REGIONE UMBRIA

LEGGE REGIONALE 27 gennaio 1993, n. 2 

  Approvazione  del Piano operativo biennale relativo agli interventi
per lo sviluppo dei sistemi di  qualita'  nelle  imprese  minori,  in
attuazione dell'art. 3 della legge regionale 6 agosto 1991, n. 19.
(GU n.18 del 8-5-1993)

                       IL CONSIGLIO REGIONALE
                            HA APPROVATO
                     IL COMMISSARIO DEL GOVERNO
                         HA APPOSTO IL VISTO
                IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
                              PROMULGA
 
la seguente legge:
 
                               Art. 1.
 
   1.   E'   approvato   l'annesso  piano  operativo  biennale  degli
interventi per lo sviluppo dei  sistemi  di  qualita'  nelle  imprese
minori,  previsto dall'art. 3 della legge regionale 6 agosto 1991, n.
19.
   La  presente  legge  regionale  sara'  pubblicata  nel  Bollettino
ufficiale  della  Regione.  E'  fatto  obbligo  a  chiunque spetti di
osservarla e di farla osservare come legge della regione Umbria.
    Perugia, 27 gennaio 1993
 
                              GHIRELLI
 
                              ________
                                                             ALLEGATO
 
        LEGGE REGIONALE N. 19/91: INTERVENTI PER LO SVILUPPO
            DEI SISTEMI DI QUALITA' NELLE IMPRESE MINORI
                      Piano Operativo Biennale
 
                        QUADRO DI RIFERIMENTO
 
   A partire dal  '93  la  libera  circolazione  dei  prodotti  sara'
garantita  da  un  "passaporto"  che  attesti  la  corrispondenza dei
requisiti  essenziali  dei  prodotti  (qualita'  procedure  e  metodi
preparazione)   alle   normative  europee  emanate  per  tutelare  la
sicurezza  degli  utilizzatori  e  dei  consumatori   finali   e   di
determinare  le responsabilia' dei produttori rispetto a quanto viene
offerto sul mercato.
   A cio' sono interessate tutte le imprese, in quanto possono essere
coinvolte direttamente come "produttori" di beni o servizi venduti al
pubblico, o come "fornitori" di altre imprese o  come  "clienti"  che
devono scegliere fornitori affidabili.
   La  legge  regionale si pone all'interno del quadro di riferimento
istituzionale e funzionale, cosi' come attualmente definito,  con  lo
scopo di promuovere, nell'ambito della struttura produttiva uumbra la
diffusione  di  una  cultura  imprenditoriale  consapevole del valore
strategico connesso alla qualita' e  affidabilita'  della  produzione
quale strumento per conseguire maggiori livelli di competitivita' sui
mercati.
   L'azione  di  sostegno  si basa su interventi agevolativi, volti a
facilitare  l'introduzione  di  sistemi  di  qualita'  nelle  piccole
imprese  e  nelle  aziende  artigiane  nonche' l'accesso ai centri di
prova  e  agli  organismi  di  certificazione  operanti  nei  diversi
settori.
   L'intervento  puo' interagire - fatto salvo il principio della non
cumulabilita' delle provvidenze - con  la  piu'  generale  azione  di
sviluppo  dei  sistemi  di  qualita', cosi' come prevista dal comma 1
dell'art. 7 della legge n. 317 del 5 ottobre 1991.
 
                          AREA D'INTERVENTO
 
   L'aspetto agevolativo piu' propriamente caratterizzante  la  legge
riguarda  la  concessione di specifici contributi alle imprese minori
(industriali, artigiane e di servizi) per la realizzazione di sistemi
di qualita'  in  base  ai  criteri  e  alle  priorita'  indicati  nei
paragrafi che seguono.
   L'attivita' del primo biennio vede inoltre Regione e Sviluppumbria
unitariamente  impegnate, anche con il concorso delle Associazioni di
categoria,  in  un'attivita'  promozionale  volta  a  facilitare   ed
agevolare  il  ricorso  da  parte delle piccole imprese ai servizi di
certificazione/accreditamento  offerti   dagli   enti   possibilmente
accreditati nonche' all'attivita' di assistenza tecnica organizzativa
necessaria.
   Ai  fini di una migliore applicazione della legge, il Consiglio di
amministrazione di  Sviluppumbria  puo'  valutare  l'opportunita'  di
predisporre   apposito   sportello   di   supporto   informativo   ed
organizzativo presso le sedi di Perugia e Terni.
 
                    PROGETTI AMMESSI A CONTRIBUTO
 
   L'ambito agevolativo della  legge  e'  rigorosamente  circoscritto
alla  realizzazione  del  "Sistema  qualita'  aziendale",  ossia alla
predisposizione ed attuazione di quell'insieme di attivita', servizi,
procedure  e  metodologie  (riguardanti  i  materiali,   i   processi
produttivi,  i  controlli,  la documentazione, le responsabilita', la
riqualificazione  del  personale  ecc.)   la   cui   applicazione   e
funzionalita'  sia  in grado di garantire con continuita' la qualita'
del processo produttivo, nonche' l'affidabilita'  ed  efficienza  del
complessivo sistema aziendale.
   Pertanto  i  progetti ammessi a contributo devono fare riferimento
alle norme della serie UNI-EN 29000 o 45000.
   Per introdurre un  sistema  di  garanzia  della  qualita'  in  una
piccola  azienda  si rende pertanto necessario sviluppare alcune fasi
specifiche, cosi' sintetizzabili:
I. FASE DI PREPARAZIONE.
   Indagine  conoscitiva  sulla situazione aziendale, soprattutto per
quanto riguarda i problemi  legati  alla  progettazione/sviluppo  dei
prodotti,  alle  diverse  fasi  del  ciclo  produttivo,  ai metodi di
approvvigionamento e gestione del magazzino.  Devono  inoltre  essere
rilevati  gli  aspetti  organizzativi dell'azienda a tutti i livelli,
nonche' la "qualita'"  del  personale,  delle  attrezzature  e  degli
strumenti in dotazione.
   Identificazione   e  definizione  degli  adempimenti  da  attuare:
manuale del  sistema  qualita',  procedure  di  gestione,  specifiche
tecniche, documentazione formale e relativa gestione, ecc.
   L'indagine  e  la  definizione  degli  elaborati, ovviamente, deve
essere  realizzata  in  funzione  del  prodotto  e   delle   esigenze
contrattuali   specifiche   dell'azienda   (sicuramente   negativa  e
inadeguata   risulterebbe   l'applicazione   di   sistemi    qualita'
"preconfezionati").
   Definizione  degli aspetti organizzativi legati alla realizzazione
del sistema qualita'.
   Definizione  delle  problematiche  riguardanti  il  personale,  in
particolare  quello direttamente coinvolto nella gestione del sistema
qualita'.
II. FASE DI ATTUAZIONE.
   Realizzazione  e  applicazione  del  sistema  qualita',  con   gli
eventuali  interventi  di  messa a punto dei documenti, degli aspetti
organizzativi, di informazione del personale.
   Certificazione      rilasciata      da      un       ente       di
certificazione/accreditamento  possibilmente  accreditato, attestante
l'avvenuto aggiornamento e adeguamento del sistema qualita' ai  sensi
delle norme UNI-EN serie 29000 o 45000.
III. FASE DI MANTENIMENTO E AGGIORNAMENTO.
   Analisi   del   sistema  qualita'  gia'  presente  in  azienda  ed
individuazione delle carenze e dei provvedimenti da adottare ai  fini
del   mantenimento   del  sistema  stesso  alle  norme  UNI-EN  serie
29000/45000.
   Aggiornamento dei manuali della qualita'  (sistema,  procedure  di
gestione, procedure di controllo, procedure operative).
   Formazione   e/o   riqualificazione  del  personale  addetto  alla
gestione della garanzia della qualita'.
   Adozione di nuove metodologie  (quality  deployment,  tecniche  di
affidabilita', controlli statistici SQC-SPC, just in time, ecc.).
   Tali  progetti  potranno  riguardare sia la prima costituzione del
sistema (fasi  I  e  II)  sia  l'aggiornamento-revisione  di  sistemi
precedentemente gia' introdotti (fase III).
 
                        CRITERI DI PRIORITA'
 
   Ai  fini  dell'ammissione ai contributi dei progetti presentati si
individuano i seguenti criteri di priorita':
    il carattere di esportatore abituale  dell'impresa  (a  tal  fine
viene considerata la media degli ultimi tre anni con fatturato export
rispetto al totale superiore almeno al 20 per cento);
    assunzione   di  commesse  che  richiedano  l'applicazione  della
certificazione del sistema di qualita' dell'azienda.
   Contestualmente  a  tali criteri e' prevista inoltre una specifica
priorita' da assegnare al grado di  complessita'  ed  al  conseguente
impegno  progettuale,  organizzativo  ed economico che l'azienda deve
affrontare per dotarsi di un sistema di qualita' adatto alle  proprie
specifiche esigenze sulla seguente scala di priorita':
1› LIVELLO.
   Progetti  che  coinvolgono  la  gestione  della  qualita'  per  il
complesso  delle  funzioni  aziendali:  progettazione,  sviluppo  del
prodotto,  produzione,  installazione, assistenza post-vendita. Norme
di riferimento UNI-EN 29001 riguardanti:
    Responsabilita' della direzione;
    Principi del sistema qualita';
    Verifiche ispettive;
    Qualita' a livello commerciale;
    Qualita' nella specificazione e nella progettazione;
    Qualita' nell'approvvigionamento;
    Qualita' nella produzione;
    Controllo della produzione;
    Controllo e rintracciabilita' dei materiali;
    Controllo dello stato di verifica;
    Verifica dei prodotti;
    Controllo delle apparecchiature di misura e di prova;
    Controllo delle non conformita';
    Azioni correttive;
    Movimentazione e attivita' dopo la produzione;
    Assistenza post-vendita;
    Documentazione della qualita';
    Documenti di registrazione della qualita';
    Addestramento personale;
    Utilizzazione dei metodi statistici.
2› LIVELLO.
   Progetti che coinvolgono la gestione  della  qualita'  nella  sola
fase  di  produzione-installazione. Norme di riferimento UNI-EN 29002
riguardanti:
    Responsabilita' della direzione;
    Principi del sistema di qualita';
    Verifiche ispettive;
    Qualita' a livello commerciale;
    Qualita' nell'approvvigionamento;
    Qualita' nella produzione;
    Controllo della produzione;
    Controllo e rintracciabilita' dei materiali;
    Controllo dello stato di verifica;
    Verifica dei prodotti;
    Controllo delle apparecchiature di misura e di prova;
    Controllo delle non conformita';
    Azioni correttive;
    Movimentazione e attivita' dopo la produzione;
    Documentazione della qualita';
    Documenti di registriazione della qualita';
    Addestramento personale;
    Utilizzazione dei metodi statistici.
3› LIVELLO.
   Progetti che prevedono una gestione della qualita' solo in termini
di  controlli,  collaudi  e  prove  finali  sui  prodotti.  Norme  di
riferimento UNI-EN 29003 riguardanti:
    Responsabilita' della direzione;
    Principi del sistema qualita';
    Controllo e rintracciabilita' dei materiali;
    Controllo dello stato di verifica;
    Verifica dei prodotti;
    Controllo delle apparecchiature di misura e di prova;
    Controllo delle non conformita';
    Movimentazione e attivita' dopo la produzione;
    Documentazione della qualita';
    Documenti di registrazione della qualita';
    Addestramento personale;
    Utilizzazione dei metodi statistici.
 
                        SOGGETTI BENEFICIARI
 
   Possono accedere ai benefici previsti  dalla  legge  regionale  le
aziende  artigiane  produttrici di beni e servizi, nonche' le piccole
imprese manifatturiere e del settore dei servizi  che  realizzino  un
sistema  aziendale  di  garanzia  della  qualita'  in coerenza con le
normative europee serie EN 29000 o 45000.
   Ai fini dell'attuazione del presente disposto si considera:
piccola impresa industriale quella che:
    ha un massimo di 200 dipendenti;
    ha un fatturato annuo non superiore ai 30 miliardi di lire oppure
un capitale investito netto non superiore ai 20 miliardi di lire;
piccola impresa di servizi quella che:
    ha un massimo di 75 dipendenti;
    ha un fatturato annuo non superiore ai 30 miliardi di lire oppure
un capitale investito netto non superiore ai 7,5 miliardi di lire.
   Sono escluse le imprese aventi collegamenti di carattere  tecnico,
finanziario  od  organizzativo  tali  da  configurare  le stesse come
appartenenti  a  un  gruppo  imprenditoriale   e/o   finanziario   di
dimensioni  complessive  superiori ai limiti sopra indicati (societa'
controllata o controllante nei termini previsti  dall'art.  2359  del
codice civile).
   Tra  i  soggetti beneficiari sono compresi inoltre i consorzi e le
societa' consortili anche miste che svolgano attivita'  produttive  o
di ausilio alla produzione.
   Possono  presentare richiesta anche i soggetti come sopra definiti
che abbiano avviato l'introduzione del sistema di qualita' alla  data
di promulgazione della legge regionale n. 19/91 (14 agosto 1991).
   I soggetti beneficiari debbono avere almeno una parte delle unita'
produttive  interessate  all'intervento  ubicate nel territorio della
regione umbria.
 
                   SPESE AMMISSIBILl A CONTRIBUTO
 
   Fermo  restando  la  piena  attuazione  di  tutti  gli  interventi
previsti  dalle  norme  UNI-EN utilizzate in relazione allo specifico
modello di assicurazione della qualita' prescelto, vengono ammesse  a
contributo le spese per consulenze e servizi relative a:
    Check Up aziendale per rilevare la situazione presente in azienda
concernente   gli   approvvigionamenti   e   la  commercializzazione,
l'organizzazione del lavoro, la produzione, il personale e le risorse
strumentali.
    Attivita' e servizi per la definizione del sistema di qualita'  e
la  stesura del manuale qualita' (delle procedure di gestione nonche'
delle procedure tecniche di verifica e aggiornamento).
    Attivita' e servizi di trasferimento delle informazioni  applica-
tive   del   sistema   di  qualita'  al  personale  non  direttamente
responsabile della gestione del sistema stesso in funzione del numero
di addetti e per un massimo di cinque giornate di docenza esterna.
    Costi esterni riconducibili alla formazione e alla qualificazione
del/i responsabile/i garanzia di qualita'.
   Spese per la taratura degli strumenti.
   Costo di certificazione/accreditamento.
 
                 TEMPI DI REALIZZAZIONE DEI PROGETTI
 
   Indipendentemente   dai   tempi    di    realizzazione    indicati
dall'azienda, il progetto deve essere ultimato entro 16 (sedici) mesi
dalla data della delibera di concessione del contributo.
   A  decorrere  dalla data di concessione del contributo ed entro 24
(ventiquattro) mesi da questa, deve essere prodotto il documento  che
attesti l'avvenuta certificazione.
   In  assenza  di  questa  viene  attivato il procedimento di revoca
d'ufficio del contributo gia' concesso.
 
                       IMPORTO DEL CONTRIBUTO
 
   Il contributo e' concesso nella misura  del  50  per  cento  delle
spese ammissibili cosi' come sopra individuate e riconosciute congrue
dal  Comitato  tecnico  di  valutazione e comunque per un importo non
superiore a lire 75 milioni.
 
              MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
 
   Le domande devono essere inviate a Sviluppumbria S.p.a., presso le
sedi di via Don Bosco n. 11, Perugia e, via Armellini  n.  1,  Terni,
utilizzando l'apposita modulistica predisposta.
   In  ogni caso l'impresa deve fornire le necessarie informazioni in
merito alla propria ragione sociale  e  forma  giuridica,  alla  sede
legale  e  produttiva,  al  numero  di  addetti  e  al capitale netto
investito,  all'eventuale  appartenenza  a  un   gruppo   finanziario
imprenditoriale,  all'attivita'  produttiva, all'organizzazione delle
diverse funzioni aziendali, al modello di attuazione del sistema  con
l'indicazione  dei singoli interventi e dei relativi costi e tempi di
esecuzione.
   Eventuali modifiche societarie, o variazioni apportate al progetto
successivamente alla data di inoltro della  domanda  (soprattutto  se
relazionate  alla  scala  di  priorita'  individuate precedentemente)
devono essere tempestivamente comunicate ai competenti  uffici,  pena
la revoca dei contributi concessi.
 
                     PROCEDURE PER L'ISTRUTTORIA
              E MODALITA' DI CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI
 
   Gli   uffici   Sviluppumbria   verificano   la  completezza  e  la
regolarita'  delle  domande,  esaminano  i  relativi  progetti  e  li
propongono  per  la  successiva  istruttoria  al  Comitato tecnico di
valutazione, che si riunisce, di norma, con cadenza trimestrale.
   Il  Comitato  tecnico  di  valutazione  e'  costituito  ai   sensi
dell'art.  4,  punto  2  della  legge  regionale in oggetto, e i suoi
membri non possono essere  consulenti  delle  aziende  che  intendono
avanzare richiesta di contributo.
   In  base  al  parere  e alle osservazioni del Comitato tecnico, il
Consiglio  di  amministrazione  Sviluppumbria  approva  il  piano  di
riparto dei contributi.
 
                      EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI
 
   L'erogazione  del  contributo  concesso  avviene  ordinariamente a
certificazione/accreditamento avvenuti e a consuntivo di spesa o,  su
richiesta dell'interessato, previo rilascio di fidejussione, bancaria
o assicurativa, con le seguenti modalita':
    20  per  cento  dopo  l'approvazione  del  progetto  da  parte di
Sviluppumbria; 40 per cento  al  momento  della  presentazione  della
domanda  formale  di  certificazione  in  base alla presentazione del
consuntivo della spesa a quel momento sostenuta; il rimanente 40  per
cento a certificazione/accreditamento avvenuti.
   Il  legale  rappresentante dell'azienda e' tenuto a presentare una
relazione tecnica  che  illustri  le  modalita'  di  svolgimento  del
progetto, l'avvenuta realizzazione e i risultati conseguiti.
   In  allegato  a  detta  relazione  l'azienda  deve inoltre fornire
specifico attestato di avvenuta certificazione del sistema qualita'.
   Tale  attestato  puo'  essere  rilasciato  da  un   organismo   di
certificazione  (nazionale  o estero) possibilmente accreditato sulla
base delle norme comunitarie vigenti in materia.
   Sviluppumbria si riserva la facolta'  di  effettuare  tramite  gli
uffici,  visite  di  controllo  presso  l'azienda  per  verificare la
conformita'  degli  interventi  attuati  al  progetto  a  suo   tempo
presentato.
 
                        REVOCA DEI CONTRIBUTI
 
   La  revoca  del  contributo  puo'  avvenire  qualora  il  soggetto
beneficiario non realizzi in tutto o in parte l'intervento ammesso  a
contributo, nonche' nel caso in cui la realizzazione sia non conforme
al  progetto  presentato  o  non  rispetti i requisiti previsti dalla
normativa.
 
                         RISORSE FINANZIARIE
 
   Per gli interventi di cui al  presente  piano  e'  disponibile  la
somma complessiva di lire 2.000 milioni cosi' ripartita:
     a))  quanto a lire 1.000 milioni dalle risorse provenienti dalla
misura n. 3 "Servizi reali  alle  P.M.I."  del  Sottoprogramma  n.  2
"Artigianato,  piccola  e  media  industria", del Programma Integrato
Mediterraneo Umbria, da destinarsi al finanziamento degli  interventi
da realizzare in area PIM;
     b)  quanto  a  lire  500  milioni  dalle risorse provenienti dal
Sottoprogramma n. 2 "Sviluppo  degli  altri  settori  economici"  del
programma  operativo  di cui al Regolamento CEE 2052/88 Obiettivo 5b,
da destinarsi al finanziamento degli interventi  nelle  zone  5b  non
ricomprese in area PIM;
     c)  quanto  a  lire  500  milioni  dalle risorse provenienti dal
finanziamento del programma di attivita' di Sviluppumbria per il 1992
da  parte  della  Regione,  da  destinarsi  al  finanziamento   degli
interventi da realizzare nelle zone della regione escluse dagli aiuti
di cui sopra.