Indirizzi da adottare per l'azione italiana in sede comunitaria relativamente al comparto dei trasporti.(GU n.152 del 1-7-1993)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, concernente il coordinamento delle politiche riguardanti l'appartenenza dell'Italia alle Comunita' europee e l'adeguamento dell'ordinamento interno agli atti normativi comunitari; Visto, in particolare, l'art. 2, comma 1, lettera b), della legge citata che demanda al CIPE di elaborare gli indirizzi generali da adottare per l'azione italiana in sede comunitaria per il coordinamento delle iniziative delle amministrazioni ad essa interessate, nonche' per la partecipazione finanziaria dello Stato al bilancio comunitario; Visto il regolamento CEE n. 3359/90 relativo all'attuazione di un programma di azione nel campo delle infrastrutture di trasporto in vista del mercato integrato dei trasporti; Vista la proposta di regolamento formulata della Commissione per la modifica del regolamento citato ed intesa ad estendere alle reti di trasporto di interesse comunitario il sostegno finanziario della CEE; Visto il documento "Europa 2000", approvato dalla Commissione delle Comunita' europee il 16 ottobre 1991 e valutato come un primo passo per l'elaborazione di uno schema globale atto a favorire la coesione territoriale della Comunita' nel suo complesso; Visto il trattato sull'Unione europea, firmato a Maastricht il 7 febbraio 1992 e ratificato dall'Italia con la legge 3 novembre 1992, n. 454, che, agli articoli 129 B , C e D, definisce le linee di azione per la costituzione e lo sviluppo di reti transeuropee nei settori delle infrastrutture dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia; Vista la comunicazione trasmessa al Consiglio il 4 dicembre 1992 sullo sviluppo della politica comune dei trasporti e nella quale la Commissione prospetta l'esigenza di un diverso approccio ai problemi del trasporto, che porti ad una progressiva sostituzione dell'attuale sistema di un coacervo di politiche relative ai singoli modi con un'impostazione globale, che miri all'ottimizzazione del sistema dei trasporti mediante il riequilibrio modale e la realizzazione di reti transeuropee; Vista la legge 15 giugno 1984, n. 245, concernente l'elaborazione del piano generale dei trasporti; Vista la legge 15 dicembre 1990, n. 385, riguardante disposizioni in materia di trasporto e che, all'art. 9, prevede l'elaborazione del piano funzionale triennale quale strumento di attuazione del citato piano generale dei trasporti; Vista la legge 4 giugno 1991, n. 186, con la quale e' stato istituito il Comitato interministeriale per la programmazione economica nel trasporto (CIPET); Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 agosto 1991, con il quale e' stato approvato il primo aggiornamento del citato pi- ano generale dei trasporti; Tenuto conto che il menzionato trattato sull'Unione europea, in coerenza con l'atto unico, considera il potenziamento della rete di trasporto uno strumento essenziale per rafforzare la coesione economica e sociale della Comunita' e per migliorare l'accessibilita' ai mercati delle regioni periferiche ed in ritardo nello sviluppo economico; Tenuto conto in particolare che, secondo il richiamato trattato, la Comunita' promuove progetti di interesse comune ed azioni intese a favorire l'interconnessione delle reti e l'interoperabilita' dei servizi di trasporto; Considerato che, nella ricordata comunicazione sulla politica comune dei trasporti, la Commissione si impegna a promuovere un'azione concertata con i Paesi membri nel rispetto del principio di sussidiarieta', mobilitando tutte le risorse disponibili e favorendo l'accesso del capitale privato; Preso atto che il Consiglio europeo di Edimburgo dell'11-12 dicembre 1992, nella dichiarazione finalizzata a promuovere la ripresa economica in Europa, ha individuato specifiche azioni da intraprendere nel settore delle infrastrutture dei trasporti pubblici con il sostegno comunitario, identificando tra le priorita' il corridoio Grecia/Italia e l'alta velocita'; Preso atto che la Commissione, in relazione alle conclusioni del citato Consiglio, ha avviato iniziative per l'istituzione di un Fondo europeo per gli investimenti che concorra al consolidamento del mercato interno e promuova la coesione economica e sociale; Preso atto che gli schemi direttivi per i singoli settori rappresentano al momento lo strumento principale di creazione delle reti transeuropee e che in particolare i progetti ammissibili ai prestiti della Banca europea per gli investimenti ed alla garanzia dell'istituendo Fondo europeo d'investimento dovranno risultare coerenti con gli schemi predetti; Preso atto degli orientamenti espressi nella risoluzione n. 73.0044/93 del Parlamento europeo che, nel rappresentare il proprio intendimento a cooperare per la creazione di relazioni esterne della Comunita' nel settore dei trasporti e nel proporre l'elaborazione di un progetto di Carta panaeuropea dei trasporti da sottoporre ad una seconda Conferenza panaeuropea da tenere nella primavera 1994, conferma l'assoluta centralita' da riconoscere alle tematiche trasportistiche; Rilevata la necessita' di superare la logica settoriale propria degli schemi direttivi relativi alle singole modalita' di trasporto in una visione piu' complessiva che prevede la realizzazione di una rete integrata ed intermodale di trasporto; Considerate le esigenze di sviluppo equilibrato del territorio; Sulla base dei lavori istruttori del gruppo di lavoro di cui alla delibera del 2 dicembre 1987; Udita la relazione del Ministro del bilancio e della programmazione economica; Delibera: 1. Viene riconosciuta l'importanza strategica delle reti transeuropee ai fini di assicurare la compiuta integrazione del sistema economico nazionale nel mercato unico, anche nell'ottica delle relazioni esterne della Comunita'. Verra' pertanto svolta ogni possibile azione intesa a destinare parte rilevante delle risorse comunitarie alla realizzazione delle reti suddette. 2. In tale prospettiva la realizzazione di una rete transeuropea di trasporti assume importanza primaria anche in vista di una maggiore integrazione economica, con il resto dell'Europa, delle regioni periferiche e meridionali in ritardo di sviluppo. In sede di formulazione della proposta di rinnovo del regolamento CEE n. 3359/90 citato in premessa, l'azione italiana sara' volta ad assicurare, sotto il profilo finanziario, adeguate forme di sostegno mediante l'attivazione di tutti i possibili strumenti di finanziamento comunitario: stanziamenti di appositi fondi di bilancio, utilizzo dei fondi strutturali e bonifici di interesse che consentano la piu' ampia partecipazione del capitale privato al finanziamento dei progetti di trasporto. 3. Sotto l'aspetto programmatorio l'azione italiana per lo sviluppo della rete transeuropea di trasporti si ispirera' ai seguenti indirizzi: coordinare le politiche di trasporto, da attivare nelle opportune sedi comunitarie, con le linee generali dell'assetto della pianificazione territoriale e con gli indirizzi di programmazione nazionale desumibili dal Piano generale dei trasporti e dai previsti aggiornamenti triennali; assicurare la rispondenza delle reti infrastrutturali individuate negli schemi direttivi comunitari con i piani e programmi gia' approvati o che verranno in prosieguo approvati dal CIPET; promuovere le opportune azioni finalizzate all'adozione di un pi- ano generale (Master Plan) europeo, che preveda la realizzazione di reti comunitarie integrate ed intermodali che superino la logica settoriale degli schemi direttivi delle singole modalita' di trasporto. 4. In coerenza con gli indirizzi delineati al punto precedente e nella citata prospettiva di attuare un piano generale comunitario (Master Plan), le linee di azione da seguire nell'ambito della revisione del richiamato regolamento CEE n. 3359/90 saranno volte ad estendere il sostegno comunitario a tutte le reti modali definite negli schemi direttivi approvati dal Consiglio delle Comunita' europee. In particolare si mirera' ad assicurare il coordinamento delle fonti finanziarie e la disponibilita' di adeguate risorse per progetti di intervento prioritari sulle seguenti reti, quali definite nei relativi schemi direttivi: rete ferroviaria: progetti alta velocita' e combinato merci; rete stradale e autostradale; rete idroviaria. In tale ambito verra' attribuito carattere prioritario ai seguenti progetti intermodali: collegamenti plurimodali nel Mezzogiorno, con particolare riferimento al corridoio tirrenico ed alle reti insulari; sistema Adriatico: collegamenti verso la Grecia; sistemi di valico sulle direttrici nor-sud-Brennero; sistemi di valico sulle direttrici est-ovest e connessioni con il T.G.V. 5. Ai fini del reperimento della quota nazionale di finanziamento necessaria per attivare i finanziamenti comunitari che si renderanno disponibili in favore degli interventi di cui alla presente delibera, dovranno essere utilizzate le risorse gia' stanziate a valere sulle leggi settoriali di spesa, senza determinare ulteriori oneri a carico del bilancio dello Stato. Impegna i Ministri competenti a riferire tempestivamente a questo Comitato sugli sviluppi del progetto "grandi reti transeuropee" e, nelle more dell'adozione dell'auspicato piano generale (Master Plan) europeo, a riferire in ordine ad eventuali proposte di modifica degli schemi direttivi gia' approvati dal Consiglio delle Comunita' europee per i singoli modi di trasporto ed in ordine alle proposte di ulteriori schemi direttivi in modo che possano essere definiti per l'azione italiana da adottare al riguardo in sede comunitaria indirizzi coerenti con le indicazioni della presente delibera. Roma, 7 giugno 1993 Il Presidente delegato: SPAVENTA