MINISTERO DELL'INTERNO

COMUNICATO

                     Ricompense al valore civile
(GU n.159 del 9-7-1993)

                   Medaglia d'oro al valor civile
   Con  decreto  del Presidente della Repubblica 6 maggio 1993, sulla
proposta del Ministro dell'interno, e' stata  conferita  la  medaglia
d'oro  al  valor  civile al sig. Roberto Del Vecchio, con la seguente
motivazione: "Con pronta determinazione accorreva  in  aiuto  di  due
sventurati  in  procinto  di  annegare, traendo in salvo uno di essi.
Benche' stremato dalla fatica, si  tuffava  nuovamente  in  mare  per
riportare  in  superficie  l'altro malcapitato, sottraendolo a sicura
morte.  Splendido  esempio  di  umana  solidarieta'  e   non   comune
altruismo". - Battipaglia (Salerno), 21 agosto 1992.
   Con  decreto  del Presidente della Repubblica 6 maggio 1993, sulla
proposta del Ministro dell'interno, e' stata  conferita  la  medaglia
d'oro  al valor civile "alla memoria" delle persone sottoindicate con
la motivazione di seguito a ciascuna riportata:
                    Medaglie d'oro "alla memoria"
   Agente della Polizia di Stato Aniello Ignorato, l'8  agosto  1992,
in  Napoli.  -  Con  generoso  slancio  e  sprezzo  del  pericolo  si
addentrava, insieme ad un collega, in un edificio nel  quale  era  in
atto  una  fuga  di  gas,  provvedendo  all'immediato  sgombero degli
appartamenti. Nel tentativo,  poi,  di  persuadere  un  inquilino  ad
abbandonare  la  propria abitazione, veniva investito dall'improvviso
scoppio di una bombola del gas salvando la vita  all'uomo  cui  aveva
fatto da scudo con il proprio corpo. Splendito esempio di eccezionale
coraggio ed alto senso del dovere spinti sino all'estremo sacrificio.
   Maresciallo  maggiore  dei  carabinieri Achille Mazza, il 23 marzo
1992, in Amantea (Cosenza). - Comandante di stazione, appreso che  un
individuo  aveva  inopinatamente  esploso  dalla  propria  abitazione
alcuni colpi di fucile contro un'autovettura in sosta, accorreva  per
dirigere i militari dipendenti gia' intervenuti e, con spiccato senso
del dovere e cosciente sprezzo del pericolo, avviava una paziente op-
era  di  persuasione  a  desistere  dall'inconsulto comportamento, ma
rimaneva mortalmente ferito da proditoria azione di fuoco.
   Agente scelto della Polizia di Stato Antonino Lai, il 15  febbraio
1993,  in  Patti (Messina). - Componente l'equipaggio di una volante,
ricevuta  la  notizia  di  un  fatto   delittuoso,   con   coraggiosa
abnegazione  si addentrava in una zona impervia ed isolata, rimanendo
tragicamente ucciso in una  successiva  azione  di  fuoco.  Splendido
esempio di altissimo senso del dovere e non comune ardimento.
   Con  decreto  del Presidente della Repubblica 6 maggio 1993, sulla
proposta del Ministro dell'interno, e' stata  conferita  la  medaglia
d'argento   al   valor  civile  alle  persone  sottoindicate  con  la
motivazione di seguito a ciascuna riportata:
                         Medaglie d'argento
   Carabiniere  Giovanni  Archintelli.  -  Con  nobile  altruismo   e
cosciente  sprezzo  del  pericolo, non esitava a tuffarsi nelle acque
del mare in burrasca in soccorso di  un  uomo  e  di  un  bambino  in
procinto  di  annegare riuscendo, dopo estenuanti sforzi, a trarli in
salvo, validamente aiutato da un  commilitone.  Generoso  esempio  di
eccezionale coraggio e di elette virtu' civiche. - Monopoli (Bari), 5
settembre 1992.
   Vice  brigadiere dei carabinieri Giuseppe Mongiovi'. - Intervenuto
presso  una  privata  abitazione  dalla  quale  un  individuo   aveva
inopinatamente  esploso  alcuni colpi di fucile contro un'autovettura
in sosta, con spiccato senso  del  dovere  e  cosciente  sprezzo  del
pericolo coadiuvava il proprio comandante di stazione in una paziente
opera  di  persuasione  a desistere dall'inconsulto comportamento, ma
rimaneva gravemente ferito da proditoria azione di fuoco.  -  Amantea
(Cosenza), 23 marzo 1992.
   Brigadiere  dei  carabinieri Mario Arabia. - Piu' volte distintosi
in rischiose attivita' di servizio, dando ulteriore conferma di somma
perizia ed elevatissima capacita' investigativa unite  a  non  comune
sprezzo  del pericolo, si infiltrava in una agguerrita organizzazione
criminale dedita al traffico internazionale di sostanze  stupefacenti
consentendo,  in  piu'  riprese,  l'arresto  di molti malviventi e il
sequestro  di  ingenti  quantitativi  di  eroina.  -   Verona-Milano,
novembre 1991-maggio 1992.
   Tenente dei carabinieri Giovanni Serra. - Con eccezionale coraggio
e  sprezzo  del  pericolo,  si introduceva in un edificio in fiamme e
traeva in salvo una donna ed il figlioletto colpiti da malore a causa
della densa cortina di  fumo.  Splendido  esempio  di  elette  virtu'
civiche  e non comune senso del dovere. - Quartu S. Elena (Cagliari),
4 febbraio 1992.
   Carabiniere ausiliario Ivan Cosi. - Con generoso  altruismo,  alto
senso  del  dovere  e  sprezzo del pericolo, non esitava a immergersi
nelle gelide acque di un fiume,  riuscendo  a  trarre  in  salvo  una
giovane  donna  che vi si era gettata a scopo suicida. Nobile esempio
di eccezionale coraggio e di elette  virtu'  civiche.  -  Pievepelago
(Modena), 5 novembre 1992.
   Carabiniere  Antonio Luigi Pazzola. - Nel corso dell'operazione di
controllo di due individui sospetti, veniva fatto segno a  proditoria
e  ravvicinata azione di fuoco da parte di uno di essi, risultato poi
un  pericoloso  terrorista  internazionale  evaso  da   un   istituto
penitenziario  elvetico.  Benche'  ferito, con eccezionale coraggio e
cosciente sprezzo del pericolo ingaggiava una violenta  colluttazione
con  il  malvivente,  gia'  colpito  alle gambe dalla pronta reazione
armata di un commilitone, traendolo in arresto. Splendido esempio  di
elette  virtu'  civiche  e non comune senso del dovere. - Cinquale di
Montignoso (Massa), 5 novembre 1991.
   Carabiniere ausiliario Massimo Trovo'. - Nel corso dell'operazione
di controllo di due individui sospetti, con coraggiosa determinazione
reagiva alla proditoria azione di fuoco di uno di essi, risultato poi
un  pericoloso  terrorista  internazionale  evaso  da   un   istituto
penitenziario  elvetico, ferendolo alle gambe e favorendone l'arresto
da parte di  un  commilitone.  Splendido  esempio  di  elette  virtu'
civiche  e  non  comune  senso  del  dovere. - Cinquale di Montignoso
(Massa), 5 novembre 1991.
   Carabiniere Franco Audino. - Libero dal servizio,  con  coraggiosa
determinazione  e  cosciente  sprezzo del pericolo affrontava quattro
pericolosi malviventi armati che stavano perpetrando  una  rapina  ai
danni  di  un  benzinaio  e, fatto segno a reiterata azione di fuoco,
reagiva con l'arma in  dotazione  ferendo  uno  dei  malfattori,  che
successivamente  concorreva ad identificare e trarre in arresto con i
due complici. Splendido esempio di elette virtu' civiche e non comune
senso del dovere. - Capurso (Bari), 16 giugno 1992.
   Maresciallo ordinario dei carabinieri Antonio Teti. - Con  sprezzo
del  pericolo  e  grande  altruismo,  si introduceva in un'abitazione
invasa  dalle  fiamme  e  dal  fumo  riuscendo,  insieme  a  militare
dipendente,  a  trarre  in  salvo  un'anziana  donna  ormai  priva di
conoscenza. Reiterava, quindi, l'intervento per rimuovere una bombola
di  gas, rimanendo fortuitamente illeso dal parziale crollo del tetto
conseguente all'esplosione di un altro contenitore. Generoso  esempio
di   eccezionale   coraggio   ed   elette  virtu'  civiche.  -  Amato
(Catanzaro), 26 febbraio 1992.
   Carabiniere Guerriero Franceschini. - Con sprezzo del  pericolo  e
grande altruismo, si introduceva in un'abitazione invasa dalle fiamme
e dal fumo riuscendo, insieme al proprio superiore, a trarre in salvo
un'anziana  donna  ormai  priva  di  conoscenza.  Reiterava,  quindi,
l'intervento  per   rimuovere   una   bombola   di   gas,   rimanendo
fortuitamente  illeso  dal  parziale  crollo  del  tetto  conseguente
all'esplosione  di  un  altro  contenitore.   Generoso   esempio   di
eccezionale  coraggio  ed elette virtu' civiche. - Amato (Catanzaro),
26 febbraio 1992.
   Brigadiere dei carabinieri Luigi Ceo. -  Nel  corso  del  violento
incendio  sviluppatosi  in  uno  stabile,  con  cosciente sprezzo del
pericolo e spiccato senso  altruistico,  si  introduceva  nei  locali
invasi  dalle  fiamme  e  dal  fumo, riuscendo a trarre in salvo, con
reiterati sforzi e notevoli  difficolta'  respiratorie,  una  giovane
madre  con  la propria bambina affetta da grave inabilita' motoria ed
altre due persone  ormai  in  preda  al  panico.  Nobile  esempio  di
eccezionale coraggio e di elette virtu' civiche. - Bologna, 14 aprile
1992.
   Agente   scelto   della   Polizia   di  Stato  Alfonso  Aiello.  -
Addentratosi, con generoso slancio e  sprezzo  del  pericolo,  in  un
edificio   nel  quale  era  in  atto  una  fuga  di  gas,  provvedeva
all'immediato sgombero degli  appartamenti,  rimanendo  investito  da
un'improvvisa  deflagrazione. Benche' gravemente ferito, si prodigava
in soccorso di un  collega  rimasto  sepolto  dalle  macerie.  Nobile
esempio  di  grande  coraggio e di elette virtu' civiche. - Napoli, 8
agosto 1992.
   Assistente capo della Polizia  di  Stato  Angelo  Miranda.  -  Con
pronta  determinazione  si  addentrava, insieme a due colleghi, in un
edificio  pericolante,  traendo  in  salvo  i  nuclei  familiari  ivi
dimoranti.  Incurante  del  rischio  cui  si  esponeva,  tornava  poi
nuovamente nello stabile riuscendo a portare  all'esterno  una  donna
pochi  istanti  prima  del  crollo.  Generoso  esempio di sprezzo del
pericolo e di elette virtu' civiche. - Palermo, 9 luglio 1991.
   Agente  della  Polizia  di  Stato  Jolindo  Leto.  -  Con   pronta
determinazione  si addentrava, insieme a due colleghi, in un edificio
pericolante, traendo in  salvo  i  nuclei  familiari  ivi  dimoranti.
Incurante  del  rischio cui si esponeva, tornava poi nuovamente nello
stabile riuscendo a portare all'esterno una donna pochi istanti prima
del crollo. Generoso esempio di sprezzo  del  pericolo  e  di  elette
virtu' civiche. - Palermo, 9 luglio 1991.
   Agente  della  Polizia  di  Stato Salvatore Basciano. - Con pronta
determinazione si addentrava, insieme a due colleghi, in un  edificio
pericolante,  traendo  in  salvo  i  nuclei  familiari ivi dimoranti.
Incurante del rischio cui si esponeva, tornava poi  nuovamente  nello
stabile riuscendo a portare all'esterno una donna pochi istanti prima
del  crollo.  Generoso  esempio  di  sprezzo del pericolo e di elette
virtu' civiche. - Palermo, 9 luglio 1991.
   Vice  sovrintendente  della Polizia di Stato Piergiorgio Fesani. -
Libero dal servizio, con generoso slancio si addentrava in una  villa
in  cui  era  avvenuta  una  violenta esplosione, riuscendo a portare
all'esterno due  persone  rimaste  ferite.  Incurante  dell'imminente
pericolo  di  crollo,  rientrava  poi  nell'abitazione per soccorrere
un'altra donna gravemente ferita e ormai sepolta  sotto  le  macerie,
ponendola  in  salvo  dopo  estenuanti  sforzi. Nobile esempio di non
comune coraggio e di elette virtu' civiche.  -  Centenaro  di  Lonato
(Brescia), 26 gennaio 1993.
   Appuntato  della  Guardia di finanza Paolo Sanfelice. - Libero dal
servizio,  con  pronta  determinazione   e   sprezzo   del   pericolo
interveniva,  insieme ad un collega, nel corso di una rapina ai danni
di una banca riuscendo, dopo una violenta colluttazione, a  disarmare
ed a trarre in arresto due dei malviventi. Generoso esempio di grande
coraggio  e  di  alto senso del dovere. Menfi (Agrigento), 28 ottobre
1991.
   Appuntato della Guardia di finanza Giuseppe Bilello. - Libero  dal
servizio,   con   pronta   determinazione   e  sprezzo  del  pericolo
interveniva, insieme ad un collega, nel corso di una rapina ai  danni
di  una banca riuscendo, dopo una violenta colluttazione, a disarmare
ed a trarre in arresto due dei malviventi. Generoso esempio di grande
coraggio e di alto senso del dovere. - Menfi (Agrigento), 28  ottobre
1991.
   Luca  Ottavi.  -  Con non comune coraggio e generoso altruismo non
esitava ad intervenire in soccorso di un'insegnante aggredita  da  un
malvivente,  rimanendo  ferito da due coltellate. - Roma, 14 novembre
1991.
   Con decreto del Presidente della Repubblica 6 maggio  1993,  sulla
proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia di
bronzo  al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione
di seguito a ciascuna riportata:
                         Medaglie di bronzo
   Agente scelto della Polizia di Stato Venturo Ricchiuti.  -  Libero
dal  servizio,  con  grande  generosita'  e  sprezzo  del pericolo si
tuffava in mare e riusciva a trarre in salvo un giovane  in  procinto
di  annegare,  prodigandosi  poi per rianimarlo. - Lido degli Estensi
(Ferrara), 1  luglio 1992.
   Agente scelto della Polizia  di  Stato  Vincenzo  Minardi.  -  Con
generoso   slancio   e   sprezzo   del   pericolo  si  addentrava  in
un'abitazione  in  fiamme  riuscendo,  insieme  a  due  colleghi,   a
raggiungere ed a trarre in salvo gli anziani occupanti. - Trapani, 19
dicembre 1990.
   Agente  scelto  della  Polizia  di  Stato  Santo  Pantaleo.  - Con
generoso  slancio  e  sprezzo   del   pericolo   si   addentrava   in
un'abitazione   in  fiamme  riuscendo,  insieme  a  due  colleghi,  a
raggiungere ed a trarre in salvo gli anziani occupanti. - Trapani, 19
dicembre 1990.
   Assistente della Polizia di Stato Antonino Francesco De  Pasquale.
-  Con  generoso  slancio  e  sprezzo  del  pericolo si addentrava in
un'abitazione  in  fiamme  riuscendo,  insieme  a  due  colleghi,   a
raggiungere ed a trarre in salvo gli anziani occupanti. - Trapani, 19
dicembre 1990.
   Assistente  della  Polizia di Stato Sergio Petricella. - Incurante
del grave rischio personale, raggiungeva, attraverso i balconi di  un
edificio,  un  appartamento  in  fiamme, riuscendo a trarre in salvo,
insieme ad  altri  colleghi,  una  donna  rimastavi  intrappolata.  -
Firenze, 4 agosto 1990.
   Assistente della Polizia di Stato Fabrizio Foschi. - Incurante del
grave  rischio  personale,  raggiungeva,  attraverso  i balconi di un
edificio, un appartamento in fiamme, riuscendo  a  trarre  in  salvo,
insieme  ad  altri  colleghi,  una  donna  rimastavi  intrappolata. -
Firenze, 4 agosto 1990.
   Assistente della Polizia di Stato Mario Albanese. - Incurante  del
grave  rischio  personale,  raggiungeva,  attraverso  i balconi di un
edificio, un appartamento in fiamme, riuscendo  a  trarre  in  salvo,
insieme  ad  altri  colleghi,  una  donna  rimastavi  intrappolata. -
Firenze, 4 agosto 1990.
   Agente della Polizia di Stato Sabrina  Ferrari.  -  Incurante  del
grave  rischio  personale,  raggiungeva,  attraverso  i balconi di un
edificio, un appartamento in fiamme, riuscendo  a  trarre  in  salvo,
insieme  ad  altri  colleghi,  una  donna  rimastavi  intrappolata. -
Firenze, 4 agosto 1990.
   Agente della Polizia di Stato Marco Vitali. - Incurante del  grave
rischio  personale, raggiungeva, attraverso i balconi di un edificio,
un appartamento in fiamme, riuscendo a trarre in  salvo,  insieme  ad
altri colleghi, una donna rimastavi intrappolata. - Firenze, 4 agosto
1990.
   Maria  Vona.  -  Con  pronta  determinazione e non comune coraggio
riusciva, con appropriata  manovra,  ad  arrestare  la  corsa  di  un
autobus  con numerosi passeggeri che, a causa di un improvviso malore
del conducente, stava per precipitare in una scarpata. -  Chiaramonte
Gulfi (Ragusa), 26 febbraio 1992.
   Con  decreto del Presidente della Repubblica 12 maggio 1993, sulla
proposta del Ministro dell'interno, e' stata  conferita  la  medaglia
d'oro al valor civile alla memoria delle persone sottoindicate:
                           Medaglie d'oro
   Agente  scelto  della Polizia di Stato Loris Giazzon. - Componente
l'equipaggio di una volante, affrontava in un conflitto a  fuoco  tre
uomini  armati  che  avevano  perpetrato  una  rapina ai danni di una
banca, rimanendo mortalmente ferito dai colpi esplosigli  contro  dai
malviventi.  Nobile  esempio  di  sprezzo del pericolo e di altissimo
senso del dovere, spinti  sino  all'estremo  sacrificio.  -  Olmo  di
Creazzo (Vicenza), 20 aprile 1993.
   Assistente  capo  della  Polizia  di  Stato  Giuseppe  Giudice.  -
Componente l'equipaggio di una volante, affrontava in un conflitto  a
fuoco tre uomini armati che avevano perpetrato una rapina ai danni di
una   banca,   rimanendo  ferito  dai  colpi  esplosigli  contro  dai
malviventi. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e  di  altissimo
senso del dovere. - Olmo di Creazzo (Vicenza), 20 aprile 1993.
   Assistente della Polizia di Stato Maurizio Cesarotto. - Componente
l'equipaggio  di  una volante, affrontava in un conflitto a fuoco tre
uomini armati che avevano perpetrato  una  rapina  ai  danni  di  una
banca,  rimanendo  gravemente  ferito dai colpi esplosigli contro dai
malviventi. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e  di  altissimo
senso del dovere. - Olmo di Creazzo (Vicenza), 20 aprile 1993.
   Con  decreto del Presidente della Repubblica 12 maggio 1993, sulla
proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia di
bronzo al valor civile alle persone sottoindicate con la  motivazione
di seguito a ciascuna riportata:
                         Medaglie di bronzo
   Ispettore capo della Polizia di Stato Elio Golluccio. - Libero dal
servizio,  con  generoso slancio e sprezzo del pericolo si addentrava
in un  edificio  gravemente  lesionato  da  una  violenta  esplosione
riuscendo  a trarre in salvo, insieme ad altri colleghi, una donna ed
i suoi figli rimasti sepolti dalle macerie. -  Jesolo  (Venezia),  15
luglio 1992.
   Carabiniere  Roberto Nuzzo. - Con generoso altruismo e sprezzo del
pericolo, si tuffava nelle gelide e profonde acque di un porto canale
e riusciva, nonostante le forti correnti, a trarre in slavo  un  uomo
che  vi  si  era  gettato  a scopo suicida. - Cesenatico (Forli'), 1
gennaio 1993.
   Carabiniere Raffaele Strafella. - Con generoso altruismo e sprezzo
del pericolo, si tuffava nelle acque di un fiume in piena, riuscendo,
dopo reiterati e rischiosi tentativi, a trarre in  salvo  un  giovane
che  vi  si  era  gettato  a  scopo  suicida.  -  Furlo di Acqualagna
(Pesaro), 24 giugno 1992.
   Vice sovrintendente della Polizia di Stato Gabriele  Jori.  -  Con
generoso  slancio e sprezzo del pericolo si addentrava in un edificio
in cui si era sviluppato un  violento  incendio,  in  soccorso  degli
occupanti  rimastivi  intrappolati,  e  riusciva  poi,  insieme a due
colleghi, a portare all'esterno alcuni contenitori di  gas,  evitando
cosi' piu' gravi conseguenze. - Trento, 18 marzo 1993.
   Vice  sovrintendente  della  Polizia  di Stato Sergio Paoli. - Con
generoso slancio e sprezzo del pericolo si addentrava in un  edificio
in  cui  si  era  sviluppato  un violento incendio, in soccorso degli
occupanti rimastivi intrappolati,  e  riusciva  poi,  insieme  a  due
colleghi,  a  portare all'esterno alcuni contenitori di gas, evitando
cosi' piu' gravi conseguenze. - Trento, 18 marzo 1993.
   Agente scelto della Polizia di Stato Enzo  Orsi.  -  Con  generoso
slancio e sprezzo del pericolo si addentrava in un edificio in cui si
era  sviluppato  un  violento  incendio,  in soccorso degli occupanti
rimastivi intrappolati, e riusciva poi, insieme  a  due  colleghi,  a
portare  all'esterno  alcuni  contenitori di gas, evitando cosi' piu'
gravi conseguenze. - Trento, 18 marzo 1993.
   Agente aus. trattenuto  della  Polizia  di  Stato  Pietro  Antonio
Vaccaro.  - Libero dal servizio, con pronta determinazione affrontava
un  rapinatore  riuscendo,  dopo  una   violenta   colluttazione,   a
disarmarlo ed a trarlo in arresto. - Roma, 5 luglio 1992.
   Capitano  dei  carabinieri  Antonio  Paparella. - Con rischiosa ed
estenuante opera di persuasione convinceva uno squilibrato armato  di
fucile  ad  uscire  dall'abitazione  in  cui, uccisa la madre, si era
barricato facendo fuoco  indiscriminatamente.  All'aperto,  incurante
del  grave  pericolo per la propria incolumita', lo affrontava in una
violenta colluttazione, riuscendo ad impedire che  il  folle,  ancora
armato,  pur esplodendo un ultimo colpo, provocasse ulteriori cruente
conseguenze. Generoso esempio di eccezionale  coraggio  e  di  elette
virtu' civiche. - Deliceto (Foggia), 9 agosto 1992.
   Vice  brigadiere  dei  carabinieri Antonio Meriggi. - Con generoso
altruismo, alto senso del dovere e sprezzo del pericolo, si lanciava,
unitamente ad altro militare e ad un  civile,  tra  i  flutti  di  un
torrente  in  piena,  riuscendo  a  trarre  in salvo, dopo estenuanti
sforzi, tre automobilisti che,  travolti  dalla  corrente,  erano  in
procinto di annegare. - Vaglia (Firenze), 17 ottobre 1992.
   Carabiniere  scelto  Angelo  Masia. - Con generoso altruismo, alto
senso del dovere e sprezzo del pericolo, si lanciava tra i flutti  di
un  torrente in piena riuscendo, unitamente ad altro militare e ad un
civile, a trarre in salvo, dopo estenuanti sforzi, tre  automobilisti
che, travolti dalla corrente, erano in procinto di annegare. - Vaglia
(Firenze), 17 ottobre 1992.
   Gabriele  Banchi.  - Con generoso altruismo e sprezzo del pericolo
si  lanciava  tra  i  flutti  di  un  torrente  in  piena  riuscendo,
unitamente a due militari, a trarre in salvo, dopo estenuanti sforzi,
tre  automobilisti che, travolti dalla corrente, erano in procinto di
annegare. - Vaglia (Firenze), 17 ottobre 1992.
   Brigadiere dei carabinieri Ennio Tosatto. - Con grande  slancio  e
non  comune  sprezzo del pericolo, si introduceva in un'abitazione in
fiamme e  traeva  in  salvo  la  proprietaria  gravemente  ustionata.
Generoso  esempio  di  altruismo  ed alto senso del dovere. - Fagagna
(Udine), 20 maggio 1992.
   Carabiniere Cosimo Damiano Natilla. - Addentratosi, con il proprio
superiore e due civili, in  un'abitazione  in  fiamme,  con  generoso
altruismo  e  cosciente sprezzo del pericolo riusciva, dopo rischiosi
tentativi, a trarre in salvo due anziani  coniugi  ormai  esanimi.  -
Trivigno (Potenza), 9 gennaio 1992.
   Brigadiere  dei  carabinieri  Pasquale  Lo Franco. - Addentratosi,
insieme a militare dipendente e a due  civili,  in  un'abitazione  in
fiamme,  con generoso altruismo e sprezzo del pericolo riusciva, dopo
rischiosi tentativi, a trarre in  salvo  due  anziani  coniugi  ormai
esanimi. - Trivigno (Potenza), 9 gennaio 1992.
   Michele Smaldone. - Addentratosi, insieme a due militari dell'Arma
e  ad  altro  animoso,  in  un'abitazione  in  fiamme,  con  generoso
altruismo e sprezzo del pericolo riusciva, dopo rischiosi  tentativi,
a  trarre  in  salvo  due  anziani  coniugi ormai esanimi. - Trivigno
(Potenza), 9 gennaio 1992.
   Antonio Loreto. - Addentratosi, insieme a due militari dell'Arma e
ad altro animoso, in un'abitazione in fiamme, con generoso  altruismo
e  sprezzo  del pericolo riusciva, dopo rischiosi tentativi, a trarre
in salvo due anziani coniugi ormai esanimi. - Trivigno  (Potenza),  9
gennaio 1992.
   Tenente   dei   carabinieri  Claudio  Mungivera.  -  Con  generoso
altruismo, alto senso del dovere e sprezzo del pericolo,  si  tuffava
nelle  agitate acque del mare riuscendo a trarre in salvo un bagnante
in procinto di annegare. Sebbene allo stremo delle forze, tentava poi
di soccorrere un altro malcapitato, che veniva pero'  trascinato  via
dall'impeto delle onde. - Castelvolturno (Caserta), 15 agosto 1991.
   Appuntato  scelto  dei  carabinieri  Leonardo  Fonsdituri.  -  Con
sprezzo  del  pericolo  e  grande  altruismo,   si   introduceva   in
un'abitazione  in cui si era sviluppato un violento incendio e traeva
in salvo un'anziana donna gravemente  ustionata.  Sebbene  sofferente
per  una bruciatura ad un braccio, si prodigava poi per circoscrivere
le fiamme, scongiurando cosi' piu'  gravi  conseguenze.  -  Valenzano
(Bari), 12 febbraio 1992.
   Carabiniere  Roberto  Deandrea. - Con nobile altruismo e cosciente
sprezzo del pericolo, resistendo, aggrappato agli scogli,  all'impeto
del  mare in burrasca, riusciva a dare valido aiuto ad un commilitone
tuffatosi in acqua per trarre in salvo  un  uomo  ed  un  bambino  in
procinto di annegare. - Monopoli (Bari), 5 settembre 1992.
   Brigadiere  dei  carabinieri  Antonello  Di Ciaula. - Con generoso
altruismo ed alto senso del dovere, si  tuffava  nelle  limacciose  e
profonde  acque  di una roggia, in soccorso di una persona che vi era
precipitata a  bordo  della  propria  autovettura  e  riusciva,  dopo
estenuanti  sforzi,  a  sottrarre  il  malcapitato  a sicura morte. -
Siziano (Pavia), 26 maggio 1992.
   Con decreto del Presidente della Repubblica 2 giugno  1993,  sulla
proposta  del  Ministro  dell'interno, e' stata conferita la medaglia
d'oro al valor civile alla memoria  del  brigadiere  dei  carabiniere
Antonio  Marino,  con la seguente motivazione: Comandante di stazione
impegnato in delicate attivita' investigative in aree  caratterizzate
da  alta  incidenza  del  fenomeno  mafioso,  operava con eccezionale
perizia, sereno sprezzo  del  pericolo  e  incondizionata  dedizione,
fornendo   determinanti   contributi   alla   lotta  contro  efferate
organizzazioni  criminali  fino  al  supremo  sacrificio  della  vita
stroncata da vile agguato. Splendido esempio di elette virtu' civiche
e  di  altissimo  senso  del  dovere. - Bovalino (Reggio Calabria), 9
settembre 1990.
   Con decreto del Presidente della Repubblica 2 giugno  1993,  sulla
proposta  del  Ministro  dell'interno, e' stata conferita la medaglia
d'argento  al  valor  civile  alle  persone  sottoindicate   con   la
motivazione di seguito a ciascuna riportata:
                         Medaglie d'argento
   Marcello Pellizzari. - Con grande coraggio e sprezzo del pericolo,
interveniva  in  soccorso  di  un  alto  prelato,  aggredito  da  uno
squilibrato armato, rimanendo a sua volta ferito.  Splendido  esempio
di  umana  solidarieta'  e non comune altruismo. - Vicenza, 1  aprile
1992.
   Guido Cratone. - Con generoso  slancio  e  sprezzo  del  pericolo,
benche'  incapace  di  nuotare,  si  tuffava  in  soccorso  di alcuni
congiunti in procinto di annegare nelle limacciose acque di  un  lago
ma,  dopo reiterati ed inutili sforzi, doveva desistere dal disperato
tentativo e veniva riportato a riva ormai esanime. Nobile esempio  di
grande coraggio e di elevate virtu' civiche. - Chantereyne (Francia),
24 agosto 1991.
   Alla  memoria dell'aviere Giuliano Cratone. - Con generoso slancio
e sprezzo del pericolo, benche' incapace di nuotare,  si  tuffava  in
soccorso  di  due  congiunti in procinto di annegare nelle limacciose
acque di un lago ma scomparira tra gli  infidi  gorghi,  perdendo  la
giovane  vita.  Nobile  esempio  di  grande coraggio ed elette virtu'
civiche, spinti sino al supremo sacrificio. - Chantereyne  (Francia),
24 agosto 1991.
   Alla  memoria  di Gabriele Maero. - Con generoso slancio e sprezzo
del pericolo, benche' incapace di nuotare, si tuffava in soccorso  di
due  congiunti  in  procinto di annegare nelle limacciose acque di un
lago ma scomparira tra gli infidi gorghi, perdendo  la  vita.  Nobile
esempio  di  grande coraggio ed elette virtu' civiche, spinti sino al
supremo sacrificio. - Chantereyne (Francia), 24 agosto 1991.
   Alla memoria di Mariangiola Antonietta Rivoira.  -  Con  disperato
slancio  e  sprezzo  del  pericolo,  benche'  incapace di nuotare, si
tuffava in soccorso del proprio figlio in procinto di annegare  nelle
limacciose  acque  di  un lago, ma scomparira' tra gli infidi gorghi,
perdendo  la vita. Generoso esempio di grande coraggio e di amorevole
dedizione,  spinti  sino  all'estremo   sacrificio.   -   Chantereyne
(Francia), 24 agosto 1991.