UNIVERSITA' DI PALERMO

DECRETO RETTORALE 10 maggio 1993 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.181 del 4-8-1993)

                             IL RETTORE
  Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Palermo, approvato
con  regio  decreto  14 ottobre 1926, n. 2412, e modificato con regio
decreto 13 ottobre 1987, n. 2240, e successive modificazioni;
  Visto  il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione   superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il regio decreto 30 settembre 1938,  n.  1652,  e  successive
modificazioni;
  Vista la legge 22 maggio 1978, n. 217;
  Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n.
162;
  Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita'   accademiche   dell'Universita'  degli  studi  di  Palermo
(consiglio di facolta' seduta del 28 gennaio 1993, senato  accademico
seduta  del 22 marzo 1993, consiglio di amministrazione seduta del 27
aprile 1993);
  Visto il parere  espresso  dal  Consiglio  universitario  nazionale
nella seduta del 10 luglio 1992;
  Vista la ministeriale del 29 settembre 1992, prot. n. 4874;
                              Decreta:
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi di Palermo, approvato e
modificato con i decreti sopraindicati, e'  ulteriormente  modificato
come appresso:
                           Articolo unico
  Dopo  l'art.  54  e con lo spostamento della numerazione successiva
sono inseriti i seguenti nuovi articoli:
                 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE NATURALI
  Art. 55. - Il titolo di ammissione e' quello previsto dalla legge.
  Il corso laurea in scienze naturali ha la durata di quattro anni ed
e' articolato in due indirizzi:
    a) generale-didattico, con l'orientamento generale;
    b) conservazione della natura e delle sue risorse.
  Prevede ventitre insegnamenti annuali, dei quali sedici obbligatori
comuni e sette di indirizzo; di questi cinque sono obbligatori e  due
a scelta dello studente.
  Non  piu'  di  due insegnamenti annuali possono essere suddivisi in
insegnamenti semestrali.  I  corsi  di  insegnamento  annuale  devono
disporre  di  non  meno  di  settanta  e  non  piu'  di  novanta ore,
comprensive di lezioni, esercitazioni,  sperimentazioni,  esercizi  e
dimostrazioni;  quelli  semestrali di non meno di quarantacinque ore.
Gli  insegnamenti  annuali  possono  essere  organizzati   in   corsi
semestrali compatti.
  Nel  primo  anno  vengono  inoltre  organizzati due corsi integrati
introduttivi, di cui uno di biologia ed uno di scienze  della  terra,
articolati  in  non  meno  di  cento  ore  di  lezione e venti ore di
esercitazione, ciascuno secondo lo schema sottoriportato.
  Detti  corsi  integrati  introduttivi  hanno  il  fine  di superare
l'attuale frammentarita' e addittivita' dell'insegnamento  nelle  di-
verse  discipline che devono essere specifici e caratterizzanti della
formazione del naturalista.
  I corsi sono attuati con il concorso di piu' docenti  delle  disci-
pline interessate: non danno quindi luogo a titolarita'.
  Articolazione del corso introduttivo integrato di biologia:
   1) basi molecolari;
   2) citologia;
   3) tessuti, sistemi, piano di struttura dell'organismo;
   4) funzioni generali;
   5) genetica;
   6) specie, tassonomia, evoluzione;
   7) riproduzione, sviluppo, differenziamento;
   8) ecologia;
   9) etologia.
  Detto  corso  prevede  indicativamente l'utilizzazione dei seguenti
docenti:   genetica,   anatomia   comparata,   zoologia,    botanica,
fisiologia,  ecologia,  o  comunque non meno di quattro e non piu' di
sei docenti designati dal consiglio di corso  di  laurea  tra  quelli
delle discipline comprendenti gli argomenti sopra elencati.
  Articolazione del corso integrato di scienze della terra:
   1) erosione, morfogenesi, cartografia;
   2) sedimentazione, ambienti e facies;
   3) i fossili, loro relazioni con l'ambiente, biostratigrafia;
   4) magmatismo e metamorfismo;
   5) tettonica, geometrie e processi deformativi;
   6) dinamica delle zolle litosferiche, orogenesi;
   7) storia geologica della terra dal precambriano al fanerozoico;
   8) elementi di geologia regionale.
  Detto  corso  prevede  indicativamente l'utilizzazione dei seguenti
docenti:    geografia,    geologia,    paleontologia,    mineralogia,
petrografia, o comunque non meno di quattro e non piu' di sei docenti
designati  dal  consiglio  di  laurea  tra  quelli  delle  discipline
comprendenti gli argomenti sopra elencati.
  La facolta' nell'organizzare detti corsi integrati indica anno  per
anno  un  coordinatore  per  ciascuno  di  essi, scelto tra i docenti
impegnati nei cicli  di  lezione.  Parte  delle  ore  destinate  alle
esercitazioni  puo' essere utilizzata analisi, in laboratorio e/o sul
campo, di "casi" che si prestino ad un  approccio  interdisciplinare,
in coerenza con il significato dei corsi integrati.
  La facolta', inoltre, stabilisce le modalita' di accertamento della
frequenza obbligatoria di detti corsi introduttivi integrati.
  Nei  quattro anni di corso, e in particolare nei primi due anni, il
consiglio  di  corso  di  laurea  deve  organizzare  escursioni   per
l'attivita' di studio sul campo.
  Il  numero  complessivo  delle  ore  di  insegnamento  deve  essere
contenuto  in  milleottocento,  escluse  quelle  destinate  ai  corsi
introduttivi integrati.
  Ai  fini  degli  esami  di profitto, piu' insegnamenti disciplinari
possono  essere  accorpati  secondo  un  criterio  di  affinita',  su
deliberazione del consiglio di corso di laurea e di facolta', in modo
che lo studente debba superare un minimo di ventuno esami. Il preside
costituisce le commissioni di esami con docenti dei rispettivi corsi,
secondo le norme vigenti.
  La facolta' organizza corsi di lingua inglese che si concludono con
un  colloquio da superarsi prima dell'assegnazione formale della tesi
di laurea.
  Ai fini dell'esame di laurea e' obbligatoria l'elaborazione di  una
tesi sperimentale.
  Insegnamenti obbligatori di base:
   1) istituzioni di matematiche (1, 2);
   2) fisica (1, 2);
   3) chimica generale ed inorganica (1);
   4) chimica organica (3);
   5) anatomia comparata (4, 9);
   6) botanica;
   7) botanica sistematica (10);
   8) ecologia;
   9) fisiologia generale;
  10) antropologia (9);
  11) genetica;
  12) geografia (5);
  13) geologia (6);
  14) mineralogia (7);
  15) paleontologia;
  16) zoologia (8).
 ----------
   (1)  Ciascuno  dei corsi 1, 2 e 3 deve prevedere un congruo numero
di lezioni introduttive di allineamento  destinate  a  facilitare  la
comprensione  dei rispettivi contenuti, metodi e linguaggio a giovani
provenienti da scuole pre-universitarie di tipo diverso.
   (2) I corsi 1 e 2 devono essere coordinati per  assicurare  fra  i
contenuti elementi di statistica ed elementi di informatica.
   (3) Comprende anche elementi di biorganica.
   (4) Comprende anche elementi di embriologia comparata e causale.
   (5) Comprende anche elementi di meteorologia e climatologia.
   (6) Comprende anche elementi di rilevamento geologico.
   (7) Comprende anche elementi di petrografia.
   (8)   Comprende  anche  elementi  di  etologia  e  di  sistematica
zoologica.
   (9) I docenti  degli  insegnamenti  di  anatomia  comparata  e  di
antropologia  coordineranno tra loro, su indicazione del consiglio di
corso di laura, lo svolgimento di "elementi di anatomia umana".
  Gli indirizzi ed i relativi insegnamenti sono i seguenti:
 A) INDIRIZZO GENERALE E DIDATTICO (orientamento generale).
  L'orientamento generale si propone di avviare l'allievo  attraverso
contenuti  e  metodologie  idonee,  allo  studio  dei  processi e dei
sistemi naturali, visti nella dimensione spazio-temporale.
  Questo  obiettivo  assume  un  ruolo  importante  come   fondamento
dell'identita'    del   naturalista   sia   esso   ricercatore,   che
professionista;
   17) fisiologia vegetale;
   18) geografia fisica;
   19) sistematica e filogesi animale;
   20) biogeografia;
   21) geochimica;
   22/23) due insegnamenti a scelta dello studente.
 B) INDIRIZZO CONSERVAZIONE DELLA NATURA E DELLE SUE RISORSE.
  Questo  indirizzo e' finalizzato ad esprimere competenze specifiche
del naturalista  da  far  valere  nello  studio,  nella  operativita'
gestionale  e  nell'attivita'  di  consulenza e di progettazione, nei
musei naturalistici, negli orti botanici, nei parchi e nelle  riserve
naturali,  e  in ogni campo in cui sia richiesta una competenza sulla
tutela di specie viventi  anche  come  beni  naturali  nonche'  nella
conservazione  e  valorizzazione  di  significativi  beni geologici e
paleontologici. Particolare rilevanza assume, oggi, la  richiesta  di
professionalita' del naturalista sia per la combinazione dei dossiers
d'impatto ambientale, che per la valutazione degli stessi;
   17) conservazione della natura e delle sue risorse;
   18) geologia ambientale;
   19) sistematica e filogenesi animale;
   20) geobotanica;
   21) geologia regionale;
   22/23) due insegnamenti a scelta dello studente.
  Oltre ai ventuno insegnamenti obbligatori previsti lo studente deve
seguire   altre  due  discipline  scelte  tra  quelle  attivate  (non
sostenute come  obbligatorie  di  indirizzo)  comprese  nel  seguente
elenco,  che  copre settori caratterizzanti specificatamente il corso
di laurea in scienze naturali.
  In alternativa possono essere scelte  altre  discipline  tra  tutte
quelle  attivate dalla facolta', purche' in armonia con l'indirizzo e
con l'orientamento di cui al proprio piano di studio.
Insegnamenti facoltativi:
    1) analisi degli ecosistemi;
    2) anatomia umana;
    3) astronomia;
    4) biogeografia;
    5) biologia e sistematica delle alghe;
    6) biologia cellulare;
    7) biologia generale;
    8) cartografia tematica;
    9) chimica analitica strumentale;
   10) chimica fisica;
   11) chimica biologica;
   12) conservazione della natura e delle sue risorse;
   13) didattica della chimica;
   14) didattica delle scienze naturali;
   15) ecofisiologia vegetale;
   16) ecologia delle acque interne;
   17) ecologia microbica;
   18) ecologia preistorica;
   19) educazione ambientale;
   20) embriologia e morfologia sperimentale;
   21) entomologia generale;
   22) esercitazioni di matematiche;
   23) etnologia;
   24) etologia;
   25) fisiologia degli organismi marini;
   26) fisiologia vegetale;
   27) fitosociologia;
   28) geobotanica;
   29) geochimica;
   30) geofisica;
   31) geografia fisica;
   32) geologia ambientale;
   33) geologia del quaternario;
   34) geologia e paleontologia del quaternario;
   35) geologia marina;
   36) geologia regionale;
   37) geologia storica;
   38) geologia stratigrafica;
   39) geomorfologia;
   40) idrobiologia e pescicoltura;
   41) idrogeologia;
   42) igiene;
   43) igiene ambientale;
   44) istologia ed embriologia;
   45) lichenologia;
   46) laboratorio di esperienze didattiche di scienze biologiche;
   47) laboratorio di esperienze didattiche di scienze della terra;
   48) metodi probabilistici, statistici e processi stocastici;
   49) metodologia didattica;
   50) micologia;
   51) micropaleontologia;
   52) museologia naturalistica;
   53) oceanografia;
   54) paleobotanica;
   55) paleoecologia;
   56) paleontologia dei vertebrati;
   57) paleontologia stratigrafica;
   58) paleontologia umana e paletnologia;
   59) paleopatologia;
   60) palinologia;
   61) patologia vegetale;
   62) petrografia;
   63) scienze dell'alimentazione;
   64) sedimentologia;
   65) sedimentologia e regime dei litorali;
   66) statistica matematica;
   67) stratigrafia;
   68) telerilevamento delle risorse ambientali;
   69) vulcanologia;
   70) zoocenosi e protezione della fauna;
   71) zoologia applicata.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Palermo, 10 maggio 1993
                                    Il rettore: MELISENDA GIAMBERTONI