Rettifica al decreto ministeriale 15 novembre 1986 riguardante il conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto a duecentoventuno parrocchie e la perdita della personalita' giuridica civile da parte di duecentoventidue chiese parrocchiali, tutte della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli.(GU n.301 del 23-12-1992)
IL MINISTRO DELL'INTERNO Visto il proprio decreto in data 15 novembre 1986, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 19 gennaio 1987 con il quale: venne conferita la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle duecentoventuno parrocchie costituite nella diocesi di Apuania; vennero dichiarate estinte duecentoventidue chiese parrocchiali; vennero individuate le parrocchie che succedevano a ciascuna chiesa parrocchiale; Visto il proprio decreto in data 31 gennaio 1987, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 marzo 1987, con il quale venne conferita la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alla diocesi di Massa; Visti i successivi decreti in data 18 dicembre 1987 e 13 febbraio 1988, pubblicati rispettivamente nella Gazzetta Ufficiale in data 16 gennaio 1988 e 29 febbraio 1988, con i quali e' stato integrato e rettificato l'elenco delle parrocchie costituite nella predetta diocesi; Visto il provvedimento con il quale il vescovo diocesano di Massa Carrara-Pontremoli rettifica la denominazione di una parrocchia e di una chiesa parrocchiale; Visti gli articoli 29 e 30 della legge 20 maggio 1985, n. 222; Decreta: Nel decreto ministeriale in data 15 novembre 1986 richiamato in premessa: nell'elenco di cui all'art. 1, l'esatta denominazione della parrocchia al numero d'ordine 83 e' la seguente: 83. Comune di Massa, parrocchia S. Giuseppe, sita in 54039 Marina di Massa, via Pisa, 37, localita' Ronchi; nell'elenco di cui all'art. 3, l'esatta denominazione della chiesa parrocchiale al numero d'ordine 83 e' la seguente: 83. Comune di Massa, chiesa parrocchiale di S. Giuseppe, sita in 54039 Marina di Massa, via Pisa, 37, localita' Ronchi. Roma, 14 dicembre 1992 Il Ministro: MANCINO