UNIVERSITA' DELLA CALABRIA IN COSENZA

DECRETO RETTORALE 1 luglio 1993 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.235 del 6-10-1993)

                             IL RETTORE
  Visto  lo  statuto  dell'Universita'  della Calabria, approvato con
decreto del Presidente della Repubblica 1  dicembre 1971, n. 1329,  e
successive modificazioni;
  Visto   il   testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935,  n.  1071,  convertito
nella legge 20 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Vista la legge 25 ottobre 1977, n. 808;
  Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica  20  ottobre  1990
relativo  alle  modificazioni all'ordinamento didattico universitario
del corso di laurea in chimica;
  Vista la proposta di modifica dello statuto formulata dagli  organi
accademici  di  questo Ateneo, concernente il riordinamento del corso
di laurea in chimica;
  Visti i pareri espressi dal Consiglio universitario nazionale nelle
adunanze del 7 maggio 1992 e del 23 luglio 1992;
  Viste le deliberazioni con le quali gli organi accademici di questa
Universita'  si  sono  adeguati  ai  pareri  espressi  dal  Consiglio
universitario  nazionale  nelle  adunanze  del 7 maggio 1992 e del 23
luglio 1992;
                              Decreta:
  Lo statuto dell'Universita' degli studi della Calabria, approvato e
modificato  con  i  provvedimenti  sopraindicati,  e'   ulteriormente
modificato come appresso:
  L'art. 28 del titolo II, sezione II, e' cosi' riformulato:
  La  durata  del  corso  degli  studi  in  chimica e' di cinque anni
articolati in un triennio propedeutico, a carattere formativo di base
e in successivi distinti indirizzi di durata biennale e di  contenuti
piu'  specifici  sia  sotto  l'aspetto  scientifico  che sotto quello
applicativo.
  Per conseguire la laurea in  chimica  e'  necessario  superare  gli
esami  degli insegnamenti previsti dalla tabella XIX dell'ordinamento
didattico universitario ed elencati nelle successive tabelle L ed M.
  L'accesso al corso di laurea  e'  regolato  dalle  disposizioni  di
legge.
  Il numero degli esami e' non meno di ventitre.
  Nel  caso  di  verifiche  di profitto contestuali - accorpamento di
piu'  insegnamenti  dello  stesso  anno  accademico  -   il   preside
costituisce  le  commissioni  di  profitto  utilizzando i docenti dei
relativi corsi, secondo le norme  dettate  dall'art.  160  del  testo
unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,  approvato con regio
decreto 31 agosto 1933, n.  1592,  e  dall'art.  42  del  regolamento
studenti approvato con regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269;
  La  didattica  del  corso  di  laurea in chimica e' organizzata per
ciascun anno di corso in due cicli  coordinati  di  durata  inferiore
all'anno.  Ciascun  ciclo  di seguito indicato convenzionalmente come
semestre, ha la  durata  minima  di  quattordici-quindici  settimane.
L'intervallo  fra  i  due  semestri  deve  essere  almeno  di quattro
settimane. Gli esami sono effettuati al termine di ciascun  semestre,
prevedendo  tre  sessioni  di  esami:  una durante la pausa tra i due
semestri dell'anno accademico, una alla fine del secondo semestre, ed
una di recupero prima dell'inizio dei corsi, e cio' nel  rispetto  di
quanto  stabilito  dal  testo  unico  n.  1592/1933 e dal regolamento
studenti n. 1269/1938.
  Il  totale  delle  ore  di  insegnamento   e'   nel   triennio   di
milleseicentottanta ore, suddisive in ventisei corsi e sedici esami e
nel  biennio  di  cinquecentoquaranta  ore  suddivise in nove corsi e
sette esami; lo studente dovra' inoltre svolgere un  lavoro  di  tesi
sperimentali  per un periodo di non meno di nove mesi (equivalente ad
un impegno  minimo  di  milleduecento  ore)  su  argomenti  attinenti
all'indirizzo prescelto. Di norma i corsi di lezione sono di sessanta
ore di cui almeno un quarto dedicate agli esercizi, mentre i corsi di
laboratorio  sono  di  settantacinque ore, di cui almeno due terzi di
esercitazioni pratiche. L'accertamento finale del  profitto,  secondo
le  modalita'  previste dai consigli di corso di laurea, avverra' per
singolo insegnamento tranne nei casi elencati piu' avanti in  cui  e'
prevista una prova di esame unica per due corsi della stessa area.
  I  corsi,  come  previsto  dall'art. 6, primo comma, della legge 18
marzo 1958, n. 311,  comprendono  lezioni,  esercitazioni,  esercizi,
sperimentazioni   e   dimostrazioni  a  seconda  della  natura  degli
insegnamenti.
  Il consiglio di corso di  laurea  stabilisce  l'organizzazione  dei
corsi nei vari semestri.
  Nell'ambito  della  programmazione  prevista dagli articoli 10 e 94
del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/1980,  i  consigli
di  corso  di  laurea  e  quello  della  facolta'  per  le rispettive
competenze, stabiliscono  le  modalita'  di  coordinamento  didattico
nell'ambito  di  ciascuna  area e tra le diverse aree. In tale ambito
non possono essere previste forme di coordinamento e interscambio tra
i vari docenti ai sensi del terzo comma dell'art. 7 del  decreto  del
Presidente della Repubblica n. 382/1980.
  Nell'ambito  del  biennio,  il  consiglio  di  corso di laurea puo'
definire combinazioni di  corsi  opzionali,  che  rispondono  ad  una
logica  di  natura  culturale,  in  modo  da  costituire orientamento
all'interno dei singoli indirizzi.
  Tali combinazioni vengono pubblicate nel  manifesto  annuale  degli
studi.
  Ai  sensi  dell'art.  2  della  legge  11  dicembre  1969, n. 910 e
dell'art. 4 della legge 30 novembre 1970, n. 924,  lo  studente  puo'
presentare  un  piano  di  studi  diverso da quello consigliato dalla
facolta' e previsto dal manifesto degli  studi,  purche'  nell'ambito
delle  discipline  attivate  e  nel  rispetto  del  numero  dei corsi
relativi a ciascuna area e del rapporto tra i corsi di lezioni  e  di
laboratorio.
  Il  consiglio  di corso di laurea valutera' la congruita' del piano
di  studi  proposto  dallo  studente  con  il  raggiungimento   degli
obiettivi didattico-formativi previsti dal presente ordinamento.
                        TRIENNIO PROPEDEUTICO
  L'attivita'  didattica  del  triennio propedeutico e' articolata in
aree, ciascuna  comprendente  i  corsi  fondamentali  indicati  nella
tabella L.
  Gli  studenti sono inoltre tenuti a frequentare due corsi opzionali
(sessanta ore ciascuno) scelti tra quelli proposti dal  consiglio  di
corso di laurea.
  Allo  studente  che  ha  superato  tutti  gli  esami prescritti nel
triennio su richiesta viene rilasciato un certificato  attestante  il
completamento degli studi propedeutici alla laurea in chimica.
  I  seguenti  insegnamenti comportano una prova di esame unica per i
due corsi:
   calcolo numerico e laboratorio di programmazione e calcolo;
   chimica generale ed inorganica e laboratorio di  chimica  generale
ed inorganica;
   fisica generale (secondo corso) e laboratorio di fisica generale;
   laboratorio  di  chimica  analitica (primo corso) e laboratorio di
chimica analitica (secondo corso);
   chimica analitica (primo corso) e laboratorio di chimica analitica
(terzo corso);
   chimica fisica (primo  corso)  e  laboratorio  di  chimica  fisica
(primo corso);
   chimica  fisica  (secondo  corso)  e laboratorio di chimica fisica
(secondo corso);
   chimica organica (primo corso) e laboratorio di  chimica  organica
(primo corso);
   chimica organica (secondo corso) e laboratorio di chimica organica
(secondo corso);
   chimica   inorganica   (primo  corso)  e  laboratorio  di  chimica
inorganica (primo corso).
  I  corsi  e  laboratori  possono  essere  svolti,  per   necessita'
didattiche  in  due semestri successivi; in tal caso l'esame relativo
sara' sostenuto alla fine della seconda parte.
  Lo studente sara' tenuto a dimostrare di aver  appreso  almeno  una
lingua  straniera  moderna  (di  regola  lingua  inglese)  tra quelle
proposte dal consiglio di corso di laurea nel manifesto degli  studi.
La  conoscenza verra' verificata attraverso un colloquio regolarmente
verbalizzato da una commissione nominata dalla  facolta'  di  scienze
matematiche, fisiche e naturali.
                               BIENNIO
  Sono  ammessi  al quarto anno coloro che abbiano superato gli esami
del triennio propedeutico. E'  comunque  consentita  l'iscrizione  al
quarto  anno  in difetto di due soli esami del triennio, che dovranno
peraltro essere sostenuti prima di quelli del biennio.
  Il biennio si articola in indirizzi.
  Gli indirizzi sono caratterizzati da due insegnamenti  fondamentali
comuni  a  tutti  i  piani di studio dell'indirizzo, con i rispettivi
laboratori o esercitazioni, e da  cinque  insegnamenti  opzionali  da
scegliere tra quelli attivati nella sede.
  Sono previsti i seguenti indirizzi:
   chimica fisica;
   chimica organica.
Indirizzo chimica fisica:
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica fisica (terzo corso);
   2) chimica fisica (quarto corso);
   3) laboratorio di chimica fisica (terzo corso);
   4) laboratorio di chimica fisica (quarto corso).
  I  corsi  di  chimica fisica (terzo corso) e laboratorio di chimica
fisica (terzo corso) danno luogo ad una prova di  accertamento  unica
cosi'  come i corsi di chimica fisica (quarto corso) e laboratorio di
chimica fisica (quarto corso).
Indirizzo chimica organica:
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica organica (terzo corso);
   2) chimica organica (quarto corso);
   3) laboratorio di chimica organica (terzo corso);
   4) laboratorio di chimica organica (quarto corso).
  I corsi di chimica organica (terzo corso) e laboratorio di  chimica
organica (terzo corso) danno luogo ad una prova di accertamento unica
cosi'  come  i corsi di chimica organica (quarto corso) e laboratorio
di chimica organica (quarto corso). Gli  insegnamenti  opzionali  per
gli indirizzi previsti sono riportati nella tabella M.
                     Prova di accertamento unica
  Il  preside  della  facolta'  per  la  prova di accertamento unica,
prevista per i corsi del triennio  propedeutico  e  per  i  corsi  di
indirizzo  del  biennio,  costituisce le relative commissioni per gli
esami di profitto utilizzando i docenti dei rispettivi corsi, secondo
le norme dettate  dall'art.  160  del  testo  unico  n.  1592/1933  e
dell'art. 42 del regolamento studenti n. 1269/1938.
  Corsi  opzionali:  i  corsi  opzionali potranno essere scelti dallo
studente fra quelli indicati in un apposito elenco predisposto  dalla
sede, fra le discipline attivate.
  Quando  vengono  scelti  come  corsi opzionali i fondamentali con i
relativi laboratori, di un  indirizzo  diverso  da  quello  prescelto
dallo  studente,  il corso fondamentale ed il corrispondente corso di
laboratorio, che sono  stati  sostitutivi  di  due  corsi  opzionali,
comportano due esami distinti.
                      Esame e diploma di laurea
  Per  essere  ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve
avere seguito tutti i corsi previsti dal  piano  di  studi  approvato
dalla  facolta'  e  superato i relativi esami. Lo studente deve avere
inoltre svolto il lavoro di tesi sperimentale.
  L'esame  di  laurea   consiste   nella   discussione   della   tesi
sperimentale  con  le  modalita'  stabilite dal consiglio di corso di
laurea; in applicazione delle disposizioni vigenti.
  Il diploma di laurea riporta il  titolo  di  laureato  in  chimica,
mentre  il relativo certificato rilasciato al laureato fara' menzione
dell'indirizzo seguito.
  Nello statuto  dell'Universita'  della  Calabria  sono  inseriti  i
seguenti insegnamenti:
  Art. 48 (Dipartimento di matematica):
   istituzioni di matematiche (primo corso);
   istituzioni di matematiche (secondo corso);
   calcolo numerico;
   laboratorio di programmazione e calcolo.
  Art. 49 (Dipartimento di fisica):
   fisica generale (primo corso);
   laboratorio di fisica generale;
   fisica generale (secondo corso).
  Art. 50 (Dipartimento di chimica):
   chimica analitica (primo corso);
   laboratorio di chimica analitica (primo corso);
   laboratorio di chimica analitica (secondo corso);
   laboratorio di chimica analitica (terzo corso);
   chimica fisica (primo corso);
   chimica fisica (secondo corso);
   chimica fisica (terzo corso);
   chimica fisica (quarto corso);
   laboratorio di chimica fisica (primo corso);
   laboratorio di chimica fisica (secondo corso);
   laboratorio di chimica fisica (terzo corso);
   laboratorio di chimica fisica (quarto corso);
   chimica organica (primo corso);
   chimica organica (secondo corso);
   chimica organica (terzo corso);
   chimica organica (quarto corso);
   laboratorio di chimica organica (primo corso);
   laboratorio di chimica organica (secondo corso);
   laboratorio di chimica organica (terzo corso);
   laboratorio di chimica organica (quarto corso);
   chimica inorganica (primo corso);
   laboratorio di chimica generale ed inorganica;
   laboratorio di chimica inorganica (primo corso);
   chimica biologica (primo corso);
   biochimica applicata;
   biochimica cellulare;
   biochimica degli alimenti;
   biochimica industriale;
   biocristallografia;
   biologia cellulare;
   biologia generale;
   biomateriali;
   biopolimeri;
   chemiometria;
   chimica analitica clinica;
   chimica analitica degli inquinanti;
   chimica analitica dei processi industriali;
   chimica analitica delle superfici e delle interfasi;
   chimica analitica separativa;
   chimica analitica strumentale;
   chimica bioinorganica;
   chimica bioorganica;
   chimica bromatologica;
   chimica computazionale;
   chimica degli alimenti;
   chimica dei composti di coordinazione;
   chimica dei composti eterociclici;
   chimica dei composti organometallici;
   chimica dei metalli e delle leghe;
   chimica dei processi biotecnologici;
   chimica del restauro;
   chimica dell'ambiente;
   chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   chimica delle macromolecole;
   chimica delle sostanze coloranti;
   chimica delle sostanze organiche naturali;
   chimica dello stato solido;
   chimica e tecnologia dei polimeri;
   chimica elettroanalitica;
   chimica farmaceutica e tossicologica;
   chimica fisica ambientale;
   chimica fisica biologica;
   chimica fisica dei fluidi;
   chimica fisica dei materiali;
   chimica fisica dei polimeri;
   chimica fisica dei sistemi dispersi e delle interfasi;
   chimica fisica delle catalisi;
   chimica fisica dello stato solido e delle superfici;
   chimica fisica industriale;
   chimica fisica organica;
   chimica industriale;
   chimica inorganica industriale;
   chimica merceologica;
   chimica metallorganica;
   chimica organica fisica;
   chimica organica industriale;
   chimica per la conservazione dei beni culturali;
   chimica supramolecolare;
   chimica teorica;
   cristallochimica;
   didattica della chimica;
   elettrochimica;
   elettrochimica applicata;
   fotochimica;
   genetica;
   geochimica;
   laboratorio di chimica delle macromolecole;
   meccanismi di reazione in chimica inorganica;
   meccanismi di reazione in chimica organica;
   meccanismi analitici in chimica industriale;
   metodi fisici in chimica inorganica;
   metodi fisici in chimica organica;
   metodi matematici e statistici;
   microbiologia generale;
   mineralogia;
   petrolchimica e tecnologia dei prodotti petroliferi;
   radiochimica;
   recupero e riciclo dei materiali;
   sintesi e tecniche speciali inorganiche;
   sintesi e tecniche speciali organiche;
   spettroscopia molecolare;
   stereochimica;
   storia della chimica;
   strutturistica chimica;
   termodinamica chimica;
   trattamento chimico dei rifiuti.
                  TABELLA L (allegata all'art. 28)
     Insegnamenti fondamentali per il corso di laurea in chimica
                        TRIENNIO PROPEDEUTICO
Insegnamenti fondamentali:
   a) Area matematica (240 ore totali):
     istituzioni di matematiche (primo corso);
     istituzioni di matematiche (secondo corso);
     calcolo numerico;
     laboratorio di programmazione e calcolo.
   b) Area di fisica (180 ore totali):
     fisica generale (primo corso);
     fisica generale (secondo corso);
     laboratorio di fisica generale.
   c) Area di chimica analitica (270 ore totali):
     chimica analitica (primo corso);
     laboratorio di chimica analitica (primo corso);
     laboratorio di chimica analitica (secondo corso);
     laboratorio di chimica analitica (terzo corso);
   d) Area di chimica fisica (270 ore totali):
     chimica fisica (primo corso);
     chimica fisica (secondo corso);
     laboratorio di chimica fisica (primo corso);
     laboratorio di chimica fisica (secondo corso);
   e) Area di chimica organica (270 ore totali):
     chimica organica (primo corso);
     chimica organica (secondo corso);
     laboratorio di chimica organica (primo corso);
     laboratorio di chimica organica (secondo corso);
   f) Area di chimica inorganica (270 ore totali):
     chimica generale ed inorganica;
     chimica inorganica (primo corso);
     laboratorio di chimica generale ed inorganica;
     laboratorio di chimica inorganica (primo corso);
   g) Area di chimica biologica (60 ore totali):
     chimica biologica (primo corso).
     Insegnamenti fondamentali per il corso di laurea in chimica
                               BIENNIO
  Chimica fisica:
   1) chimica fisica (terzo corso);
   2) chimica fisica (quarto corso);
   3) laboratorio di chimica fisica (terzo corso);
   4) laboratorio di chimica fisica (quarto corso);
  Chimica organica:
   1) chimica organica (terzo corso);
   2) chimica organica (quarto corso);
   3) laboratorio di chimica organica (terzo corso);
   4) laboratorio di chimica organica (quarto corso).
                  TABELLA M (allegata all'art. 28)
      Insegnamenti opzionali per il corso di laurea in chimica
  Insegnamenti opzionali:
    1) biochimica applicata;
    2) biochimica cellulare;
    3) biochimica degli alimenti;
    4) biochimica industriale;
    5) biocristallografia;
    6) biologia cellulare;
    7) biologia generale;
    8) biomateriali;
    9) biopolimeri;
   10) chemiometria;
   11) chimica analitica clinica;
   12) chimica analitica degli inquinanti;
   13) chimica analitica dei processi industriali;
   14) chimica analitica delle superfici e delle interfasi;
   15) chimica analitica separativa;
   16) chimica analitica strumentale;
   17) chimica bioinorganica;
   18) chimica bioorganica;
   19) chimica bromatologica;
   20) chimica computazionale;
   21) chimica degli alimenti;
   22) chimica dei composti di coordinazione;
   23) chimica dei composti eterociclici;
   24) chimica dei composti organometallici;
   25) chimica dei metalli e delle leghe;
   26) chimica dei processi biotecnologici;
   27) chimica del restauro;
   28) chimica dell'ambiente;
   29) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   30) chimica delle macromolecole;
   31) chimica delle sostanze coloranti;
   32) chimica delle sostanze organiche naturali;
   33) chimica dello stato solido;
   34) chimica e tecnologia dei polimeri;
   35) chimica elettroanalitica;
   36) chimica farmaceutica e tossicologia;
   37) chimica fisica ambientale;
   38) chimica fisica biologica;
   39) chimica fisica dei fluidi;
   40) chimica fisica dei materiali;
   41) chimica fisica dei polimeri;
   42) chimica fisica dei sistemi dispersi e delle interfasi;
   43) chimica fisica delle catalisi;
   44) chimica fisica dello stato solido e delle superfici;
   45) chimica fisica industriale;
   46) chimica fisica organica;
   47) chimica industriale;
   48) chimica inorganica industriale;
   49) chimica merceologica;
   50) chimica metallorganica;
   51) chimica organica fisica;
   52) chimica organica industriale;
   53) chimica per la conservazione dei beni culturali;
   54) chimica supramolecolare;
   55) chimica teorica;
   56) cristallochimica;
   57) didattica della chimica;
   58) elettrochimica;
   59) elettrochimica applicata;
   60) fotochimica;
   61) genetica;
   62) geochimica;
   63) laboratorio di chimica delle macromolecole;
   64) meccanismi di reazione in chimica inorganica;
   65) meccanismi di reazione in chimica organica;
   66) metodi analitici in chimica industriale;
   67) metodi fisici in chimica inorganica;
   68) metodi fisici in chimica organica;
   69) metodi matematici e statistici;
   70) microbiologia generale;
   71) mineralogia;
   72) petrolchimica e tecnologia dei prodotti petroliferi;
   73) radiochimica;
   74) recupero e riciclo dei materiali;
   75) sintesi e tecniche speciali inorganiche;
   76) sintesi e tecniche speciali organiche;
   77) spettroscopia molecolare;
   78) stereochimica;
   79) storia della chimica;
   80) strutturistica chimica;
   81) termodinamica chimica;
   82) trattamento chimico dei rifiuti.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Arcavacata, 1  luglio 1993
                                                    Il rettore: FREGA