UNIVERSITA' DI BOLOGNA

DECRETO RETTORALE 16 aprile 1993 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.128 del 3-6-1993)

                             IL RETTORE
  Visto  lo  stato dell'Universita' degli studi di Bologna, approvato
con regio decreto 14 ottobre 1926,  n.  2170,  modificato  con  regio
decreto  13  ottobre  1927,  n.  2227,  e successive modificazioni ed
integrazioni;
  Visto  il  testo  unico  delle  leggi   sull'istruzione   superiore
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il regio decreto 30 settembre 1938,  n.  1652,  e  successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Rilevata  la  necessita'  di  apportare  la  modifica di statuto in
deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17  del
testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
  Vista  la  tabella  XX  approvata  con decreto del Presidente della
Repubblica 31 ottobre 1988 relativa all'ordinamento degli  studi  per
il conseguimento della laurea in chimica industriale;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche dell'Universita' degli studi anzidetta;
  Visto il parere espresso dal Consiglio universitario nazionale;
                              Decreta:
  Lo statuto dell'Universita' degli studi  di  Bologna,  approvato  e
modificato  con  i  decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente
modificato come segue:
                           Articolo unico
  All'art. 2 dello statuto il comma che recita:
 "Facolta' di chimica industriale:
   laurea in chimica  industriale,  durata  del  corso  cinque  anni,
diviso  in un biennio di studi propedeutici e in un triennio di studi
di applicazione.",
e' soppresso e sostituito dal seguente:
 "Facolta' di chimica industriale:
   laurea in chimica industriale, durata del corso cinque anni.".
  Gli articoli da 139 a 144 relativi all'ordinamento  della  facolta'
di chimica industriale, sono soppressi.
  Dopo  l'art.  138, con il conseguente scorrimento della numerazione
degli articoli successivi, sono inseriti i  seguenti  nuovi  articoli
relativi al riordinamento della facolta' di chimica industriale.
                             TITOLO XII
                     ORDINAMENTO DELLA FACOLTA'
                       DI CHIMICA INDUSTRIALE
  Art.  139  (Norme  generali).  - La facolta' di chimica industriale
conferisce la laurea in chimica industriale.
  La durata del corso di studi in chimica industriale  e'  di  cinque
anni,  articolati  in un triennio propedeutico, a carattere formativo
di base, ed in successivi distinti indirizzi, di durata  biennale,  a
carattere applicativo.
  L'accesso al corso di laurea e' regolato dalle vigenti disposizioni
di legge.
  Il numero di esami e' non meno di ventiquattro.
  La  didattica  del  corso  di  laurea  in  chimica  industriale  e'
organizzata, di norma,  per  ciascun  anno  di  corso  in  due  cicli
coordinati  di  durata  inferiore all'anno. Ciascun ciclo, di seguito
indicato convenzionalmente come semestre, ha  una  durata  minima  di
quattordici  settimane.  L'intervallo  tra  due  semestri deve essere
almeno di quattro settimane. Gli esami sono effettuati al termine  di
ciascun  semestre  e  prevedono tre sessioni di esame: una durante la
pausa tra i due semestri dell'anno  accademico,  una  alla  fine  del
secondo  semestre  ed  una di recupero prima dell'inizio dei corsi, e
cio' nel rispetto di quanto stabilito dalla legislazione vigente.
  Il  totale  delle  ore  di  insegnamento  e',  nel   triennio,   di
millesettecentosettanta   ore,   suddivise   in  ventisette  corsi  e
diciassette  esami  e,  nel  biennio,  di  cinquecentosettanta   ore,
suddivise  in  nove  corsi e sette esami. Di norma i corsi di lezione
sono di sessanta ore, di  cui  almeno  1/4  dedicate  agli  esercizi,
mentre  i  corsi  di  laboratorio  sono di settantacinque ore, di cui
almeno 2/3 di esercitazione pratica.
  Gli insegnamenti della facolta' di chimica industriale comprendono,
secondo  la  natura  dei  corsi,  lezioni  teoriche,   esercitazioni,
esercizi,  sperimentazioni,  dimostrazioni e possono essere integrati
con seminari e viaggi di istruzione.
  Gli insegnanti possono assicurarsi, anche  durante  lo  svolgimento
del  corso,  sempre  che  lo credano opportuno, del profitto ricavato
dagli allievi, per mezzo di colloqui, prove scritte e prove pratiche.
  L'accertamento   finale   del   profitto   avverra'   per   singolo
insegnamento tranne nei casi elencati piu' avanti, in cui e' prevista
una prova di esame unica per due corsi della stessa area.
  Il  consiglio di facolta' stabilisce le modalita' del coordinamento
didattico nell'ambito di ciascuna area e tra le diverse aree. In tale
ambito possono essere previste forme di coordinamento e  interscambio
fra i vari docenti.
  Il  consiglio di facolta' stabilisce l'organizzazione dei corsi nei
vari semestri.
  Nell'ambito del biennio, il consiglio  di  facolta'  puo'  definire
combinazioni  di  corsi  opzionali,  che  rispondano ad una logica di
natura culturale, in modo da costituire orientamento all'interno  dei
singoli indirizzi. Tali combinazioni vengono pubblicate nel manifesto
annuale degli studi.
  All'atto   dell'iscrizione   al   quarto  anno,  lo  studente  deve
effettuare la scelta di uno degli  indirizzi  previsti,  sottoponendo
all'approvazione   del   consiglio   di   facolta'   l'elenco   degli
insegnamenti opzionali prescelti.
  Lo studente ha la possibilita' di sottoporre  all'approvazione  del
consiglio  di  facolta' sia eventuali variazioni di un piano di studi
precedentemente approvato, sia un piano di studi  diverso  da  quello
consigliato dal consiglio di facolta' e riportato nel manifesto degli
studi,  purche'  nell'ambito  delle  discipline  attivate  presso  la
facolta' stessa o presso altre facolta', e nel rispetto  delle  norme
riguardanti il rapporto fra i corsi di lezione e di laboratorio.
  Il consiglio di facolta' valutera' la congruita' del piano di studi
proposto   dallo  studente  per  il  raggiungimento  degli  obiettivi
didattico-formativi  previsti  dal  decreto  del   Presidente   della
Repubblica 31 ottobre 1988.
  Art.  140 (Triennio di studi propedeutici). - L'attivita' didattica
del triennio e' articolata in aree,  ciascuna  comprendente  i  corsi
fondamentali indicati.
  Area di matematica (180 ore totali):
   istituzioni di matematiche I;
   istituzioni di matematiche II;
   calcolo numerico e programmazione.
  Area di fisica (180 ore totali):
   fisica generale I;
   fisica generale II;
   laboratorio di fisica generale.
  Area di chimica generale ed inorganica (270 ore totali):
   chimica generale ed inorganica;
   laboratorio di chimica generale ed inorganica;
   chimica inorganica;
   laboratorio di chimica inorganica.
  Area di chimica organica (270 ore totali):
   chimica organica I;
   laboratorio di chimica organica I;
   chimica organica II;
   laboratorio di chimica organica II.
  Area di chimica analitica (270 ore totali):
   chimica analitica;
   laboratorio di chimica analitica;
   chimica analitica strumentale;
   laboratorio di chimica analitica strumentale.
  Area di chimica fisica (270 ore totali):
   chimica fisica I;
   laboratorio di chimica fisica;
   chimica fisica II;
   chimica fisica industriale.
  Area di chimica industriale (270 ore totali):
   chimica industriale I;
   laboratorio di chimica industriale I;
   processi ed impianti industriali chimici I;
   laboratorio di processi ed impianti industriali chimici.
  Area di chimica biologica (60 ore totali):
   chimica biologica (limitatamente a chimica industriale).
  Allo  studente  che  ha  superato  tutti  gli  esami prescritti nel
triennio, su richiesta, viene rilasciato un certificato attestante il
completamento  degli  studi  propedeutici  alla  laurea  in   chimica
industriale.
  E' prevista una prova di esame unica nei seguenti casi:
   1) chimica generale ed inorganica, laboratorio di chimica generale
ed inorganica;
   2) fisica generale II, laboratorio di fisica generale;
   3) chimica analitica, laboratorio di chimica analitica;
   4) chimica analitica strumentale, laboratorio di chimica analitica
strumentale;
   5) chimica fisica II, laboratorio di chimica fisica;
   6) chimica organica I, laboratorio di chimica organica I;
   7) chimica organica II, laboratorio di chimica organica II;
   8) chimica inorganica, laboratorio di chimica inorganica;
   9) chimica industriale I, laboratorio di chimica industriale I;
   10)  processi  ed  impianti  industriali chimici I, laboratorio di
processi ed impianti industriali chimici.
  Lo studente sara' tenuto a dimostrare di avere appreso  almeno  una
lingua  straniera  moderna  (di regola la lingua inglese), tra quelle
proposte dal consiglio di corso di laurea nel manifesto degli  studi.
La  conoscenza verra' verificata attraverso un colloquio regolarmente
verbalizzato da una commissione nominata dal consiglio di facolta'.
  Art. 141 (Biennio di applicazione). - Per ottenere l'iscrizione  al
biennio di applicazione, lo studente deve aver superato gli esami del
triennio o essere in difetto di non piu' di due di essi, che dovranno
comunque essere sostenuti prima di quelli del biennio.
  Il biennio si articola in quattro diversi indirizzi:
    a) ricerca e sviluppo dei materiali;
    b) ricerca e sviluppo dei prodotti;
    c) ricerca e sviluppo dei processi;
    d) chimico-biotecnologico.
  Lo  studente  dovra' seguire tre insegnamenti fondamentali comuni a
tutti gli indirizzi (corrispondenti a due esami), e sei  insegnamenti
di  indirizzo, di cui uno di laboratorio abbinato ad un omonimo corso
con esame unico, per un totale di cinque esami.
  Durante il biennio, lo studente dovra' svolgere un lavoro  di  tesi
sperimentale  per  un  periodo  di  almeno  nove  mesi  su  argomenti
attinenti l'indirizzo prescelto  e  per  un  impegno  complessivo  di
almeno 1200 ore.
  Gli  insegnamenti  fondamentali  del  biennio  comuni  a  tutti gli
indirizzi sono:
   1) chimica industriale II;
   2) laboratorio di chimica industriale II;
   3) processi ed impianti industriali chimici II.
  E' prevista una prova  di  esame  unica  per  gli  insegnamenti  di
chimica industriale II e laboratorio di chimica industriale II.
  Il  preside  della  facolta'  per  la  prova di accertamento unica,
prevista per  i  corsi  del  triennio  propedeutico  e  per  i  corsi
fondamentali del biennio comune a tutti gli indirizzi, costituisce le
relative  commissioni per gli esami di profitto utilizzando i docenti
dei rispettivi corsi, secondo le  norme  dettate  dall'art.  160  del
testo unico n. 1592/1933 e dall'art. 42 del R.S. n. 1269/1938.
  Gli insegnamenti irrinunciabili per gli indirizzi sono:
   chimica  fisica  dei materiali (per l'indirizzo ricerca e sviluppo
dei materiali);
   chimica organica industriale (per l'indirizzo ricerca  e  sviluppo
dei prodotti);
   teoria  e sviluppo dei processi chimici (per l'indirizzo ricerca e
sviluppo dei processi);
   chimica  delle  fermentazioni  e  microbiologia  industriale  (per
l'indirizzo chimico-biotecnologico).
  Gli  altri  cinque insegnamenti di indirizzo potranno essere scelti
dallo studente fra quelli attivati dalla facolta'.
  Gli insegnamenti opzionali del biennio  di  studi  di  applicazione
sono:
   1) affidabilita' e sicurezza nell'industria di processo;
   2) analisi chimica degli alimenti;
   3) analisi e simulazione dei processi chimici;
   4) biochimica industriale;
   5) bioconversioni industriali;
   6) biopolimeri;
   7) chemiometria;
   8) chimica analitica degli inquinanti;
   9) chimica analitica separativa;
   10) chimica bioinorganica;
   11) chimica bioorganica;
   12) chimica computazionale;
   13) chimica degli alimenti;
   14) chimica dei composti eterociclici;
   15) chimica dei composti organometallici;
   16) chimica merceologica;
   17) chimica metallorganica;
   18) chimica dei metalli e delle leghe;
   19) chimica dei processi biotecnologici;
   20) chimica del restauro;
   21) chimica dell'ambiente;
   22) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   23) chimica delle macromolecole;
   24) chimica delle sostanze coloranti;
   25) chimica delle sostanze organiche naturali;
   26) chimica dello stato solido;
   27) chimica e tecnologia degli elettroliti fusi;
   28) chimica e tecnologia degli intermedi;
   29) chimica e tecnologia dei composti metallorganici;
   30) chimica e tecnologia dei materiali;
   31) chimica e tecnologia dei polimeri;
   32) chimica e tecnologia del vetro e dei materiali ceramici;
   33) chimica e tecnologia della catalisi;
   34) chimica e tecnologia della cellulosa e della carta;
   35) chimica fisica ambientale;
   36) chimica fisica biologica;
   37) chimica fisica dei materiali;
   38) chimica fisica dei polimeri;
   39) chimica fisica dei sistemi dispersi e delle interfasi;
   40) chimica fisica della catalisi;
   41) chimica fisica dello stato solido e delle superfici;
   42) chimica fisica organica;
   43) chimica inorganica industriale;
   44) chimica organica applicata;
   45) chimica organica industriale;
   46) cinetica chimica e dinamica molecolare;
   47) corrosione e protezione dei materiali metallici;
   48) cristallochimica;
   49) didattica della chimica;
   50) economia e organizzazione aziendale;
   51) elettrochimica;
   52) elettrochimica applicata;
   53) elettrometallurgia;
   54) fotochimica;
   55) igiene industriale;
   56) impianti biotecnologici;
   57) impianti dell'industria alimentare;
   58) laboratorio di chimica delle macromolecole;
   59) meccanismi di reazione in chimica inorganica;
   60) meccanismi di reazione in chimica organica;
   61) metallurgia;
   62) metallurgia dei metalli non ferrosi;
   63) metallurgia fisica;
   64) metodi analitici in chimica industriale;
   65) metodi fisici in chimica inorganica;
   66) metodi fisici in chimica organica;
   67) metodi matematici e statistici;
   68) petrolchimica e tecnologia dei prodotti petroliferi;
   69) polimeri per usi speciali;
   70) processi dell'industria alimentare;
   71) processi di separazione;
   72) processi di trattamento degli effluenti inquinanti;
   73) processi industriali della chimica fine;
   74) radiochimica;
   75) recupero e riciclo dei materiali;
   76) scienza dei materiali;
   77) scienza dei metalli;
   78) scienza e tecnologia dei materiali compositi;
   79) scienza e tecnologia dei materiali elettrici;
   80) scienza e tecnologia dei materiali nucleari;
   81) siderurgia;
   82) sintesi e tecniche speciali inorganiche;
   83) sintesi e tecniche speciali organiche;
   84) sperimentazione industriale e impianti pilota;
   85) spettroscopia molecolare;
   86) stereochimica;
   87) struttura della materia;
   88) strutturistica chimica;
   89) sviluppo dei processi biotecnologici;
   90) tecnologia dei materiali e chimica applicata;
   91) tecnologie chimico-agrarie;
   92) teoria dello sviluppo dei processi chimici;
   93) termodinamica chimica.
  Prima dell'inizio di ogni anno accademico, il consiglio di facolta'
approva,   per   ognuno   degli  indirizzi  attivati,  un  elenco  di
insegnamenti opzionali  attivati  e  consigliati  allo  studente.  Il
consiglio di facolta' determinera', ai sensi dell'art. 11 della legge
n.   341/1990,   gli   specifici   contenuti  dei  corsi  e  le  loro
qualificazioni piu' opportune, quali I,  II,  istituzioni,  avanzato,
progredito,  superiore,  esercitazioni, laboratorio, sperimentazioni,
nonche' tutte le altre che giovino a differenziare  piu'  esattamente
il livello ed i contenuti didattici degli insegnamenti.
  La  lista  degli insegnamenti viene resa pubblica prima dell'inizio
dell'anno accademico  al  quale  si  riferisce,  mediante  affissione
all'albo  della  facolta' di chimica industriale e alla bacheca della
segreteria della facolta', e  viene  riportata  sul  manifesto  degli
studi.
  E'  pure  prevista  una prova di esame unica per un insegnamento di
laboratorio abbinato ad un omonimo corso opzionale.
  Quando vengono scelti come corsi opzionali  i  fondamentali  con  i
relativi laboratori di un indirizzo diverso da quello prescelto dallo
studente,  il  corso  fondamentale  ed  il  corrispondente  corso  di
laboratorio, che sono  stati  sostitutivi  di  due  corsi  opzionali,
comportano due esami distinti.
  Nell'elenco  degli  insegnamenti  opzionali  del  biennio,  saranno
indicati con asterisco gli insegnamenti che il consiglio di  facolta'
intende  consigliare  in  via preferenziale. Il consiglio di facolta'
potra',  altresi',  individuare   all'interno   dell'indirizzo   vari
orientamenti  e  indicare,  per  ciascuno  di  essi, gli insegnamenti
consigliati.
  Art. 142. - Per essere ammesso a sostenere l'esame  di  laurea,  lo
studente  deve aver seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli
insegnamenti  fondamentali  del  triennio   propedeutico,   nei   tre
insegnamenti  fondamentali del biennio di applicazione comuni a tutti
gli indirizzi e in sei insegnamenti  di  indirizzo,  di  cui  uno  di
laboratorio  abbinato  ad  un  omonimo  corso con esame unico, per un
totale di cinque esami. Lo studente  deve  avere  inoltre  svolto  il
lavoro di tesi sperimentale.
  L'esame di laurea in chimica industriale consiste nella discussione
sul  lavoro  di  tesi svolto, secondo le modalita' che sono stabilite
dal consiglio di facolta' e pubblicate annualmente sull'ordine  degli
studi.
  Lo  studente  deve  presentare  alla  segreteria della facolta' una
dissertazione scritta che tratti delle  ricerche  svolte  durante  il
lavoro di tesi.
  Il  diploma  di  laurea  riporta  il  titolo di laureato in chimica
industriale, mentre il certificato relativo, rilasciato al  laureato,
fara' menzione dell'indirizzo seguito.
  Art.  143.  -  Il  preside,  su  parere  tecnico  del  consiglio di
facolta', per coloro che sono forniti di altra laurea ed aspirino  al
conseguimento  della laurea in chimica industriale, stabilisce, volta
per volta, l'anno di corso  al  quale  possono  essere  iscritti,  la
equipollenza  degli  esami  gia'  superati dal richiedente con quelli
previsti dal presente ordinamento, e consiglia il piano di studi  che
meglio  puo'  integrare  la  carriera scolastica del richiedente agli
effetti del conseguimento della laurea in chimica industriale.
  In ogni caso, i predetti laureati per essere ammessi al biennio  di
studi  di  applicazione,  devono aver superato gli esami in tutti gli
insegnamenti fissati per il triennio di studi propedeutici.
  Il presente  decreto  rettorale  sara'  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
   Bologna, 16 aprile 1993
                                           Il rettore: ROVERSI-MONACO