-Catarrosone e deviando verso Ovest, lungo la stessa sino all'incrocio con la strada vicinale Spina Santa-Rizzuto, percorrendola per un breve tratto sino all'incrocio con la s.s. n. 115 Centrale Sicula, da qui in direzione Nord, lungo la strada vicinale Piana del Signore-Spina Santa sino all'innesto con la regia trazzera Gela-Niscemi e lungo la strada poderale Poggio-Chiancata sino allo incrocio con la strada vicinale Gela-Sabuci e percorrendola verso Sud-Ovest, sino all'incrocio con la strada vicinale Ponte Grande-Niscemi e da essa in direzione Nord sino a raggiungere il fiume Maroglio; seguendo il corso del fiume verso Sud-Ovest sino alla confluenza con il Fiume Gela; da qui risalendo il corso del fiume Gela in direzione Nord, fino alla presa della diga Grotticelli, quindi verso Est, lungo la poderale che si diparte dalla diga sino all'innesto con la strada vicinale Grotticelli-Sabuci e lungo essa, a Sud-Est, fino al crocevia con la regia trazzera Gela- Niscemi, la quale si percorre verso Nord fino al confine intercomunale Gela-Niscemi. Comune di Riesi. Parte del territorio comunale comprendente la contrada Castellazzo, cosi' delimitata: a Sud la trazzera Riesi-Mazzarino-Pietraperzia, a Nord-Ovest la strada vicinale Allampato-Castellazzo e ad est la provinciale Riesti Pietraperzia che interseca entrambe. Comuni di Butera e Mazzarino. Parte dei rispettivi territori comunali comprendenti le contrade Iudeca, San Giacomo e Pantano di Butera; Favara e Mulara di Mazzarino costituenti un corpo unico e cosi' delimitate: inziando dalla contrada Iudeca dall'innesto della s.s. n. 190 con la regia trazzera Licata Barrafranca, oggi rotabile, in direzione Nord-Est fino al confine intercomunale di Butera e Mazzarino, percorrendo tale confine in direzione Est sino alla strada vicinale Pantano-Mulara e lungo essa fino all'innesto con la s.s. n. 190 in prossimita' del km 2, che si percorre in direzione Est per circa m 200 sino all'incrocio con la strada vicinale Favara-Abbeveratoio Mastra e lungo quest'ultima in direzione Sud e poi Ovest sino all'innesto con la strada vicinale San Giacomo all'altezza del bevaio, indi si segue il tratto di confine intercomunale Butera Mazzarino sino a raggiungere la strada vicinale Punturo-Favara la quale si percorre verso Ovest sino all'innesto con la trazzera Butera Riesi e lungo quest'ultima fino alla strada di bonifica n. 32 e seguendo la stessa chiude la delimitazione incrociando la regia trazzera Licata-Barrafranca e la s.s. n. 190. c) Provincia di Catania: in tale provincia la zona di produzione comprende parte del territorio dei seguenti comuni: Caltagirone, Licodia Eubea e Mazzarrone ed e' delimitata come appresso: inizia a Nord, al km 5, della strada vicinale Portosalvo Moschitta S. Mauro, in prossimita' dell'abbeveratoio nella zona archeologica San Mauro, segue il vallone Liguirizia (curva di livello 473) sino alla strada Provinciale San Mauro di Sotto e da questa prosegue sino alla strada Provinciale Caltagirone Niscemi. Segue un tratto di quest'ultima sino a lambire alla curva di livello 390, in vicinanza del monte Moschitta, segue la linea ferrata Gela Caltagirone, in direzione della contrada Piano Carbone sino all'attraversamento della strada vicinale Balatazze Saracena nei pressi della Villa Marotta, prosegue superando l'incrocio con la strada vicinale Madonna della Via sino alla strada vicinale SaracenaCommenda e da questa alla strada vicinale Commenda-Piano S. Paolo sino alla provinciale n. 34 Caltagirone Vittoria. Dall'anzidetta strada provinciale n. 34 Vittoria Caltagirone prosegue in direzione Est sino al bivio con la strada provinciale n. 63 Caltagirone-Granieri-Mazzarrone-Comiso e lungo la medesima sino al bivio della strada per Grammichele sino a Case De Blasi, taglia a Nord-Est in prossimita' delle Case Forno e sfiorando la curva di livello 381 continua nella strada vicinale 48 per Licodia Eubea, segue un tratto del confine tra i Comuni di Caltagirone e Licodia Eubea, taglia la curva di livello 394 e prosegue lungo la strada per Licodia Eubea, sino all'inizio del fiumicello Mangaliviti; ad Est il fiumicello Mangaliviti sino al bivio della strada per Licodia Eubea (in prossimita' della curva di livello 348), segue quest'ultimo a Sud sino alla Casa Cantoniera, da dove prosegue lungo la strada per Chiaromonte Gulfi, fino al limite delle provincie di Catania e Ragusa; a Sud, segue il predetto limite provinciale sino al fiume Acata, prosegue lungo il medesimo, attraversa il ponte, continua ancora lungo il fiume che e' anche limite provinciale, risale a Nord sul confine tra i comuni di Caltagirone e Acate raggiunge le Quattro Finaite e prosegue ad Ovest ancora il limite provinciale, lungo la strada Piano Chiazzina Borgo Ventimiglia prosegue lungo il confine tra i comuni di Caltagirone ed Acate in contrada Piano Stella, fino al torrente Ficuzza, in contrada Baudarello; ad Ovest e Nord, risale lungo il predetto torrente sino al raccordo con il Vallone Terrana, continua lungo lo stesso che e' anche limite tra le provincie di Catania e Caltanissetta, sino a raggiungere la contrada Gallo, prosegue lungo la strada consortile Valle Pilieri-Ponte Gallo di con- fine tra i comuni di Caltagirone e Niscemi, raggiunge il bivio della strada provinciale 39 Caltagirone Niscemi (al km 13 da Caltagirone), taglia ad Est, in prossimita' della Masseria Valle Pilieri, sino a raggiungere nuovamente la strada provinciale predetta, segue la stradella Valle Pilieri, attraversa la contrada "Il Mandorlo", sino a raggiungere il fiume Maroglio, e da qui si raccorda con la strada provinciale San Mauro di Sopra sino all'altezza dell'abbeveratoio omonimo. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 6 novembre 1991 Il Presidente del Consiglio dei Ministri ANDREOTTI Il Ministro dell'agricoltura e delle foreste GORIA Il Ministro dell'industria del commercio e dell'artigianato BODRATO Registrato alla Corte dei conti, il 9 settembre 1992 Registro n. 20 Agricoltura, foglio n. 219