Ricompense al valore civile(GU n.159 del 9-7-1993)
Medaglia d'oro al valor civile Con decreto del Presidente della Repubblica 6 maggio 1993, sulla proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia d'oro al valor civile al sig. Roberto Del Vecchio, con la seguente motivazione: "Con pronta determinazione accorreva in aiuto di due sventurati in procinto di annegare, traendo in salvo uno di essi. Benche' stremato dalla fatica, si tuffava nuovamente in mare per riportare in superficie l'altro malcapitato, sottraendolo a sicura morte. Splendido esempio di umana solidarieta' e non comune altruismo". - Battipaglia (Salerno), 21 agosto 1992. Con decreto del Presidente della Repubblica 6 maggio 1993, sulla proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia d'oro al valor civile "alla memoria" delle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Medaglie d'oro "alla memoria" Agente della Polizia di Stato Aniello Ignorato, l'8 agosto 1992, in Napoli. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si addentrava, insieme ad un collega, in un edificio nel quale era in atto una fuga di gas, provvedendo all'immediato sgombero degli appartamenti. Nel tentativo, poi, di persuadere un inquilino ad abbandonare la propria abitazione, veniva investito dall'improvviso scoppio di una bombola del gas salvando la vita all'uomo cui aveva fatto da scudo con il proprio corpo. Splendito esempio di eccezionale coraggio ed alto senso del dovere spinti sino all'estremo sacrificio. Maresciallo maggiore dei carabinieri Achille Mazza, il 23 marzo 1992, in Amantea (Cosenza). - Comandante di stazione, appreso che un individuo aveva inopinatamente esploso dalla propria abitazione alcuni colpi di fucile contro un'autovettura in sosta, accorreva per dirigere i militari dipendenti gia' intervenuti e, con spiccato senso del dovere e cosciente sprezzo del pericolo, avviava una paziente op- era di persuasione a desistere dall'inconsulto comportamento, ma rimaneva mortalmente ferito da proditoria azione di fuoco. Agente scelto della Polizia di Stato Antonino Lai, il 15 febbraio 1993, in Patti (Messina). - Componente l'equipaggio di una volante, ricevuta la notizia di un fatto delittuoso, con coraggiosa abnegazione si addentrava in una zona impervia ed isolata, rimanendo tragicamente ucciso in una successiva azione di fuoco. Splendido esempio di altissimo senso del dovere e non comune ardimento. Con decreto del Presidente della Repubblica 6 maggio 1993, sulla proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia d'argento al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Medaglie d'argento Carabiniere Giovanni Archintelli. - Con nobile altruismo e cosciente sprezzo del pericolo, non esitava a tuffarsi nelle acque del mare in burrasca in soccorso di un uomo e di un bambino in procinto di annegare riuscendo, dopo estenuanti sforzi, a trarli in salvo, validamente aiutato da un commilitone. Generoso esempio di eccezionale coraggio e di elette virtu' civiche. - Monopoli (Bari), 5 settembre 1992. Vice brigadiere dei carabinieri Giuseppe Mongiovi'. - Intervenuto presso una privata abitazione dalla quale un individuo aveva inopinatamente esploso alcuni colpi di fucile contro un'autovettura in sosta, con spiccato senso del dovere e cosciente sprezzo del pericolo coadiuvava il proprio comandante di stazione in una paziente opera di persuasione a desistere dall'inconsulto comportamento, ma rimaneva gravemente ferito da proditoria azione di fuoco. - Amantea (Cosenza), 23 marzo 1992. Brigadiere dei carabinieri Mario Arabia. - Piu' volte distintosi in rischiose attivita' di servizio, dando ulteriore conferma di somma perizia ed elevatissima capacita' investigativa unite a non comune sprezzo del pericolo, si infiltrava in una agguerrita organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti consentendo, in piu' riprese, l'arresto di molti malviventi e il sequestro di ingenti quantitativi di eroina. - Verona-Milano, novembre 1991-maggio 1992. Tenente dei carabinieri Giovanni Serra. - Con eccezionale coraggio e sprezzo del pericolo, si introduceva in un edificio in fiamme e traeva in salvo una donna ed il figlioletto colpiti da malore a causa della densa cortina di fumo. Splendido esempio di elette virtu' civiche e non comune senso del dovere. - Quartu S. Elena (Cagliari), 4 febbraio 1992. Carabiniere ausiliario Ivan Cosi. - Con generoso altruismo, alto senso del dovere e sprezzo del pericolo, non esitava a immergersi nelle gelide acque di un fiume, riuscendo a trarre in salvo una giovane donna che vi si era gettata a scopo suicida. Nobile esempio di eccezionale coraggio e di elette virtu' civiche. - Pievepelago (Modena), 5 novembre 1992. Carabiniere Antonio Luigi Pazzola. - Nel corso dell'operazione di controllo di due individui sospetti, veniva fatto segno a proditoria e ravvicinata azione di fuoco da parte di uno di essi, risultato poi un pericoloso terrorista internazionale evaso da un istituto penitenziario elvetico. Benche' ferito, con eccezionale coraggio e cosciente sprezzo del pericolo ingaggiava una violenta colluttazione con il malvivente, gia' colpito alle gambe dalla pronta reazione armata di un commilitone, traendolo in arresto. Splendido esempio di elette virtu' civiche e non comune senso del dovere. - Cinquale di Montignoso (Massa), 5 novembre 1991. Carabiniere ausiliario Massimo Trovo'. - Nel corso dell'operazione di controllo di due individui sospetti, con coraggiosa determinazione reagiva alla proditoria azione di fuoco di uno di essi, risultato poi un pericoloso terrorista internazionale evaso da un istituto penitenziario elvetico, ferendolo alle gambe e favorendone l'arresto da parte di un commilitone. Splendido esempio di elette virtu' civiche e non comune senso del dovere. - Cinquale di Montignoso (Massa), 5 novembre 1991. Carabiniere Franco Audino. - Libero dal servizio, con coraggiosa determinazione e cosciente sprezzo del pericolo affrontava quattro pericolosi malviventi armati che stavano perpetrando una rapina ai danni di un benzinaio e, fatto segno a reiterata azione di fuoco, reagiva con l'arma in dotazione ferendo uno dei malfattori, che successivamente concorreva ad identificare e trarre in arresto con i due complici. Splendido esempio di elette virtu' civiche e non comune senso del dovere. - Capurso (Bari), 16 giugno 1992. Maresciallo ordinario dei carabinieri Antonio Teti. - Con sprezzo del pericolo e grande altruismo, si introduceva in un'abitazione invasa dalle fiamme e dal fumo riuscendo, insieme a militare dipendente, a trarre in salvo un'anziana donna ormai priva di conoscenza. Reiterava, quindi, l'intervento per rimuovere una bombola di gas, rimanendo fortuitamente illeso dal parziale crollo del tetto conseguente all'esplosione di un altro contenitore. Generoso esempio di eccezionale coraggio ed elette virtu' civiche. - Amato (Catanzaro), 26 febbraio 1992. Carabiniere Guerriero Franceschini. - Con sprezzo del pericolo e grande altruismo, si introduceva in un'abitazione invasa dalle fiamme e dal fumo riuscendo, insieme al proprio superiore, a trarre in salvo un'anziana donna ormai priva di conoscenza. Reiterava, quindi, l'intervento per rimuovere una bombola di gas, rimanendo fortuitamente illeso dal parziale crollo del tetto conseguente all'esplosione di un altro contenitore. Generoso esempio di eccezionale coraggio ed elette virtu' civiche. - Amato (Catanzaro), 26 febbraio 1992. Brigadiere dei carabinieri Luigi Ceo. - Nel corso del violento incendio sviluppatosi in uno stabile, con cosciente sprezzo del pericolo e spiccato senso altruistico, si introduceva nei locali invasi dalle fiamme e dal fumo, riuscendo a trarre in salvo, con reiterati sforzi e notevoli difficolta' respiratorie, una giovane madre con la propria bambina affetta da grave inabilita' motoria ed altre due persone ormai in preda al panico. Nobile esempio di eccezionale coraggio e di elette virtu' civiche. - Bologna, 14 aprile 1992. Agente scelto della Polizia di Stato Alfonso Aiello. - Addentratosi, con generoso slancio e sprezzo del pericolo, in un edificio nel quale era in atto una fuga di gas, provvedeva all'immediato sgombero degli appartamenti, rimanendo investito da un'improvvisa deflagrazione. Benche' gravemente ferito, si prodigava in soccorso di un collega rimasto sepolto dalle macerie. Nobile esempio di grande coraggio e di elette virtu' civiche. - Napoli, 8 agosto 1992. Assistente capo della Polizia di Stato Angelo Miranda. - Con pronta determinazione si addentrava, insieme a due colleghi, in un edificio pericolante, traendo in salvo i nuclei familiari ivi dimoranti. Incurante del rischio cui si esponeva, tornava poi nuovamente nello stabile riuscendo a portare all'esterno una donna pochi istanti prima del crollo. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di elette virtu' civiche. - Palermo, 9 luglio 1991. Agente della Polizia di Stato Jolindo Leto. - Con pronta determinazione si addentrava, insieme a due colleghi, in un edificio pericolante, traendo in salvo i nuclei familiari ivi dimoranti. Incurante del rischio cui si esponeva, tornava poi nuovamente nello stabile riuscendo a portare all'esterno una donna pochi istanti prima del crollo. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di elette virtu' civiche. - Palermo, 9 luglio 1991. Agente della Polizia di Stato Salvatore Basciano. - Con pronta determinazione si addentrava, insieme a due colleghi, in un edificio pericolante, traendo in salvo i nuclei familiari ivi dimoranti. Incurante del rischio cui si esponeva, tornava poi nuovamente nello stabile riuscendo a portare all'esterno una donna pochi istanti prima del crollo. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di elette virtu' civiche. - Palermo, 9 luglio 1991. Vice sovrintendente della Polizia di Stato Piergiorgio Fesani. - Libero dal servizio, con generoso slancio si addentrava in una villa in cui era avvenuta una violenta esplosione, riuscendo a portare all'esterno due persone rimaste ferite. Incurante dell'imminente pericolo di crollo, rientrava poi nell'abitazione per soccorrere un'altra donna gravemente ferita e ormai sepolta sotto le macerie, ponendola in salvo dopo estenuanti sforzi. Nobile esempio di non comune coraggio e di elette virtu' civiche. - Centenaro di Lonato (Brescia), 26 gennaio 1993. Appuntato della Guardia di finanza Paolo Sanfelice. - Libero dal servizio, con pronta determinazione e sprezzo del pericolo interveniva, insieme ad un collega, nel corso di una rapina ai danni di una banca riuscendo, dopo una violenta colluttazione, a disarmare ed a trarre in arresto due dei malviventi. Generoso esempio di grande coraggio e di alto senso del dovere. Menfi (Agrigento), 28 ottobre 1991. Appuntato della Guardia di finanza Giuseppe Bilello. - Libero dal servizio, con pronta determinazione e sprezzo del pericolo interveniva, insieme ad un collega, nel corso di una rapina ai danni di una banca riuscendo, dopo una violenta colluttazione, a disarmare ed a trarre in arresto due dei malviventi. Generoso esempio di grande coraggio e di alto senso del dovere. - Menfi (Agrigento), 28 ottobre 1991. Luca Ottavi. - Con non comune coraggio e generoso altruismo non esitava ad intervenire in soccorso di un'insegnante aggredita da un malvivente, rimanendo ferito da due coltellate. - Roma, 14 novembre 1991. Con decreto del Presidente della Repubblica 6 maggio 1993, sulla proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia di bronzo al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Medaglie di bronzo Agente scelto della Polizia di Stato Venturo Ricchiuti. - Libero dal servizio, con grande generosita' e sprezzo del pericolo si tuffava in mare e riusciva a trarre in salvo un giovane in procinto di annegare, prodigandosi poi per rianimarlo. - Lido degli Estensi (Ferrara), 1 luglio 1992. Agente scelto della Polizia di Stato Vincenzo Minardi. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si addentrava in un'abitazione in fiamme riuscendo, insieme a due colleghi, a raggiungere ed a trarre in salvo gli anziani occupanti. - Trapani, 19 dicembre 1990. Agente scelto della Polizia di Stato Santo Pantaleo. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si addentrava in un'abitazione in fiamme riuscendo, insieme a due colleghi, a raggiungere ed a trarre in salvo gli anziani occupanti. - Trapani, 19 dicembre 1990. Assistente della Polizia di Stato Antonino Francesco De Pasquale. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si addentrava in un'abitazione in fiamme riuscendo, insieme a due colleghi, a raggiungere ed a trarre in salvo gli anziani occupanti. - Trapani, 19 dicembre 1990. Assistente della Polizia di Stato Sergio Petricella. - Incurante del grave rischio personale, raggiungeva, attraverso i balconi di un edificio, un appartamento in fiamme, riuscendo a trarre in salvo, insieme ad altri colleghi, una donna rimastavi intrappolata. - Firenze, 4 agosto 1990. Assistente della Polizia di Stato Fabrizio Foschi. - Incurante del grave rischio personale, raggiungeva, attraverso i balconi di un edificio, un appartamento in fiamme, riuscendo a trarre in salvo, insieme ad altri colleghi, una donna rimastavi intrappolata. - Firenze, 4 agosto 1990. Assistente della Polizia di Stato Mario Albanese. - Incurante del grave rischio personale, raggiungeva, attraverso i balconi di un edificio, un appartamento in fiamme, riuscendo a trarre in salvo, insieme ad altri colleghi, una donna rimastavi intrappolata. - Firenze, 4 agosto 1990. Agente della Polizia di Stato Sabrina Ferrari. - Incurante del grave rischio personale, raggiungeva, attraverso i balconi di un edificio, un appartamento in fiamme, riuscendo a trarre in salvo, insieme ad altri colleghi, una donna rimastavi intrappolata. - Firenze, 4 agosto 1990. Agente della Polizia di Stato Marco Vitali. - Incurante del grave rischio personale, raggiungeva, attraverso i balconi di un edificio, un appartamento in fiamme, riuscendo a trarre in salvo, insieme ad altri colleghi, una donna rimastavi intrappolata. - Firenze, 4 agosto 1990. Maria Vona. - Con pronta determinazione e non comune coraggio riusciva, con appropriata manovra, ad arrestare la corsa di un autobus con numerosi passeggeri che, a causa di un improvviso malore del conducente, stava per precipitare in una scarpata. - Chiaramonte Gulfi (Ragusa), 26 febbraio 1992. Con decreto del Presidente della Repubblica 12 maggio 1993, sulla proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia d'oro al valor civile alla memoria delle persone sottoindicate: Medaglie d'oro Agente scelto della Polizia di Stato Loris Giazzon. - Componente l'equipaggio di una volante, affrontava in un conflitto a fuoco tre uomini armati che avevano perpetrato una rapina ai danni di una banca, rimanendo mortalmente ferito dai colpi esplosigli contro dai malviventi. Nobile esempio di sprezzo del pericolo e di altissimo senso del dovere, spinti sino all'estremo sacrificio. - Olmo di Creazzo (Vicenza), 20 aprile 1993. Assistente capo della Polizia di Stato Giuseppe Giudice. - Componente l'equipaggio di una volante, affrontava in un conflitto a fuoco tre uomini armati che avevano perpetrato una rapina ai danni di una banca, rimanendo ferito dai colpi esplosigli contro dai malviventi. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di altissimo senso del dovere. - Olmo di Creazzo (Vicenza), 20 aprile 1993. Assistente della Polizia di Stato Maurizio Cesarotto. - Componente l'equipaggio di una volante, affrontava in un conflitto a fuoco tre uomini armati che avevano perpetrato una rapina ai danni di una banca, rimanendo gravemente ferito dai colpi esplosigli contro dai malviventi. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di altissimo senso del dovere. - Olmo di Creazzo (Vicenza), 20 aprile 1993. Con decreto del Presidente della Repubblica 12 maggio 1993, sulla proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia di bronzo al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Medaglie di bronzo Ispettore capo della Polizia di Stato Elio Golluccio. - Libero dal servizio, con generoso slancio e sprezzo del pericolo si addentrava in un edificio gravemente lesionato da una violenta esplosione riuscendo a trarre in salvo, insieme ad altri colleghi, una donna ed i suoi figli rimasti sepolti dalle macerie. - Jesolo (Venezia), 15 luglio 1992. Carabiniere Roberto Nuzzo. - Con generoso altruismo e sprezzo del pericolo, si tuffava nelle gelide e profonde acque di un porto canale e riusciva, nonostante le forti correnti, a trarre in slavo un uomo che vi si era gettato a scopo suicida. - Cesenatico (Forli'), 1 gennaio 1993. Carabiniere Raffaele Strafella. - Con generoso altruismo e sprezzo del pericolo, si tuffava nelle acque di un fiume in piena, riuscendo, dopo reiterati e rischiosi tentativi, a trarre in salvo un giovane che vi si era gettato a scopo suicida. - Furlo di Acqualagna (Pesaro), 24 giugno 1992. Vice sovrintendente della Polizia di Stato Gabriele Jori. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si addentrava in un edificio in cui si era sviluppato un violento incendio, in soccorso degli occupanti rimastivi intrappolati, e riusciva poi, insieme a due colleghi, a portare all'esterno alcuni contenitori di gas, evitando cosi' piu' gravi conseguenze. - Trento, 18 marzo 1993. Vice sovrintendente della Polizia di Stato Sergio Paoli. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si addentrava in un edificio in cui si era sviluppato un violento incendio, in soccorso degli occupanti rimastivi intrappolati, e riusciva poi, insieme a due colleghi, a portare all'esterno alcuni contenitori di gas, evitando cosi' piu' gravi conseguenze. - Trento, 18 marzo 1993. Agente scelto della Polizia di Stato Enzo Orsi. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si addentrava in un edificio in cui si era sviluppato un violento incendio, in soccorso degli occupanti rimastivi intrappolati, e riusciva poi, insieme a due colleghi, a portare all'esterno alcuni contenitori di gas, evitando cosi' piu' gravi conseguenze. - Trento, 18 marzo 1993. Agente aus. trattenuto della Polizia di Stato Pietro Antonio Vaccaro. - Libero dal servizio, con pronta determinazione affrontava un rapinatore riuscendo, dopo una violenta colluttazione, a disarmarlo ed a trarlo in arresto. - Roma, 5 luglio 1992. Capitano dei carabinieri Antonio Paparella. - Con rischiosa ed estenuante opera di persuasione convinceva uno squilibrato armato di fucile ad uscire dall'abitazione in cui, uccisa la madre, si era barricato facendo fuoco indiscriminatamente. All'aperto, incurante del grave pericolo per la propria incolumita', lo affrontava in una violenta colluttazione, riuscendo ad impedire che il folle, ancora armato, pur esplodendo un ultimo colpo, provocasse ulteriori cruente conseguenze. Generoso esempio di eccezionale coraggio e di elette virtu' civiche. - Deliceto (Foggia), 9 agosto 1992. Vice brigadiere dei carabinieri Antonio Meriggi. - Con generoso altruismo, alto senso del dovere e sprezzo del pericolo, si lanciava, unitamente ad altro militare e ad un civile, tra i flutti di un torrente in piena, riuscendo a trarre in salvo, dopo estenuanti sforzi, tre automobilisti che, travolti dalla corrente, erano in procinto di annegare. - Vaglia (Firenze), 17 ottobre 1992. Carabiniere scelto Angelo Masia. - Con generoso altruismo, alto senso del dovere e sprezzo del pericolo, si lanciava tra i flutti di un torrente in piena riuscendo, unitamente ad altro militare e ad un civile, a trarre in salvo, dopo estenuanti sforzi, tre automobilisti che, travolti dalla corrente, erano in procinto di annegare. - Vaglia (Firenze), 17 ottobre 1992. Gabriele Banchi. - Con generoso altruismo e sprezzo del pericolo si lanciava tra i flutti di un torrente in piena riuscendo, unitamente a due militari, a trarre in salvo, dopo estenuanti sforzi, tre automobilisti che, travolti dalla corrente, erano in procinto di annegare. - Vaglia (Firenze), 17 ottobre 1992. Brigadiere dei carabinieri Ennio Tosatto. - Con grande slancio e non comune sprezzo del pericolo, si introduceva in un'abitazione in fiamme e traeva in salvo la proprietaria gravemente ustionata. Generoso esempio di altruismo ed alto senso del dovere. - Fagagna (Udine), 20 maggio 1992. Carabiniere Cosimo Damiano Natilla. - Addentratosi, con il proprio superiore e due civili, in un'abitazione in fiamme, con generoso altruismo e cosciente sprezzo del pericolo riusciva, dopo rischiosi tentativi, a trarre in salvo due anziani coniugi ormai esanimi. - Trivigno (Potenza), 9 gennaio 1992. Brigadiere dei carabinieri Pasquale Lo Franco. - Addentratosi, insieme a militare dipendente e a due civili, in un'abitazione in fiamme, con generoso altruismo e sprezzo del pericolo riusciva, dopo rischiosi tentativi, a trarre in salvo due anziani coniugi ormai esanimi. - Trivigno (Potenza), 9 gennaio 1992. Michele Smaldone. - Addentratosi, insieme a due militari dell'Arma e ad altro animoso, in un'abitazione in fiamme, con generoso altruismo e sprezzo del pericolo riusciva, dopo rischiosi tentativi, a trarre in salvo due anziani coniugi ormai esanimi. - Trivigno (Potenza), 9 gennaio 1992. Antonio Loreto. - Addentratosi, insieme a due militari dell'Arma e ad altro animoso, in un'abitazione in fiamme, con generoso altruismo e sprezzo del pericolo riusciva, dopo rischiosi tentativi, a trarre in salvo due anziani coniugi ormai esanimi. - Trivigno (Potenza), 9 gennaio 1992. Tenente dei carabinieri Claudio Mungivera. - Con generoso altruismo, alto senso del dovere e sprezzo del pericolo, si tuffava nelle agitate acque del mare riuscendo a trarre in salvo un bagnante in procinto di annegare. Sebbene allo stremo delle forze, tentava poi di soccorrere un altro malcapitato, che veniva pero' trascinato via dall'impeto delle onde. - Castelvolturno (Caserta), 15 agosto 1991. Appuntato scelto dei carabinieri Leonardo Fonsdituri. - Con sprezzo del pericolo e grande altruismo, si introduceva in un'abitazione in cui si era sviluppato un violento incendio e traeva in salvo un'anziana donna gravemente ustionata. Sebbene sofferente per una bruciatura ad un braccio, si prodigava poi per circoscrivere le fiamme, scongiurando cosi' piu' gravi conseguenze. - Valenzano (Bari), 12 febbraio 1992. Carabiniere Roberto Deandrea. - Con nobile altruismo e cosciente sprezzo del pericolo, resistendo, aggrappato agli scogli, all'impeto del mare in burrasca, riusciva a dare valido aiuto ad un commilitone tuffatosi in acqua per trarre in salvo un uomo ed un bambino in procinto di annegare. - Monopoli (Bari), 5 settembre 1992. Brigadiere dei carabinieri Antonello Di Ciaula. - Con generoso altruismo ed alto senso del dovere, si tuffava nelle limacciose e profonde acque di una roggia, in soccorso di una persona che vi era precipitata a bordo della propria autovettura e riusciva, dopo estenuanti sforzi, a sottrarre il malcapitato a sicura morte. - Siziano (Pavia), 26 maggio 1992. Con decreto del Presidente della Repubblica 2 giugno 1993, sulla proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia d'oro al valor civile alla memoria del brigadiere dei carabiniere Antonio Marino, con la seguente motivazione: Comandante di stazione impegnato in delicate attivita' investigative in aree caratterizzate da alta incidenza del fenomeno mafioso, operava con eccezionale perizia, sereno sprezzo del pericolo e incondizionata dedizione, fornendo determinanti contributi alla lotta contro efferate organizzazioni criminali fino al supremo sacrificio della vita stroncata da vile agguato. Splendido esempio di elette virtu' civiche e di altissimo senso del dovere. - Bovalino (Reggio Calabria), 9 settembre 1990. Con decreto del Presidente della Repubblica 2 giugno 1993, sulla proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia d'argento al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Medaglie d'argento Marcello Pellizzari. - Con grande coraggio e sprezzo del pericolo, interveniva in soccorso di un alto prelato, aggredito da uno squilibrato armato, rimanendo a sua volta ferito. Splendido esempio di umana solidarieta' e non comune altruismo. - Vicenza, 1 aprile 1992. Guido Cratone. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, benche' incapace di nuotare, si tuffava in soccorso di alcuni congiunti in procinto di annegare nelle limacciose acque di un lago ma, dopo reiterati ed inutili sforzi, doveva desistere dal disperato tentativo e veniva riportato a riva ormai esanime. Nobile esempio di grande coraggio e di elevate virtu' civiche. - Chantereyne (Francia), 24 agosto 1991. Alla memoria dell'aviere Giuliano Cratone. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, benche' incapace di nuotare, si tuffava in soccorso di due congiunti in procinto di annegare nelle limacciose acque di un lago ma scomparira tra gli infidi gorghi, perdendo la giovane vita. Nobile esempio di grande coraggio ed elette virtu' civiche, spinti sino al supremo sacrificio. - Chantereyne (Francia), 24 agosto 1991. Alla memoria di Gabriele Maero. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, benche' incapace di nuotare, si tuffava in soccorso di due congiunti in procinto di annegare nelle limacciose acque di un lago ma scomparira tra gli infidi gorghi, perdendo la vita. Nobile esempio di grande coraggio ed elette virtu' civiche, spinti sino al supremo sacrificio. - Chantereyne (Francia), 24 agosto 1991. Alla memoria di Mariangiola Antonietta Rivoira. - Con disperato slancio e sprezzo del pericolo, benche' incapace di nuotare, si tuffava in soccorso del proprio figlio in procinto di annegare nelle limacciose acque di un lago, ma scomparira' tra gli infidi gorghi, perdendo la vita. Generoso esempio di grande coraggio e di amorevole dedizione, spinti sino all'estremo sacrificio. - Chantereyne (Francia), 24 agosto 1991.