SECONDA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI

DECRETO RETTORALE 12 ottobre 1993 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.263 del 9-11-1993)

                             IL RETTORE
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato  con  regio  decreto  31 agosto 1933, n. 1592, e successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni ed integrazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto  l'art. 10 della legge 7 agosto 1990, n. 245, con il quale e'
stata istituita la seconda Universita' degli studi di Napoli;
  Visto  l'art.  4  del decreto del Ministro dell'universita' e della
ricerca scientifica e tecnologica del 25 marzo 1991;
  Visto  il  decreto  del  Presidente della Repubblica 27 aprile 1992
relativo  all'allocazione  delle  strutture della seconda Universita'
degli studi di Napoli;
  Visto  il decreto ministeriale del 24 febbraio 1993 con il quale e'
stato  modificato  l'ordinamento didattico universitario dei corsi di
laurea afferenti alla facolta' di architettura;
  Visto  l'art.  11 della legge n. 341/1990 relativa agli ordinamenti
didattici universitari;
  Viste  le  proposte  avanzate dalle autorita' accademiche di questo
Ateneo  di  cui  alle  deliberazioni  del consiglio della facolta' di
architettura  del  5 luglio 1993, del senato accademico del 13 luglio
1993 e del consiglio di amministrazione del 23 luglio 1993;
  Visto  il  parere  espresso  dal  Consiglio universitario nazionale
nell'adunanza del 29 luglio 1993 prot. n. 1750 del 13 agosto 1993;
  Vista  l'ulteriore  deliberazione  del  consiglio della facolta' di
architettura,  adunanza  del  12 ottobre 1993 che recepisce il parere
espresso  dal Consiglio nazionale universitario anche per la parte in
cui  viene  espunto l'intero art. 3 concernente il corso di laurea in
disegno industriale;
  Riconosciuta  la  necessita'  di approvare le modifiche proposte in
deroga  al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del
testo unico approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
                              Decreta:
  L'ordinamento  didattico del corso di laurea in architettura di cui
al   decreto  rettorale  24  marzo  1992  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale  n.  9  del 24 aprile 1992 e' sostituito dai seguenti nuovi
articoli:
                      FACOLTA' DI ARCHITETTURA
  Art.  1.  -  La  facolta'  di  architettura conferisce la laurea in
architettura.
  Il corso di laurea in architettura rilascia il titolo di dottore in
architettura.   Tale  corso  di  laurea,  strutturato  in  base  alla
direttiva  CEE  n.  85/384,  consente  l'accesso  all'esercizio della
professione di architetto.
                   CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA
  Art. 2.
1. (Accesso al corso di laurea in architettura).
  Costituiscono   titoli   di   ammissione  al  corso  di  laurea  in
architettura quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge.
  Il  numero  degli iscritti per il primo anno del corso di laurea in
architettura  sara'  stabilito  annualmente  dal senato accademico su
proposta  della  facolta' motivata sulla base delle strutture e delle
risorse  disponibili,  delle previsioni del mercato del lavoro, degli
standards  europei  e secondo i criteri generali fissati dal Ministro
dell'universita'  e  della ricerca scientifica e tecnologica ai sensi
dell'art.  9,  comma  4,  della  legge  n. 341/1990, tenendo altresi'
conto,  in  applicazione  dell'art.  9,  comma  a),  della  legge  n.
341/1990,  di  quanto  stabilito  dalla direttiva CEE n. 85/384 sulla
formazione per lo svolgimento delle attivita' esercitate abitualmente
con   il  titolo  professionale  di  architetto  e  dalla  successiva
raccomandazione  del  comitato  consultivo  CEE  n. 3 del 13-14 marzo
1990.
  Il  consiglio  di  facolta' stabilisce i criteri di valutazione per
l'ammissione dei candidati.
2. (Organizzazione della didattica).
  L'attivita'  didattica  e'  organizzata  sulla  base di annualita',
costituite  da  corsi  ufficiali  di insegnamento monodisciplinari od
integrati.
  Il  corso  di insegnamento integrato e' costituito come un corso di
insegnamento  monodisciplinare,  ma  le lezioni sono svolte in moduli
coordinati  di  almeno trenta ore ciascuno e svolti da due, o al piu'
da  tre  professori  ufficiali che faranno parte della commissione di
esame.   L'integrazione   puo'   riguardare   sia   la   stessa  area
disciplinare, che aree disciplinari differenti.
  L'attivita'  didattica  del  corso  di  laurea  in  architettura si
articola  in  una  parte formativa orientata all'apprendimento e alla
conoscenza  di  teorie,  metodi e discipline ed in una parte teorico-
pratica orientata all'apprendimento e all'esercizio del "saper fare"
  nel   campo   delle   attivita'   strumentali  o  specifiche  della
  professione.
Per lo svolgimento dell'attivita' teorico-pratica (comprensiva di
esercitazioni,   attivita'   guidate,   visite   tecniche,  prove  di
accertamento,  correzione  e  discussione  di  elaborati, ecc.) nella
facolta'  vengono  istituiti dei laboratori, sotto la responsabilita'
di   un  docente  di  ruolo  professore  ufficiale  della  disciplina
caratterizzante   il   laboratorio   medesimo:  essi  sono  strutture
didattiche che hanno per fine la conoscenza, la cultura, la pratica e
l'esercizio del progetto. Gli studenti ne hanno l'obbligo di
frequenza, che e' accertata dal docente responsabile del laboratorio.
  L'attivita' del laboratorio si conclude con una prova d'esame, ad
eccezione   del   laboratorio  finale  pre-laurea,  come  di  seguito
specificato.
  Per assicurare un'idonea assistenza didattica, anche secondo quanto
previsto  dalla  raccomandazione CEE, di cui la punto 1, comma 2, nei
laboratori  dovra'  essere  assicurato un rapporto personalizzato tra
discenti  e docente tale da consentire il controllo individuale della
pratica  del  progetto;  pertanto non potranno essere ammessi piu' di
cinquanta allievi per ogni laboratorio.
  Tali laboratori sono:
   laboratorio di progettazione architettonica;
   laboratorio di costruzione dell'architettura;
   laboratorio di progettazione urbanistica;
   laboratorio di restauro dei monumenti;
   laboratorio di sintesi finale.
  Per  i  primi  anni  di applicazione il numero degli ammessi potra'
raggiungere gli ottanta allievi per laboratorio.
  Ogni  laboratorio  e'  caratterizzato  da  una specifica disciplina
presa  nelle  aree disciplinari che definiscono i laboratori medesimi
come  stabilito nel comma 7 e nel comma 8, ad essa sono assegnate 120
delle  180  ore  complessive,  mentre  le  altre  60  ore, al fine di
garantire  il  carattere  interdisciplinare  del laboratorio, saranno
utilizzate  da  insegnamenti  di  altre aree disciplinari; in caso di
particolari   esigenze  didattiche  potranno  essere  utilizzate  con
contributi  offerti anche dal settore disciplinare caratterizzante il
laboratorio.
  Nel  laboratorio  di  sintesi  finale  lo  studente  e' guidato, in
accordo  al proprio piano di studi, attraverso l'apporto di piu' dis-
cipline  alla  matura  e  completa  preparazione  di  un progetto nei
diversi campi dell'applicazione professionale.
  I  laboratori  di sintesi finale vengono istituiti dal consiglio di
facolta',  sentito il consiglio del corso di laurea, che ne definisce
la correlazione con la tesi di laurea.
  Il  laboratorio  di sintesi finale non prevede un esame di profitto
ma rilascia una ammissione all'esame di laurea certificata dai
  docenti   che  hanno  condotto  il  laboratorio  frequentato  dallo
  studente.
Alcuni segmenti dell'attivita' didattica pratica potranno essere
svolti  anche  presso qualificate strutture degli istituti di ricerca
scientifica  nonche'  dei  reparti  di  ricerca e sviluppo di enti ed
imprese  pubbliche  o private operanti nel settore dell'architettura,
dell'ingegneria civile e dell'urbanistica, previa stipula di apposite
convenzioni  che  possono  prevedere anche l'utilizzazione di esperti
appartenenti  a  tali strutture ed istituti, per attivita' didattiche
speciali (corsi intensivi, seminari, stages).
3. (Durata degli studi ed articolazione dei curricula).
  La  durata del corso di laurea in architettura e' fissata in cinque
anni  per  un  monte  di  almeno  4500  ore  articolate  in tre cicli
orientati rispettivamente:
   I: alla formazione di base;
   II: alla formazione scientifico-tecnica e professionale;
   III:   al   compimento   degli   studi   in   vista  di  specifici
approfondimenti testimoniati dall'esame di laurea.
  Ciascun  anno di corso e' suddiviso in periodi didattici in modo da
comprendere almeno ventotto settimane di attivita' didattica.
  Al  fine  di  consentire  un'articolazione dell'attivita' didattica
attraverso corsi monodisciplinari e corsi integrati, gli insegnamenti
possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di
annualita'.
  Pertanto  gli  esami  di profitto previsti possono essere sostenuti
su:
   corsi  di  insegnamento  monodisciplinari  annuali  (costituiti da
almeno 120 ore di attivita' didattiche);
   corsi  di  insegnamento  monodisciplinari  corrispondenti  a mezza
annualita'  (costituiti  da  almeno 60 ore di attivita' didattica) da
quotarsi   in   crediti  didattici  (se  vengono  corrispondentemente
attivati   coerenti   moduli   della   stessa  area,  che  completino
l'annualita) oppure da quotarsi direttamente in voti d'esame;
   corsi di insegnamento integrati, formati dal coordinato apporto di
piu'  moduli  didattici,  che  sommati  possono  corrispondere  a una
annualita'  (120  ore),  o a mezza annualita' (60 ore) da quotarsi in
crediti didattici;
   laboratori (costituiti da 180 ore di attivita' didattiche).
  L'impegno globale in ore e' cosi' suddiviso:
   I  ciclo:  non  meno  di  1740  ore,  di  cui non meno di 540 sono
destinate ai laboratori (secondo quanto indicato nel comma 7);
   II  ciclo:  non  meno  di  1860  ore, di cui non meno di 900 ore e
destinate ai laboratori (secondo quanto indicato nel comma 7);
   III  ciclo:  non  meno  di  300  ore,  di cui non meno di 180 sono
destinate  al  laboratorio finale pre-laurea (secondo quanto indicato
nel comma 7).
  Il  consiglio  di  facolta', al fine di orientare lo studente nella
scelta del laboratorio finale pre-laurea, predispone, di anno in anno
piani  di  studio  diversificati, attribuendo al II e al III ciclo le
rimanenti  600  ore  (corrispondenti  a  cinque  annualita'  comunque
composte) necessarie a raggiungere il monte ore minimo complessivo.
  A  titolo  esemplificativo  tali  ore  sono collocate nel prospetto
descritto al comma 7 tutte al III ciclo.
  Nel  I  ciclo  sia  i  corsi  monodisciplinari  e/o integrati che i
contributi  didattici  dei  laboratori  sono  uguali  per  tutti  gli
studenti.
  Su  delibera  del  corso  di  laurea le attivita' didattiche di cui
all'ultimo  comma  dell'art.  2,  sono  quotate  in crediti fino alla
concorrenza massima di una annualita'.
  Nell'ambito  dei  vincoli orari e degli obbiettivi propri dei cicli
imposti  dal  presente  ordinamento,  la  facolta'  potra'  apportare
variazioni  rispetto  a  quanto  indicato  nel  comma  7  del decreto
ministeriale  del  24 febbraio 1993 circa la collocazione nel I o nel
II  ciclo  di  talune  attivita  didattiche,  ivi comprese quelle dei
laboratori.
  Durante  il  I  ciclo,  lo studente dovra' dimostrare la conoscenza
della  lingua  inglese,  attestata  dal  superamento  di una prova di
accertamento secondo modalita' stabilite dalla facolta'.
4. (Ammissione all'esame di laurea).
  Per  essere  ammesso  a  sostenere  l'esame  di  laurea lo studente
dovra':
    a)  aver seguito con esito positivo almeno 32 annualita', secondo
le  modalita'  richiamate  al  comma  3 dell'art. 3, per un totale di
almeno 4500 ore di attivita' didattica complessiva;
    b)  aver  ricevuto  la  certificazione di ammissione all'esame di
laurea rilasciata da uno dei laboratori di sintesi finale.
  L'esame di laurea consiste:
   1)  nella  discussione  del  lavoro predisposto nel laboratorio di
sintesi finale;
   2)  nella  discussione  di una tesi elaborata sotto la guida di un
docente  relatore.  Tale  tesi  puo'  avere  carattere  progettuale o
teorico sperimentale.
5. (Statuto della facolta' di architettura).
  Lo  statuto  didattico  indica  le denominazioni degli insegnamenti
attivabili, rispetto all'elenco delle discipline presenti nei settori
scientifico-disciplinari    che   compongono   l'intero   quadro   di
riferimento di cui al nuovo ordinamento.
  Per  il  passaggio  dal  I  al  II  ciclo, e dal II al III ciclo lo
statuto  indichera'  quali  e quante annualita' lo studente deve aver
superato.  Tale  numero non potra' essere inferiore a due terzi delle
annualita'  del  ciclo, e comunque l'iscrizione al III ciclo comporta
il superamento di tutte le annualita' del I ciclo.
  Di  anno  in  anno,  secondo  le  esigenze,  la facolta' indica nel
manifesto annuale degli studi le discipline da attivare contenute nel
presente ordinamento.
6. (Manifesto degli studi).
  All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi il
consiglio  di  facolta', su proposta del consiglio di corso di laurea
in  architettura  definisce  il piano di studi ufficiale del corso di
laurea  comprendente le denominazioni degli insegnamenti da attivare,
in accordo al secondo comma dell'art. 11 della legge n. 341/1990.
  In particolare il consiglio di facolta':
    a)  delibera  in  merito al numero dei posti a disposizione degli
iscritti  al  I  anno,  secondo  quanto  previsto  precedentemente al
secondo  comma  del  punto  1  e stabilisce i criteri per le prove di
ammissione;
    b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari
od  integrati)  che costituiscono le singole annualita', nel rispetto
dei vincoli fissati dal presente ordinamento;
    c)  definisce l'articolazione dei moduli didattici coordinati dei
corsi   monodisciplinari,   dei   corsi   integrati   e   delle  loro
corrispondenze a frazioni di annualita' o di annualita' piene e fissa
di  concerto con gli organi di governo dell'universita' o degli studi
universitari,  il  termine entro il quale lo studente deve presentare
il piano di studio prescelto;
    d) ripartisce il monte ore di ciascuna area fra le annualita' che
vi  afferiscono, precisando per ogni corso la frazione destinata alle
attivita' teorico-pratiche;
    e)  fissa la frazione temporale delle discipline afferenti ad una
medesima annualita' integrata;
    f)  istituisce  i  laboratori  di  sintesi  finale  offerti dalle
facolta'  e  stabilisce  i  criteri  di  una loro correlazione con la
scelta della tesi di laurea da parte dello studente;
    g)  in  merito alle propedeuticita' ed al numero delle annualita'
di cui lo studente dovra' aver ottenuto l'attestazione di frequenza e
superato  il relativo esame al fine di ottenere l'iscrizione all'anno
di corso successivo;
    h) in merito alle discipline attraverso le quali viene sviluppato
il  corso di laurea, rispettando il contenuto del comma 7 e del comma
8;
    i)  in  merito alla organizzazione dei corsi monodisciplinari e/o
integrati,   nonche'   dei  laboratori,  secondo  percorsi  didattici
coerenti  di  cui vengono formalizzati i criteri di impostazione e le
finalita'  formative,  purche'  nel  rispetto dei vincoli fissati dal
presente ordinamento.
  Per  quanto  riguarda  il  monte delle ore attribuite, il manifesto
degli  studi  definisce univocamente quante e quali ore sono dedicate
ai  corsi  monodisciplinari, quante e quali ore sono dedicate a corsi
integrati e quante e quali ore a ciascun modulo; inoltre deve
  specificare  pure  univocamente,  la  titolazione  di  ogni corso o
 modulo. 7. (Prospetto concernente la ripartizione del monte ore).
         ---->  Vedere Prospetto a pag. 14 della G.U.  <----

         8. (Struttura dei laboratori e contenuti delle aree
  disciplinari).
  L'organizzazione  della didattica per la formazione dell'architetto
si articola in tre cicli:
   i  primi due finalizzati rispettivamente alla formazione di base e
a  quella scientifico-tecnica e professionale; il terzo al compimento
degli studi in vista di specifici approfondimenti.
 I ciclo:
   formazione di base (monte ore minimo: 1740).
  E'  dedicato  alla  formazione  di  base  alla  cui  conclusione lo
studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto di avere
appreso  gli  elementi  fondamentali  della logica dell'architettura,
della  sua  costruzione, della storia dei componenti essenziali dello
spazio  dell'architettura  nonche'  le  tecniche  fondamentali  della
rappresentazione  dell'architettura  e le discipline propedeutiche al
controllo  tecnico  del  progetto.  Deve saper pervenire ad una prima
sintesi di progetto nei suoi aspetti estetici, tecnici e funzionali.
 II ciclo:
   formazione  scientifico-tecnica e professionale (monte ore minimo:
1860)
  Alla  fine del secondo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso
le  verifiche  di  profitto di essere in grado di pervenire a sintesi
progettuali esecutive nei campi della progettazione architettonica ed
urbanistica,  della  costruzione  dell'architettura, del restauro dei
monumenti.
III ciclo:
   specifici  approfondimenti  tematici  e  disciplinari  ed esame di
laurea (monte ore minimo: 900 ore)
                             LABORATORI
I ciclo:
  Laboratori di progettazione architettonica: 360 ore.
  Disciplina caratterizzante:
   dal settore H10A.
  Laboratorio di costruzione dell'architettura: 180 ore.
  Disciplina caratterizzante:
   dai settori H09A-H09B-N07A-H07B.
II ciclo:
  Laboratori di progettazione architettonica: 360 ore.
  Disciplina caratterizzante:
   dai settori H10A-H10B.
  Laboratorio di restauro dei monumenti: 180 ore.
  Disciplina caratterizzante:
   dal settore H13X.
  Laboratorio di costruzione dell'architettura: 180 ore.
  Disciplina caratterizzante:
   dai settori H09A-H09B-H07A-H07B.
  Laboratorio di urbanistica: 180 ore.
  Disciplina caratterizzante:
   dal settore H14B.
III ciclo:
  Laboratorio di sintesi finale:
   caratterizzato  da discipline scelte all'interno delle aree dal n.
I al n. XI su decisione della facolta'.
                          AREE DISCIPLINARI
  N.B.  Dai  settori  scientifico-disciplinari  richiamati  in ognuna
delle  aree  elencate,  possono  essere  attivate tutte le discipline
dell'art. 3 del presente ordinamento.
  Alla  luce degli orientamenti culturali attuali e senza pregiudizio
per  la dinamica di sviluppo delle discipline afferenti alle aree, si
esprime  la seguente formulazione dei contenuti disciplinari ritenuti
necessari a comporre l'insieme del quadro formativo:
Area I - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA: ore
  600.
  Settori scientifico-disciplinari:
   H10A+H10B+H10C.
  L'area  raccoglie le discipline che contribuiscono alla definizione
del  progetto  architettonico  e  urbano:  qui la cultura progettuale
riflette  su  se  stessa,  sui  suoi  strumenti  e  metodi, sulla sua
tradizione   disciplinare,   sulla  sua  dimensione  conoscitiva  sia
generale  che  tematico-specifica,  sulla  propria  applicazione allo
spazio  fisico  e  sulla propria capacita' di trasformarlo. L'offerta
didattica dei suoi settori scientifico-disciplinari e' relativa a:
   composizione  architettonica e urbana (H10A): qui sono raccolte le
discipline  del  progetto  architettonico  propriamente detto, il cui
campo  di  indagine  e  applicazione  si  estende  dal dettaglio alla
dimensione  urbana.  Esse si articolano, in base alla loro natura, in
discipline   compositive,   attente  cioe'  alla  logica  (tettonica,
distributiva,   formale)   con   cui  l'organismo  architettonico  si
definisce  nei  suoi  elementi e parti componenti, e si relaziona con
altri   organismi   architettonici   all'interno   del   contesto  di
appartenenza;  discipline progettuali, attente cioe' alla risoluzione
di  specifiche  tematiche  progettuali,  ovvero alla progettazione di
edifici  specialistici  che  richiedono particolari approfondimenti e
rapporti   integrati  con  altre  discipline;  discipline  analitico-
strumentali,  attente  cioe'  allo studio dei caratteri distributivi,
tipologici e morfologico-stilistici dell'architettura e della citta';
in  discipline metodologico-teoriche, attente cioe' allo studio delle
teorie progettuali e alle principali tendenze teorico-operative della
progettazione contemporanea;
   architettura  del  paesaggio  e  del  territorio (H10B): raccoglie
quelle   discipline   caratterizzate   sia  in  senso  fondativo  che
applicato,  dall'interesse  intorno  all'estetica  del  territorio  e
dell'ambiente costruito, e dal ruolo che l'architettura deve svolgere
nel  risanamento  del  degrado territoriale e ambientale, superando i
metodi meramente tecnistici ed economistici dell'impatto ambientale e
della pura dimensione tecnica dell'ingegneria:
   architettura degli interni e allestimento (H10C): raccoglie quelle
discipline  che  pur  appartenendo al ceppo centrale della tradizione
dell'architettura   (e  avendo  in  comune  con  essa  molti  aspetti
metodologici),  hanno  tuttavia  raggiunto e consolidato un'autonomia
particolare   per   metodo   e   strumenti,  e  fanno  riferimento  a
specialistici  aspetti  dell'attivita' professionale dell'architetto.
Tali   discipline,   tutte   con   forte   contenuto   teorico,  sono
eminentemente sperimentali e applicative.
I ciclo: 300 ore.
  E'  caratterizzato  dalle  materie  progettuali  che evolvono dagli
elementi e fondamenti alla prima sintesi architettonica rappresentata
dalla  "composizione".  Contestualmente vengono affrontati i principi
generali  che  presiedono  alla corretta distribuzione degli ambienti
costitutivi  l'organismo  architettonico,  nonche'  i  materiali  che
concorrono alla determinazione della forma urbana.
  Lo strumento dell'apprendimento e' dato dal progetto.
  Alla fine del I ciclo lo studente deve:
   avere  appreso e sviluppato il senso e la capacita' di misurare lo
spazio  architettonico  e  di  conformarlo, nonche' i principi logici
della  composizione architettonica in ordine al corretto rapporto tra
forma, struttura e distribuzione;
   aver  appreso la capacita' di distinguere gli spazi architettonici
in base alla loro natura, e possedere pertanto i concetti basilari di
tipo,  modello, archetipo, sapendone cogliere le motivazioni storiche
e le condizioni che si determinarono;
   saper leggere semplici opere di architettura, senza distinzione di
periodi  storici  di  appartenenza,  analizzandole  in  ordine a quei
principi;
   possedere   la  nozione  di  "luogo",  e  avere  la  capacita'  di
relazionare le architetture al contesto di appartenenza;
   possedere   la   nozione  di  "insieme"  architettonico  e  quella
conseguente  di  spazio  di  relazione  fra  organismi architettonici
(strade, piazze);
   essere   in   grado   di   correlare   l'idea   progettuale   alla
rappresentazione  dell'idea medesima, e cioe' comprendere il nesso di
necessita'    che    si    stabilisce   tra   disegno   (modo   della
rappresentazione)  e  progetto; e quindi fra progetto e realizzazione
dello stesso;
   essere  in  grado di controllare le fasi fondamentali del processo
progettuale,  dalla  ideazione fino alla forma conclusa, ivi compresa
la considerazione delle scale di dettaglio.
  E pertanto lo studente deve saper eseguire:
   il   progetto   di  un  organismo  architettonico  non  complesso,
sviluppandolo  alle  diverse  scale  di  rappresentazione,  da quelle
generali  fino  a  quelle di dettaglio, controllandone il processo di
definizione  formale  in  rapporto  alle  tecniche  ed  ai  materiali
adottati, e al programma funzionale;
   il   progetto   di  un  "insieme"  architettonico  non  complesso,
controllandone  alle  diverse scale di rappresentazione, lo spazio di
relazione fra gli edifici in rapporto al contesto di appartenenza.
  Insegnamenti consigliati:
   analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie;
   caratteri distributivi degli edifici;
   composizione architettonica;
   teorie della ricerca architettonica contemporanea.
II ciclo: 300 ore.
  Le  discipline  che  la  definiscono  presiedono alla prima sintesi
applicata   a   una   realta'   complessa  attraverso  le  discipline
progettuali tematico-specifiche: qui l'esercizio della "progettazione
architettonica"  si  integra  con  l'approfondimento  del  dettaglio;
mentre la progettazione urbana apre alla comprensione delle relazioni
complesse    fra    l'organismo    architettonico    (gli   organismi
architettonici) e la citta'.
  Alla fine del II ciclo lo studente deve:
   aver appreso la capacita' di impostare criticamente un progetto di
architettura  (sia  che  si  tratti  di  interventi  ex  novo, che di
interventi   sul   gia'   costruito)   con   sufficienti   gradi   di
specializzazione,   sapendo   stabilire  le  corrette  relazioni  fra
concezione formale e i requisiti tecnico-costruttivi ed impiantistici
che  concorrono  alla  piena realizzazione e funzionamento dell'opera
nel rispetto del programma stabilito;
   aver  appreso  la  capacita'  di  intervenire nello spazio urbano,
stabilendo  corrette relazioni tra il nuovo intervento ed il contesto
di appartenenza;
   aver  appreso la capacita' di mettere in relazione gli oggetti con
lo  spazio  architettonico, al fine di una progettazione che soddisfi
le esigenze abitative dei futuri utenti;
   conoscere  i  lineamenti  portanti  della ricerca contemporanea in
architettura.
  E pertanto lo studente deve sapere:
   eseguire  lo  sviluppo  esecutivo  di  un progetto di architettura
complesso alle diverse scale di approfondimento, da quelle generali a
quelle  di  dettaglio, sapendone controllare tutte le implicazioni in
ordine a problemi di concezione strutturale ed impiantistica;
   eseguire  un  progetto  di intervento urbano, sia che si tratti di
una nuova espansione che di tessuti preesistenti.
  Insegnamenti consigliati:
   architettura degli interni;
   arte dei giardini;
   caratteri tipologici e morfologici dell'architettura;
   composizione e progettazione urbana;
   progettazione architettonica;
   teorie e tecniche della progettazione architettonica.
 Area II - DISCIPLINE STORICHE PER L'ARCHITETTURA:
  ore 360.
  Settori scientifici disciplinari:
   H12X+L03B+L03C+L03D+L25A+L25B+L25C+M05X+M07D+M08E+Ml0A.
  L'area raccoglie le discipline finalizzate a:
   la  conoscenza  dei  momenti  e  degli  episodi fondamentali dello
sviluppo   storico   dell'architettura   riferito  all'attivita'  sia
edilizia  che  urbanistica,  anche  nei suoi fondamenti teorici e nei
suoi strumenti operativi, nelle diverse aree culturali;
   il   possesso   degli   strumenti   metodologici   necessari  alla
comprensione  storico-critica  e  alla  individuazione  e valutazione
delle  specifiche  qualita'  dell'architettura, intesa nel senso piu'
ampio  del  termine,  nette  sue diverse espressioni e manifestazioni
attraverso i tempi;
   il  possesso degli strumenti disciplinari specifici della ricerca,
dei  metodi  e  alle  tecniche  di  studio  relativi alle indagini ed
all'esame analitico e critico dell'opera architettonica - in rapporto
alle  cause,  ai  programmi e all'uso, nelle sue modalita' e tecniche
linguistiche,  nella  sua  realta' costruita e nei suoi significati -
esaminata  nell'anbito  del  suo  contesto  ed  anche ai fini di ogni
possibile   intervento   operativo   sull'edilizia   preesistente   e
sull'ambiente.
  Pertanto le discipline si articolano e specificano in:
   corsi  istituzionali  relativi alla: storia dell'architettura (per
periodi,  aree  culturali  e  geografiche);  storia  delle  attivita'
attinenti  alla  formazione  e  trasformazione  dell'ambiente (storia
dell'urbanistica,  storia  della  citta' e del territorio, storia del
giardino  e  del  paesaggio);  storia  del  pensiero  e  delle teorie
sull'architettura  (storia della trattatistica, letteratura e critica
dell'architettura);
   corsi  monografici  e  di  approfondimento  relativi:  ai processi
progettuali e realizzativi sotto aspetti particolari e paralleli e ad
argomenti  storici  riguardanti  temi  o  problemi  specifici (ad es.
storia   della   rappresentazione   dello   spazio  architettonico  e
dell'iconografia d'architettura, storia del cantiere e delle tecniche
edilizie,  storia  e  metodi  d'analisi  delle  architetture,  storia
dell'arredamento e del disegno industriale, ecc.).
I ciclo: 240 ore.
  Al termine del I ciclo lo studente deve dimostrare:
   la  conoscenza della storia dell'architettura, nell'accezione piu'
ampia  del  termine,  nei  momenti  ed episodi fondamentali della sua
intera vicenda e nel quadro della storia politica, economica, sociale
e   culturale  del  suo  specifico  contesto,  dagli  inizi  all'eta'
contemporanea;
   l'acquisizione degli strumenti critici e di analisi indispensabili
alla lettura di un'opera architettonica, di un insieme ambientale, di
una realta' urbana e territoriale.
  Insegnamenti consigliati:
   storia dell'architettura antica;
   storia dell'architettura contemporanea;
   storia dell'architettura medioevale;
   storia dell'architettura moderna.
II ciclo: 120 ore.
  Al   termine   del   II   ciclo,  e  secondo  i  diversi  gradi  di
approfondimento  connessi al proprio piano di studi, lo studente deve
dimostrare:  la  capacita'  di  condurre  una  ricerca scientifica di
carattere  storico-critico;  la  conoscenza approfondita della storia
dell'architettura  nel  suo  intero  sviluppo,  e  in  particolare la
conoscenza  specialistica  dei problemi relativi all'area temporale e
geografica oggetto dell'indagine di cui al comma precedente.
  Insegnamenti consigliati:
   storia e metodi di analisi dell'architettura;
   storia dell'architettura contemporanea;
   storia dell'urbanistica;
   storia della critica e della letteratura architettonica.
Area III - TEORIA E TECNICHE PER IL RESTAURO ARCHITETTONICO: ore 180.
  Settori scientifico-disciplinari:
   H13X+L04X+D03B+I14A.
  Le  discipline  dell'area  sono  orientate  al  raggiungimento  dei
seguenti obiettivi:
   fornire  i  principi-guida che regolano le operazioni conservative
dell'intera serie dei beni architettonici diffusi dal singolo oggetto
o monumento, al centro storico, al territorio;
   fornire le conoscenze teoriche e pratiche necessarie all'azione di
tutela  e  conservazione  viste  anche  attraverso  il  loro sviluppo
storico;
   affrontare  gli  aspetti  legislativi,  economici  e  di gestione,
comprendenti anche i problemi di inventario e di catalogo, le Carte e
le Convenzioni internazionali;
   addestrare  alle tecniche di indagine storico-archivistica ed alle
metodiche  analitiche con l'intento di raggiungere la piu' esauriente
comprensione dell'oggetto di studio, nella sua consistenza figurale e
materiale;
   praticare  i  metodi dell'analisi diretta e indiretta, soprattutto
di   tipo   non  distruttivo,  nonche'  le  conseguenti  tecniche  di
rappresentazione  (grafica, fotografica e su memoria elettronica) dei
fenomeni   di   degrado,  dei  metodi  e  dei  materiali  costruttivi
tradizionali, della complessita' cronologica del costruito, ecc.;
   formare,  attraverso questa propedeutica, la capacita' di operare,
attraverso  il  progetto  di  restauro, con piena competenza storico-
tecnica e col massimo di attenzione conservativa.
II ciclo: 180 ore.
  Alla fine del II ciclo lo studente deve conoscere:
   la  storia  della cultura del restauro (dal pensiero alle relative
applicazioni nel tempo);
   gli attuali fondamenti tecnici della conservazione;
   i materiali e le tecnologie costruttive storiche;
   le metodiche analitiche dell'architettura;
   le  metodologie  di  intervento conservativo sui materiali e sulle
strutture;
   le metodologie di intervento urbanistico nei centri storici;
   le  metodologie di intervento a tutela del paesaggio, ivi compresi
i parchi e i giardini storici;
   la normativa nazionale e internazionale;
e deve:
   saper   eseguire   schede  di  catalogazione  dei  beni  culturali
architettonici e ambientali;
   utilizzare  metodiche  analitiche, per l'esame dei materiali e del
loro  degrado  per  la  migliore  comprensione  della  morfologia del
fabbricato, per le indagini cronologiche e diagnostiche, ecc.;
   saper  redigere  un  progetto  di  conservazione  dalla  scala del
singolo  edificio  a  quella  urbana  e  territoriale  e  definire il
relativo programma di tutela e salvaguardia.
  Insegnamenti consigliati:
   conservazione dei materiali nell'edilizia storica;
   consolidamento degli edifici storici;
   restauro architettonico;
   restauro urbano;
   teoria e storia del restauro.
Area IV - ANALISI E PROGETTAZIONE STRUTTURALE
   DELL'ARCHITETTURA: ore 360.
  Settori scientifici-disciplinari:
   H06X+H07A+H07B.
  L'area  comprende  gli insegnamenti che consentono allo studente di
ottenere   un'adeguata   conoscenza   dei   metodi  d'indagine  e  di
preparazione  del  progetto  di  costruzione,  sia con riferimento ai
problemi   della   concezione  strutturale,  sia  con  riguardo  alla
valutazione  della  sicurezza e alla riabilitazione strutturale delle
costruzioni   esistenti.   Il  fondamento  teorico  delle  discipline
afferenti  all'area  e'  costituito  dalla  meccanica dei solidi, dei
materiali  e  delle  strutture quale si e' venuta formando in stretto
intreccio  con  la  trattatistica  architettonica  e  con le tecniche
costruttive,  fino ai suoi esiti piu' recenti relativi all'ingegneria
delle costruzioni.
  L'offerta didattica e' articolata nei seguenti ambiti:
   la  meccanica  dei  solidi  e  dei  materiali,  presentata nel suo
assetto  attuale,  ma  anche  nel  suo  sviluppo  storico e nelle sue
relazioni  con  l'evoluzione della ricerca teorica e sperimentale sul
comportamento  elastico,  anelastico  e  a  rottura  dei materiali da
costruzione;
   la  meccanica  delle strutture (travi, travature, lastre, piastre,
membrane,  gusci,  tensostrutture, ecc.) affrontata nei problemi piu'
rilevanti per la progettazione strutturale;
   le  tecniche  della costruzione in muratura, in legno, in metallo,
in   calcestruzzo   armato   e  precompresso,  nonche'  in  materiali
innovativi; i temi e i problemi della concezione strutturale connessi
alla  progettazione architettonica, alla tecnologia e alla produzione
edilizia;
   la  storia  delle  scienze  e  delle tecniche costruttive, per una
corretta   ed   adeguata   comprensione   degli  aspetti  strutturali
dell'architettura storica e per la definizione di congruenti tecniche
di analisi e di intervento conservativo.
I ciclo: 120 ore.
  Lo   studente   deve   dimostrare  di  aver  acquisito  i  concetti
fondamentali  della statica e della resistenza dei materiali mediante
lo  studio  dei  principi  fisico-matematici  e dei metodi di calcolo
relativi,  mediante  loro  significative  applicazioni a strutture di
interesse  architettonico, ed infine attraverso un accurato esame del
loro  sviluppo  nella  storia  della  meccanica  strutturale  e delle
tecniche costruttive.
  Insegnamenti consigliati:
   Statica.
II ciclo: 240 ore.
  Secondo  i  diversi livelli di approfondimento connessi al percorso
di  studi  prescelto,  lo  studente deve dimostrare di aver appreso e
praticato  le  teorie  e  i  metodi  per il calcolo, la verifica e la
diagnostica  strutturale  delle  costruzioni  si'  da  orientarsi con
sicurezza   nel   campo  della  progettazione  delle  strutture,  sia
tradizionali,  sia  innovative,  e  si'  da  possedere  gli strumenti
necessari  all'analisi  del  degrado e della fatiscenza statica delle
costruzioni   antiche,   e   alla   definizione   delle  tecniche  di
riabilitazione piu' appropriate.
  Insegnamenti consigliati:
   progetto di strutture;
   scienza delle costruzioni;
   tecnica delle costruzioni;
   riabilitazione strutturale;
   teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico.
Area V - DISCIPLINE TECNOLOGICHE PER L'ARCHITETTURA
  E LA PRODUZIONE EDILIZIA: ore 360.
  Settori scientifico-disciplinari:
  F22A+H09A+H09B+H09C.
  L'area raccoglie quelle discipline che delineano, nel loro insieme,
la  cultura  tecnologica  della progettazione e forniscono i principi
teorici   e  le  pratiche  operative  per  conoscere,  comprendere  e
controllare  i  processi  di  formazione,  trasformazione,  recupero,
manutenzione  e  gestione  dei  sistemi  ambientali ed edilizi fino a
comprendere   le  infrastrutture  e  le  reti  tecnologiche  a  scala
territoriale,  nonche'  per  intervenire  nel  progetto allo scopo di
governare  la  dialettica  tra  "fini"  e  "mezzi",  tra  la qualita'
funzionale  e  costruttiva degli interventi ed il massimo di coerenza
espressiva,  in  funzione di una corretta utilizzazione delle risorse
materiali  ed  energetiche  e  delle  tecniche  al fine di realizzare
condizioni ottimali per il soddisfacimento delle esigenze umane.
  Queste  discipline  forniscono  altresi'  i  principi  teorici e le
metodologie per conoscere, comprendere e controllare il funzionamento
dei  processi di produzione e gestione del settore edilizio, il ruolo
dell'innovazione  tecnologica  nei  processi  di  riorganizzazione  e
razionalizzazione nella produzione e nel funzionamento delle imprese,
al  fine  di  migliorare la sicurezza e le qualita' prestazionali dei
prodotti.
  L'offerta didattica e' articolata nei seguenti ambiti di studio:
   i processi produttivi dalla programmazione alla gestione;
   i  materiali,  nelle  loro caratteristiche fisiche, morfologiche e
prestazionali;
   i procedimenti costruttivi e le relative tecniche;
   l'evoluzione  delle tecniche, tanto dal punto di vista storico che
delle proiezioni tendenziali;
  i processi produttivi e di definizione del prodotto industriale;
   i  processi  di  diagnosi, progetto ed esecuzione per l'intervento
sull'esistente;
   i procedimenti di analisi e progettazione dei sistemi ambientali;
   le   tecnologie   di   progetto  estese  anche  alle  applicazioni
sperimentali.
I ciclo: 240 ore.
  Lo  studente  deve  acquisire  la  conoscenza di metodi e strumenti
necessari  alla  comprensione  del processo di costruzione attraverso
l'individuazione   degli   elementi  logici  e  fisici,  distinti  ed
organizzati,  che  ne costituiscono la finalizzazione, la formazione,
l'evoluzione   storica,   la   complessita',   e  ne  favoriscono  la
fattibilita'  studiando  e ripercorrendo nel progetto di architettura
le  relazioni fra materiali, tecniche e procedimenti di produzione in
fabbrica,  in officina, in cantiere, di volta in volta a disposizione
dell'architetto.
  A tal fine lo studente:
   deve  conoscere  le  caratteristiche  tecniche  dei  materiali  da
costruzione  e  degli  elementi  e  dei sistemi costruttivi e la loro
evoluzione;
   deve  conoscere  le  regole  dell'arte e le norme per una corretta
pratica del costruire;
   deve  riconoscere  i  rapporti di coerenza e chiarezza fra uso dei
materiali  e  logica  di  lavorazione  degli  stessi,  fra logica del
disegno  dei singoli pezzi e loro prestazioni, fra logica degli spazi
progettati e logica delle funzioni;
   deve  avere  la  capacita'  di  controllo del ruolo che svolgono i
materiali,   gli   elementi   e   i  procedimenti  costruttivi  nella
progettazione, nella costruzione, nella manutenzione e nella gestione
di un manufatto edilizio.
  Attraverso  la  sperimentazione  progettuale,  infine,  lo studente
dovra'  acquisire  la  capacita' di governare il sistema di relazioni
fra   materiali,   procedimenti   costruttivi   ed  esiti  funzionali
figurativi e di consistenza ambientale.
  Insegnamenti consigliati:
   cultura tecnologica della progettazione;
   materiali e progettazione di elementi costruttivi;
   progettazione di sistemi costruttivi.
II ciclo: 120 ore.
  Lo  studente  deve  acquisire  la  conoscenza  dei  caratteri della
produzione   con   una  sistematica  attenzione  ai  procedimenti  di
realizzazione  e  gestione; e deve dimostrare capacita' di connettere
questo  insieme  di informazioni alle caratteristiche qualitative dei
prodotti, alle esigenze dell'utenza, alle procedure ed alle norme che
stabiliscono  i  rapporti  tra  gli operatori del processo, ed infine
alle tecniche ed alle modalita' di gestione delle fasi attuative.
  A tal fine lo studente:
   deve   essere   capace   di   determinare   soluzioni  costruttive
tecnicamente    appropriate    in    rapporto    all'ambiente,   alla
configurazione  dell'assetto  spaziale  dell'organismo edilizio ed ai
suoi connotati figurativi ed in relazione alle proprieta' dei sistemi
usati e dei materiali impiegati;
   deve  essere  in grado di individuare e analizzare lo status degli
elementi che costituiscono il costruito esistente, e la logica che lo
attende;
   deve,  infine,  conoscere  e  saper  utilizzare le metodologie e i
principi  teorici attraverso cui si determinano e si organizzano fino
alla   definizione   esecutiva   le  tecniche  costruttive  e  quelle
impiantistiche   e  strutturali  nei  progetti  di  formazione  e  di
trasformazione,   recupero,   manutenzione  e  gestione  dei  sistemi
costruttivi,   dei   manufatti   edilizi  e  dei  sistemi  ambientali
determinando  le  condizioni  che  ne  rendono  la scelta e l'impiego
appropriati  alle esigenze funzionali richieste e alle disponibilita'
di  risorse, adeguati alle condizioni di contesto e congruenti con le
finalita' estetiche del progetto.
  Insegnamenti consigliati:
   controllo della qualita' edilizia;
   organizzazione del processo edilizio;
   processi e metodi della produzione edilizia;
   progettazione di sistemi costruttivi;
   progettazione esecutiva dell'architettura;
   tecnologie di sistemi strutturali;
   tecnologie di sistemi impiantistici.
Area VI - DISCIPLINE FISICO-TECNICHE E IMPIANTISTICHE
  PER L'ARCHITETTURA: ore 180.
  Settori scientifico-disciplinari:
   B01B+I05A+I05B.
  Discipline:
   dal settore H02X:
    "Ingegneria sanitaria-ambientale".
  L'area  comprende  gli insegnamenti che consentono allo studente di
ottenere un'adeguata conoscenza:
   dei  problemi  fisici  e  delle tecnologie, nonche' delle funzioni
degli  edifici,  in  modo  da  renderli  interamente  confortevoli in
relazione alla destinazione d'uso ed ai fattori climatici;
   dei  metodi  di  indagine e delle tecnologie per la pianificazione
territoriale   in   termini   sia   ambientali  che  energetici,  con
particolare  riferimento  ai  problemi  di  impatto  ambientale  e di
integrazione   dei   sistemi   di   produzione   e  di  distribuzione
dell'energia;
   dei  principi  fisici  e delle tecnologie per la conservazione dei
beni culturali, storici, artistici ed architettonici.
  Il  fondamento  teorico  delle  discipline  afferenti  all'area  e'
costituito   dalle   tematiche   proprie  della  fisica  tecnica:  la
termodinamica applicata, la trasmissione del calore, la meccanica dei
fluidi, l'acustica e l'illuminazione.
  Su  tale  matrice culturale si innestano le successive conoscenze e
metodologie   che,   in   quell'ambito,   sono   vaste  e  complesse:
dall'analisi e modellazione dei sistemi ambientali interni ed esterni
all'ambiente  costruito,  allo  studio del comportamento fisico degli
involucri  edilizi  ed  all'esame  critico  delle  tecnologie  per il
benessere:   dalle   valutazioni  d'impatto  ambientale  dei  sistemi
energetici  ed  infrastrutturali  nel  territorio alla pianificazione
urbanistica  e  territoriale  delle reti impiantistiche; dallo studio
dei  problemi  di  illuminazione naturale ed artificiale a quello dei
problemi acustici. L'offerta didattica e' cosi' articolata:
   un   modulo   didattico  a  carattere  fondativo,  finalizzato  al
riconoscimento  dei  fenomeni  fisici,  alla formulazione delle leggi
fisiche  che  lo  descrivono, alla definizione dei modelli matematici
che li rappresentano, alla lettura delle problematiche applicative in
termini di schemi fisicamente coerenti;
   moduli  didattici  a  carattere  formativo  nell'ambito  dei quali
vengono  acquisiti  strumenti, metodologie, dati di riferimento utili
per  intervenire  con  specifica competenza nella progettazione anche
infrastrutturale   a   varie  scale,  da  quella  edilizia  a  quella
territoriale  (laddove  si  devono  trattare  problemi  di  controllo
ambientale,  di  controllo  energetico,  di illuminazione naturale ed
artificiale,  di  acustica  conoscendo  le  piu' correnti tecniche di
misura delle grandezze fisiche interessate);
   moduli  didattici  a  carattere  informativo nell'ambito dei quali
l'architetto  acquisisca  linguaggio  e dati di riferimento utili per
colloquiare  con gli specialisti che intervengono al suo fianco nelle
varie,  possibili  sedi progettuali, e che siano altresi' finalizzati
affinche'  possa  intervenire  su  sistemi  edilizi e territoriali di
maggiore complessita' tecnologica.
I ciclo: 60 ore.
  Lo   studente   deve   dimostrare  di  aver  acquisito  i  concetti
fondamentali  della  fisica  mediante  lo studio dei fenomeni e delle
leggi fisiche, la definizione di modelli matematici rappresentativi e
l'esame di significative applicazioni a carattere elementare, nonche'
di esercitazioni numeriche.
  Insegnamenti consigliati:
   fisica.
II ciclo: 120 ore.
  Lo  studente  deve  dimostrare  di  avere  acquisito  le competenze
teoriche  ed  operative  necessarie per intervenire criticamente, sia
per  quanto attiene alle scelte di carattere generale che alle proce-
dure  estimative  analitiche,  nelle  differenti  fasi  del  processo
progettuale,  sia  tradizionale  che  innovativo,  nell'ambito  delle
seguenti   aree  tematiche:  problemi  di  controllo  ambientale,  di
controllo   energetico,   interno   ed   esterno,   anche   su  scala
territoriale, illuminazione naturale ed artificiale, acustica;
   sviluppato   la  capacita'  di  correlare  le  scelte  progettuali
impiantistiche  a  quelle  architettoniche, mettendo a fuoco le mutue
interrelazioni,   al  fine  di  attivare  un  processo  iterativo  di
controllo, che conduca ad una ottimizzazione complessiva.
  Insegnamenti consigliati:
   acustica applicata;
   climatologia dell'ambiente costruito;
   fisica tecnica;
   gestione delle risorse energetiche nel territorio;
   illuminotecnica;
   impianti tecnici;
   tecnica del controllo ambientale;
   termofisica dell'edificio.
Area VII - DISCIPLINE ESTIMATIVE PER L'ARCHITETTURA E
  L'URBANISTICA: ore 120.
  Settore scientifico-disciplinare:
   H15X.
  L'area  raccoglie  le  discipline  che consentano all'architetto in
formazione   l'acquisizione   di   conoscenze   tecniche   capaci  di
qualificare  i metodi di progettazione architettonica ed urbanistica,
attraverso la valutazione critica delle risorse e delle possibili al-
ternative  progettuali  ai problemi di natura pratica e simbolica che
sono alla base del progetto medesimo.
II ciclo 120 ore.
  Attraverso  i  contributi  delle  discipline estimative lo studente
deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze relative a:
   gli   strumenti  metodologici  adeguati  alla  comprensione  delle
dinamiche  urbane  e  regionali  e  dei processi di sviluppo anche in
relazione alle problematiche dell'ambiente;
   i rapporti economici fondamentali che regolano i comportamenti dei
diversi  soggetti  operanti  sul  territorio  e  che  ne orientano le
modalita'  di  scambio  all'interno dei sistemi economici ed alle di-
verse  forme  di  mercato,  la teoria e la metodologia estimativa, in
relazione alla sua genesi micro e macroeconomica;
   i  caratteri  strutturali  del  mercato  edilizio  e fondiario, le
finalita' ed i metodi di stima dei valori immobiliari;
   la  struttura  imprenditoriale,  le  tecnologie  ed  i processi di
produzione  che  caratterizzano il settore delle costruzioni e quelli
fornitori  dei  cantieri,  anche  in  relazione  agli  altri  settori
produttivi, con riferimento all'impiego delle specifiche modalita' di
impiego  dei  fattori  di  produzione,  al  controllo  dei  costi  di
costruzione, di manutenzione e di gestione;
   i  procedimenti  di  stima  dei  valori  dei  vari  fattori  della
produzione  edilizia  ed  insediativa,  anche allo scopo di elaborare
giudizi di convenienza all'investimento;
   le forme di organizzazione dei processi di intervento sullo spazio
fisico,   le  collocazioni  che  in  essi  assume  l'esercizio  delle
competenze  del pianificatore e del progettista, considerati anche in
relazione   al  perseguimento  degli  obiettivi  di  efficacia  e  di
efficienza;
   gli  strumenti  disciplinari, dei metodi e delle tecniche relative
alle   valutazioni   economiche  e  multicriteri  delle  risorse  che
compongono    l'ambiente   naturale   e   costruito,   caratterizzate
dall'esistenza o meno di un mercato;
   i  principi  teorici,  le  metodologie e le tecniche relative alla
valutazione dei piani e dei progetti di trasformazione-conservazione-
valorizzazione dell'ambiente naturale e costruito.
  Al termine della sua esperienza formativa, lo studente deve inoltre
dimostrare  di  saper  utilizzare  le  procedure  e  le  tecniche  di
valutazione  proprie  dell'estimo  per  l'architettura e urbanistica,
nella redazione di progetti e piani di trasformazione e conservazione
dell'ambiente naturale e costruito. In particolare deve sapere:
   applicare i metodi di stima di un immobile;
   utilizzare   i   principali   metodi   di  valutazione  dei  piani
urbanistici  e  dei programmi di intervento (l'analisi multicriteri e
multiobiettivi, analisi costi e benefici, VIA etc.);
   applicare  i  metodi di valutazione ad un progetto di costruzione,
trasformazione  e  conservazione di un'opera edilizia, in particolare
operando   la   stima  dei  costi  e  la  valutazione  degli  aspetti
qualitativi.
  Insegnamenti consigliati:
   economia ed estimo ambientale;
   estimo ed esercizio professionale;
   fondamenti di economia ed estimo;
   valutazione economica dei piani territoriali ed urbanistici;
   valutazione economica dei progetti.
  L'insieme  delle  conoscenze  che  l'area  dovra'  trasmettere allo
studente  e'  tale da rendere necessaria l'integrazione del monte ore
previsto   in  120  ore  attraverso  l'offerta  di  moduli  didattici
nell'attivita' di laboratorio.
Area VIII - PROGETTAZIONE URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE:
   ore 300.
  Settori scientifico-disciplinari:
   E03B+H01B+H04X+H14A+H14B.
  Discipline:
   dal settore A04B:
    "Metodi e modelli per la pianificazione territoriale";
   dal settore H02X:
    "Fenomeni    di   inquinamento   e   controllo   della   qualita'
dell'ambiente".
  L'area raccoglie le discipline finalizzate a:
   alla  conoscenza  dei  principi  guida  che regolano le principali
forme di intervento e controllo delle trasformazioni territoriali;
   alle conoscenze teoriche e pratiche necessarie a scegliere fra di-
verse forme di intervento;
   alla  progettazione  delle  trasformazioni fisiche delle strutture
urbane   con   riferimento  ad  accertate  esigenze  o  programmi  di
trasformazioni funzionali.
  A tal fine obiettivo didattico primario e' l'acquisizione:
   dei  principali  strumenti  di  conoscenza  e  interpretazione dei
diversi  contesti  entro  i quali viene progettato l'intervento - con
particolare   attenzione   al   contesto   fisico,  socioeconomico  e
istituzionale  - e dei vari attori coinvolti dall'intervento, nonche'
dei loro ruoli interessi;
   delle  tecniche  di  analisi e di valutazione dei caratteri, degli
effetti e delle implicazioni delle diverse forme d'intervento e delle
trasformazioni progettate;
   delle  metodologie  della  progettazione  e  della  pianificazione
urbana.
I ciclo: 180 ore.
  Al  termine  del I ciclo lo studente dovra' dimostrare di conoscere
caratteri  e  problemi  degli interventi di trasformazione urbana, di
saper  descrivere ed analizzare i diversi contesti di intervento e di
conoscere  e  saper  valutare  le condizioni di impiego di differenti
teorie e tecniche di progettazione e pianificazione.
  Insegnamenti consigliati:
   analisi della citta' e del territorio;
   analisi e valutazione ambientale;
   tecniche di analisi urbane e territoriali;
   teorie dell'urbanistica;
   teorie e tecniche della pianificazione territoriale;
   urbanistica.
II ciclo: 120 ore.
  Al  termine  del  II  ciclo  lo  studente dovra' dimostrare di aver
acquisito,  attraverso  la  pratica  di  laboratorio, la capacita' di
progettare specifici interventi di trasformazione urbana e di saperne
valutare gli effetti ed i problemi di attuazione.
  Insegnamenti consigliati:
   pianificazione territoriale;
   politiche urbane e territoriali;
   progettazione urbanistica;
   recupero e riqualificazione urbana e territoriale;
   tecnica urbanistica;
   tecniche di valutazione e programmazione urbanistica;
   urbanistica.
 Area IX - DISCIPLINE ECONOMICHE, SOCIALI, GIURIDICHE
  PER L'ARCHITETTURA E L'URBANISTICA: ore 180.
  Settori scientifico-disciplinari:
   M06A+M06B+N05X+P01B+P01I+P01J+Q05A+Q05B+Q05D.
  L'area  raccoglie  le  discipline finalizzate alla comprensione dei
principali meccanismi e dei piu' rilevanti soggetti che, dal punto di
vista  economico,  giuridico-istituzionale  e sociale fanno parte del
contesto in cui si svolge l'attivita' di progettazione architettonica
ed urbanistica.
  In particolare lo studente dovra' dimostrare di conoscere:
   i   meccanismi   economici   fondamentali   che   determinano   il
funzionamento  del  mercato;  l'impresa come istituzione economica; i
casi  di  fallimento del mercato nella produzione di beni pubblici ed
il  ruolo  dello  stato  nell'economia;  la regolazione economica del
mercato  e  la  valutazione  degli investimenti pubblici; lo sviluppo
economico regionale;
   le  norme legislative e regolamentari che presiedono all'attivita'
di  progettazione urbanistica e della pianificazione territoriale; il
ruolo  delle  diverse  forme  di Stato e di Governo; l'organizzazione
istituzionale   e   la   pubblica  amministrazione,  con  particolare
riferimento   alla   disciplina   urbanistica  ed  al  sistema  della
pianificazione urbanistica sotto il profilo istituzionale;
   i  fattori  sociali  e  culturali  dello  sviluppo  economico  con
particolare  riferimento  a comunita', citta', metropoli, territorio;
la   stratificazione   sociale  e  le  formazioni  sociali  urbane  e
territoriali; gli attori urbani (pubblici e privati) sotto il profilo
sociologico;  l'ordine sociale e il controllo; il mutamento sociale e
le principali tendenze delle societa' industriali mature.
II ciclo: 180 ore.
  Insegnamenti consigliati:
   diritto urbanistico;
   economia dei trasporti;
   economia dell'innovazione;
   economia dell'ambiente;
   economia pubblica;
   economia urbana;
   legislazione dei beni culturali;
   legislazione delle opere pubbliche e dell'edilizia;
   sociologia ed organizzazione dei servizi sociali.
Area X - DICIPLINE MATEMATICHE PER L'ARCHITETTURA:
  ore 240.
  Settori scientifico-disciplinari:
   A01C + A02A + A02B + A03X + A04A + A04B + K05B.
  L'area  comprende insegnamenti che si caratterizzano essenzialmente
quale   fondamento   nella  formazione  sia  tecnico-scientifica  sia
culturale dello studente.
  Tali  insegnamenti consentono allo studente di ottenere un'adeguata
conoscenza  dei  concetti  di  base,  degli  strumenti  e  dei metodi
matematici  operativi  dell'analisi  matematica,  della  geometria  e
dell'algebra lineare necessari per affrontare i problemi di analisi e
progettazione   strutturale,  i  problemi  della  fisica  tecnica  ed
impiantistica   per   l'architettura   nonche'   utili  agli  aspetti
economico-estimativi    ed    alle   valutazioni   quantitative   per
l'architettura  e  l'urbanistica.  Mettono  in  grado  lo studente di
costruire   semplici   modelli   matematici,   di  tradurre  problemi
strutturali  architettonici  e  fenomeni  territoriali in algoritmi e
quindi in programmi da implementare al computer.
  Forniscono,  altresi',  le  tecniche fondamentali del calcolo delle
probabilita'  e della inferenza statistica nonche' l'uso di metodi di
approssimazione, di calcolo numerico e di programmazione.
  Nei suddetti ambiti e' articolata l'offerta didattica dell'area.
  Nell'ambito degli stessi settori scientifico-disciplinari l'area e'
aperta, poi, ad offerte didattiche funzionali a specifici percorsi di
studio prescelti secondo i diversi livelli di approfondimento.
I ciclo: 240 ore.
  Al  termine  del  I  ciclo  lo  studente  deve  dimostrare  di aver
acquisito e di saper utilizzare i concetti di base, gli strumenti e i
metodi   matematici   operativi   dell'analisi   matematica  (calcolo
differenziale  e  calcolo  integrale),  della  geometria (del piano e
dello  spazio)  e  dell'algebra  lineare  (vettori,  matrici, sistemi
lineari) significativi per le applicazioni negli studi architettonici
e  territoriali;  di  essere  in  grado di costruire semplici modelli
matematici  (connessi  anche ad equazioni differenziali elementari) e
di   tradurre   in   algoritmi  i  problemi  delle  applicazioni  che
interessano;  di  aver  acquisito  l'uso di metodi di approssimazione
numerica,  nonche' quegli elementi di probabilita' e quei principi di
elaborazione statistica di dati sperimentali necessari.
  Insegnamenti consigliati:
   istituzioni di matematiche (due annualita).
II ciclo.
  Lo  studente  avra'  la possibilita' di impadronirsi ed operare con
strumenti  matematici  piu'  avanzati,  rispetto  a  quelli acquisiti
durante  il I ciclo, nell'ambito di specifiche tematiche strutturali,
progettuali,   tematiche  della  pianificazione  territoriale,  delle
tecnologie,   in  settori  dell'analisi  e  gestione  del  costruito,
dell'economia  ed  estimo.  In tali direzioni l'area presenta offerte
didattiche  di  contenuto matematico specifiche a seconda di percorsi
di  studio prescelti dallo studente. Esse si riferiscono a temi quali
modelli   matematici,   ottimizzazione,  teoria  dei  grafi,  calcolo
numerico,   modelli  stocastici,  elementi  di  informatica,  ricerca
operativa, sistemi dinamici, ecc.
  Insegnamenti consigliati:
   metodi e modelli matematici per le applicazioni.
Area XI - RAPPRESENTAZIONE DELL'ARCHITETTURA E
  DELL'AMBIENTE: ore 360.
  Settori scientifico-disciplinari:
   H05X+H11X.
  Le  discipline  dell'area  sono  finalizzate  al raggiungimento dei
seguenti obiettivi:
   formare   le   conoscenze  teoriche  e  pratiche  necessarie  alla
rappresentazionedello    spazio   architettonico   anche   attraverso
l'analisi del loro sviluppo storico;
   esercitare  tutte  le tecniche grafiche, al fine di raggiungere il
pieno   controllo   degli   strumenti   della  rappresentazione,  sia
applicandoli   all'analisi   dei  valori  dell'architettura,  sia  al
rilievo, sia al progetto;
   praticare i metodi di rilevamento diretto e strumentale nonche' le
   conseguenti   tecniche  di  restituzione  metrica,  morfologica  e
   tematica;
formare la capacita' di controllare il modello mentale dello
spazio, che e' la premessa di ogni attivita' progettuale.
I ciclo: 240 ore.
  Alla fine del I ciclo lo studente deve conoscere:
   i fondamenti proiettivi della scienza della rappresentazione;
   la  teoria  e  le  applicazioni  dei metodi di rappresentazione e,
precisamente:  la  doppia  proiezione  ortogonale, l'assonometria, la
proiezione  centrale  o prospettiva, la proiezione quotata, la teoria
delle ombre e del chiaroscuro;
   la  costruzione  dei  poliedri  e  delle superfici, la costruzione
delle loro sezioni piane e delle loro compenetrazioni;
   l'analisi  geometrica  degli  organismi voltati e delle membrature
degli ordini classici dell'architettura;
   la  teoria  della  forma  e  le  possibili  aggregazioni  di forme
elementari nel piano e nello spazio, la teoria del colore;
   i principi informatori dell'analisi grafica dello spazio
   architettonico  e  i  metodi  per  la  visualizzazione di immagini
  mentali; e deve sapere:
   eseguire  i  disegni  di  progetto e di rilievo dell'architettura,
adottando le relative convenzioni nazionali ed internazionali;
   eseguire  gli schizzi a mano libera, anche chiaroscurati, sia come
supporto   del   processo   progettuale   che  come  lettura  diretta
dell'architettura storica;
   effettuare  rilievi  a  vista  e  con  misure dirette di organismi
semplici;
   restituire  il  rilievo diretto con appropriati elaborati grafici,
di  documentazione  sia  metrica  (piante  e  alzati) che morfologica
(assonometrie);
   rappresentare lo spazio architettonico, applicando metodi e proce-
dure  della  scienza  della rappresentazione, sia con l'ausilio degli
strumenti del disegno tecnico, sia a mano libera;
   condurre l'analisi grafica dei valori dell'architettura;
   rappresentare  correttamente  il  progetto alle diverse scale, ivi
compresi gli elaborati esecutivi di insieme e di dettaglio;
   disegnare forme e proporzioni dal vero.
  Insegnamenti consigliati:
   disegno dell'architettura;
   fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva;
   rilievo dell'architettura.
II ciclo: 120 ore.
  Alla fine del II ciclo lo studente deve:
   A) Conoscere:
    i  metodi  di rilevamento strumentale e le problematiche relative
al rilievo dei tematismi ed alla loro restituzione;
    i fondamenti teorici della fotogrammetria terrestre;
    i fondamenti teorici del disegno automatico.
    B)  Conoscere gli sviluppi teorici e le applicazioni inerenti uno
tra i seguenti settori dell'area della rappresentazione:
    il disegno del progetto assistito dal calcolatore (CAD);
    il   disegno   di   rilievo   assistito   dal   calcolatore   (la
stereorestituzione  analitica  e  le  applicazioni  dell'architettura
delle stazioni topografiche complete);
    la  cartografia  tematica  assistita  da calcolatore (gestione di
banche dati territoriali);
    la percezione e la comunicazione visiva;
    la  rappresentazione  del  territorio  finalizzata  agli studi di
impatto ambientale;
    la grafica; la storia dei metodi della rappresentazione.
    C) Sapere:
    eseguire   un  rilievo  architettonico  o  urbano,  condotto  con
tecniche  dirette  e strumentali integrate, alle diverse scale e fino
al rilievo di dettaglio;
    eseguire  il  rilievo  e  l'analisi  degli  ordini architettonici
classici ed antichi;
    eseguire  la  restituzione  del  rilievo  strumentale  anche  con
l'impiego di stazioni grafiche e tracciatori automatici;
    applicare  tutte  le  tecniche acquisite in uno dei settori sopra
indicati, sfruttandone ogni possibile sinergia.
  Insegnamenti consigliati:
   cartografia tematica per l'architettura e l'urbanistica;
   disegno automatico;
   percezione e comunicazione visiva;
   rappresentazione del territorio e dell'ambiente;
   rilevamento fotogrammetrico per l'architettura;
   rilievo dell'architettura;
   rilievo urbano ed ambientale;
   tecniche della rappresentazione.
                                Art. 3.
                                                           ALLEGATO A
ELENCO DEI SETTORI DISCIPLINARI CONTENENTI LE DISCIPLINE ATTIVABILI
   DALLA  FACOLTA'  DI  ARCHITETTURA  DELLA SECONDA UNIVERSITA' DEGLI
   STUDI DI NAPOLI.
  A01C - Geometria:
   geometria;
   geometria algebrica;
   geometria combinatoria;
   geometria descrittiva;
   geometria differenziale;
   geometria e algebra;
   geometria superiore;
   istituzioni di geometria superiore;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   matematica discreta;
   spazi analitici;
   topologia;
   topologia algebrica;
   topologia differenziale.
  A02A - Analisi matematica:
   analisi armonica;
   analisi convessa;
   analisi funzionale;
   analisi matematica;
   analisi non lineare;
   analisi superiore;
   biomatematica;
   calcolo delle variazioni;
   equazioni differenziali;
   istituzioni di analisi matematica;
   istituzioni di analisi superiore;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   matematica applicata;
   metodi matematici e statistici;
   metodi matematici per l'ingegneria;
   teoria dei numeri;
   teoria delle funzioni;
   teoria matematica dei controlli.
  A02B - Probabilita' e statistica matematica:
   biomatematica;
   calcolo delle probabilita';
   calcolo delle probabilita' e statistica matematica;
   filtraggio e controllo stocastico;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   metodi matematici e statistici;
   metodi probabilistici, statistici e processi stocastici;
   processi stocastici;
   statistica matematica;
   teoria dei giochi;
   teoria dell'affidabilita';
   teoria delle code;
   teoria delle decisioni.
  A03X - Fisica matematica:
   biomatematica;
   equazioni differenziali della fisica matematica;
   fisica matematica;
   istituzioni di fisica matematica;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   matematica applicata;
   meccanica analitica;
   meccanica del continuo;
   meccanica razionale;
   meccanica razionale con elementi di meccanica statistica;
   meccanica superiore;
   metodi e modelli matematici per le applicazioni;
   metodi geometrici della fisica matematica;
   metodi matematici e statistici;
   metodi matematici per l'ingegneria;
   propagazione ondosa;
   sistemi dinamici;
   stabilita' e controlli;
   teorie relativistiche.
  A04A - Analisi numerica:
   analisi numerica;
   biomatematica;
   calcolo numerico;
   calcolo parallelo;
   calcolo numerico e programmazione;
   istituzioni di matematiche;
   laboratorio di programmazione e calcolo;
   matematica;
   matematica applicata;
   matematica computazionale;
   metodi di approssimazione;
   metodi matematici e statistici;
   metodi numerici per la grafica;
   metodi numerici per l'ingegneria;
   metodi numerici per l'ottimizzazione.
  A04B - Ricerca operativa:
   grafi e reti di flusso;
   metodi e modelli per il supporto alle decisioni;
   metodi e modelli per la logistica;
   metodi e modelli per l'organizzazione e la gestione;
   metodi e modelli per la pianificazione economica;
   metodi e modelli per la pianificazione territoriale;
   modelli di sistemi di produzione;
   modelli di sistemi di servizio;
   ottimizzazione;
   ottimizzazione combinatoria;
   programmazione matematica;
   ricerca operativa;
   tecniche di simulazione;
   teoria dei giochi.
  B01A - Fisica generale:
   fisica generale.
  B01B - Fisica:
   archeometria;
   fisica;
   laboratorio di fisica.
  D03B - Petrologia e petrografia:
   conservazione dei monumenti lapidei.
  E03B - Ecologia:
   ecologia applicata.
  F22A - Igiene generale ed applicata:
   igiene ambientale.
  H01B - Costruzioni idrauliche:
   protezione del territorio.
  H02X - Ingegneria sanitaria-ambientale:
   fenomeni di inquinamento e controllo della qualita' dell'ambiente;
   ingegneria sanitaria-ambientale.
  H04X - Trasporti:
   pianificazione dei trasporti;
   trasporti urbani e metropolitani.
  H05X - Topografia e cartografia:
   cartografia numerica;
   cartografia tematica ed automatica;
   fotogrammetria;
   fotogrammetria applicata;
   geodesia;
   misure geodetiche;
   rilevamenti speciali per l'ambiente e il territorio;
   tecniche di fotointerpretazione;
   tecniche topografiche di precisione;
   telerilevamento;
   topografia;
   topografia agraria e forestale;
   topografia e cartografia;
   trattamento delle osservazioni.
  H06X - Geotecnica:
   dinamica delle terre e delle rocce;
   fondamenti di geotecnica;
   fondazioni;
   geotecnica.
  H07A - Scienza delle costruzioni:
   calcolo anelastico e a rottura delle strutture;
   dinamica delle strutture;
   instabilita' delle strutture;
   interazione ambiente-strutture;
   la scienza delle costruzioni nel suo sviluppo storico;
   meccanica computazionale delle strutture;
   meccanica dei materiali e della frattura;
   meccanica dei solidi;
   ottimizzazione e identificazione delle strutture;
   scienza delle costruzioni;
   sicurezza e affidabilita' delle costruzioni;
   sperimentazione dei materiali, dei modelli e delle strutture;
   statica;
   statica e stabilita' delle costruzioni murarie e monumentali;
   teoria delle strutture.
  H07B - Tecnica delle costruzioni:
   calcolo automatico delle strutture;
   costruzioni in muratura e costruzioni in legno;
   costruzioni in zona sismica;
   problemi strutturali dei monumenti e dell'edilizia storica;
   progetto di strutture;
   riabilitazione strutturale;
   sperimentazione, collaudo e controllo delle costruzioni;
   strutture di fondazione;
   strutture prefabbricate;
   strutture speciali;
   tecnica delle costruzioni;
   teoria e progetto dei ponti;
   teoria e progetto delle costruzioni in acciaio;
   teoria   e   progetto   delle   costruzioni  in  c.a.  e  in  c.a.
precompresso;
   teoria e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico.
  H09B - Tecnologie della produzione edilizia:
   controllo della qualita' edilizia;
   costruzione delle opere di architettura;
   normazione e unificazione edilizia;
   organizzazione del processo edilizio;
   patologia e degrado delle costruzioni;
   procedimenti e metodi della manutenzione edilizia;
   processi e metodi della produzione edilizia;
  produzione edilizia e tecnologie per i Paesi in via di sviluppo;
   programmazione e organizzazione della produzione;
   sperimentazione tecnologica e certificazione;
   tecniche di valutazione e controllo dell'ambiente costruito;
   tecnologie della produzione edilizia;
   teorie e storia della tecnologia edilizia.
  H09C - Disegno industriale:
   controllo di qualita' dell'oggetto d'uso;
   disegno industriale;
   disegno industriale nei sistemi di trasporto;
   disegno industriale per la comunicazione visiva;
   disegno industriale per la nautica;
   ergonomia applicata al disegno industriale;
   materiali e componenti per il disegno industriale;
   materiali e componenti per l'arredo urbano;
   morfologia dei componenti;
   processi e metodi della produzione dell'oggetto d'uso;
   requisiti ambientali del prodotto industriale;
   sperimentazione di sistemi e componenti;
   teorie e storia del disegno industriale.
  H10A - Composizione architettonica e urbana:
   analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie;
   architettura di grandi complessi e di opere infrastrutturali;
   architettura e composizione architettonica;
   architettura sociale;
   caratteri distributivi degli edifici;
   caratteri tipologici e morfologici dell'architettura;
   composizione architettonica;
   composizione e progettazione urbana;
   progettazione architettonica;
   progettazione architettonica assistita;
   progettazione architettonica per il recupero degli edifici;
   progettazione architettonica per il recupero urbano;
   teorie e tecniche della progettazione architettonica;
   teorie della ricerca architettonica contemporanea.
  H10B - Architettura del paesaggio e del territorio:
   architettura dei giardini e dei parchi;
   architettura del paesaggio;
   architettura del paesaggio e delle infrastrutture territoriali;
   arte dei giardini;
   pianificazione dei parchi naturali;
   pianificazione paesistica di impianti speciali;
   progettazione del paesaggio;
   progettazione delle zone a parco nelle aree urbane;
   riqualificazione del paesaggio;
   tecniche di progettazione delle aree verdi;
   teorie della progettazione del paesaggio.
  H10C - Architettura degli interni e allestimento:
   allestimento;
   architettura degli interni;
   arredamento;
   decorazione;
   museografia;
   progettazione del prodotto d'arredo;
   scenografia;
   teorie e storia dell'arredamento e degli oggetti d'uso.
  H11X - Disegno:
   cartografia tematica per l'architettura e per l'urbanistica;
   disegno;
   disegno automatico;
   disegno dell'architettura;
   disegno edile;
   fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva;
   grafica;
   percezione e comunicazione visiva;
   rappresentazione del territorio e dell'ambiente;
   rilevamento fotogrammetrico dell'architettura;
   rilievo dell'architettura;
   rilievo urbano e ambientale;
   tecniche della rappresentazione;
   teoria e storia dei metodi di rappresentazione;
   unificazione grafica per la rappresentazione.
  H12X - Storia dell'architettura:
   storia del giardino e del paesaggio;
   storia dell'architettura;
   storia dell'architettura antica;
   storia dell'architettura bizantina e islamica;
   storia dell'architettura contemporanea;
   storia dell'architettura medievale;
   storia dell'architettura moderna;
   storia dell'urbanistica;
   storia dell'urbanistica antica e medioevale;
   storia dell'urbanistica moderna e contemporanea;
   storia della citta' e del territorio;
   storia della critica e della letteratura architettonica;
   storia della rappresentazione dello spazio architettonico;
   storia delle tecniche architettoniche;
   storia e metodi di analisi dell'architettura.
  H13X - Restauro:
   cantieri per il restauro architettonico;
   caratteri costruttivi dell'edilizia storica;
   conservazione dei materiali nell'edilizia storica;
   conservazione   e   riqualificazione   tecnologica  degli  edifici
storici;
   consolidamento degli edifici storici;
   degrado e diagnostica dei materiali nell'edilizia storica;
   restauro archeologico;
   restauro architettonico;
   restauro dei monumenti;
   restauro dei parchi e dei giardini storici;
   restauro urbano;
   tecnica del restauro architettonico;
   tecnica del restauro urbano;
   teoria e storia del restauro.
  H14A - Tecnica e pianificazione urbanistica:
   analisi dei sistemi urbani e territoriali;
   analisi e valutazione ambientale;
   gestione urbana;
   ingegneria del territorio;
   pianificazione e gestione delle aree metropolitane;
   pianificazione territoriale;
   politiche urbane e territoriali;
   tecnica urbanistica;
   tecniche di analisi urbane e territoriali;
   tecniche di valutazione e di programmazione urbanistica;
   teorie della pianificazione territoriale.
  H14B - Urbanistica:
   analisi della citta' e del territorio;
   fondamenti di urbanistica;
   progettazione del territorio;
   progettazione urbanistica;
   recupero e riqualificazione ambientale, urbana e territoriale;
   tecniche di progettazione urbanistica;
   teoria dell'urbanistica;
   urbanistica.
  H15X - Estimo:
   economia ed estimo ambientale;
   economia ed estimo civile;
   economia ed estimo industriale;
   estimo;
   estimo aeronautico;
   estimo e contabilita' dei lavori;
   estimo ed esercizio professionale;
   estimo navale;
   fondamenti di economia ed estimo;
   valutazione economica dei piani territoriali ed urbanistici;
   valutazione economica dei progetti.
  I05A - Fisica tecnica industriale:
   energetica;
   fisica tecnica;
   gestione dell'energia;
   impianti termotecnici;
   misure e regolazioni termofluidodinamiche;
   modelli per la termotecnica;
   proprieta' termofisiche dei materiali;
   termodinamica applicata;
   termofluidodinamica applicata;
   termofluidodinamica dei sistemi naturali;
   termotecnica;
   trasmissione del calore.
  I05B - Fisica tecnica ambientale:
   acustica applicata;
   illuminoteca.
  I08A - Progettazione meccanica e costruzione di macchine:
   comportamento meccanico dei materiali;
   tecnica delle costruzioni meccaniche.
  I09X - Disegno e metodi dell'ingegneria industriale:
   disegno di macchine;
   disegno tecnico industriale;
   elaborazione dell'immagine per la progettazione industriale;
   fondamenti e metodi della progettazione industriale;
   modellazione geometrica delle macchine;
   normazione industriale e ingegnerizzazione.
  I10X - Tecnologie e sistemi di lavorazione:
   gestione industriale della qualita';
   macchine utensili;
   processi di produzione robotizzati;
   produzione assistita da calcolatore;
   programmazione e controllo della produzione;
   sistemi integrati di produzione;
   studi di fabbricazione;
   tecnologie dei materiali non convenzionali;
   tecnologie generali dei materiali;
   tecnologie speciali.
  I11X - Impianti industriali meccanici:
   ergotecnica;
   gestione della produzione industriale;
   sistemi di produzione automatizzati;
   tecnologie industriali.
  I13X - Metallurgia:
   interazione metallo-ambiente;
   materiali metallici;
   tecnologia dei materiali metallici.
  I14A - Scienza e tecnologia dei materiali:
   analisi strumentale e controllo dei materiali;
   chimica  e  tecnologia  del  restauro  e  della  conservazione dei
materiali;
   scienza dei materiali;
   scienza e tecnologia dei materiali;
   scienza e tecnologia dei vetri;
   tecnologia dei materiali e chimica applicata;
   tecnologia e chimica applicate alla tutela dell'ambiente.
  I14B - Materiali macromolecolari:
   ingegneria dei materiali macromolecolari;
   materie plastiche;
   processi e tecnologie di plastomeri, elastomeri e fibre;
   scienza e tecnologia dei materiali polimerici.
  I27X - Ingegneria economico-gestionale:
   economia dei sistemi industriali;
   economia del cambiamento tecnologico;
   economia ed organizzazione aziendale;
   gestione dell'innovazione e dei progetti;
   marketing industriale;
   pianificazione e organizzazione della ricerca e dello sviluppo;
   strategia e sistemi di pianificazione.
 K05A - Sistemi di elaborazione delle informazioni:
   fondamenti di informatica;
   informatica industriale;
   robotica;
   sistemi per la progettazione automatica;
   teoria e tecniche di elaborazione dell'immagine.
  K05B - Informatica:
   informatica applicata;
   laboratorio di informatica;
   linguaggi di programmazione.
  L03B - Archeologia classica:
   archeologia e storia dell'arte greca e romana;
   storia dell'archeologia;
   topografia antica.
  L03C - Archeologia cristiana:
   archeologia cristiana;
   epigrafia ed antichita' cristiane;
   iconologia cristiana.
  L03D - Archeologia medievale:
   archeologia medievale;
   epigrafia medievale;
   storia degli insediamenti tardo-antichi e medievali;
   topografia medievale.
  L04X - Topografia antica e scienze applicate all'archeologia:
   aerofotografia archeologica;
   rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi;
   topografia antica;
   topografia dell'Italia antica;
   urbanistica del mondo classico.
  L25A - Storia dell'arte medievale:
   istituzioni di storia dell'arte;
   storia del disegno e dell'incisione.
  L25B - Storia dell'arte moderna:
   iconografia ed iconologia;
   letteratura artistica;
   storia dell'arte moderna.
  L25C - Storia dell'arte contemporanea:
   storia dell'arte contemporanea;
   storia delle arti decorative e industriali.
  L25D - Museologia e critica artistica e del restauro:
   psicologia dell'arte;
   semiologia delle arti;
   storia delle tecniche artistiche.
 M05X - Discipline demoetnoantropologiche:
   antropologia culturale;
   storia della cultura materiale.
  M06A - Geografia:
   geografia;
   geografia culturale;
   geografia del paesaggio e dell'ambiente;
   geografia regionale;
   geografia sociale;
   geografia storica;
   geografia umana;
   geografia urbana;
   geografia urbana e regionale.
  M06B - Geografia economico-politica:
   cartografia;
   cartografia tematica per geografi;
   geografia politica ed economica;
   geografia urbana e organizzazione territoriale;
   politica dell'ambiente;
   organizzazione e pianificazione del territorio.
  M07D - Estetica:
   estetica;
   storia dell'estetica moderna.
  M07E - Filosofia del linguaggio:
   semiologia;
   semiotica;
   teoria dei linguaggi formali.
  M08E - Storia della scienza:
   storia della scienza;
   storia della tecnica.
  M10A - Psicologia generale:
   psicologia della percezione.
  M11B - Psicologia sociale:
   psicologia delle comunicazioni sociali.
  N05X - Diritto amministrativo:
   diritto urbanistico;
   legislazione dei beni culturali;
   legislazione delle opere pubbliche e dell'edilizia.
  P01B - Politica economica:
   economia applicata;
   economia delle istituzioni;
   economia dell'ambiente;
   politica economica;
   politica economica agraria;
   programmazione economica.
  P01C - Scienza delle finanze:
   economia dei beni e delle attivita' culturali;
   economia dell'ambiente;
   economia della spesa pubblica;
   economia delle istituzioni;
   economia pubblica;
   finanza degli enti locali.
  P01I - Economia dei settori produttivi:
   economia del settore dei trasporti;
   economia delle attivita' terziarie;
   economia delle fonti di energia;
   economia delle fonti di mercato;
   economia dell'impresa;
   economia dell'innovazione;
   economia industriale;
   politica economica.
  P01J - Economia territoriale:
   economia dei trasporti;
   economia del territorio;
   economia del turismo;
   economia delle grandi aree geografiche;
   economia regionale;
   economia urbana;
   pianificazione economica territoriale;
   politica economica regionale.
  P02A - Economia aziendale:
   economia aziendale;
   programmazione e controllo.
  P02B - Economia e gestione delle imprese:
   economia della pubblicita' e della comunicazione aziendale;
   economia e gestione dell'innovazione aziendale;
   economia e gestione delle imprese;
   marketing.
  P02C - Organizzazione aziendale:
   organizzazione della produzione;
   organizzazione delle aziende industriali.
  Q05A - Sociologia generale:
   metodologia e tecnica della ricerca sociale;
   sistemi sociali comparati;
   politica sociale;
   sociologia;
   storia del pensiero sociologico;
   teoria e metodi della pianificazione sociale.
  Q05B - Sociologia dei processi culturali e comunicativi:
   sociologia della comunicazione;
   sociologia della conoscenza;
   sociologia dell'arte e della letteratura;
   sociologia delle comunicazioni di massa;
   tecniche della comunicazione pubblica;
   teoria dell'informazione;
   teoria e tecniche della comunicazione pubblica;
   teoria e tecniche delle comunicazioni di massa.
  Q05D - Sociologia dell'ambiente e del territorio:
   sociologia dell'ambiente;
   sociologia urbana;
   sociologia urbana e rurale.
  S01B - Statistica per la ricerca sperimentale:
   antropometria;
   metodi statistici di controllo della qualita';
   teoria e metodi statistici dell'affidabilita'.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Napoli, 12 ottobre 1993
                                                  Il rettore: MANCINO