Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.103 del 5-5-1993)
IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Bologna, approvato con regio decreto 14 ottobre 1926, n. 2170, modificato con regio decreto 13 ottobre 1927, n. 2227, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Rilevata la necessita' di apportare la modifica di statuto in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592; Vista la tabella XL relativa all'ordinamento didattico universitario del corso di laurea in scienze della comunicazione, approvata con decreto ministeriale 31 ottobre 1991; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 245; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 1991 relativo all'approvazione del piano di sviluppo delle universita' per il triennio 1991-93 che prevede per l'Universita' di Bologna, fra l'altro, l'istituzione del corso di laurea in scienze della comunicazione; Viste le proposte di modifica dello statuto formulate dalle autorita' accademiche dell'Universita' degli studi anzidetta; Visto il parere del Consiglio universitario nazionale espresso in data 30 ottobre 1992; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi di Bologna, approvato e modificato con i decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente modificato come appresso: All'art. 2, all'elenco delle lauree che si conseguono presso la facolta' di lettere e filosofia e' aggiunta: "laurea in scienze della comunicazione, durata del corso cinque anni". All'art. 78, relativo alle lauree che conferisce la facolta' di lettere e filosofia, e' aggiunto il seguente ultimo comma: " g) laurea in scienze della comunicazione, durata del corso cinque anni". Dopo l'art. 92, con il conseguente scorrimento della numerazione degli articoli successivi, e' inserito l'art. 93 relativo all'ordinamento degli studi per il conseguimento della laurea in scienze della comunicazione. g) LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE Art. 93. (Durata e articolazione del corso di laurea). - Titolo di ammissione al corso di laurea in scienze della comunicazione e' quello previsto dalle leggi vigenti per gli studi universitari. Il numero degli iscrivibili al corso di laurea e' stabilito dal senato accademico, sentito il consiglio di facolta', in base ai criteri fissati dal Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, ai sensi dell'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990. La durata del corso di laurea e' cinque anni. Il corso degli studi si struttura in un biennio formativo di base e in un successivo triennio, articolato in due indirizzi, destinati ad offrire una preparazione professionale in uno specifico settore. L'attivita' didattica complessiva ammonta a 1.550 ore, comprensive di lezioni, seminari, prove di valutazione. Gli indirizzi sono i seguenti: A) Comunicazioni di massa. B) Comunicazione istituzionale e d'impresa. L'attivazione e l'eventuale disattivazione degli indirizzi sono disposte, su proposta del consiglio di corso di laurea, dal consiglio di facolta'. Le facolta', possono proporre, sulla base delle documentate risorse delle singole sedi, l'istituzione di ulteriori indirizzi da approvarsi con le modalita' previste dalle norme vigenti in materia di ordinamenti didattici universitari. Art. 94 (Biennio di formazione di base). - Nel corso del primo biennio il piano degli studi consiste di 10 insegnamenti per un impegno didattico di settecento ore, scelti entro le seguenti aree disciplinari: 1) Area scientifico-tecnologica: informatica generale; sistemi e tecnologie della comunicazione. 2) Area comunicativa: sociologia della comunicazione; teoria e tecniche delle comunicazioni di massa. 3) Area economica: economia politica; politica economica; economia pubblica. 4) Area sociologica: sociologia. 5) Area semiologica: semiotica. 6) Area linguistica: linguistica generale; sociolinguistica. 7) Area psicologica: psicologia dei processi cognitivi; psicolinguistica (o psicologia del linguaggio e della comunicazione). 8) Area giuridica: diritto pubblico; diritto privato. 9) Area storica: storia economica e sociale dell'eta' contemporanea; storia contemporanea. Le prime nove discipline saranno scelte dalle facolta' entro le aree (con non piu' di un insegnamento per ciascuna area), mentre la decima disciplina sara' scelta tra gli insegnamenti non sostenuti dalle aree 1 e 2. Le facolta' potranno sostituire gli insegnamenti indicati nelle aree con altri strettamente affini, con identiche finalita' ed analogo contenuto culturale e comunque entro lo stesso raggruppamento concorsuale. Entro il biennio di formazione di base, o al massimo entro il terzo anno, lo studente dovra' sostenere inoltre: due prove scritte di composizione o elaborazione di testi con l'uso di un programma di elaborazione testi, una in lingua italiana e l'altra in lingua inglese; un colloquio diretto ad accertare la conoscenza della lingua inglese. Ai fini della preparazione a queste prove la struttura didattica competente organizza appositi corsi, avvalendosi del centro linguistico interfacolta', ove istituito, o di altre strutture idonee. Art. 95 (Triennio di indirizzo). - Per essere ammesso agli esami di profitto del triennio lo studente deve aver superato tutti gli esami obbligatori del biennio propedeutico. Le due prove scritte di lingua e il colloquio di conoscenza della lingua inglese possono essere superati anche entro il terzo anno. La scelta dell'indirizzo da seguire avviene all'atto dell'iscrizione al terzo anno, e puo' essere successivamente modificata. Ogni indirizzo comporta tre insegnamenti fondamentali comuni, sette insegnamenti costitutivi dell'indirizzo e quattro insegnamenti opzionali, da scegliere fra quelli indicati al successivo art. 5, per un'attivita' complessiva di ottocentocinquanta ore. Insegnamenti fondamentali comuni del terzo anno: 1) Un insegnamento a scelta tra: retorica e stilistica; lingua straniera moderna; grammatica italiana; storia della lingua italiana. 2) Un insegnamento a scelta tra: comunicazione visiva; iconologia e iconografia; semiologia del cinema e degli audiovisivi; disegno industriale. 3) Un insegnamento a scelta tra: antropologia culturale; psicologia sociale; scienza della politica; sociologia dei processi culturali. I sette insegnamenti costitutivi di ogni indirizzo sono scelti entro i seguenti elenchi di nove insegnamenti: Indirizzo in comunicazioni di massa. Insegnamenti costitutivi: 1) diritto dell'informazione e della comunicazione; 2) teorie e tecniche del linguaggio cinematografico; 3) teorie e tecniche del linguaggio giornalistico; 4) teorie e tecniche del linguaggio radio-televisivo; 5) storia del giornalismo e delle comunicazioni sociali; 6) economia e organizzazione delle imprese editoriali; 7) relazioni internazionali; 8) metodologia e tecnica della ricerca sociale; 9) teorie e tecniche dei nuovi media. Indirizzo in comunicazione istituzionale e d'impresa. Insegnamenti costitutivi: 1) diritto dell'economia; 2) economia aziendale o organizzazione aziendale; 3) marketing; 4) scienza dell'opinione pubblica o istituzioni politiche e gruppi di pressione; 5) metodologia e tecnica della ricerca sociale; 6) teorie e tecniche della comunicazione pubblica; 7) teorie e tecniche della promozione di immagine; 8) tecniche della comunicazione pubblicitaria; 9) storia dell'industria o storia economica contemporanea. Art. 96 (Manifesto degli studi). - All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di laurea, definisce il piano degli studi ufficiale del corso di laurea, in applicazione di quanto disposto al secondo comma dell'art. 11 della legge n. 341/1990. Art. 97 (Insegnamenti opzionali comuni a tutti gli indirizzi del triennio): comunicazione politica; diritto all'informazione; diritto della persona; diritto d'autore; economia dei media; economia della cultura; elementi di musica elettronica; epistemologia; estetica; filosofia del linguaggio; filosofia della scienza; formazione e gestione delle risorse umane; informatica applicata; interazione uomo-macchina; letterature comparate; linguistica computazionale; logica; logica dei linguaggi naturali; logica matematica; politica sociale; psicologia degli atteggiamenti e delle opinioni; relazioni internazionali; scienze cognitive; semiologia della musica; semiologia delle arti; semiotica del testo; sistemi esperti e intelligenza artificiale; sistemi grafici; sociologia dei processi di socializzazione; sociologia dell'organizzazione; sociologia delle comunicazioni di massa; sociologia politica; storia del cinema; storia della scienza e della tecnica; storia del pensiero scientifico; storia del teatro; storia dell'arte; storia dell'arte contemporanea; storia della filosofia; storia della letteratura italiana moderna e contemporanea; storia della musica; storia della scienza; tecnologie dell'educazione; teoria dell'informazione; teorie della traduzione. Possono essere inoltre scelte come complementari anche le disci- pline fondamentali non scelte come tali e le discipline costitutive degli indirizzi diversi da quello scelto. Art. 98 (Esami di laurea). - Per essere ammesso all'esame di laurea lo studente deve aver superato gli esami relativi ai dieci insegnamenti del biennio di formazione di base e ai quattordici insegnamenti del triennio di indirizzo, di cui quattro scelti nell'elenco dei complementari. L'esame di laurea consistera' nella discussione di una tesi di laurea nell'ambito dell'indirizzo prescelto (incluse le discipline fondamentali pertinenti all'indirizzo). Art. 99 (Raccordo con il diploma). - Lo studente del corso di laurea in scienze della comunicazione che abbia concluso il biennio propedeutico e' ammesso al terzo anno del corso di diploma in giornalismo o in tecnica pubblicitaria, con il riconoscimento degli esami sostenuti negli insegnamenti obbligatori comuni nonche' delle prove scritte di lingua e del colloquio di conoscenza della lingua inglese, e con l'obbligo di integrare il piano degli studi con gli insegnamenti obbligatori non seguiti. Il presente decreto rettorale sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Bologna, 12 marzo 1993 Il rettore: ROVERSI-MONACO